martedì 8 aprile 2008

TORNA QUO VADIS, BABY?

"...UN INVESTIGATORE DONNA CHE INDAGA SU SE STESSA, UN'INDAGINE TROPPO PRIVATA, MA SI PUO' SEMPRE FUGGIRE..."

Roma: una sabato notte di tre anni fa, dopo aver fatto un paio di inutili file fuori a dei locali di Testaccio senza riuscire ad entrare, ho deciso insieme ad un paio di amici di salvare la serata andando al Cinema. Ovviamente a quell'ora l'unico modo per sperare di vedere uno spettacolo era quello di affidarsi alla Lotteria della Multisala. Scrivo Lotteria di proposito perchè con l'avvento delle Multisale nel Bel Paese è cambiato un pò il modo di andare al cinema e cerco di spiegare brevemente il perchè: una volta se ti piaceva un film guardavi sul giornale in quale sala lo proiettavano, andavi davanti al Cinema e se trovavi i biglietti vedevi il film altrimenti se non li trovavi o aspettavi lo spettacolo successivo o facevi un'altra cosa; oggi le abitudini per molti sono totalmente cambiate: con le Multisale infatti si va al Cinema senza controllare nè orari ne spettacoli perchè tanto si sa che un film c'è quasi sempre con il risultato che troppo spesso però ci si trova a guardare il primo film che comincia o il primo in cui ci sono posti disponibili e che peraltro nella maggior parte dei casi non corrisponde poi al film che volevi vedere in partenza! Con questo non voglio dire che sono contro le Multisale, anzi in molti casi sono anche motivo di intrattenimento e diversivo grazie a quella serie di servizi (bar, ristoranti, negozi, librerie, sale giochi ed in certe addirittura bowling e piste del ghiaccio!) che offrono. Però io nel mio piccolo quando mi siedo in una sala da Cinema che nasce e muore solo per quello un pò ci godo! ma tornando al discorso dell'inizio dicevo che un sabato notte insieme ad un paio di amici metto piede al Warner Willage con la sua sala di attesa che sembra una pista da ballo e le sue 18 sale. Erano le due meno qualche minuto e il display sopra alle nostre teste lampeggiava quasi vuoto di film, tranne per due spettacoli: uno di cui ora non ricordo il nome, ma che aveva posti solo in prima fila e un altro dallo strano titolo: Quo Vadis, Baby?. Dove vai ragazza? chissà di che tipo di film si poteva trattare, nessuno di noi tre ne aveva sentito parlare ed il fatto era strano perchè nè io nè i miei amici eravamo poi così lontani dal mondo del cinema sul quale eravamo sempre piuttosto attenti ed aggiornati. Visto che l'alternativa a quel film era la colazione al bar e poi il letto (e tornare a casa prima delle quattro di sabato al tempo ci sapeva un pò di sconfitta!) abbiamo deciso di rischiare ed entrare. Tutto questo discorso per dire che alle volte ti può capitare di assistere o magari di partecipare a qualcosa che senza saperlo prima, poi ricorderai per sempre. E questo avviene così per caso. Si perchè quel film di cui ignoravo (ignoravamo) praticamente tutto ho scoperto essere un bellissimo Noir, di quelli che personalmente amo, che hanno un ritmo ed una cadenza "da libro" (infatti ho scoperto poi trattarsi di un adattamento cinematografico di un romanzo) e che ti tengono con gli occhi incollati allo schermo fino all'ultima scena. Ora un film di Gabriele Salvadores, che è già abbastanza famoso per conto suo, non ha bisogno della mia pubblicità, ma se un plot è ben confezionato e regala oltre ad una serie di citazioni (di cui sono amante) anche una storia accattivante ed una protagonista che buca le telecamere, beh è giusto dirlo o scriverlo. Se questa attrice poi è Angela Baraldi, cantante dalla voce graffiante (apparsa qualche anno prima a San Remo) che aveva duettato con De Gregori, Antonacci e Dalla, il gioco è fatto. Ora non è detto che questo film vi debba piacere per forza, però se siete amanti del genere Noir e della figura solitaria dell'investigatore privato, caro ad un filone cinematografico che ha origini lontane, vi consiglio di dargli un'occhiata. Soprattutto perchè è fresca la notizia di un sequel (quanto mi piace questa parola!) televisivo suddiviso in sei episodi che verranno trasmessi a partire da domenica 4 maggio sui canali di Sky. Per chi non avesse ancora visto il primo capitolo di questo coinvolgente intreccio scrivo di seguito un breve riassunto che magari servirà a darvi un'idea su quello che vi aspetta. Non mi resta a questo punto che augurarvi buona visione e magari fatemi sapere...

QUO VADIS, BABY? - La protagonista della storia è la trentanovenne single Giorgia Cantini, investigatrice privata, che ama passare le notti in locali dove si suona il jazz, e si è indulgenti con l’alcol.
Lo sfondo delle vicende narrate è la la Bologna delle Osterie o meglio la Bologna nostalgica cantata da
Francesco Guccini e Claudio Lolli. La Provincia italiana raccontata attraverso i tradimenti e gli abbandoni a volte anche drammatici. Al centro della storia poi uno scatolone pieno di videocassette di Ada (la sorella “bella” ed artista di Giorgia) partita per la Capitale in ricerca di fortuna come attrice e finita invece suicida sedici anni prima, a dare inizio al film.E poi troviamo una serie di personaggi satellite a partire dall' amante segreto di nome A, all' amico scrittore che vive a Londra e sembra essere l’unico a sapere qualcosa della vita romana di Ada fino ad un padre ex carabiniere che già ha perso una moglie con la tragedia del suicidio.
A fare da colonna sonora oltre alle canzoni dell’affascinante Angela Baraldi alias Giorgia Cantini, ci sono quelle di Battisti, Drupi, Mia Martini e dei gruppi inglesi degli anni sessanta.
Sarà l’indagine della Vita per Giorgia Cantini , un viaggio (psicanalitico?) tra i ricordi ed i segreti della propria famiglia.
Tutto questo mentre intanto i soliti clienti dell’ Agenzia fanno di tutto per mettersi nei guai. La chiave del dipanarsi del mistero della morte di Ada sarà nella frase “Quo vadis, baby?” presa in prestito da Ultimo tango a Parigi di Bertolucci…


Nessun commento: