giovedì 29 maggio 2014

SHINGEKI NO KYOJIN - L'ATTACCO DEI GIGANTI


Qualche giorno fa mi sono imbattuto quasi casualmente nel primo episodio dell'Anime "Shingeki no Kyojin"; l'ho iniziato a guardare un po' distrattamente infastidito soprattutto dai sottotitoli frutto di una traduzione dal giapponese all'italiano un po' troppo "amatoriale", ma sorpresa delle sorprese dopo circa venti minuti ero inaspettatamente rapito! per questo motivo neanche un giorno dopo, un po' in streaming un po' attraverso il download, sono riuscito ad avere tutti i venticinque episodi che compongono la prima stagione. In meno di tre giorni li ho visti tutti e a visione ultimata la "scimmia" sulla mia spalla ha iniziato a dimenarsi come impazzita! aver "divorato" tutte le puntate infatti non mi bastava, ne volevo di più e quando sono venuto a conoscenza del fatto che non esisteva una seconda stagione, mi è crollato il mondo addosso! l'aver lasciato in sospeso la questione del Titano Femmina e non essere ancora venuto a conoscenza delle identità del Titano Colossale e di quello Corazzato, non mi dava pace per questo mi sono rivolto ad un amico "social" esperto della serie che mi ha rivelato importanti colpi di scena successivi alla prima stagione dell'Anime che era venuto a scoprire leggendo il manga in italiano e non. Così, non avendo alternative, a distanza di anni (dal lancio di "One Piece" per l'esattezza) sono andato in fumetteria e ho acquistato i primi due numeri de "L'attacco dei giganti" ed ordinato i restanti. Una volta che avrò finito di leggere anche il fumetto posterò un articolo più approfondito sull'opera di Hajime Isayama, per ora posso solo dire che erano anni che un manga-anime mi prendeva così...

PS: lo so che in molti criticano a questo manga il fatto che non sia disegnato benissimo e che dopo un'iniziale scorpacciata di azione e battaglie contro e tra Titani la storia si sia un po' "accartocciata" su se stessa lasciando troppo spazio a cospirazioni e fiumi di dialoghi, ma io questo non lo posso dire perché a quel punto ancora non ci sono arrivato e conseguentemente il mio giudizio per ora riguarda le vicende narrate fino alla dipartita del Titano Femmina. 

BREAKING BAD - QUARTA STAGIONE

Ho finito da pochissimo di vedere l'ultimo episodio della quarta stagione di "Breaking Bad" e sinceramente vado controcorrente, a me finora non ha entusiasmato molto. Ci sono degli "incastri" perfetti è vero, il plot è studiato molto bene e i personaggi sono tutti molto caratterizzati e profondi, ma nel complesso io lo dico, l'ho trovato molto noioso. Insomma a me guardando le varie stagioni non mi è mai venuta quella voglia irrefrenabile di andare all'episodio successivo. Tutti dicono e scrivono che si tratta di una serie tv meravigliosa, sorprendente etc. che va valutata nella sua interezza, bene domani parto con la stagione finale e vediamo, ma anche se fossero i sedici episodi più belli nella storia delle serie tv il mio giudizio sui primi quarantasette non cambierebbe.

PS: il finale di stagione comunque devo dire che è risolto davvero molto bene e mi è piaciuto per questo.

mercoledì 14 maggio 2014

FC MEZZA BRENTA - BEER UTD 7-10

A distanza di tre mesi esatti l’FC Mezza Brenta si ritrova a giocare la sua seconda finale consecutiva al Torneo SCO e lo fa contro il Beer United, già incontrato due volte in questa competizione: nella diciassettesima edizione (6-9 nel girone) e nella scorsa in semifinale (9-9 e poi vittoria ai rigori). Anche in questo caso, come accaduta la settimana precedente contro lo Smile Caffè, si tratta dunque di un’avversaria mai battuta nei 50’ regolamentari, ma solo a fatica e grazie ai calci di rigore. In questa ventesima edizione il team verdazzurro ha saputo solo vincere e convincere e si presenta alla sfida col Mezza col ruolo di favorita nonostante la marcia inarrestabile a suon di gol dei bianco verdi; il Beer infatti dopo aver sfiorato il titolo in due occasioni pare determinato sin da subito a portare a casa vittoria e coppa e con una partenza lampo si porta immediatamente in vantaggio di due gol. La squadra di Mister De Martino, come già avvenuto nella precedente finale, sembra sentire molto la partita e dopo aver acciuffato il pareggio rapidamente crolla sotto i colpi dei rapidi attaccanti avversari. Si assiste così ad un assolo del Beer che chiude il primo tempo avanti 5-2, risultato che potrebbe essere ben più largo se non fosse per un Pietropaoli G. in grande spolvero. Il portierone bianco verde però sembra essere l’unico concentrato della sua squadra, mentre gli altri girano tutti inspiegabilmente a vuoto. Contro una squadra collaudata che gioca da anni insieme le certezze del Mezza vengono meno ed il solo Ceruti stavolta non basta per fare la differenza. Il bomberissimo del torneo ci prova a tenere a galla i suoi a suon di gol (cinque), ma quando Caputo ad inizio ripresa prende due cartellini gialli in pochi minuti sembra davvero finita. Sotto di quattro gol Sponza prova a suonare la carica e con un colpo di coda il Mezza si riporta sotto di sole due reti. Ad otto minuti dalla fine sembra esserci finalmente la svolta tanto attesa: l’estremo avversario infatti viene espulso per fallo da ultimo uomo, Ceruti mette a segno il conseguente rigore e la partita ritorna in bilico 6-7. Con un portiere improvvisato per gli ultimi minuti e avanti solo di una rete il destino del Beer sembrava segnato, ma nel momento decisivo della finale il Mezza non riesce a cambiare ritmo e ammaina definitivamente bandiera bianca contro un’avversaria palesemente più forte. Il funambolo attaccante avversario segna ancora due gol su tiro libero (ancora una volta superato il bonus falli!) e chiude anzitempo la disputa. Segna Salerno nel finale, ma serve a poco perché finisce 7-10 una finale in cui il Mezza Brenta non è sembrato quasi mai in partita. Un’eccessiva tensione e una condizione fisica non all’altezza hanno deciso negativamente il match. Se da una parte sarebbe sbagliato mettere in discussione quanto di buono fatto vedere fino alla semifinale , dall’altra c’è da dire che l’approccio a questa gara è stato tutto sbagliato: la difesa ha fatto acqua da tutte le parti e nessuno nelle fila bianco verdi è riuscito in 50’ a prendere le misure all’attaccante avversario da cui sono partite tutte le azioni pericolose; attaccare per tutta la partita utilizzando sempre e solo lanci lunghi (o lunghissimi) per Ceruti è stata una tattica sbagliata e limitata per una squadra che ambiva alla vittoria finale. Tutti i calciatori in campo sono sembrati oltre che nervosi anche fuori forma e sono mancati all’appello purtroppo anche Pietropaoli S. e Caputo che nel corso del torneo avevano fatto la differenza. Nel clima di confusione generale anche i generosi Sponza, Calamari e Salerno non sono riusciti mai o quasi a dominare le fasce che sono diventate troppo presto facile terra di conquista degli esterni verdazzurri. Non giudicabile la prestazione del debuttante Ceruti Michael, fratello di Nick. Rispetto alla finale giocata contro lo Smile Caffè questa volta non si è mai vista una vera e propria reazione e un gruppo che finora sembrava piuttosto compatto e coeso si è invece sciolto in fretta demolito dai colpi del Beer che era la stessa squadra contro la quale un Mezza tecnicamente più debole aveva avuto la meglio a dicembre scorso. Purtroppo nel momento di maggiore difficoltà di questo torneo l’FC Mezza Brenta non ha reagito da squadra, ma a cercato di farlo coi singoli: ogni calciatore infatti ha cercato di addrizzare la partita da solo senza però riuscirci. Questo è un dato che deve e dovrà far riflettere. Se tre mesi fa la sconfitta in finale era sembrata davvero un’immeritata beffa, questa volta non si può dire lo stesso perché il Beer ha giocato molto meglio ed ha meritato di vincere. Ora toccherà a Mister De Martino raccogliere i cocci e fare il punto della situazione per cercare di migliorare una squadra alla quale manca ancora qualcosa per vincere. Vedremo se ci riuscirà già dalla ventunesima edizione dello SCO o se ci vorrà più tempo…

FC MEZZA BRENTA - SMILE CAFFÈ 5-3

L’ultimo ostacolo prima della finalissima del ventesimo SCO si chiamava Smile Caffè, squadra che i ragazzi dell’FC Mezza Brenta, ma soprattutto Mister De Martino conosceva molto bene perché l’aveva affrontata già tre volte senza riuscire mai a batterla. La prima volta fu durante la fase a gironi della diciassettesima edizione dello SCO, quando la squadra ancora portava il nome Valleverde e molti giocatori dell’attuale rosa ancora non facevano parte della squadra; Sponza già c’era e con un suo gol il Valle sfiorò la vittoria prima di essere agganciata sul 2-2 finale. Le altre due sfide sono storia più recente e bruciano ancora: un 3-8 nel 18° SCO nel primo turno playoff e poi la sconfitta all’ultimo secondo, 5-6, nella finale dello scorso torneo. Dunque oltre all’obiettivo della finale che andava centrato c’era anche una vendetta da consumare contro la vera bestia nera dell’FC Mezza Brenta in questa competizione. Ed alla fine dei 50’ regolamentari, grazie ad un’ottima prestazione collettiva, il Mezza ha conquistato la vittoria e la possibilità di giocarsi la seconda finale consecutiva dopo quella di tre mesi fa. Avere la meglio contro i blues però non è stato affatto facile e ci è voluto il migliore Pietropaoli G. per arginare i continui attacchi avversari. Oltre a lui il grande ed inaspettato protagonista della serata è stato Calamari che con una stupenda doppietta ha dato ai suoi il pass per la finalissima. Gli altri tre gol portano la firma del solito Ceruti (doppietta) e Pietropaoli S. Il bomber questa volta non è andato oltre ai due gol perché francobollato tutta la partita dal roccioso difensore avversario impegnato in una marcatura d’altri tempi. Il risultato è stato in bilico per tutto l’incontro e si è risolto solo nel finale grazie l’allungo decisivo dei biancoverdi fino al 5-2. Un gol avversario nel finale fissa il risultato sul 5-3 e consente a Salerno e compagni di sfidare un’altra vecchia conoscenza, il Beer United, per la vittoria finale. Si spera nel recupero di Caputo per l’occasione perché la squadra verdazzurro sarà davvero dura da battere…

martedì 13 maggio 2014

LOVE LETTER "CIRCUS EDITION"

Il mazzo di carte di Love Letter Circus edition
"Love Letter" nella sua semplicità ed immediatezza è uno dei giochi di carte che preferisco e che, visto il suo piccolo ingombro, non dimentico mai di mettere in tasca ogni volta che vado ad un pranzo, ad una cena o ad una serata tra amici; e devo dire che ogni qual volta l'ho proposto è stato sempre un successo e quando l'ho regalato è stato apprezzato parecchio. Da qui l'idea di crearne un'edizione unica e speciale da poter "esibire" nelle serate giocose e festaiole in compagnia. Così dopo aver bocciato due-tre idee mi sono convinto che il mondo del circo poteva offrire una varietà di personaggi tali da garantire la buona riuscita del progetto. Ovviamente la veste grafica (nonostante anche io non sia male come disegnatore) l'ho affidata alle abili mani di mia moglie Maria, illustratrice doc, che dopo una serie di scontri ha tirato fuori dal cilindro (tanto per restare in tema circo!) otto tavole davvero bellissime, colorate ed evocative. Purtroppo le foto non rendono giustizia al suo lavoro davvero splendido che se da una parte è un pò penalizzato dal non-utilizzo di Photoshop e fratelli, dall'altra offre l'imparagonabile sensazione di stringere tra le mani delle carte realizzate interamente a mano. L'effetto finale credetemi funziona adesso non resta altro da fare che testare il nostro nuovo mazzo con gli amici nel weekend. Per chi avesse domande, curiosità o altro può contattarmi come sempre qui sul blog o su Facebook, Google+ etc. (per accedere ai miei profili social basta cliccare sui bottoni in alto a destra della pagina). Qui sotto trovate le foto di ciascuna carta-personaggio:

1. Il Lanciatore di coltelli
2. Il Pagliaccio

3. La Donna Cannone
4. Il Giocoliere

5. Il Mago

6. Il Domatore

7. L'Acrobata

8. La Regina del Circo