domenica 27 febbraio 2011

SCADENZE ED OBIETTIVI

Con questa completo l'Album!
Roma: nel corso degli anni ho capito che io per riuscire in qualcosa ho necessariamente bisogno di darmi scadenze ed obiettivi perchè in caso contrario sono tendente al rimandare e rimandare e rimandare ancora e ad oltranza. Chi mi conosce sa perfettamente quanto mi piaccia il calcio e giocare a calcio ed anche quanto le mie ginocchia sono segnate dal tempo e da cicatrici visibili e non; ma io sono un gran testardo e nonostante il parere contrario ormai di chiunque intorno a me ho deciso che RIVOGLIO GIOCARE A PALLONE! anche una sola volta, anche dieci minuti, ma io voglio indossare ancora i miei parastinchi e le mie scarpette da calcetto e scendere in campo! le parole di mio cugino Damiano, che mi ha scritto dicendo che uno dei suoi più grandi desideri sarebbe quello di giocare ancora una volta a calcio con me, mi hanno emozionato e scaldato il cuore ed è per questo che io domani andrò a segnarmi in palestra per ritrovare la forma fisica (persa tra un trasloco ed una vacanza) con obiettivo primo maggio! e già io per l'inizio di quel mese voglio essere in grado di giocare a calcio su un campo vero! l'ultima volta che avevo giocato non era andata molto bene ed ormai rassegnato avevo riconsegnato tutto il mio materiale tecnico proprio a Damiano! spero lui non l'abbia buttato via e sia pronto a restituirmelo almeno in parte. Bene amici, il conto alla rovescia sta per partire da domani mancheranno solo sessanta giorni, il tempo scorre veloce ed io starò qui periodicamente ad aggiornarvi su come vanno le cose...

sabato 26 febbraio 2011

MA OGGI NON E' DOMENICA?

APPUNTI DI VIAGGIO SENZA L'USO DI WIKIPEDIA: DOLOMITI

La (mia) storia: io sono un ragazzo di “mare” che non ha mai avuto un rapporto troppo ravvicinato con la montagna, tanto che l’ultima volta che ho affondato uno scarpone nelle neve è stato dieci anni fa a Campo Felice, una località non tanto lontana da Roma. Per quanto riguarda invece le Dolomiti questa è stata la mia prima volta…

Come raggiungere Moena: da Roma raggiungere le Dolomiti è davvero un bel viaggio! Scartata da subito l’opzione auto (distanze eccessive e Maggiolone inaffidabile!) insieme a Maria ci siamo messi alla ricerca dei treni nella speranza di trovarne qualcuno a tariffa in offerta o ridotta. Qualcosa abbiamo trovato e alla fine la spesa totale è stata contenuta considerando le tratte battute: Roma-Verona, Verona-Trento e Trento-Moena (in pullman). Se si decide di andare sulle Dolomiti partendo da Roma bisogna quindi accettare subito il fatto che per il viaggio andranno persi ben due giorni di vacanza. Comunque consiglio per diversi motivi i viaggi col Freccia che è vero costa di più, ma a livello di comodità e velocità non è paragonabile con nessun altro treno! La tratta in pullman Trento-Moena anche se è durata due ore e mezza è stata molto piacevole e panoramica.

Moena by night
La Regina delle Dolomiti: Moena merita indiscutibilmente questo appellativo perché secondo il mio modesto parere è il paese più bello se non di tutte le Dolomiti, sicuramente della Val di Fassa! Incantevole, curata, ben strutturata ed organizzata, Moena mi ha davvero sorpreso in tutti i sensi: il centro del paese è zona pedonale in cui si è liberi di passeggiare senza l’intralcio delle auto intorno; le strade sono sicure e sempre pulite dalla neve; i palazzi in stile tipico sono tutti esteticamente molto belli, decorati da lucette che fanno rivivere costantemente al turista le incantevoli atmosfere natalizie; i viali e i vialetti sono pieni di negozietti che vendono prodotti locali e per chi vuole spendere un po’ meno ci sono anche due supermercati dai prezzi molto più convenienti. Una cosa che mi è piaciuta molto è il fatto che Moena è tagliata trasversalmente da un ruscello di discreta dimensione e portata di acqua reso molto bello e caratteristico dai diversi ponticelli in legno che consentono il suo attraversamento e dalle sculture “naturali” in ghiaccio dislocate lungo il suo tragitto. Essendo un paese piuttosto piccolo è facilmente e comodamente visitabile in largo ed in lungo anche in breve tempo e le camminate al freddo vengono rese più piacevoli dalle soste all’interno dei negozi riscaldati o nei tanti bar a tema che si possono trovare mentre si passeggia.

Centro Informazioni: ce n’è uno per ogni paese e facilita non di poco il soggiorno del turista suggerendogli il da fare in base alle sue esigenze: purtroppo non sempre le informazioni che ci sono state fornite sono state corrette, anzi in più di un’occasione andavano in conflitto tra un Centro e l’altro. Nonostante questo grazie ai Centro Informazione siamo riusciti a fare una delle più belle escursioni mai fatte in vita mia!

Trasporti: sicuri, confortevoli, efficienti, puntuali e soprattutto gratis!!! La linea Sky Bus che copre tutte le tratte turistiche della Val di Fassa è stata una piacevolissima e gratuita sorpresa. Unico limite: alcune tratte sono coperte solo in alcuni orari e per questo se ci si vuole muovere un po’ più in libertà a questa linea va abbinata quella a pagamento della compagnia Trentino-Trasporti. Comunque la mia opinione al riguardo rimane buonissima.

Effetto Birra!
Hotel Belvedere: dopo la titubanza iniziale dovuta al fatto che l’albergo in questione ha l’entrata (e parte della vista) sulla strada il mio giudizio col passare dei giorni è stato sempre migliore fino a raggiungere toni entusiastici! L’interno è arredato con cura e con stile con grande spazio all’utilizzo del legno che è tipico per gli alberghi di queste parti. La hall all'ingresso è piuttosto piccola, ma efficiente ed aperta fino alle 23; la titolare un pò avara di sorrisi alla fine è stata disponibile anche se trovo assurdo il fatto che i pagamenti non possano essere effettuati col bankomat, ma solo in contanti. Le stanze, almeno la nostra di categoria standard, era piuttosto piccola, ma aveva tutto quello che serviva per rendere il soggiorno confortevole: pulizia, riscaldamento, lettone matrimoniale, piumone, tavolo con panchette contrapposte per scrivere o leggere da seduti, radio (antica!) e televisione; mancava il frigorifero, ma per averlo bastava mettere le cose all'esterno sul balcone (temperature ai limiti dello zero) che purtroppo come già detto ha la vista panoramica sulla montagna, ma soprattutto sulla strada. Gli orari per la colazione e la cena sono ritagliati perfettamente con le attività montane e soprattutto la cena è ricca ed eterogenea oltre che davvero gustosa; una delle tre sere abbiamo anche partecipato alla cena contadina caratterizzata da portate abbondanti e buonissime come del resto lo sono state anche quelle degli altri giorni. Ad onore di cronaca devo dire che la prima sera ho rischiato una vera e propria indigestione mentre l’ultima ho mangiato dei strangola preti burro, funghi e salvia da urlo! Nel complesso devo dire complimenti alla struttura e soprattutto allo chef!

Centro Benessere: rispetto a quello di Fiuggi sembrava il figlioccio più piccolo e mal vestito, ma devo dire che anche se ci siamo trovati di fronte ad una SPA con servizi limitati, il fatto che ne abbiamo potuto usufruire in maniera praticamente esclusiva le ha fatto guadagnare almeno tre punti in più! La piccola piscina idromassaggio riscaldata, la sauna, il bagno turco e le docce profumate dopo le lunghe passeggiate devo dire che sono state una vera e propria benedizione.

Canazei: paese carino, ma piuttosto caotico rispetto agli altri; ci sono stato solo di passaggio una mattina e devo dire che mi è bastato così.

Passo S.Pellegrino: una grandissima distesa di neve ed un paesaggio che definirei piuttosto tradizionale con la montagna e gli impianti da una parte e, divisa dalla strada, l’area per gli sciatori di fondo. Meno bello il panorama rispetto ad altri paesi, ma sicuramente di impatto e divertente per gli sciatori.

Motoslitta Deluxe!
Pozza di Fassa: qui ci ho lasciato il cuore! Sulle montagne di Pozza ho fatto una delle esperienze più belle della mia vita: la scalata con la motoslitta, la visita al rifugio e la discesa con lo slittino. Per chi non lo sapesse io e Maria non siamo sciatori: lei in passato a provato ad inforcare un paio di volte gli sci mentre io, complici le ginocchia “rotte”, non ho mai neanche pensato di provare questo brivido; è per questo motivo che nei tre giorni sulle Dolomiti insieme abbiamo cercato delle “attrazioni” alternative, prima su tutte la discesa con lo slittino! A dirla tutta questa era principalmente una mia priorità che però Maria ha accettato e vissuto con entusiasmo nonostante i buchi nell’acqua che abbiamo collezionato nei primi due giorni di soggiorno. Infatti i Centri informazione ci avevano mandato un po’ allo sbaraglio proponendoci piste da slitta per bambini o noleggio bob a bordo sky-pista che nulla avevano a che fare con l’idea che avevo io di “discesa con lo slittino”. Tutto questo prima di conoscere il Rifugio Campiè proprio a Pozza di Fassa. I proprietari di questa Baita sperduta tra le montagne della Val di Fassa infatti ci avevano garantito telefonicamente la possibilità di discesa con lo slittino su pista esclusiva o almeno questo era quello che io e Maria avevamo capito e mai ci saremmo immaginati di vivere quello che sto per raccontare! Arrivare al rifugio già da solo è stata un’impresa, infatti un’ora abbondante di marcia su strada e neve non è bastata. Arrivati alle pendici della cima della montagna, per raggiungere Campiè siamo dovuti salire in sella di una motoslitta velocissima che ci ha portato a destinazione dopo aver effettuato un tragitto di sei km tra la foresta e le distese innevate della montagna. Già questa da sola era stata un’esperienza unica, ma a renderla memorabile è stata la possibilità di ripercorrere a ritroso gli stessi sei km di tragitto solo con lo slittino! Inizialmente io e Maria ci siamo guardati increduli e anche un po’ spaventati, poi dopo averne parlato un attimo abbiamo capito che l’occasione di vivere a pieno quell’esperienza probabilmente non ci sarebbe più capitata. Così dopo una sosta al rifugio per un pranzo fugace ci siamo messi belli comodi sul nostro slittino e siamo partiti per l’emozionante discesa. Beh spiegare a parole la vastità dei panorami che abbiamo ammirato, il silenzio (in)naturale della cima della montagna, lo scenario mozzafiato della pista di ghiaccio ricavata nella foresta e la bellezza del ruscello che scorreva fiero tra gli alberi e le rocce risulterebbe difficile anche per un “paroliere” più preparato e “ricco” di me! La mezz’ora che ci abbiamo messo per scendere è stata sicuramente la più suggestiva ed anche la più divertente di tutta la vacanza e personalmente forse anche della mia vita. Per chiunque deciderà di passare dei giorni in Val di Fassa, sciatore o non, è d’obbligo l’escursione al rifugio Campiè!

Panorami: mozzafiato! Io nei tre giorni trascorsi sulle Dolomiti sono rimasto in più di un’occasione a bocca aperta a contemplare gli scenari che mi apparivano di fronte con un’emozione ed uno stupore quasi infantili lo ammetto; questo sicuramente è in buona parte dovuto al fatto che io e la montagna, io e la neve non abbiamo mai avuto un rapporto esclusivo e ravvicinato, ma sono certo che anche chi a questi luoghi è più abituato davanti a certe “visioni” sarebbe rimasto incantato come me.

Bombardin Time!
La Cucina: quella locale siamo stati fortunati a provarla la seconda sera durante la cena contadina: speck e arrosto aromatizzato non è mai mancato sulla nostra tavola come del resto lo strudel alle mele e i canederli con lamponi, crema o cioccolato; squisiti anche i ravioli di carne alle erbe ed il tortino di polenta ricoperto di formaggio fuso e porcini (anche se duro da digerire!) oltre alla carne ai ferri sempre di ottima qualità ed il ricco antipasto di salumi, formaggi e verdure grigliate. Il mio voto dunque non può che essere molto alto.

La Birra: buonissima quella chiara tedesca sia alla spina che in bottiglia. Molto meglio quella prodotta artigianalmente a Fassa aromatizzata alle castagne o al miele che ho apprezzato molto perché pur essendo piuttosto cruda rimaneva morbida al gusto.

Il Bombardino: dopo due giorni di “pressioni” prima di ripartire sono riuscito a condividere un bel momento con Maria, quello del suo primo Bombardino; questo liquore tipicamente servito agli sciatori caldo liscio o con aggiunta di panna o cioccolato è davvero troppo piacevole al palato per non essere provato. Certo se sei proprio astemio come Maria gli effetti possono essere divertenti (gambe molli, calore diffuso per il corpo e tendenza al sorriso), ma ti possono anche mettere un po’ K.O. o fuori uso per qualche ora come successo a me soprattutto se servito in “porzione” doppia e dopo una pinta di birra! Però il Bombardino caldo rimane un “must” per chi va sulle Dolomiti!

E' dura ma ce la faremo...
Conclusioni: di cose da raccontare e scrivere ce ne sarebbero ancora tante e tante, ma è giusto chiuderla qui giusto in tempo per non svelare troppo sulle Dolomiti e lasciare a chi legge una voglia, una tentazione di andarci o per chi già le conosce di ritornarci. Io metto il weekend lungo trascorso a Moena e dintorni tra le vacanze più belle vissute negli ultimi anni perché ha richiamato emozioni e suggestioni che difficilmente si possono provare in altri contesti e perché il tutto è stato possibile con costi davvero contenuti. Il fatto di non sciare è vero che può essere una limitazione, mi immagino quanto ci si possa divertire abbinando quanto fatto da noi allo sciare, ma devo dire che ormai le strutture di montagna sono super organizzate in tutto e per tutto: voglio aggiungere che per limite di tempo noi non siamo riusciti a fare diverse cose che potevano essere divertenti e stimolanti come partecipare ad una vera e propria ciaspolada, scendere di notte con lo slittino, andare alla pista dei gommoni sul ghiaccio, vedere una partita di hockey su ghiaccio, fare lo sky-kart e tanto tanto altro ancora. Consiglio le Dolomiti a tutti e in particolar modo Moena, che da buona Regina della valle è secondo me il paese più bello che ho visto e vissuto…  

giovedì 24 febbraio 2011

FINITO!!!

Al box per il 50° anniversario
Roma: sabato 12 febbraio il Tour Calciatori Panini ha fatto finalmente tappa a Roma; era da diversi mesi che aspettavo questo momento e forte dell’esperienza dell’anno scorso mi sono presentato all’appuntamento preparato di tutto punto! Al Panini Tour del 2010, complice l’inesperienza, ero arrivato in tarda mattinata ed avevo perso tantissimo tempo a fare la fila al box per avere le dieci figurine a scelta in regalo e non ero stato molto “brillante” nello scambio figurine con gli altri partecipanti alla Fiera. Questa volta ho deciso di non fare gli stessi errori, per questo mi sono dato appuntamento con Luciano detto “Il Ragioniere” alle 10 davanti casa mia per stare a viale America intorno alle 10.20. Partiti in perfetto orario quando siamo arrivati all’EUR c’era già parecchia gente in fila davanti al box Panini (nulla a che fare comunque con l’anno scorso). Prima di mettermi in coda ho controllato che il mio Kit-Panini fosse apposto: mancolista scritta al computer con suddivisione delle figurine mancanti tra Serie A, B etc., doppini messi in ordine numerico, doppia copia della lista delle dieci figurine da richiedere direttamente compilata sul sito Panini, abbigliamento comodo, cappotto multi tasche e macchinetta fotografica per immortalare la giornata. Una volta in fila, per non perdere tempo, ho deciso di rompere subito il ghiaccio cominciando un frenetico scambio con le persone intorno a me! mi mancavano 124 figurine per completare l’Album e stavolta ero deciso a fare bottino pieno visto che lo scorso anno ero tornato a casa con ben 17 figurine mancanti! Detto – fatto il celò-manca è andato benissimo e dopo circa tre ore mi mancavano sei figurine per completare la raccolta! Mandato il fido Luciano ad aggiungere un paio d’ore al parchimetro mi sono messo alla ricerca delle ultime tre: Benatìa dell’Udinese, la squadra del Portogruaro e Troest e colleghi dell’Atalanta! In venti minuti scarsi sono riuscito ad avere i primi due, ma per Troest sembrava una missione impossibile perché della figurina n.500 sembrava non esserci traccia! Quando ormai avevo perso la speranza ed avevo cominciato a pensare che l’avrei dovuta richiedere alla Panini, eccola apparire quando meno te l’aspetti da un mini mazzetto di figurine che siccome erano davvero poche non volevo neanche guardare! Per premiare il bambino che mi aveva appena fatto completare l’Album 2010-2011 ho deciso di regalargli venti figurine a scelta! Alle 14.11 la mia missione era compiuta! E siccome si era fatta una certa ora e il parchimetro era buono per almeno un’altra ora ho invitato il prezioso Luciano a pranzo in una pizzeria davanti al laghetto per festeggiare il mio personale trionfo! Di questa esperienza mi rimangono parecchie cose che ho voglia di scrivere qui di seguito:


  • La Mancolista completata!
    la passione per le figurine dei calciatori non ha davvero tempo! È stato bello vedere tantissimi padri (ma anche madri) e figli con le liste in mano scambiare i doppioni addirittura con due album, uno a testa (quello dei padri ben conservato, quello dei figli meno!);

  • rispetto all’anno scorso c’era addirittura più gente;
  • la Panini ancora una volta non è stata in grado di organizzare un evento all’altezza della sua importanza! Rispetto ad un anno fa infatti non ci sono stati miglioramenti, anzi secondo me il Tour ha fatto un passo indietro!
  • Tre povere ragazze da sole dietro al bancone a far fronte ad una folla esagerata che reclamava a gran voce le proprie figurine non mi è sembrata una splendida idea!
  • Il box Panini era ancora una volta davvero molto piccolo e l’intrattenimento con un paio di ragazzi a fare free-style col pallone non è stata né originale (uguale allo scorso anno!) ne coinvolgente!
  • Location per il secondo anno consecutivo sbagliata! Carino il quartiere dell’EUR, ma per una manifestazione così grande era meglio una piazza o un palazzetto al chiuso piuttosto che uno squallido marciapiedi! C’era talmente tanta gente che qualcuno è stato costretto a fare gli scambi in mezzo alla strada o sul prato:
  • Visto che si festeggiava il cinquantesimo anno dalla prima raccolta Calciatori panini mi sarei aspettato una zona adibita a Mostra dell’evento, con esposti vecchi album, figurine, qualche rarità o comunque oggettistica riguardante il Mondo Panini, invece niente di niente!

L'ultima figurina!

Per l’anno prossimo mi aspetto qualcosa di più, ma se non è stato fatto nulla per i 50 anni figuriamoci se faranno qualcosa di speciale o diverso negli anni a venire. Concludo solo scrivendo un’ultima considerazione: dall’anno prossimo la mancolista la devo fare scrivendo i numeri delle figurine mancanti e non i giocatori, perché altrimenti è davvero molto più dura…

venerdì 11 febbraio 2011

NUOVI ACQUISTI

Mi è costata un'occhio!
Roma: qualcuno di voi (probabilmente chi mi segue da più tempo) si starà chiedendo come mai è da tanto tempo che non posto e addirittura non parlo di un mio cortometraggio o di un progetto per realizzarne uno; la risposta per una serie di motivi che non sto qui a spiegare non può essere una sola. Certo dall'ultimo mio corto, Mia, ormai è trascorso quasi un anno e se pensiamo che compreso Il Ballo di Natale 2009 un anno di questi tempi ne avevo girati ben cinque, beh il paragone con questo inverno è davvero imbarazzante! ma torniamo ai motivi: per primo c'è stato il cambio di casa di mi ha portato e mi porta via ancora molto tempo; poi c'è stato il mio "socio" che ha avuto il terzo figlio e per questo ha deciso di concedersi un anno sabbatico lontano da macchine da prese ed effetti speciali; poi c'è stato che mi sono goduto a pieno i primi mesi di convivenza ed ho ricominciato a fare qualche viaggetto dopo il tanto essere stato fermo; poi ci sono state tante altre piccole cose che hanno sempre rallentato o annullato ogni progetto di ripresa. Così dopo quasi un anno mi ritrovo con all'attivo solo due "video": lo spot "Carne al Fuoco - AIA" ed "Il Ballo di Natale 2010". Belli e divertenti da realizzare devo ammettere, però lontanissimi da quello che attualmente desidero fare: uno su tutti Hoster 2, ma anche Planes o L'Astronave! per dimostrare che comunque la voglia e lo spirito e l'entusiasmo non manca, pur non avendo girato nulla, io un pò di lavoro me lo sono portato avanti: la sceneggiatura "ufficiale" di Hoster 2 è a buon punto (e per Hoster 3 è questione di dettagli), sto frequentando un Corso di Sceneggiatura di "genere" e ho modernizzato un pò la mia attrezzatura acquistando una nuova Telecamera semi professionale Canon (quella in foto) ed un programma  di editing piuttosto completo, iMovie 11. La Canon in questione è la XM2 un modello di inizio 2007 che viene definito come punto di passaggio tra le handicam e le telecamere professionali; di listino la XM2 costa ancora oggi intorno ai 2500 euro, io l'ho presa usata (ma è tenuta benissimo) con tre batterie ed un obiettivo aggiuntivo Wide fantastico ad un prezzo davvero d'occasione! per trovarla c'ho messo quasi un mese e per averla al mio prezzo ho dovuto contrattare per quasi tre giorni ininterrotti; ma devo dire che ne è valsa la pena perchè questa Canon è una telecamera semi-professionale davvero duttile che consente un numero elevato di utilizzi tutti qualitativamente di un certo livello. Ho preso questo modello anche perchè ha un microfono buonissimo visto che i miei corti hanno sempre avuto grossi problemi di audio. Ancora non l'ho utilizzata, ma presto ci metterò su le mani e vedremo che succede. Per quanto riguarda invece iMovie pur essendo un programma amatoriale ha possibilità di editing audio-video davvero profonde (il Ballo di Natale 2 è stato montato con questo). Ora non mi voglio dilungare ancora, ma visto che l'intestazione del blog recita "produzioni cinematografiche amatoriali" mi sembrava doveroso puntualizzare. Un saluto a tutti a presto per nuovi cine-aggiornamenti...

ORMAI CI SIAMO...

"celocelomanca!"
Roma: finalmente l'attesa è finita...sono pronto: album, mancolista, doppioni, schede per richiesta figurine al box e fotocamera per immortalare il tutto!

martedì 8 febbraio 2011

MA OGGI (NON) E' DOMENICA

APPUNTI DI VIAGGIO SENZA L'USO DI WIKIPEDIA: CALCATA


Roma: ed eccoci finalmente al secondo imperdibile appuntamento con la nuova rubrica di “turismo fai da me” dal titolo “Ma oggi non è domenica”. Dopo Orvieto oggi è la volta di Calcata.

Eccoci arrivati!
La (mia) storia: nell’agosto del 1996 per la prima volta misi i piedi fuori dall’Italia per andare a visitare Parigi grazie ad un viaggio organizzato dal dopolavoro delle Ferrovie dello Stato. Fu durante quel soggiorno che sentii parlare per la prima volta di Calcata da alcuni ragazzi che ci vivevano. Nell’ottobre dello stesso anno, invitato ad una festa di compleanno da uno dei ragazzi conosciuti in Francia, andai per la prima ed ultima volta a Calcata. I miei ricordi di questo paesino alle porte di Roma si fermano lì…

Come arrivarci: da Roma, Calcata è facilmente raggiungibile in diversi modi, io per non pagare il pedaggio in Autostrada, ho deciso di prendere l’uscita 5 del G.R.A. per percorrere la Cassia bis in direzione Viterbo. Da lì in poi basta seguire le indicazioni per Mazzano Romano e dopo circa 50 km sei nel centro del paese. Senza traffico e con un’andatura tranquilla come la mia in circa quaranta minuti ci arrivi.

Calcata – oggi: l’unica cosa che sapevo di Calcata prima di andarci il weekend passato era il suo soprannome “Il paese delle Streghe”, credo dovuto al fatto che il suo centro storico si trova tutto arroccato in cima ad una rupe di tufo dove il tempo sembra essersi improvvisamente fermato e dove vicoli e vicoletti piuttosto bui fanno da padroni. Questa sua “oscura” reputazione rende così Calcata una delle mete più affascinanti per la notte di Halloween. Devo dire che anche io passeggiando per le viuzze del centro ho avvertito un qualcosa di “magico” legato soprattutto all’atmosfera che regna in ogni vicolo ed in ogni stradina del borghetto medievale. Comunque sia paese delle streghe o non a me Calcata è piaciuta: nonostante fosse domenica trovare il parcheggio non è stato difficile ed essendo molto piccolo come paesino girarlo tutto a piedi, oltre che piacevole, è stato anche molto semplice. L’epicentro di Calcata è la piazzetta dove regna la Chiesa intorno alla quale, attraverso un intreccio di strade e stradine, vicoli e vicoletti, salite e discese, si estende il resto del paese. Ad ogni angolo ti trovi davanti una bottega di un artigiano o una piccola galleria d’arte ed ovviamente tantissimi ristorantini di cucina tipica. Io e Maria, come abitudine vuole, ci siamo fermati a vederli tutti senza però rimanere particolarmente colpiti da nessuno in particolare. I locali ricavati all’interno della roccia e del tufo sono ovviamente quasi tutti fatiscenti tranne alcune eccezioni.

Ma che buono qui...
La cucina: detto che le gite fuori porta mie e di Maria sono “low cost” posso affermare che a Calcata ci sono tantissimi localini in cui assaporare la cucina locale a prezzi davvero ottimi; su questo argomento però non posso esprimere un giudizio perché per ottimizzare al massimo le spese questa volta abbiamo deciso di mangiare della pizza in un forno del posto. Risultato? Tre tranci di pizza anche buoni ed una coca in lattina poco più di sei euro. Unico neo: il tizio del bancone lento, impacciato e confuso!

Consigli: da assaggiare obbligatoriamente i prodotti artigianali locali del forno “Dolci per i dolci” situato subito all’entrata del borgo alla sinistra della chiesa. Buonissimi ed economici.

Curiosità: Calcata è piena di gatti! Ne trovi uno in ogni angolo o vicolo o davanti alle botteghe. L’importanza dei gatti, da cui nasce probabilmente anche l’appellativo di paese delle streghe, si nota anche dai nomi dei ristoranti e da quelli dei piatti tipici che richiamano alla fama e alle razze dei misteriosi felini.

Cheeeese!

Conclusioni: Calcata può essere la meta ideale per una breve passeggiata domenicale vicino a Roma perché facilmente raggiungibile e visitabile in largo e lungo in un paio di ore. Un “must” sono le scarpette comode, la macchinetta fotografica per immortalare gli splendidi scorci del borghetto medievale e i panorami mozzafiato, il dolcetto miele e polenta e le penne al gatto nero di cui tutti parlano con entusiasmo. 

CERCASI IL 3D DISPERATAMENTE!!!

Ma dov'è il 3D?
Roma: "I viaggi di Gulliver" è sempre stata secondo me una delle fiabe più belle mai scritte in assoluto e per questo da amante del cinema quale sono mi sono chiesto spesso durante questi anni come mai ancora nessuno avesse pensato di realizzarne una trasposizione cinematografica di questa favola rivisitata in chiave moderna; tutto questo fino all'anno scorso, quando Jack Black ha deciso di finanziare e recitare nel film che avrebbe dovuto raccontare le note vicende del personaggio nato dalla penna di Jonathan Swift. Appresa la notizia ho pensato: Jack Black + Gulliver + 3D = CAPOLAVORO ASSOLUTO! invece mio malgrado, dopo averlo visto ieri, sono costretto a scrivere che "I fantastici viaggi di Gulliver" di fantastico non hanno assolutamente nulla se non il prezzo: 11 euro per la proiezione in 3D! ed è proprio da questo che voglio iniziare a parlare: il 3D ad oggi è la più grande truffa cinematografica legalizzata esistente! ma perchè spacciare un film in 3D quando della terza dimensione in due ore di film non c'è traccia? questo è assurdo! giuro del 3D non c'è nulla e te ne accorgi solo perchè sei costretto ad indossare quegli assurdi occhialini e perchè paghi il biglietto ben 4 euro di più!  e credetemi se a dire questo è un fanatico-esaltato del 3D come me allora è verità! come è verità il fatto che il 90% dei film che spacciano in 3D sono dei falsi, resta l'unica eccezione di Avatar che era davvero ben realizzato; al momento il 3D si adatta solo ai film in animazione (e non tutti purtroppo), quindi cercate di non farvi ingannare. Detto questo il film può essere riassunto con due sole parole: noioso e banale! per più di un'ora ci si aspetta un colpo di scena, un'accelerazione, un pò di movimento che non c'è mai. Un qualsiasi spettatore medio sarà in grado di prevedere la mossa successiva tanto è scontato il plot (inesistente) e mi duole ammetterlo, non basta la presenza di Jack Black a rendere il film piacevole o sufficientemente interessante, anzi il volergli mettere a tutti i costi una chitarra elettrica in mano per sfruttare la sua mimica sa di visto e rivisto e ad un certo punto diventa quasi frustante! che Jack Black ami il rock e il plettro ormai lo sanno tutti, quindi basta per favore! in ultimo aggiungo solo una cosa: in un film di questo genere ti aspetti delle gag simpatiche, delle battute intelligenti e tanto sano divertimento, beh dimenticatevi di tutto questo, l'unica cosa che dovrete aspettarvi sono gli sbadigli!!!

N.B. Maria mi ha fatto notare che questo film non è adatto a spettatori che hanno più di 12 anni!

lunedì 7 febbraio 2011

ELEMENTARE WATSON!!!

Troppo giusti!
Roma: dopo mesi di ricerche sono finalmente riuscito a reperire via internet (pagando!) la mia copia personale della serie TV britannica "Sherlock Holmes 2010"; avevo letto qua e la diversi commenti piuttosto lusinghieri su questa nuova serie televisiva trasmessa in esclusiva sulla BBC, serie televisiva ovviamente ispirata alle vicende del noto personaggio inventato da Sir. Arthur Conan Doyle, re-impiantate però nella Londra moderna! già di base l'idea mi era sembrata geniale poi la perizia con la quale sono stati curati anche i minimi dettagli ha fatto il resto; dalla scelta degli attori protagonisti ( Benedict "Sherlock" Cumberbatch è semplicemente fantastico!!!), all'ambientazione, passando per il plot sempre coinvolgente, credibile e ben studiato è tutto maledettamente bellissimo e perfetto! e se a tutto questo uniamo anche una regia davvero perfetta e uno studio dei personaggi semplicemente fantastico allora il gioco è fatto e si può parlare della serie TV più bella dell'anno se non di sempre! infatti davanti a Sherlock (peraltro visto in lingua originale) ho provato un senso di coinvolgimento, stupore ed ammirazione che in passato avevo provato solo con il pilot del Dottor House! detto questo aggiungo che come al solito la televisione italiana non ci capisce un cazzo, perchè non è possibile che nella nostra scatola magica (piena zeppa di programmi-spazzatura) non vedremo mai "Sherlock 2010" visto che nessuno ne ha acquistato i diritti! quindi chi è interessato non ha alternativa ed è costretto o a scaricarlo o ad acquistarlo sul web come ho fatto io, ma vi assicuro che ne è valsa la pena!

N.B. la prima stagione di Sherlock è composta da soli tre episodi di 90 min. circa ciascuno.

DYLAN DOG - IL FILM - LOCANDINA ITALIANA

Ci siamo quasi...
Roma: finalmente dopo le due precedenti locandine oscene andate in giro per il web in questi ultimi mesi, eccone finalmente una come si deve; è quella ufficiale del film ed anche se non è propriamente originale (l'utilizzo del protagonista col braccione al centro della scena è ormai un "classico"!) è sicuramente di gran lunga migliore delle altre; ed ora in attesa dell'uscita nelle sale, aspetto un teaser o un trailer che fosse degno di questo nome!

martedì 1 febbraio 2011

SOUL SURFER



Roma: alle storie che parlano di sport, di dramma, sacrificio, forza di volontà e rinascita io sono stato e sono tuttora molto sensibile ed affezionato; sarà la mia spiccata sensibilità o più semplicemente il fatto che a modo mio diversi anni fa un infortunio piuttosto grave ad un ginocchio mi ha rubato uno dei miei più grandi sogni, quello di giocare a calcio. Per questo oggi, cinque interventi dopo, ogni volta che leggo o vedo qualcosa che in minima parte racconta un fatto anche lontanamente analogo al mio, io sento dentro una specie di sussulto che mi fa subito emozionare, appassionare ed avvicinare alle vicende narrate. E' successo in passato con "Peaceful Warrior" film bruttino tratto dal più nobile e bel libro "La via del guerriero di pace" ed è successo adesso con "Soul Surfer" un film tratto da una storia vera, quella della surfista Bethany Hamilton; non voglio aggiungere nulla per non rovinare l'attesa e la sorpresa, unica cosa che voglio aggiungere prima di augurarvi una buona visione del trailer è la data di uscita del film l'8 aprile prossimo. 

ROBA DA PAZZI (NI)!!!

GOOOLLOOOO!!!

Roma: è vero avevo promesso che non avrei più parlato dell'Inter, ma quando un nuovo giocatore arriva il sabato e la domenica entra quando la sua squadra sta perdendo due a zero e con una doppietta e un rigore le farà vincere la partita, beh, due righe le merita!!!