martedì 29 luglio 2014

PIRATI, DIARIO DI UN'EROE - CRANIO CREATIONS

Chi ha oggi quasi quarant'anni come me si ricorderà sicuramente dei libri-game della serie "Lupo Solitario" che quando io ero un ragazzino andavano via come il pane al punto che ogni adolescente maschio dell'epoca ne aveva minimo uno nello zainetto, sotto il banco o sulla libreria in casa accanto ad una manciata di Exogini. Ecco io ero uno di quelli e attraverso l'acquisto, lo scambio ed il prestito credo di essere riuscito a leggerli tutti o quasi. I primi due numeri, dopo averli conservati a lungo, li ho recentemente venduti su ebay e pochi giorni dopo ho preso questo "Pirati- Diario di un'eroe" di Shuky e Gorobey, edito dalla Cranio Creation, una piccola casa editrice che si occupa principalmente di giochi da tavola e che per esperienza personale devo dire che fa le cose molto bene. Della Cranio io posseggo il simpatico "Sheepland", vorrei prendere "Taluva" e consiglio a tutti il divertentissimo ed innovativo "Dungeon Fighters"; ma non divaghiamo! sono qui per parlarvi di questo "Fumetto-game" che rispetto ai suoi predecessori ha alcune cose in comune, ma anche e soprattutto molte differenze. La più evidente è appunto quella dell'aspetto: i "Lupo Solitario" erano libri-game, con molto anzi con solo testo che raccontava una storia fatta di bivi condita qua a la da combattimenti disputati grazie alla griglia numerica situata nelle ultime pagine; questo "Pirati" è un fumetto-game con molte illustrazioni e poco testo e combattimenti che non si risolvono con griglie numeriche etc., ma grazie ad armi od oggetti in proprio possesso raccolti lungo l'avventura. La sensazione che ho provato giocando a "Pirati" è stata piacevole e divertente all'inizio, ma a lungo andare un po' frustrante perché mi sono ritrovato a sfogliare velocemente e ripetutamente pagina soprattutto quando non sono riuscito a trovare la direzione giusta per raggiungere la fine. Come in "Lupo Solitario" all'inizio della missione si ha una sacca 

sabato 5 luglio 2014

LUIGI'S MANSION FIGURE COLLECTION

Ultimamente per una serie di motivi che non sto qui a spiegare sono stato costretto a vendere la mia collezione di Console portatili Nintendo dedicate a Mario Bros., nello specifico: Nintendo DS lite, Nintendo DSi XL 25° Anniversario , Game Boy Advance SP 20° Anniversario e Game Boy Micro 20° Anniversario. Un pò come si dice a Roma "mi è pianto il cuore", ma a consolarmi per fortuna ci sono sempre le console speciali  Zelda edition e i due "gioiellini" che potete vedere in foto: si tratta di due figure dedicate ai giochi Luigi's Mansion per Game Cube e Luigi's Mansion 2 per 3DS. Il modellino dedicato al primo videogioco è un'edizione limitatissima uscita solo ed esclusivamente in Giappone con la rivista Nintendo Power che oggi è difficile reperire anche su internet. Il fratellino più giovane invece è un diorama che per poco tempo è stato disponibile (non in Italia purtroppo!) come super premio nel Club Nintendo. Si tratta anche in questo caso di un'edizione a tiratura limitata e numerata fatta uscire per festeggiare ok il gioco, ma soprattutto il 30° Anniversario del buon vecchio Luigi. Insomma qualcosa l'ho data via è vero, ma qualche "pezzo" bello ce l'ho ancora! 

DYLAN DOG - CRONACHE DAL PIANETA DEI MORTI

Dylan Dog è stato il primo fumetto da "grandi" che ho iniziato a leggere, senza più smettere, nel lontano settembre del 1986. L'indagatore dell'incubo, per come era stato pensato e scritto, era un personaggio molto avanti per quei tempi e appunto per questo ebbe da subito un grande successo. Ad oggi è ancora il secondo "bonellide" più venduto di sempre solo dopo l'immortale Tex. Però dopo il botto degli anni '90 e l'ottimo successo mantenuto anche agli inizi del nuovo millennio, qualcosa è improvvisamente cambiato, involuto, al punto che da qualche anno a questa parte leggere storie di Dyd di un certo livello è diventata davvero una rara eccezione. I perchè di questo repentino peggioramento sono secondo me dal ricercarsi nella mancanza della figura di un curatore come lo era stato Tiziano Sclavi per oltre un ventennio; abdicato lui il fumetto Dylan Dog ha perso velocemente in termini di qualità e quelli della Bonelli hanno iniziato a navigare a vista prima di decidere di affidare il loro fumetto di punta all'autore Roberto Recchioni. Le storie scritte per Dylan dallo sceneggiatore romano negli ultimi cinque anni infatti sono state le più lette e gradite dai fans, per questo l'idea di affidare proprio a lui il rilancio del fumetto non la trovo affatto sbagliata; indipendentemente dalle antipatie o dalle simpatie che Recchioni possa suscitare, c'è da dire che dovunque abbia poggiato la penna, Roberto ha fatto centro! dalle prime interviste rilasciate e dalle prime indiscrezioni poi sembra che il nuovo corso di Dylan Dog preveda parecchie novità e collaborazioni che dovrebbero regalare al fumetto una nuova giovinezza. Tra quelle più importanti ci sono sicuramente il pensionamento di Bloch, l'arrivo del nuovo commissario Callaghan, l'acquisto del primo cellulare da parte di Dyd e il debutto di nuovi autori e disegnatori tra cui spicca sicuramente il nome di Gipi. Dunque da ottobre in avanti più che sulla quantità si punterà sulla qualità,  diverse pubblicazioni verranno tagliate: accanto all'inedito mensile ci dovrebbe essere solo la ristampa e forse il Maxi, mentre tutte le altre uscite sarebbero a "rischio" compreso lo Speciale annuale che dovrebbe essere rimpiazzato (squillino le trombe!) da un albo dedicato all'indagatore del futuro, quel Dylan Dog brizzolato e stanco che abbiamo già apprezzato nella trilogia "Cronache dal pianeta dei Morti" scritta da Alessandro Bilotta. Questa trilogia di bellissime storie apparse in due Color Fest e un Gigante sono state recentemente riunite in una pubblicazione della Bao davvero di pregevole fattura che anticipano di un anno e mezzo il primo numero della serie regolare disegnato da Gianpiero Casertano. Io l'ho preso subito, fossi in voi farei subito lo stesso...