lunedì 30 giugno 2008

68 - 69 - 70

Roma: dopo alcuni giorni di relax torno a scrivere sul mio "Diario di bordo" preferito e lo faccio con piacere perchè a fine settimana mi prenderò una meritata pausa e tra le tante cose che lascerò in stand-by ci sarà anche questo spazio. Quindi in questi giorni che ci serapano dalla chiusura (temporanea?) di questo blog cercherò di concludere alcuni discorsi rimasti aperti ed anche (perche no?) di proporre qualcosa di nuovo, divertente ed interessante. Questo weekend è scivolato via tranquillo e bagnato come pioggia su ombrello. Sono stati tre giorni divertenti e spassosi trascorsi piacevolmente con le persone amiche a "cazzeggiare" come di consueto tra una spiaggia, una capannina ed un bordo piscina. Ho lavorato un bel pò a dire il vero, ma ho anche potuto vivere pienamente il mio piccolo appartamento rimasto vuoto. Non dirò molto su quanto è stato fatto e detto (pausa fino ad ottobre!) però nonostante questo vorrei spendere due (meritate) parole su un mio caro amico, il grande Sandro. Direte "che palle!...ancora parli di Sandro!" rispondo "si!!!" e lo faccio molto volentieri. In passato la "storia" di Sandro è stata più volte pubblicizzata (oltre che da lui stesso) anche da me (col suo consenso) su questo spazio quindi i lettori "abituali"non hanno bisogno di riassunti o di preamboli, anche perchè non ho intenzione di narrare i fatti, ma di riportare nero su bianco quello che penso al riguardo. La "storia" di Sandro è la classica storia della "Bilancia", nel senso che inevitabilmente se un piatto scende l'altro è destinato a salire e viceversa. Sui piatti della bilancia però non ci saranno pesi in kg, ma "stati d'animo - sentimenti" dei due protagonisti della vicenda. Il binomio stati d'animo - sentimenti dei due ragazzi darà un risultato in termini di forza o debolezza. Per essere più chiari eccovi la mia addizione: "stati d'animo + sentimento = FORZA o DEBOLEZZA" a questo va aggiunto che "FORZA1 è (ovviamente) indirettamente proporsionale a DEBOLEZZA2" da cui deriva che la forza di Sandro sarà la debolezza dell'altra e viceversa. Durante tutti questi mesi la bilancia ha oscillato spesso su e giù, ma se vogliamo essere sinceri è stata quasi sempre pendente in direzione dell'altra. Questo perchè l'altra per molto tempo è stata più forte probabilmente perchè meno coinvolta ed innamorata (non lo scopro io con "Teorema" un cantante ci campa di rendita ancora oggi!) e conseguentemente il Sandro era il "debole" della situazione. Ma le cose nel corso delle settimane sono cambiate e quando Sandro ha cominciato a "cambiare pelle" sono cominciate a cambiare anche le cose. La "corazza" inpenetrabile dell'altra ha cominciato prima a tremare poi a creparsi fino quasi a sgretolarsi e svanire come sabbia al vento. Questo perchè in Amore mi (ci) è stato insegnato che non bisogna mai dare nulla per scontato ed essendo un "sentimento" astratto ed intangibile conseguentemente è anche un bel pò mutevole. Tutto cambia ed è destinato a cambiare! qualche volta le cose cambiano da sole altre ci devi mettere del tuo e magari essere anche fortunato. E Sandro (anche se per poco) è stato fortunato! incroci astrologico -cosmico - planetario (quanto mi piace scrivere ste stronzate!) hanno fatto pendere il piatto della bilancia improvvisamente dalla parte del mio amico, che come me è rimasto un attimo spaesato dall'improvviso cambiamento di atteggiamento dell'altra trasformatasi in un "puff" da Lupo ad Agnello. Il cambiamento lampo di atteggiamento e di comportamento dell'altra ha talmente sorpreso il mio amico da "costringerlo" quasi a non voler sfruttare la ghiotta occasione che gli si era prospettata davanti. Con la strada spianata infatti Sandro non ha saputo e voluto andare dritto ed affondare il colpo! come parziale giustificazione c'è il fatto che Sandro ha il "Cuore buono" e quelli che il Bene ce l'hanno dentro, male proprio non lo sanno fare. Ma se quando l'avversario inciampa tu con la porta spalancata invece di fare goal butti palla fuori e addirittura ti sinceri delle sue condizioni beh poi tu ti aspetti che lui/lei alla prima occasione analoga faccia lo stesso. Per i "Buoni di Cuore" (ci sto dentro anche io con tutte le scarpe) dovrebbe essere così, per gli altri purtroppo invece no! e se capita poi addirittura che da una tua difficoltà l'avversario tenti in tutti i modi di trarne il massimo dei risultati allora l'amarezza è ancora più forte e anche se non si riesce a capirla la si deve per forza accettare. Ora capisco che questo mio scrivere per sommi capi e per esempi calcistici potrebbe non risultare molto comprensibile a tutti, ma da egoista (che non sono) dico che sono sicuro che chi "deve" capire non avrà problemi a farlo, per tutti gli altri...beh pazienza...per questa volta o fanno uno sforzo in più o guardano avanti a post "più interessanti". La mia ultima "preghiera" per Sandro è quella di non perdere mai di vista la bella persona che non deve cercare intorno a se stesso, ma che è già DENTRO se stesso. Riparti da te, da quello che hai dentro e vedrai che non ci saranno più bilance di cui dovrai preoccuparti (se non quella in cui ti pesi la mattina!) perchè l'Amore quello vero con la A scritta maiuscola non vive di continui alti e bassi, ma trova la sua massima espressione nel momento i suoi due piatti uno di fronte all'altro si guardano, si sfiorano e...si amano....

P.S. non do i numeri!!! il titolo del post ha un suo significato ben preciso che qualcuno conosce bene...

venerdì 27 giugno 2008

I MIEI CINQUE VIDEO PREFERITI


Robbie Williams - Come Undone


The Killers - When you were a young


Panic! at the Disco - Nine in the Afternoon


James Blunt - You're Beautiful

The Verve - Bitter Sweet Simphony
LE REEBOK PUMP

Roma: chi ha circa trent'anni come me di sicuro si ricorderà la famosissima "scarpa da ginnastica" (oggi è di tendenza usare il termine "sneakers") Reebok "Pump" nata intorno alla metà degli anni '80 e resa famosa da quel "diavolo" di Michael Chang nel 1989 sulla terra rossa del Roland Garros. Chang, americano di adozione, ma chiaramente di origini orientali quell'anno riempì titoli di giornali e di Magazine televisivi per via di quella sua inaspettata e meravigliosa vittoria al torneo parigino di Tennis contro il più famoso (e titolato) Stefan Edberg. E fortuna della Reebok, quello sconosciuto tennista era vestito da capo a piedi dall'ancora non nota Azienda americana, che proprio grazie al suo Testimonial "occhi a mandorla" visse in quegli anni un vero e proprio boom economico. Tutti volevano vestire Reebok come Chang! e tra i tanti prodotti sfornati dalla Reebok c'erano le scarpe definite "Pump" per via di una pompetta circolare montata sopra la linguetta che se schiacciata gonfiava l'interno della scarpa fino a farla aderire perfettamente alla forma del piede. Il fattore funzionale del pump presto si trasformò in fattore estetico e la Reebok cominciò a lanciare scarpe sempre più colorate e stilose che non venivano più utilizzate per fare sport, ma per il tempo libero ed addirittura per serate di gala. Insomma la Reebok Pump fece da precursone a quello che sta succedendo oggi con le famose "sneakers" che da scarpe sportive sono diventate inprovvisamente "accessori di moda" (vedi New Balance in principio scarpe da mercatino, le Munich scarpe usate per calcetto Indoor, le Asics etichetta principe per la Pallavolo etc.). Le Reebook Pump erano diventate negli anni '90 un vero e proprio oggetto di culto (molto costoso per giunta!) ed oggi a distanza di quasi vent'anni essere venuto in possesso di un paio (vi ho postato sopra una foto) oltre a farmi fare un bel tuffo nel passato, beh in un certo modo mi rende orgoglioso e felice. Il mio modello, reperito ovviamente attraverso il mercato Internet (in Italia c'è rimasto ben poco) si chiama "Reebok Omni lite Voltron" e racchiude in se vari materiali tra cui il sintetico. Certo sono molto colorate e vintagè, ma a me piacciono davvero molto e non vedo l'ora di poterci fare un giro!

mercoledì 25 giugno 2008

L'ISOLA
"...messo piede nell'isola come mettere un punto nel cuore, ricucirlo per bene e volerlo dimenticare per farlo vivere di piu' come se si potesse...a volte un uomo si inchina al suo destino a volte non fa in tempo...eppure quel qualcosa che lascia si sente si percepisce nell'attimo...credo che infine non rimanga che quello...un odore un sapore che non vogliamo dimenticare...lui forse libero l'ha gia' fatto...tanto chi se ne accorge...mettere piede nell'isola...è ascoltare ancora e tentare di navigare a vista...ed anche oltre quando possiamo..."
Tre minuti ed alla tua gioia di proporti.

Scritto da un mio carissimo Amico
RAGAZZE BOOMERANG

Roma: stamattina mi sono svegliato più stanco e svogliato del solito. Sarà per via del caldo o per l'ora e mezza passata a rincorrere una pallina ieri o per via dei dolori alla cervicale (mi devo tagliare i capelli!) o forse più probabilmente perchè mi sono alzato dal letto col piede sbagliato. Indipendentemente dal perchè comunque il dato di fatto è che mi sento particolarmente scazzato e quando mi sento così scrivo un pò da stronzo. Ma l'idea di questo post mi frulla nella testa da ieri e lo devo scrivere per forza oggi perchè se non lo faccio ora magari poi non lo scrivo più. Allora bando alle ciance vado dritto al punto. Le "Ragazze Boomerang" per chi ha buona memoria è un argomento già trattato di "struscio" qualche mese fa sempre su questo blog e prima del blog anche in altre circostanze e sedi. Chi ha la (s)fortuna di conoscermi bene sa anche che nel corso di questi ultimi anni ho elaborato delle mie personalissime Teorie che ho voluto rendere in qualche modo pubbliche "elencandole" nel mio primo racconto intitolato "Tutto quanto va in giro prima o poi torna". In questo romanzo un Tiziano del futuro, nel giorno del suo quarantesimo compleanno all'interno della sua casa vuota, coglieva l'occasione di ripercorrere a ritroso la sua vita sentimentale attraverso foto, musiche, oggetti etc. fino a "svelare" alla fine cosa gli aveva riservato il destino. Il racconto era ed è un pò macchinoso per via dei continui flashback e sbalzi temporali, debole nel plot, ma grammaticalmente scorrevole e soprattutto ricco di spunti interessanti (secondo me) proprio come quello delle Ragazze Boomerang. Ma chi sono queste Ragazze Boomerang vi starete chiedendo? queste sono le ragazze che, come il tipico manufatto australiano, si lanciano via per poi tornare indietro. Ci sono ragazze che si lanciano più distanti e quindi impiegano più tempo per tornare ed altre che si lanciano più debolmente e dunque ritornano prima. Il dato pressocchè inconfutabile ed il tema di discussione di questo post è che indipendentemente dal tempo che ci vorrà le Ragazze Boomerang presto o tardi torneranno indietro. E' ovvio. E' scontato. E' sicuro. Ovviamente leggendo quanto ho appena scritto ci saranno molte ragazze che staranno pensando "...ma che dice questo...io quando una storia finisce finisce...semmai sono i ragazzi a comportarsi così..." e compagnia bella. Vero!!! sicuramente in giro è pieno anche di Ragazzi Boomerang o di ragazze che chiusa una storia voltano pagina punto e basta. Però a quasi 33 anni belli e suonati posso scrivere che da quanto mi è successo e da quanto ho visto (e vedo) e da quanto ho sentito (e sento) le Ragazze Boomerang sono la stramaggioranza tra i casi. E perchè oggi così di punto in bianco torno a parlare di loro? rispondo subito. Parlo ancora di questo perchè ultimamente ho vissuto personalmente e sono stato testimone di alcuni casi di "Ritorno". Il che se da una parte può farmi piacere, dall'altra mi crea un bel pò di fastidio. Come odio i "Ragazzi Agendina": quelli che un'ora dopo finita una storia scorrono la rubrica del telefonino ed iniziano a mandare sms a gruppi di ragazze che non sentivano magari da mesi o addirittura anni e che cominciano sempre così "...ciao! come stai? è tanto che non ci sentiamo...etc.", odio anche le ragazze che (dopo averti liquidato con un messaggio, se sei stato più fortunato con una telefonata o - squillino le trombe - di persona in tre minuti) hanno la faccia tosta di rispuntare dal nulla e si incazzano pure se non sei gentile, disponibile e magari non rispondi alle telefonate o agli sms (dopo che sono state loro le prime a farlo con te!!!). Le Ragazze Boomerang hanno infatti il difetto di non riapparire in punta di piedi, ma in maniera spesso invadente ed arrogante dando per scontato che tu in tutto quel tempo che non vi siete sentiti non hai combinato niente e non è neanche ipotizzabile quindi il fatto che tu possa avere una nuova storia. Quello che sto scrivendo (penserete) sarà pure un mucchio di cazzate frutto di un mio delirio onirico-cognitivo-sentimentale, ma io la penso così e finchè non verrò smentito dai fatti continuerò a farlo. Con l'occasione di questo post ne approfitto per rafforzare (se ce ne fosse ancora bisogno) la mia "solidarietà" (non è forse il termine più appropriato, ma non me ne venivano altri) nei confronti di un mio caro amico che a causa di una Ragazza Boomerang in questo periodo sta attraversando un momento delicato. In certe situazioni (in cui ci siamo passati più o meno tutti) i consigli lasciano il tempo che trovano perchè per capirle certe sensazioni bisogna viverle ed in qualche modo pur sembrando tutte apparantemente simili sono invece "esclusive". Questo perchè è esclusivo il modo in cui le vivi determinate situazioni, come è esclusivo il tuo carattere e quello della persona che ti sta davanti con la quale condividi il momento. Così preferisco oggi non aggiungere la mia a tal riguardo, ma solo stringermi attorno al mio amico per dargli il mio affetto e quel pizzico di coraggio in più che certe volte sembra mancare. Se la persona di cui sto parlando mi sta leggendo la invito a riguardare da capo il post e a riflettere sul quando e soprattutto sul perchè ultimamente alcuni atteggiamenti della "tipa" nei suoi confronti erano cambiati (e in qualche modo migliorati) e a provare a ripartire da lì. Chiudo il post con un altra mia "massima"che più o meno recita così: quando ti senti come sull'orlo di un precipizio...tu pensi è la fine...invece è l'inizio...

lunedì 23 giugno 2008

UNA CERTA RAGAZZA
Una Certa Ragazza un giorno mi guarda e dice “non puoi più stare qui…ti prego vattene”.
Ha gli occhi grandi, tondi e di un nero brillante.
Io mi alzo la prendo per le braccia e la bacio.
Una Certa Ragazza ha il sapore buono di menta e sigaretta, io quello di tabacco Lancero ed un bicchiere di troppo di Brugal.
Le pale della ventola appesa al soffitto girano a vuoto come me nella stanza.
E’ agosto e fa caldo.
Io e una Certa ragazza facciamo l’amore per un tempo indefinibile.
Poi una Certa ragazza mi guarda e dice “ non puoi più stare qui…ti prego vattene”.
Ha gli occhi grandi, tondi e spugnati di lacrime.
Io mi alzo prendo lo zaino mezzo vuoto ed esco in strada.
Quando mi giro una Certa Ragazza è in piedi davanti alla porta.
Mi guarda.
La guardo, mi volto e me ne vado.
Quella è stata l’ultima volta che ho visto una Certa Ragazza, ma da allora non l’ho mai dimenticata.

sabato 21 giugno 2008

RITORNO AD OSTIA
Roma: è successo!!! dopo tre lunghi anni sono tornato ad Ostia!!! ed ovviamente non parlo di un ritorno sulle spiaggie o sotto l'ombrellone (a singhiozzo sul mare pontino sono sempre andato in questi anni), ma di ritorno nella Ostia by Night!!! l'ultima volta, datata tre estati fa, avevo promesso di non metterci più piedi. L'avanzare della mia età e l'abbassamento dell'età media dei frequentatori dei locali sulla sabbia, le interminabili file che ero stato costretto ad affrontare (fila sulla Colombo per andare, fila per il parcheggio, fila per entrare nel locale, fila per bere, fila per tornare, insomma fila per tutto!!!) ed anche un "non amore" per la Ostia notturna mi sembravano buoni motivi per non metterci più piede. E così ho fatto mantenendo fede alla mia promessa, almeno fino alla settimana scorsa. Sabato scorso infatti, circa 1000 giorni dopo la mia ultima apparizione, insieme al mio gruppetto di amici definiamoli "i soliti noti" Tiziano is back...Tiziano è tornato!!! ora con questo non voglio dire che la cosa faccia notizia, però rappresenta quantomeno un episodio nuovo e curioso. Qualcuno si starà chiedendo se il mio ritorno sia legato a qualche motivo particolare e i più maliziosi avranno già pensato magari alla presenza di una ragazza...beh a questo non voglio rispondere in maniera esplicita anche se non posso negare che qualcosa sotto c'era e aggiungo che incontrare qualcuno mi ha fatto piacere. Più di questo non posso dire perchè queste due misere righe basteranno da sole per essere poi oggetto di lunghe "chiacchierate" tra amici. Oltre a questo posso scrivere che la serata trascorsa di notte al mare è andata al di sopra delle mie aspettavite morali e funzionali. Il locale in questione "Bungalow" è molto carino, spazioso e pieno di "volti conosciuti". La Colombo grazie alle scorciatoie del Sandro non è stata il solito incubo, il parcheggio l'abbiamo trovato immediatamente proprio di fronte all'ingresso e l'entrata in "Discoteca" è avvenuta in un batter d'occhio! quindi l'inizio mi ha subito ben predisposto alla serata che è scivolata via serena e piacevole fino alle quattro del mattino. Senza entrare nel dettaglio delle varie situazioni (non lo faccio più!) ho visto i miei amici più rilassati e sorridenti che in altre circostanze. All'inizio eravamo tutti un pò bloccati dal cambiamento di luogo e situazione, superato però un leggero imbarazzo iniziale e la prima oretta diciamo di "adattamento" le cose sono andate piuttosto bene. Andrea è stato un pò frenato dal freddo (la camicetta a maniche corte non è stata una buona idea); Luciano al contrario era un pò "rigido" col giacchetto di pelle addosso fino alla fine; Mirko un vero spasso tra Alcol e ragazze, ma il vero mattatore della serata è stato Sandro tornato ai fasti di un tempo. Gonfio di cocktail (ne ho contatti almeno otto!) e sgonfio di portafoglio (avrà speso 100 euro!!!) è stato il "Mago del Privè" spupazzando col "Famoso Trio" fino a mattina. Non posso aggiungere altro a quanto appena detto, chi c'era ha visto tutto, abbraccissimo finale compreso! approfitto di questo mio spazio per dire al Sandro che sono ottimista per tutte le cose di cui abbiamo parlato e che lui conosce molto bene. Il tempo mi darà ragione...nel frattempo petto in fuori pancia in dentro dritti verso la meta...

giovedì 19 giugno 2008

PRISON BREAK - TERZA STAGIONE

FINALMENTE RITORNA SULLA TELEVISIONE ITALIANA MICHAEL SCOFIELD ALLE PRESE CON UNA NUOVA ED AVVINCENTE EVASIONE

Roma: venerdì 27 giugno ripartirà su Italia 1 la terza stagione di "Prison Break" sempre in esclusiva e sempre in seconda serata. Anticipando le previsioni che volevano la famosa serie televisiva americana trasmessa nel nostro paese solo a partire dal prossimo autunno, Michael Scofield e compagnia bella ritornaneranno ad animare i nostri venerdì notte con le loro avventure al vetriolo e con le loro caustiche vicende. Al termine della seconda stagione avevamo lasciato Michael all'interno del carcere di Sona e con lui Mahone, Bellick e T-Bag. Questo carcere di Panama non ha guardie all'interno a causa di una rivolta e da allora è "autogestito" dai detenuti, i più pericolosi che gli altri carceri hanno rifiutato. Il capo fra tutti è Lechero, arrestato per essere un trafficante di droga, che vive insieme a un gruppo di suoi stretti collaborati nella sua "cella suite", con tanto di telefono per comunicare con le guardie all'esterno. Oltre a Michael ci saranno ancora il fratello Lincoln, il nipote LJ, Sara, Sucre insieme a delle new-entry: Susan B., la sua misteriosa "Compagnia" ed il detenuto James Whistler. Per il momento non voglio aggiungere altro a presto per nuove e più dettagliate notizie...

PICCOLI MARTELLI A TAVOLINO
Roma: dopo più di un mese di avvincenti sfide il "nostro" calcio improvvisamente ed inaspettatamente si ferma! è successo ieri sera per un forfait dell'ultima ora del team della Piazzetta che non è riuscita per tempo a rimpiazzare gli assenti Mirko e Giorgetto. Del primo si sapeva da tempo che sarebbe mancato visto l'infortunio più grave del previsto alla caviglia occorsogli la settimana scorsa; l'assenza del secondo invece ha sorpreso non poco anche perchè ancora oggi immotivata. Recuperato Andrea M. in porta e coi soli Simone e Calamari la Piazzetta ha dovuto ammainare bandiera bianca e rinunciare al match. Dall'altra parte, tranne l'assenza forzata e precauzionale di Andrea S., sostituito da Sandro erano tutti a disposizione. Speriamo che questo stop sia solo temporaneo e che mercoledì prossimo si torni a giocare. Per il prossimo incontro quasi sicuro il ritorno in campo di Andrea S. che dovrebbe aver smaltito l'affaticamento ed il dolore alla caviglia e tra i Piccoli Martelli la novità (speriamo) di Daniele in porta che è una garanzia. Nella Piazzetta più difficile il recupero di Mirko mentre gli altri quattro dovrebbero essere confermati in blocco con l'aggiunta di Gabriele dal primo minuto. Augurando agli infortunati una pronta guarigione aspetto novità per passare all'organizzazione della sfida. Nel frattempo per consolarci (almeno parzialmente) della non disputa dell'incontro abbiamo pensato bene di giocare un doppio notturno a Tennis. Sulla terra rossa del "Moon River" a sfidarsi c'erano da una parte Tiziano-Damiano, dall'altra Attilio-Luciano. La partita segnava il ritorno sulla terra di un Attilio assente dai campi da diversi anni; anche Luciano fatta eccezione per una breve parentesi la scorsa estate sul cemento era da molto che non impugnava una racchetta. Dopo un rodaggio iniziale dei giocatori in campo abbiamo assistito ad una disputa molto avvincente e divertente che ha avuto nel secondo set il massimo della sua espressione. Parlando dei singoli diciamo che Tiziano è sembrato fisicamente in netto progresso, non ha mollato un punto e si è reso protagonista di recuperi che qualche settimana fa erano inpensabili. Buona tecnica e colpi puliti, gioca facile e sbaglia poco. Note positive: il servizio potente; quelle negative: il gioco a rete. Damiano non è stato brillantissimo. Non ha proposto un servizio convincente come in passato ed è stato penalizzato dal suo colpo tagliato che ieri sera è stato più croce che delizia. Ha commesso molti errori non forzati pur giocando bene la fase centrale dell'incontro. Mi è sembrato in affanno quando la partita è salita di ritmo. Il giocatore è giovane ed ha bisogno di mettere partite sulle gambe e sul braccio. Note positive: ha fisico e buoni colpi di dritto; note negative: il rovescio. Attilio tornava a calpestare un campo di tennis dopo anni e questa sua assenza prolungata nel tempo l'ha pagata soprattutto all'inizio quando è apparso un pò appannato. Col passare dei game il ragazzo però è uscito allo scoperto e lo ha fatto alla grande. Prese le misure dei colpi infatti Attilio ha fatto vedere davvero belle cose. Tecnicamente ritengo sia il migliore: ha tutti i colpi, dritto, rovescio e sa giocare molto bene sotto rete. Ha pagato solo un pò di stanchezza e qualche acciacco muscolare alla fine, ma nella parte centrale dell'incontro ha fatto vedere le cose migliori tra cui una serie di Serve & Volley di scuola americana. Si vede che sa giocare e se riprende confidenza con la racchetta saranno dolori per tutti. Note positive: non sbaglia una Volee; note negative: soffre le palle corte. Passiamo a Luciano e diciamo subito che dei quattro è quello sembrato un pò più arruginito. Ci mette un bel pò ad entrare in partita, ma nella seconda parte di gara mostra il suo tennis migliore. Dotato di un buon dritto e di un Servizio esplosivo (due Aces a Tiziano!), deve però crescere molto col rovescio (che spara spesso fuori) e sulla seconda di battuta a cucchiaio che è quasi ridicola. Sistemati questi aspetti Luciano potrebbe diventare un giocatore rognoso anche perchè non molla mai. Note positive: una prima di servizio che se entra fa male; note negative: la seconda di servizio a cucchiaio è impresentabile ed innocua. Detto questo concludo con qualche nota di colore: Tiziano col fazzoletto in testa stile Pat Cash sfoggiava una racchetta in stile coi tempi del noto tennista!!! una Maxima in metallo anni ottanta che più di una racchetta sembrava un retino (vedi colpi al volo!); le scarpe di Luciano (due bacarozzi neri!) gli donavano quell'andamento stile Frankenkstein-tennista in "Fracchia contro Dracula"; Attilio era quello che più somigliava ad un tennista con tanto di polo, ma con i suoi immancabili e cortissimi pantaloncini a "culotta"; Damiano vestito da calciatore! Aggiungo solo che sarebbe cosa buona e giusta comprare dei "grip" per i manici delle racchette!!!

mercoledì 18 giugno 2008

4° BOSS: Mr. SMELLA

SBLOCCATO ANCHE QUESTO PERSONAGGIO! PENSAVO DI AVERLO FATTO FUORI FACENDO ESPLODERE IL QUARTIER GENERALE AL BAR DEL CAPPUCCINO. INVECE L'UNICO SOPRAVVISSUTO DEI DIAZ SI E' MESSO IN PROPRIO E VUOLE VENDICARE LA MORTE DEL CUGINO. QUINDI SARA' ANCORA CACCIA GROSSA E NON CREDO SARA' FACILE FARE FUORI MR. SMELLA...

lunedì 16 giugno 2008

AMOR SACRO E AMOR PROFANO
Roma: l'Amore? gran brutta faccenda! chi di voi che sta leggendo non ha mai sofferto a causa dell'Amore alzi una mano; chi non ha mai provato quella sensazione tipo frullatore nello stomaco sempre per Amore alzi l'altra! Tutti, cari amici lettori, e ripeto tutti sono stati male almeno una volta per questo dolce ed ingannevole sentimento. Perchè nessuno lo dice, ma l'Amore fa male! Cavolo se fa male! Eppure sembriamo tutti non poterne fare a meno. E per averlo spesso siamo costretti ad adattarci, a rinunciare ed addirittura cambiare. Molti di voi leggendo staranno pensando "oh ma questo è proprio frustato!...che gli avranno mai fatto per avercela così tanto con l'Amore!!!". Nulla di più sbagliato. A trent'anni suonati posso dire di averle prese da uscirne coi cerotti, ma anche di averne date di brutto! E ora scrivo mentre sto attraversando uno dei periodi più "sentimentalmente-sereni" che ricordi negli ultimi tempi (incrocio le dita perchè il peggio è sempre dietro l'angolo!) e ad essere sincero mi diverto parecchio a scrivere post come questo perchè mi piace provocare chi mi legge ed anche farlo riflettere se possibile. Chi mi conosce più da vicino (poveraccio ci vuole pazienza!) sa bene che sono un tipo che crede molto nelle "persone" e nei "sentimenti" e proprio per questo spesso e (mal)volentieri mi sono trovato a dover assaporare il gusto amaro delle delusioni. E' capitato in passato. E' successo ancora. Non solo a me, ma alla maggior parte delle persone che conosco. Ma, tornando al discorso dell'inizio, a chi non è mai accaduto di sentire nella pancia un dolore tanto forte da lasciarti senza respiro che forse nemmeno il miglior pugno ti poteva causare? magari perchè la tua ragazza/ragazzo di punto in bianco in lacrime ti ha lasciato dicendoti "ti lascio perchè ti amo troppo!", ma che cazzo dici! se mi ami troppo (che significa poi "troppo" vi prego spiegatemelo!) stai con me altro che mi lasci! o ancora meglio "ti lascio perchè ho bisogno di stare un pò da solo/sola per ritrovare me stesso/stessa!", questa neanche la commento perchè poi giri l'angolo e vedi che la tipa o il tipo c'ha messo un attimo a ritrovare se stesso/a, ad aiutarlo/a deve essere stata la tipa/o che gli sta incollata/o alla bocca e ci soffia dentro manco fosse un palloncino! Tutte cazzate stiamo in pieno "CAOS SENTIMENTALE" ormai lo dico e lo ribadisco da tempo! E non dite che sono cinico. Chi lo dice o lo pensa di me è un'ipocrita, mentre io sono semplicemente REALISTA. Scrivo quello che vedo e che vivo. E non sono felice per questo. Io sono uno di quelli che sognava di avere una famiglia tipo quella de "Il Mulino Bianco" (e ci spero ancora!), ma mi devo semi-rassegnare ad accettare il fatto che non sarà così facile. Io non mi rassegno! Non mi sono accontentato a vent'anni e non ho intenzione di farlo adesso! io per me voglio il meglio e se non arriva beh pazienza! però intanto mi godo il lato buono della vita: il mio gruppetto di amici, un cinema, una pizza, una canzone che passa per la radio, due calci ad un pallone, una spiaggia, il cappuccino al bar, il sorriso di una ragazza, una carezza, un bacio...mi prendo tutto...tutto quello che mi aiuta a stare bene nell'attesa che ritorni finalmente a fidarmi dell'Amore (quello vero) e che lui torni a fidarsi di me...
IL PORTONE MUSICALE
-The Musical Main Door-


Roma: come promesso eccovi il mio ultimo Cortissimo pubblicato in anteprima sul blog. Prima della visione è bene fare una piccola premessa: il Filmato è di pessima qualità perchè realizzato con un Cellulare e di notte. Al centro dell'immagine comprirà una piccola scritta che avvisa gli spettatori dell'utilizzo di una versione non autorizzata del convertitore video. Vi consiglio di guardare il video sulla colonna destra (Canale Riserva75), ma se preferite farlo su youtube fate caricare prima tutta la barra altrimenti l'audio ed il video non saranno sincronizzati e si perde il senso del corto stesso. Note dell'Autore: questo Corto-Lampo ha come unica intenzione quella di farvi sorridere ed anche se lo troverete stupido guardatelo lo stesso perchè segna il debutto come aiuto Regista di Damiano (che ringrazio) e perchè non vorrete mica perdervi il Tiziano ballerino no?

SARA' UNA SETTIMANA RICCA DI NOVITA'

Roma: i faticosi impegni di lavoro mattutini (vi giuro è vero!) non mi hanno permesso di postare nulla di impegnativo come è solito accadere su questo blog ad ogni inizio settimana. Una volta ci pensava il mio amico Sandro con le su "Riflessioni del Tigre" ad aprire le danze, poi con la chiusura del suo editoriale la patata bollente è passata a me. Come premesso la settimana scorsa la mia Rubrica dedicata all"Area Fashion" ha chiuso i battenti ed andata in ferie per l'estate, ma questo non vuol dire che ogni tanto non mi riprenda la voglia di scrivere qualche "gossip" estivo che mi/ci riguarda. Detto questo andiamo al nocciolo della faccenda. Questo post lampo serve a me, responsabile di questo spazio, per illustrare ed anticipare alcune notizie e novità che vi appresterete a leggere (e vedere!) nel corso della settimana. Oltre alla chiusura del sondaggio (votate!) per scegliere il titolo del mio nuovo racconto (trovate il racconto sotto ed il sondaggio a destra) scriverò un post per confrontare le nostre previsioni sul Campionato Europeo con quello che sta accadendo davvero (non sta andando tanto bene!); a breve pubblicherò il mio ultimo Cortometraggio che è ancora più corto del precedente (35 sec.) e segna il mio debutto anche come attore!!! fortuna che la scena dura neanche dieci secondi ed è ripresa in notturna con il cellulare! debutto come aiuto Regista di Damiano e primo esperimento di ripresa con la videocamera del cellulare, a dimostrazione che a volte basta avere una buona idea e voglia di realizzarla, i mezzi tecnici vengono poi. "Il Portone Musicale" (questo è il titolo del Corto) dimostra che siamo in grado di produrre "Arte" con pochissimo ed in pochissimo tempo. Passiamo avanti e parliamo di racconti brevi: ne ho tre in cantiere, uno finito, uno quasi e l'ultimo solo pensato , ma non ancora scritto. Sicuramente prima della fine della settimana uno lo pubblico (e sono due in pochi giorni!!!). Novità su GTS 4, nuovi Boss sbloccati ed a breve una recensione completa del gioco che ormai impazza in tutte le case dei videogiocatori d.o.c. Nuovo resoconto settimanale di "90° Minuto" e tante altre novità ad aspettarvi tra cui una nuovissima Rubrica curata da me con la collaborazione di Damiano (e del suo Scanner) dal titolo "Come Eravamo". Non mi resta che salutarvi...vado in sala operatoria...ci si sente e legge presto...

sabato 14 giugno 2008

"LA CHITARRA INVISIBILE" O "NOTE DI SILENZIO"?
Il vento proveniente da nord soffiava forte tra le fronde degli alberi ridotti in spogli scheletri dal gelo di un inverno freddo come non se ne ricordava da anni.
Alex guardò l’orologio ed affrettò il passo fino quasi a correre lasciando sotto i piedi i segni del suo passaggio come cicatrici di fango sulla neve che in poco tempo aveva ricoperto il viale deserto.
Da lì a poco suo padre non vedendolo tornare a casa si sarebbe cominciato a preoccupare e per lui sarebbero stati guai grossi.
Per questo Alex con la sua fidata chitarra a tracollo saltò il recinto di protezione scegliendo di passare per la strada più breve e pericolosa, quella che il padre gli aveva sempre raccomandato di non fare, quella del Parco.
Quella scorciatoia infatti era la sua unica speranza di arrivare in tempo a casa.
Così il ragazzino corse a perdifiato e senza mai voltarsi attraverso quella distesa d’erba ghiacciata fino allo spiazzo che portava dritto all’uscita.
Piegato in due dalla stanchezza Alex con le mani sui fianchi si fermò a riprendere fiato e sorrise al suo orologio che adesso diceva “ce la puoi ancora fare ad arrivare in tempo!”.
In effetti da dove si trovava ora si potevano vedere attraverso gli alberi le lucette del palazzo in cui viveva.
Superato a passi veloci il selciato alberato che segnava la fine dello slargo e l’inizio dell’area asfaltata con le prime casette a schiera, Alex notò un gruppetto di ragazzi che disordinati stavano simulando una partita di calcio con un pallone fantasma.
Quando lo videro passare smisero di giocare ed urlando gli corsero incontro sbarrandogli la strada.
Il più robusto di tutti, con le maniche del Columbus rigirate sui gomiti, il cappellino con visiera dei Lakers e le Ethnis mimetiche ai piedi, cominciò a girargli intorno.
Doveva essere il capo perché gli altri erano rimasti indietro in silenzio come se aspettassero che a parlare per primo fosse lui.
“…e tu che cazzo ci fai qui tutto solo con una chitarra appesa al collo?”.
“…sto tornando a casa…è tardi e a quest’ora mio padre sarà in pensiero…” rispose Alex con voce tremolante.
“…e non te l’ha detto tuo padre che è pericoloso passare per il parco a quest’ora?” sorrise lo stesso guardando i suoi amici.
“…si lo so…me l’ha detto…” Alex sputò l’aria fuori dai polmoni disegnando una nuvoletta davanti alla bocca “…ma stavo facendo tardi ed ho deciso di prendere questa scorciatoia…io abito lì…” alzò un dito per indicare le case dietro ai ragazzi “…vi prego lasciatemi andare o per me finisce male!”.
Il capo del gruppo rimase per un po’ senza parlare.
Si stava toccando il mento coi primi fili di barba come per concentrarsi a pensare, poi girando la visiera del suo berretto americano domandò “…sei un chitarrista?”:
Alex annuì abbassando la testa.
“…bene ragazzino…se sei un chitarrista allora suonaci qualcosa…” incrociò le braccia “…e mi raccomando che sia qualcosa di bello altrimenti per te stasera davvero finisce male…”.
Alex guardò l’orologio.
Ormai si era fatto tardi e se non avesse voluto altri guai non gli restava altro da fare che accontentare quei ragazzi, così sfilò dalle spalle la tracolla della sua chitarra ed iniziò ad accordarla.
Tutti intorno quei ragazzi cominciarono a fischiare ed a battere i piedi in terra sulla neve.
Alex cominciò a pizzicare le corde della sua chitarra.
Era una vecchia Fender usata, ma aveva comunque conservato un buon timbro.
Il ragazzino suonò un assolo di quasi cinque minuti ed i ragazzi del parco dopo le urla ed i fischi dell’inizio rimasero per tutto il tempo immobili senza fiatare ad ascoltare.
Quando l’ultima nota finì di vibrare dalla corda ci fu un istante di silenzio spezzato dalla voce greve di uno dei ragazzi, quello col piumino Air Jordan e i jeans Karl Kani “…cazzo ragazzino!!!...ma tu sei completamente andato…tu sei fuso…tu sei pazzo!!!...”.
Alex cominciò a guardarsi intorno preoccupato “…perché ho suonato male?” domandò timidamente.
“…ma vaffanculo!!!...” rispose stavolta il capo banda “…tu suoni così bene che se uno ti ascolta rischia di restarci secco…tu ci vuoi far diventare matti…tu ci vuoi mandare in corto il cervello!!!...”.
Alex sgranò gli occhi perplesso senza capire.
“…vattene via ragazzino…vattene via tu e la tua stramaledetta chitarra…e non farti più vedere in giro siamo intesi…”.
Senza farselo ripetere due volte il ragazzino cominciò a correre a testa bassa sapendo che il peggio doveva ancora arrivare.
Entrato in casa infatti Alex trovò il padre ad aspettarlo dietro alla porta.
Appena lo vide gli si scagliò addosso gridando a squarciagola verso il figlio frasi incomprensibili.
Alex fu veloce prima a schivare uno schiaffo diretto dritto in faccia e poi a chiudersi nella sua stanza.
Seduto sul suo letto poteva vedere attraverso la finestra quei ragazzi continuare a fare finte, dribbling, cross, passaggi e tiri calciando il loro pallone invisibile.
“…quando le vuoi Alex?...” il padre ora sembrava essersi calmato “…le vuoi adesso o domani mattina?...” concluse bussando alla sua porta.
“…domani…”.

Il giorno successivo Alex rimase sorpreso perché per la prima volta il padre non tenne fede alla sua promessa e per tutta la mattina tra una lezione e l’altra si domandò il perché di quel suo insolito comportamento.
La risposta alla sua domanda comunque non tardò ad arrivare.
Quando infatti Alex tornò dalla scuola ed entrò nella sua stanza non vi trovò più la sua inseparabile chitarra.
Quello era stato il modo che aveva scelto il padre per punirlo.
“…ti prego papà non puoi farmi questo!!!...”.
“…ah certo che posso Alex!!!...posso perchè sono tuo padre ed ho il dovere di darti un’educazione adeguata…”.
“…no…la chitarra no…” gridò disperato in lacrime “…ti prego papà ridammela…”.
“…te la darò indietro quando imparerai ad obbedirmi…quando imparerai a darmi ascolto…e quando avrai migliorato i tuoi risultati a scuola…” sentenziò l’uomo.
Nonostante le suppliche Alex non riuscì ad intenerire il padre e rassegnato e singhiozzante si rinchiuse solitario nella sua stanza.
I primi giorni senza la sua chitarra sembrarono non passare mai.
Poi i giorni tristi divennero settimane finché una sera Alex sdraiato sul suo letto, ripensando a quei ragazzi che giocavano a calcio senza avere un pallone vero, ebbe un’illuminazione.
Nel buio della sua stanza si sedette sul pavimento e cominciò ad accordare una chitarra immaginaria ed a muovere le dita per suonarla.
Lo fece una, due, tre, dieci, cento volte, sera dopo sera fino a migliorare notevolmente la sua tecnica.
Alla fine del mese di punizione Alex era in grado di suonare delle bellissime note di silenzio e quando gli fu restituita la sua chitarra fu così felice che abbracciò il padre e corse fuori a suonare.
Da quella volta Alex imparò ad alternare le sue chitarre: la vecchia Fender poteva suonarla per tutti mentre la chitarra invisibile suonava soltanto per lui.

venerdì 13 giugno 2008

NIENTE SORPRESE: LA PIAZZETTA TORNA A VINCERE

GARA DAI DUE VOLTI CON LA PIAZZETTA CHE PARTE FORTE ED I PICCOLI MARTELLI CHE NONOSTANTE LA VEEMENTE REAZIONE NON RIESCONO A TROVARE IL PAREGGIO
Roma: stavolta l'impresa non è riuscita! i ragazzi del Team della Panzetta, ribattezzato Piccoli Martelli, questa settimana non ce l'hanno fatta e non sono riusciti a bissare la vittoria di sette giorni prima. Bravi i giocatori della Piazzetta a mettere subito il match sul binario a loro preferito e a portare a casa una vittoria che dopo neanche metà partita sembrava già in cassaforte. Ma per spiegare nel migliore dei modi quello che è accaduto in campo mercoledì è bene partire dall'inizio: alle ore 20 puntuali come orologi svizzeri i dieci calciatori sono scesi in campo divisi nelle stesse identiche formazioni della gara precedente; Andrea (Muccino) e Tiziano tra i pali, Calamari, Simone, Mirko e Giorgetto per la Piazzetta e Luciano, Damiano, Attilio e Andrea (Staiola) per i Piccoli Martelli. La squadra di Simone a differenza delle altre occasioni non parte con il solito pressing altissimo ed anzi rimane piuttosto coperta forse ancora scottata dalla sconfitta inaspettata della settimana precedente. I Piccoli Martelli geneticamente non portati a pressare alti giocano sottoritmo per portare acqua al proprio mulino. Ne nasce così un incontro equilibrato che ha come tema principale il vedere il pallino del gioco in mano di Calamari e compagni (però mai pericolosi) ed Attilio e soci a giocare di rimessa. Alla prima occasione Damiano liberato davanti porta stoppa una palla in maniera elegante ed impeccabile incrociando con un diagonale in fondo alla rete. Avanti di un gol la Piazzetta inizia ad alzare i ritmi e a giocare di più sulle fasce dove però non si passa grazie alle belle chiusure di Luciano e della difesa. La Piazzetta avanzando il baricentro scopre il fianco alle ripartenze di Andrea S. ed Attilio che sprecano incredibilmente il raddoppio prima del pareggio di Simone che sfonda per via centrale e di punta lascia secco un Tiziano impotente davanti alla potente conclusione dal limite. A questo punto i Bianchi iniziano a giocare il loro calcio migliore fatto di aggressività, fisicità e tagli diagonali a liberare le avanzate di Mirko e Giorgetto che però sono prima imprecisi poi sfortunati quando Tiziano si salva d'istinto. Dall'altra parte Andrea M. ha il suo bel da fare soprattutto sulle conclusioni dalla distanza ed in successione degli attaccanti blù. In questa fase della partita i portieri fanno la differenza: Tiziano si deve arrendere prima su un'avanzata di Calamari liberato a pochi metri dalla rete e poi davanti a Giorgetto che conclude a porta vuota un contropiede orchestrato dal solito regista bianco; Andrea M. invece para tutto! su Damiano (apparso troppo nervoso), su Staiola da media distanza e su Attilio dalla lunetta. Sotto di due gol la squadra dei Piccoli Martelli tenta la mossa del cambio in porta: Luciano per Tiziano per provare a recuperare avendo così più peso in attacco. La squadra con Tiziano in campo è sblilanciatissima in avanti e prima di trovare una sorta di equilibrio tracolla sotto i colpi dei Piazzetta Boys bravi a sfruttare ogni spazio lasciato a loro disposizione. Segnano tutti ed in poco tempo si passa dal tre al sette a uno. Sotto di sei gol la partita sembra ormai chiusa, anche perchè la porta dei Blancos sembra davvero stregata: ci provano tutti a segnare, ma Andrea M. è abile a sventare ogni tipo di minaccia e quando Tiziano liberato dentro la porta da Attilio già esulta, il portierone biondo tira fuori il coniglio dal cilindro sventando sulla riga. La pressione esercitata dai Piccoli Martelli non sembra dare i frutti desiderati ed anzi è la traversa a salvare la porta di Luciano due volte da conclusioni a palombella da lontano. Nel frattempo Mirko sembra non essere brillante come sempre per via di un problema alla caviglia. Prima di lui Andrea S. sembra dover finire anzitempo la gara per via dello stesso problema dell'avversario, ma non è così ed anzi è proprio il ragazzone dai capelli a spazzola a suonare la carica ai compagni che iniziano a spingere sull'acceleratore a testa bassa. L'incantesimo della porta di Andrea così è finalmente rotto da due conclusioni potenti proprio di Andrea S. che si prende la squadra in mano riportandola incredibilmente in partita. Segnano anche Damiano ed Attilio ed a dieci minuti dalla fine inaspettatamente il risultato torna ad essere in discussione. Ora la partita vive di fiammate estemporanee. Non c'è più logica, si gioca a viso aperto solo con cuore senza più tatticismo e le emozioni sono ancora tante. Tiziano spreca la più facile delle occasioni tirando a lato da posizione favorevolissima. Mirko fallisce il match-ball tirando fuori a porta libera. Ci provano ancora Calamari che impegna fuori area Luciano in uscita ed ancora Attilio ed Andrea S. che sciupano calciando fuori ed alto. Ma non si segna più e finirà 7 a 5 per la Piazzetta. Il forcing finale dei Piccoli Martelli dunque serve a ridurre le distanze, ma non basta a riacciuffare un pareggio che alla luce del gioco espresso e delle tante occasioni avute non sarebbe stato del tutto immeritato. La reazione c'è stata anche se è arrivata troppo tardi. La Piazzetta gioca una grandissima prima parte di gara, attenta in difesa e cinica in attacco mette al sicuro il risultato dopo poco più di mezz'ora. Solo forte del largo vantaggio concede l'iniziativa ai Piccoli Martelli che se perdono lo devono soltanto ai loro (tanti) errori di mira e ad un Andrea (Muccino) semplicemente strepitoso. Dispiace solo per gli infortuni di Mirko e Andrea S. che spero possano recuperare in fretta dalle distorsioni. Per il resto solito spettacolo tecnico e di correttezza in campo. Lo spirito finalmente è tornato quello di partenza, anche se un pizzico di agonismo e sana competizione non è mancata ed è giusto così. I miei complimenti vanno a tutti i calciatori scesi in campo, ma un elogio particolare è doveroso farlo ai due Andrea che secondo me questa settimana meritano la Palma dei migliori in campo. L'appuntamento con l'angolo di "90° Minuto" è tra una settimana, non mi resta che salutare augurando buon calcio a tutti.
DA HOLLY A BENJI

Roma: non sono mai stato un fenomeno a giocare a pallone e già da ragazzino si era capito che non lo sarei mai stato; in fondo uno che al momento della conta per formare le squadre veniva scelto per quarto o quinto difficilmente un giorno avrebbe potuto giocare in Serie A. Ed infatti io in serie A non ci ho mai giocato! ma nonostante questo qualche soddisfazione, calcisticamente parlando, me la sono tolta comunque arrivando nel mio momento definiamolo "migliore" a segnare in Coppa Italia di calcetto il mio unico gol da calciatore in Serie C. Dai campetti del quartiere, dalla G.Castello e l'Helios Regina fino al "famoso" gol della trasferta a Nettuno però di cose ne sono successe. Ho vinto un paio di Campionati in categoria dilettanti e ho fatto collezione di Trofei come miglior giocatore o Capocannoniere, ma purtroppo anche quella meno gratificante di infortuni! mi sono rotto praticamente tutto giocando a calcio: polso sinistro, anca destra, spalla sinistra, caviglia sinistra, pollice destro ed entrambe le ginocchia meritandomi l'appellativo di "Unbreakable" come il protagonista del film M. Night Shyamalan. Per rendere meglio l'idea provo a dare i numeri: 4 interventi alle ginocchia in 2 anni e mezzo, 8 mesi di stampelle, 6 anni di riabilitazione a più livelli, 36 punti al ginocchio sinistro e 19 al destro (che se mia madre li raccoglieva tutti in qualche scheda premio ci vinceva come minimo un set di pentole o un piumone!) avrebbero dovuto quantomeno convincermi ad accettare il fatto che il mio amore per il pallone non era contraccambiato. Ed invece no! non mi sono mai dato per vinto neanche quando uscito da una sala operatoria mi è stato detto che sarei dovuto finire sotto i ferri di nuovo e neanche quando dopo il secondo intervento in sei mesi al ginocchio sinistro e dopo otto un anno e mezzo filato di terapia mi è stato detto col sorriso che il neo-legamento "forse" non era stato inserito in maniera corretta ed aveva ceduto. Brutti momenti. Brutti momenti che però in un modo o nell'altro alla fine sono riuscito a superare e mettere alle spalle anche grazie all'affetto delle persone a me più care che non hanno mai smesso di starmi vicino incoraggiandomi quotidianamente. C'è voluta pazienza e tanto coraggio. Lo stesso che mi ha permesso poco più di un mese fa di allacciare di nuovo le mie scarpette preferite (impolverate in un angolo dell'armadio) ed accettare questa nuova sfida. Ora si potrà mettere in discussione la mia abilità o tecnica come calciatore, ma quello che non si può discutere invece è il temperamento e la forza di volontà che ho mostrato in tutti questi anni "bui" in cui amici, conoscenti e soprattutto medici mi avevano detto con una pacca sulla spalla che non avrei potuto più giocare. Bene, io li ho smentiti tutti ed anche se non sono più l'Holly di un tempo ed ogni tanto per necessità mi sono dovuto rinventare anche come Benji, beh io sono felice lo stesso. Sono passati tanti anni da quando al centro di un cortile aspettavo che qualcuno mi scegliesse per la sua squadra e da allora non è cambiato nulla o forse si: perchè anche oggi probabilmente al momento della conta verrei scelto per quarto o per quinto, ma la delusione di un tempo ha lasciato spazio all'entusiasmo di quello stesso ragazzino al quale un giorno avevano detto che non avrebbe mai più potuto giocare a pallone...

sabato 7 giugno 2008

BOSS 3° LIVELLO: KAPORAL "ABEL" FERRARO

CHE FATICA SBLOCCARE QUESTO PERSONAGGIO. UCCIDERE QUELLA RAGAZZA IN MODALITA' CECCHINO E' STATA DAVVERO DURA!!!

LA VITTORIA DEL GRUPPO
PRIMA VITTORIA PER I PANZETTA BOYS


Roma: buona la quarta! Dopo tre sconfitte consecutive (una ai rigori) alla quarta occasione la squadra della Panzetta è riuscita a sfatare il tabù Piazzetta aggiudicandosi la prima vittoria del confronto. Prima vittoria tanto meritata quanto inaspettata per la squadra di Attilio che si presentava alla quarta sfida in condizioni non proprio ottimali viste le diverse defezioni nel quintetto condizionato da infortuni ed assenze. Ma nonostante tutto questo i Panzetta Boys sono riusciti a schierare una squadra di tutto rispetto anche se tra i pali c’era Tiziano che tutto è tranne che un portiere. Infatti il forfait inaspettato dell’ultimo minuto del portiere non ha consentito ai Blues di trovare un sostituto definiamolo “di ruolo”. Con Tiziano in porta sulla destra è stato reclutato il “primavera” Damiano, mentre tornava nel suo ruolo Attilio assente nell’ultimo match. Luciano ed Andrea completano il quintetto iniziale. Dall’altra parte come diceva il vecchio Bagnoli “squadra che vince non si cambia”, quindi tutti regolarmente in campo per la Piazzetta che ha potuto schierare la formazione tipo con Andrea a difendere la propria rete, Giorgetto e Mirko come esterni e Simone e Calamari registi rispettivamente arretrato ed avanzato. I presupposti iniziali lasciavano presagire all’ennesima e quasi scontata vittoria dei Bianchi forti di una condizione atletica ed un affiatamento migliore degli avversari, sconfitti prima ed umiliati poi ,nei precedenti incontri. Ma nel calcio si sa nulla è come sembra e come già scritto una settimana fa le motivazioni spesso fanno la differenza. E questa settimana Luciano e compagni di motivazioni ne avevano da vendere: una serie di sconfitte da vendicare, la figuraccia rimediata una settimana prima culminata con scene ai limiti del ridicolo con un tutti contro tutti in campo ed anche la consapevolezza di essere rimasti senza portiere neanche ventiquattro ore prima dell’incontro. Forti di tutte queste motivazioni i ragazzi della Panzetta si sono parlati nello spogliatoio ed in campo e si sono uniti ed impegnati in blocco per formare un gruppo. L’approccio alla gara quindi è stato migliore che in precedenti occasioni e la stessa cosa non si può dire per la Panzetta che forse ha sottovalutato gli avversari commettendo un errore poi pagato caro. Mirko e compagni questo mercoledì sono sembrati meno brillanti dei tre precedenti incontri ed anche meno affamati. Questo secondo me ha fatto la differenza in una partita molto equilibrata con una lunga fase di studio iniziale nella quale le squadre sembravano più aspettare l’errore dell’avversaria piuttosto che provare a spingere sull’acceleratore per cercare il vantaggio. Ed è infatti proprio da un errore in disimpegno della difesa bianca che nasce il vantaggio dei Blues con Damiano “Balotelli” che approfitta della prima occasione avuta per bagnare l’esordio col gol. Avanti di un gol la Panzetta si è schierata dietro la linea di centrocampo chiudendo tutti gli spazi a Calamari e soci mai pericolosi nel primo quarto d’ora. Tiziano tra i pali inizialmente poco impegnato scalda i guanti neutralizzando con una certa sicurezza un paio conclusioni dalla distanza del portiere Andrea e Simone. Attilio poco prima della mezz’ora conclude in rete una perfetta combinazione coi compagni di attacco. Immediata la reazione dei bianchi che vanno a segno con una bellissima triangolazione Calamari – Simone che insacca dal limite dell’area. Dimezzato lo svantaggio però stavolta per i ragazzi di Piazza Albini non c’è scampo. Il quintetto blu infatti è schierato benissimo in campo, copre e chiude tutti gli spazi e si sacrifica a turno nei rientri. Damiano suggella la sua generosa prova con altri due gol al termine di geometrie perfette con Andrea ed Attilio. Simone fa il bis con una conclusione potente sempre dal lato sinistro. Ma stasera c’è gloria per tutti e Tiziano dopo aver parato tutto il parabile si permette il lusso di segnare un gol con velenosa conclusione dalla distanza sporcata dai due Andrea della partita. Un autogol di Luciano ed una punizione chirurgica di Calamari rimettono momentaneamente in partita la squadra dei Blancos. Ma un Tiziano scatenato in uscita su Simone prima ed Attilio ed Andrea poi fissano il 7 a 4 finale. Dopo aver provato a scrivere una scarna cronaca della partita è tempo di parlare un attimo dei singoli e della chiave tattica del match. La vittoria della Panzetta questa settimana è nata oltre che dalla coesione del gruppo (che per la prima volta può definirsi tale!) anche dal fatto che in campo c’erano cinque giocatori. Avendo tra i pali Tiziano che gioca tranquillamente coi piedi Luciano e Damiano a turno hanno potuto giocare la palla indietro con maggiore disinvoltura rispetto a quanto era avvenuto nelle sfide precedenti. La difesa in questo modo per lunghi tratti di gara sembrava giocare a tre e conseguentemente a turno i giocatori Blues hanno potuto riprendere fiato ed energie; il giocare molto col portiere ha fatto saltare anche il tentativo di pressing di Giorgetto e compagni che si ritrovavano spesso in inferiorità numerica davanti al palleggio della Panzetta. Questa la chiave tattica unita ad una condizione atletica migliore per tutti, all’ingresso di un Damiano che ha offerto chilometri in più di campo e tanta qualità; bene Luciano meno insicuro e più tranquillo che in altre occasioni a fare da yo - yo per tutti i sessanta minuti; Attilio è sembrato un altro: ha iniziato lento, ma come un diesel ha carburato e corso fino alla fine sacrificandosi per la squadra e regalando una serie di assist impressionanti; Andrea ha sbagliato qualche occasione davanti porta, ma ha dato tanta sostanza e peso alla squadra che spesso si è appoggiata a lui generoso fino alla fine quando con un gol mette di fatto la parola fine all’incontro; Tiziano è stata la rivelazione della serata! Oltre a giocare coi piedi e a segnare un gol da lontano (in comproprietà con Andrea) ha parato con una tale disinvoltura da non far rimpiangere un portiere vero. Ha guidato da dietro i movimenti dei compagni che sono stati bravissimi a non concedere quasi nulla. Si è sbracciato e tuffato a destra e sinistra salvando la sua porta in diverse occasioni. La Panzetta ha vinto anche per merito suo ed ora ci si chiede se la vittoria è arrivata perchè Tiziano era un pessimo giocatore o perché è un ottimo portiere! Parlando della Piazzetta si può scrivere che i ragazzi guidati da Calamari hanno avuto una leggera involuzione rispetto alle precedenti uscite. Una manovra lenta e prevedibile ed un pressing arrivato troppo tardi la chiave dell’insuccesso. Calamari come al solito è stato il migliore in campo ed è stata dura per gli avversari disinnescare tutte le azioni che sono partite dai suoi piedi. Non è un caso che tutte le azioni pericolose siano nate e siano state orchestrate da lui in collaborazione con Simone, un vero gladiatore che è stato tra gli ultimi ad arrendersi. Simone ha corso tanto e si è reso pericoloso più volte segnando una doppietta e sbagliando qualche ghiotta occasione. La partita i Blancos l’hanno persa sugli esterni dove Mirko e Giorgetto questo mercoledì non sono sembrati all’altezza delle proprie possibilità. I due ragazzi sono chiamati ad un pronto (e certo) riscatto già mercoledì prossimo e con le ali in forma per la Panzetta allora sarà dura. In ultima analisi dopo quanto era accaduto in campo la volta precedente, ci tengo a sottolineare l’atteggiamento correttissimo delle due squadre in campo documentato dagli abbracci e dalle strette di mano alla fine della partita. Non è volata una mosca per tutti i sessanta minuti ed indipendentemente dal risultato finale è stata una partita bellissima da cui sono usciti tutti vincitori. Faccio i miei complimenti, ci si vede mercoledì in campo, grazie è questo il calcio che mi piace.
NON RICORDO

IL MIO NUOVO CORTOMETRAGGIO IN ESCLUSIVA SUL BLOG

venerdì 6 giugno 2008

FASHION BAR

A cura di Alessandro "Tigre" Scipioni e Tiziano "Cuor di Leone" De Martino

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE

Roma: l’ora è giunta ed il dado è tratto! cala il sipario sul Fashion Bar che dopo circa otto mesi di frenetica (ed altalenante) attività chiude i battenti per trasferire in blocco il suo Staff ed il suo modo di fare musica ed intrattenimento verso il litorale romano. E’ stata una stagione lunga, faticosa, ma anche entusiasmante che per raccontarla tutta ci vorrebbero ore ed ore (che io non ho!) di scrittura. Però qualcosa di diverso ed in un certo senso “speciale” mi sembra doveroso farlo, per questo oggi a commentare la stagione invernale appena conclusasi ho pensato di avvalermi della sapiente e pungente mano del mio amico Sandro. L’idea quindi è quella di scrivere un post per certi versi conclusivo che farà da spartiacque tra inverno ed estate: una sorta di resoconto finale che ognuno di noi due tratterà come di consueto con il suo stile. Spero l’esperimento sortisca l’effetto desiderato e sia di gradimento ai lettori. So per certo infatti che ci sono parecchie persone che aspettavano da giorni questo post e mi auguro alla fine di vederli accontentati e soddisfatti. Il Sandro dopo le critiche (comprese le mie!) ricevute per le sue ultime “Riflessioni” è tornato a graffiare e se non mi credete allora leggete di seguito:


Che dire? beh la stagione invernale si è ormai chiusa…abbiamo (chi più chi meno) lasciato il segno e fatto parlare di noi!!! secondo me questo è un bene perché è sicuramente meglio far parlare di se e darsi da fare anche sbagliando, piuttosto che condurre una vita piatta e monotona come è consueto fare per qualcuno. Il tuo blog in questi lunghi mesi ha riempito le nostre settimane, ci ha tenuto compagnia, ci ha fatto sorridere e riflettere coinvolgendo e spingendo le persone a commentare quanto c’era scritto. A fatica sono riuscito a mantenere un mio piccolo spazio all’interno del tuo sito e la minaccia della chiusura per via di post sempre più morbidi mi aveva un po’ dato fastidio. Il definire i miei commenti patetici, noiosi o tutti uguali forse non era del tutto sbagliato, ma dietro alle critiche che ho ricevuto (attraverso il blog e non solo) si nasconde secondo me un pizzico di gelosia! Quando non si capisce qualcosa allora è meglio criticarla…senza magari pensare o sapere un beato cazzo di quanto ci possa essere dietro a quello che scrivi e cosa stai passando nel momento esatto in cui lo fai…io mi sono messo in gioco…e ci tengo a ringraziarti pubblicamente per avermi dato la possibilità (prima ed unica nella mia vita) di poter esprimere liberamente le mie sensazioni intime e più profonde e che forse solo tu ed Andrea conoscete fino in fondo. Detto questo voglio aggiungere che la stagione estiva ormai è alle porte…il nostro caro locale si è trasferito dalla città al mare di Ostia e venerdì sera aprirà i battent. Il mio invito è quello di continuare ognuno per la propria strada pronto (magari con delle prospettive diverse) a dare il meglio di se stesso per togliersi qualche soddisfazione, realizzare un sogno o semplicemente divertirsi cercando di farsi il meno male possibile. Non mi voglio dilungare troppo, anche perchè mentre scrivo già so che qualcuno non sarà d’accordo con quanto ho scritto, ma questo non ha mai rappresentato un problema per me che guardo dritto verso i miei obiettivi e vado per la mia strada. Spero di non essere stato troppo “noioso” e “patetico”, con queste parole saluto tutti e rinnovo l’appuntamento come ogni weekend magari al Fashion…buona estate ci si rivede a settembre sempre qui sul mitico blog di Tiziano…


Grande Sandro, ermetico e pungente come ai bei tempi in poche righe s’è tolto qualche sassolino dalle scarpe e come al solito non le ha mandate a dire (in sintonia con la scuola di pensiero intrapresa dal blog!). Io affronterò l’argomento in maniera un po’ diversa in primo luogo perché non ho lasciato discorsi in sospeso e non credo di avere detrattori ai quali dover dire o dimostrare qualcosa. Avere a disposizione uno spazio pubblico su cui poter scrivere e commentare liberamente mi dona una bellissima sensazione, ma non bisogna cadere poi (come mi è successo) nel tranello di esagerare o voler scrivere quel più che è meglio tenere per se. Ho avuto qualche piccolo problema soprattutto quando mi sono trovato a parlare di persone ed argomenti “quotidiani” perché è sicuramente più difficile farlo rispetto a quando si parla di cazzeggio o di argomenti a noi distanti. Quando invece si scrive di NOI inconsapevolmente si inizia a camminare su un terreno minato e per questo bisogna stare molto più attenti. Ne sa qualcosa Sandro che ha avuto qualche piccolo problema da quando ha iniziato a pubblicare le sue “Riflessioni” integrali, tanto che spesso sono stato costretto a limare qua e là qualche affermazione e concetto, ovviamente con il suo benestare. Queste cose comunque sono state già dette, quello che non ho mai scritto invece è GRAZIE. Si grazie in maiuscolo a tutte le persone che dal “vivo” prima e sul blog poi, hanno contribuito a rendere le mie giornate più vivaci, colorate e divertenti. In questi quattro mesi al Fashion (ho iniziato ad andarci da febbraio per dare un po’ di vantaggio ai miei amici Andrea e Sandro) ho avuto modo di conoscere un sacco di persone nuove e di scoprirne e rivalutarne altre. I miei ringraziamenti vanno a tutti loro anche se non è ancora arrivato il momento di fare i loro nomi. E’ ovvio, scontato, ma estremamente piacevole per me scrivere ed iniziare a farlo partendo da Andrea. Qualcuno lo conosce forse come Staiola, ma tranquilli stiamo parlando della stessa persona. Io non avrei bisogno di farlo qui su questo blog perché entrambi sappiamo il legame che ci unisce e quello che pensiamo l’uno dell’altro, ma mi sembra giusto cominciare ringraziando lui, il suo affetto, il suo tempo e le sue parole…tante…dolci…amare…dure…e sempre vere…io Andrea ho avuto la fortuna di conoscerlo qualche anno fa casualmente fuori ad un negozio di Videogiochi nel nostro quartiere e voglio raccontare come è avvenuto il nostro incontro proprio per rendere l’idea di chi sto parlando: entro nel negozio per comprare dei dischetti copiati per la mia Play (allora non ero a conoscenza dell’esistenza neanche della parola PC!) e il titolare mi aveva fornito una specie di elenco-menù e mi aveva chiesto 10.000 lire a gioco copiato. Andrea (che conoscevo solo di vista) aveva seguito la “trattativa” in silenzio e quando sono uscito dal negozio si è avvicinato e salutandomi mi ha detto che se volevo qualche gioco poteva darmelo tranquillamente lui ed ovviamente senza pagare. Io rimasi sorpreso da tanta gentilezza e ringraziando accettai. Andrea fu un fulmine! E dopo pochi minuti scese da casa con un blister di dischetti che mi diede in blocco “guardateli tranquillo…scegli quelli che ti piacciono…poi me li riporti quando vuoi…” disse. Ora io non so a quanti di voi che state leggendo sia capitato di trovarsi davanti a persone che ti regalano sorrisi e gentilezza gratuitamente. Bene Andrea è così! In una società in cui tutto ha un prezzo Andrea, se lo meriti, ti “regala” amicizia senza volere niente in cambio. L’ha fatto con me ed anche con Sandro tanto per parlare di uno degli “ultimi arrivati”. Di Andrea mi basta scrivere questo anche se ci sarebbe tanto altro da dire che però preferisco tenere per me. Quello che ci tengo a far sapere è che il mio amico è una delle pochissime persone sincere, leali, vere, trasparenti, coerenti che conosco! E questi suoi caratteri distintivi sono usciti fuori anche tra le quattro mura del Fashion quando Andrea ha preferito percorrere la strada della sincerità magari soffrendo in silenzio, perdendo occasioni invitanti, lasciandosi scivolare addosso commenti e situazioni ed anche facendosi prendere per il culo dai superficiali piuttosto che tradire il suo modo di essere. Bene io anche per questo voglio che Andrea sappia pubblicamente che io lo stimo moltissimo e gli sono (e sarò) sempre vicino. Viste poi le sue performance, la quantità di esperienze, conoscenze e la vivacità delle stesse durante questi mesi gli auguro nei mesi a venire di continuare su questi livelli. Continuo scrivendo di Sandro. Poche righe fa l’ho definito “l’ultimo arrivato” e non l’ho fatto in modo dispregiativo ovviamente, ma solo in riferimento temporale rispetto a quando l’ho conosciuto: ossia inizio settembre. Inizialmente non c’era molta confidenza tra di noi, ma attraverso Andrea ho avuto modo di conoscere meglio questo ragazzo e la situazione che si portava addosso come un zainetto pesante. Situazione che oggi non è un segreto per nessuno e che col passare dei weekend è anzi diventato spesso spunto di discussione delle nostre serate “maschie”. L’impressione che può dare Sandro (l’ho avuta anche io) è quella di una persona molto superficiale vota al pazzeggio e a non prendere le cose sul serio. Col tempo ho imparato a capire che quella che Sandro ha mostrato per molti mesi era solo una maschera o per meglio dire una corazza con la quale il ragazzo cercava di ripararsi dalle “botte” prese nel corso dell’anno. Un po’ per difendersi un po’ per attaccare. Così per molti è apparso come tipo aggressivo e diseducato, insomma uno sul quale non fare il minimo affidamento. Beh mi sbagliavo e si sbagliava chi la pensava in questo modo. Sandro soprattutto negli ultimi mesi ha dimostrato una sensibilità fuori dal comune ed un attaccamento ai valori come l’Amore e l’Amicizia che un po’ avevo dimenticato. Oggi Sandro è un Amico ed io sono contento di averlo incontrato e scoperto. L’ho fortemente voluto con me su questo blog a scrivere una volta a settimana perché avevo intuito nelle sue mail private un forte desiderio e bisogno di esprimersi e lasciarsi andare rompendo il lucchetto che lo teneva chiuso e bloccato emotivamente. Ricordare o scrivere quello che ha passato in questi lunghissimi otto mesi è superfluo perché quello che c’era da sapere chi mi legge lo sa già quindi preferisco ricordare che Sandro non ha avuto timore nel mostrarsi così com’è e secondo me non è da tutti avere il “coraggio” di piangere davanti ad altre persone senza timore di essere criticato o giudicato. Un uomo che piange per amore secondo me è un grande uomo che non si nasconde come hanno fatto o fanno tanti altri. Bravo Sandro continua così ed anche se per molti versi noi due siamo davvero differenti (e non ho mai nascosto questa cosa) sia nel come ci poniamo e nel come gestiamo alcune situazioni io posso dirgli che lo stimo tanto e gli voglio bene. Adesso per Sandro la partita entra nel vivo e la “sfida” continua…lui sa bene che potrà tranquillamente contare sulla mia amicizia e sul mio supporto morale e mentale. Di Luciano scrivo poco o niente non per mancanza di idee o volontà, ma perché l’ho già fatto in passato senza però ottenere l’effetto desiderato. Ho capito che a Luciano non piace molto leggere quello che uno pensa di lui quindi col mio amico ci parlerò come ho sempre fatto in privato. I concetti che avrei da esprimere tanto sono sempre gli stessi, quelli che avevo già scritto tanti post fa. La mia idea da allora non è molto cambiata e spero l’estate serva a lui ed anche a me per tirare un po’ il fiato e ricaricare di nuovo le pile per l’anno prossimo. Stesso discorso vale per Cristiano. Di lui non ho mai scritto molto perché parlando già di persona non ne ho sentito il bisogno di farlo qui. Tra tutti i citati è quello che ha partecipato meno (o probabilmente il giusto) alle serate al Fashion quindi dovendo analizzare in maniera scanzonata questo tipo di situazioni ho poco da dire. Resta soltanto da scrivere qualcosa sul sottoscritto. Non so cosa hanno visto gli altri in questi mesi o cosa pensano di me. Ovviamente qui si parla di concetti “soft” in un contesto particolare nel quale però si possono trovare collegamenti concreti col modo di essere di ognuno di noi nella vita di tutti i giorni, nel quotidiano insomma. Io dico soltanto che mi sono divertito ed ho trascorso dei mesi in serenità ed allegria che ho cercato costantemente di trasmettere ai miei amici. Magari non ci sono riuscito con tutti o forse con nessuno, ma almeno c’ho provato. Quello che pensano di me le persone più care lo so bene e mi interessa, quello che invece non mi interessa è il giudizio degli “altri”. Io col blog mi sono messo in gioco e a distanza di tempo posso dire che rifarei lo stesso percorso per intero perché mi ha dato soddisfazione. Al Fashion e alle serate passate insieme al suo interno devo comunque molto. Il noto locale rosa nel corso dell’ultimo anno mi ha regalato grandi gioie e soddisfazioni: circa un anno fa, anche se per pochi mesi, mi ha regalato l’emozione forte di un nuovo amore. Il come sia andata poi ha scarso interesse, la cosa importante è esserci stato ed averle vissute fino in fondo certe sensazioni che sono sacrosante e benedette. Oltre all’amore il locale di piazza Meucci mi ha fornito l’occasione di conoscere parecchie persone tante delle quali ragazze e non nego che con qualcuna di queste ho avuto anche modo di trascorrere bei momenti che porterò sempre con me nel cuore. Per me lo stesso augurio che ho fatto ad Andrea, ossia quello di ripetere la stagione appena conclusa e continuare su questa strada sperando che la mia serenità (tanto sofferta quanto meritata!) rimanga al più lungo possibile intatta. Ho poco altro da scrivere per questo vorrei passare direttamente ai ringraziamenti finali, grazie a (in ordine cronologico): Mirko e i ragazzi della piazzetta che mi hanno fatto ridere un sacco di volte ed altre mi hanno fatto fare un tuffo nel passato; Francesca, Sara e la camicia coi bottoni brillanti per ricominciare ogni volta; le Charlie’s Angels perché hanno dato colore al locale; Roberta che mi ha sempre salutato col sorriso; Serena (o Miss Palestra fate voi) che per un periodo mi ha fatto andare più volentieri al Fashion e meno in palestra però (e si vede!); Manuela perché mi faceva ridere il modo in cui parlava, perché dietro il suo scudo di apparente superficialità si nascondevano solo i timori, i dubbi, le paure, le insicurezze di una diciottenne costretta a crescere troppo in fretta, perché c’ho trascorso momenti piacevoli e perché è riuscita a farmi ballare quasi venti minuti!!!; Michela o Michèlle perché anche se dice una cosa e poi fa il contrario in fondo coi suoi francesismi mi ha fatto divertire; Romina perché è stata davvero carina con me, perché mi mancavano le lunghissime telefonate da casa e perché è sempre bello parlare con persone “ricche” e di spessore; Cristina e Laura perché ognuna a proprio modo ha di certo aggiunto e non tolto qualcosa alle mie (nostre) serate; il buttafuori Calvo perché mi ha sempre fatto entrare evitandomi interminabili ed inutili file. Sicuramente avrò dimenticato qualcuno! Concludo scrivendo una cosa delle mie che ben si adatta a questo lungo post:

LA VITA E’ UN VIAGGIO IN TRAM DA UN CAPOLINEA ALL’ALTRO…LUNGO IL TRAGITTO AVRAI ACCANTO ALTRI PASSEGGERI COME TE…QUALCUNO TI SIEDERA’ ACCANTO IL TEMPO DI UNA FERMATA O DUE PRIMA DI DOVER SCENDERE…QUALCUN ALTRO TE LO TROVERAI SEDUTO ACCANTO GIUSTO IL TEMPO DI CAPIRE CHE AVEVA SBAGLIATO POSTO…UN ALTRO ANCORA SALIRA’ SUL TUO STESSO TRAM A META’ O MAGARI A FINE PERCORSO…MA SE TI GUARDERAI BENE INTORNO OLTRE A QUESTI VEDRAI CHE CI SARANNO DELLE PERSONE…POCHE…CHE STANNO AFFRONTANDO ED AFFRONTERANNO TUTTO IL VIAGGIO INSIEME A TE…QUESTI SONO E SARANNO I TUOI AMICI PER SEMPRE…TUTTI GLI ALTRI SARANNO SOLO VIAGGIATORI DI PASSAGGIO…
Buona estate a tutti ci risentiamo a settembre…

mercoledì 4 giugno 2008

LAVORI IN CORSO

Roma: se c'era qualcuno che sperava mi facessi da parte e chiudessi i battenti dovrà rassegnarsi al fatto che io ed il mio blog terremo duro ancora per un bel pò e continueremo a sbattervi le cose in faccia, senza peli sulla lingua, come è consuetudine sin dall'apertura di gennaio! a parte gli scherzi eccomi qui (ben)tornato tra voi dopo alcuni giorni di (meritate) ferie lavorative in cui ho preferito non scrivere nulla e mi sono limitato soltanto a postare alcune immagini tanto per dare un continum temporale al mio blog. Ma i giorni che seguiranno saranno giorni importanti e densi di notizie, articoli, novità, racconti e filmati. Insomma un bel pò di carne è stata messa al fuoco per questo il mio invito verso di voi che avete piacere a seguirmi è quello di continuare a farlo perchè sono sicuro che non ve ne pentirete. Alcune piccole anticipazioni su quello che troverete in questo spazio sono secondo me doverose: a partire con il solito commento post-partita dell'ennesima sfida di calcetto tra i ragazzi della Piazzetta e dintorni, poi ci sarà in anteprima la pubblicazione del mio ultimo racconto breve al quale seguirà un sondaggio, poi novità sulla mia raccolta di racconti e la scelta del titolo, resoconto finale sulle previsioni di calcio Europeo dei miei lettori, un nuovo Cortissimo che tratta un tema importante ed infine (ma non ultimo per importanza) un postissimo finale sulla stagione "Fashion" che dovrebbe vedere impegnati me ed il mio amico Sandro per un articolo bello corposo scritto a due mani. Oltre a questo proseguirò a scrivere del gioco GTS 4 dando nuove informazioni riguardo i livelli, i Boss, i personaggi, i trucchi ed una recensione dettagliata del gioco. E questo è solo l'inizio, qui non si dorme mai e la calma è solo apparente perchè tranquilli "work in progress"...

lunedì 2 giugno 2008

GUITAR HERO STYLE

NON SARO' IL VIDEOGIOCATORE MIGLIORE CHE ESISTA IN CIRCOLAZIONE, MA IN QUANTO A STILE SONO IL NUMERO UNO!!! ANDREA E' AVVISATO...