giovedì 26 dicembre 2013

IL BALLO DI NATALE 2013

Per il quinto anno consecutivo sono orgoglioso di augurare a tutti delle serene festività con l'immancabile ed attesissimo nuovo "Ballo di Natale". 

martedì 24 dicembre 2013

RIFLESSIONE PRE-NATALIZIA

Con questa riflessione sulla "fiducia" tratta dal film "Quell'idiota di nostro fratello", che sembra scritta da me per quanto ricalca il mio pensiero, auguro a tutti delle serene feste natalizie.riflessioni

sabato 21 dicembre 2013

FC MEZZA BRENTA - BEER UNITED 14-13 D.C.R.

Continua la favola dell'FC Mezza Brenta nella diciannovesima edizione del Torneo di Calcio a 5 allo SCO, la squadra di Mister De Martino infatti si sbarazza anche dello Beer United e vola incredibilmente in finale! ad inizio competizione (ma anche durante!)in pochi o forse addirittura nessuno avrebbe puntato un centesimo sulla squadra di Calamari e co. che però a dispetto di tutti gli scettici ed anche dei pronostici approda alla finale del Torneo e lo fa con merito sconfiggendo i più titolati e blasonati Beer United, vice-campioni in carica dello SCO. Partiti sempre (o quasi) come sfavoriti e dati per vinti in più di un'occasione Favro e compagni hanno saputo sempre reagire alle parole coi fatti ed hanno gettato piede e cuore oltre gli ostacoli centrando una finale forse inaspettata, ma strameritata. Questa edizione del Torneo infatti era cominciata tra le polemiche e le incomprensioni ed è continuata con lo stesso registro e addirittura con una serie di assenze che non lasciavano presagire un epilogo di questo tipo; ma è stato proprio nel momento più difficile e nelle difficoltà che il gruppo già unito e compatto si è ancora più cementato permettendo di inseguire questo sogno fino alla fine. L'FC Mezza Brenta più di ogni altra squadra in questa competizione ha nel suo punto di forza non l'individualità, ma il gruppo e a dispetto di tutte le sue avversarie il Mezza ha un'anima e un cuore grande così! solo grazie a queste doti i cugini Pietropaoli, Lepore e Sponza tutti insieme sono riusciti nelle imprese di ribaltare il pronostico di una partita già persa contro l'Hellas e di eliminare i forti Beer United quando sembravano essere ad un passo dalla vittoria; e dovrà essere questo lo spirito che il Mezza Brenta dovrà mettere in campo contro lo Smile Caffè se vorrà avere anche solo una chance di vincere. Proprio contro lo Smile Caffè a giugno è arrivata l'ultima sconfitta, un 8-3 che lasciò poco spazio ai rimpianti e che costò la prematura eliminazione dai playoff. C'è dunque un'amara sconfitta da vendicare così come è stato contro i Beer United per conquistare il titolo e chiudere definitivamente il cerchio. Non sarà facile perchè lo Smile Caffè è una vera macchina da gol che ha il migliore ruolino di marcia del Torneo: nove vittorie di fila migliore attacco e migliore difesa dello SCO, ma anche il Beer United doveva fare un solo boccone dei biancoverdi, ma alla fine non è andata così. Alla fine è stata la squadra di de Martino ad uscire col sorriso stampato in faccia dopo una vera e propria battaglia durata un'ora e mezza. Ora dopo aver speso tanto a livello di energie fisiche e mentali bisogna ricaricare le batterie per avere la forza e la determinazione di superare l'ultimo ostacolo tra noi e la storia...

mercoledì 18 dicembre 2013

FC MEZZA BRENTA - HELLAS 1993 9-8 D.C.R.

Non bastano i 50' dei tempi regolamentari al migliore Mezza Brenta visto in questo torneo per avere la meglio di un Hellas inaspettatamente competitivo che a metà secondo tempo sembrava avere la qualificazione in pugno. Per acciuffare la vittoria che vale la semifinale del torneo infatti i biancoverdi sono stati costretti a giocarsela ai rigori e solo grazie alla mira strepitosa dei cinque battitori e alla decisiva parata di Pietropaoli G. sono riusciti ad avere la meglio. Per la prima volta al gran completo in questa diciannovesima edizione dello SCO Calamari e compagni hanno iniziato nel peggiore dei modi andando sotto dopo neanche un minuto di gioco a causa di una serie di errori difensivi facilmente evitabili. Il gol lampo subìto in apertura non sembra però lasciare il segno perchè Favro e Caputo iniziano immediatamente a piggiare sull'acceleratore procurandosi occasioni gol in serie che vengono sventate a turno dai legni e dal portiere e i difensori avversari. Il copione del primo tempo sarà questo: Mezza Brenta costantemente in attacco ed Hellas rintanata nella propria metà campo pronta a ripartire pericolosamente in contropiede; è proprio nelle ripartenze che la difesa guidata da Sponza va maggiormente in difficoltà e potrebbe capitolare ancora se non fosse che Pietropaoli G. sembra davvero in serata di grazia. Quando non ci si aspettava altro che il duplice fischio dell'arbitro è Favro a firmare il meritatissimo pareggio finalizzando una bellissima azione partita dai piedi di Lepore. Neanche il tempo di festeggiare che da azione di fallo laterale, complice la prima disattenzione dell'estremo del Brenta, l'Hellas si riporta sorprendentemente in vantaggio alla fine del primo tempo. L'apertura del secondo tempo è la fotocopia del primo: l'Hellas alla prima occasione fa ancora centro e pochi minuti dopo si porta addirittura sul 4-1 che sembra chiudere definitivamente la contesa soprattutto perchè questa sera la porta gialloblù sembra davvero stregata. Sotto di tre reti a poco più di dieci minuti dalla fine della partita Mister De Martino non avendo più nulla da perdere si gioca la carta del quintetto super offensivo per cercare di riaprire una partita che sembra persa. In questa fase del match i ragazzi in campo danno tutto e anche qualcosa di più e si assiste alla migliore prestazione del Mezza probabilmente da sempre. Quando anche l'ultimo sforzo sembra non portare nessun frutto ci pensano prima Caputo e poi Favro a riaccendere la fiamma della speranza grazie ad una rasoiata diagonale e ad un tiro dal dischetto propiziato da un furbo Pietropaoli S. Sotto 3-4 il Mezza Brenta produce l'ultimo sforzo schiacciando l'avversario nella sua metà campo e riesce nell'impresa del pareggio grazie a Lepore che defilato sull'out di sinistra pesca il meritatissimo Jolly! nei minuti finali c'è spazio ancora per qualche brivido: Lepore a portiere battuto colpisce il palo poi Favro con un'ingenuità prima propizia il tiro libero avversario (calciato a lato!) poi sfiora incredibilmente il gol-vittoria liberato da Pietropaoli S. a pochi passi dalla porta. I tempi regolamentari si chiudono sul 4-4. L'accesso alla semifinale si decide dal dischetto. Per il Mezza Brenta segnano tutti; Calamari, Caputo, Pietropaoli G., Favro e Pietropaoli S.; per l'Hellas risulterà decisivo il rigore del numero 9 neutralizzato da un reattivo Pietropaoli G. Chiudo il commento facendo i complimenti ai ragazzi del Mezza autori di una partita straordinaria tutta cuore e gamba che potranno essere criticati per tutto, ma non per la voglia e l'impegno che ogni settimana mettono nel rettangolo di gioco; poche altre squadre sotto di tre reti a pochi minuti dal triplice fischio sarebbero riuscite nell'impresa di riacciuffare e ribaltare il risultato. Il Mezza c'è riuscito grazie al grande, grandissimo lavoro che è stato fatto all'interno del gruppo da marzo ad oggi. Se fino a pochi mesi fa il team biancoverde lottava per la conquista di un posto nei play-off adesso è una squadra rispettata e temuta che lotta stabilmente per le prime posizioni e che tra pochi giorni potrebbe addirittura giocarsi la vittoria del torneo. L'ostacolo verso la finale si chiama Beer United, vicecampione in carica dello SCO e rullo compressore in questo torneo; il passato racconta un 9-6 per loro, il presente dice che è tempo di rivincita, per questo andiamo e asfaltiamo...

mercoledì 4 dicembre 2013

FC MEZZA BRENTA - CLUB AMICI 6-5


Il peggior Mezza Brenta degli ultimi mesi vince di misura 6-5 contro Club Amici e passa al turno successivo dei playoff. Se si pensa che gli stessi avversari a giugno erano stati schiantati dai biancoverdi 23-7 non sarà difficile capire il delicato momento di involuzione tecnico-fisico-tattica che sta attraversando la squadra di Mister De Martino. Per una serie di scongiurati eventi il team capitanato da Calamari non è mai riuscito nel corso di questa diciannovesima edizione dello SCO ad avere l'intera rosa a disposizione e a schierare la stessa squadra per due partite di fila, ma questo sinceramente da solo non basta a giustificare l'evidente passo indietro che la bella e rodata squadra del Mezza ha fatto negli ultimi mesi. Se l'attacco, grazie ai gol di Favro e alle intuizioni di Pietropaoli S. funziona, dall'altra c'è la nota dolente di una fase difensiva inesistente e davvero male interpretata ed attuata; sembra passata un'eternità da quando Sponza e compagni grazie alla famosa "linea" facevano sudare le proverbiali sette camicie agli avversari per fargli segnare un gol ed invece era solo primavera. Rispetto a quelle partite adesso la difesa sembra essere improvvisamente ed inaspettatamente diventata terra di nessuno dove gli avversari sono liberi di andare al tiro ripetutamente senza grossi problemi. Qualcosa all'interno del gruppo è cambiato e per lunghi tratti di partita (non solo in quella di ieri) i giocatori sembrano pensare un pò troppo alla gloria personale e all'autogratificazione piuttosto che al bene della squadra. Questo non va bene. Era stato fatto un grande e faticoso lavoro sull'identità del gruppo che ultimamente viene meno. Se l'FC Mezza Brenta è arrivata a vincere due coppe è stata per la forza del gruppo e per l'umiltà che va necessariamente e rapidamente ritrovata. Probabilmente sono stati commessi diversi errori e su più livelli, errori anche di organizzazione e di ruoli che vanno rivisti, corretti e ripristinati. Di tempo per invertire la tendenza non ce n'è molto, ma siccome per arrivare alla finale del 23 dicembre serve solo un altro piccolo-grande sforzo sarebbe un vero peccato rovinare tutto adesso perchè in fondo se si vanno a guardare i risultati la squadra dell'estremo Pietropaoli G. è imbattuta da sette partite e nelle ultime quindici, nonostante le continue assenze, ha perso solo due volte; e questo qualcosa vorrà pure dire no? tornando al match di ieri dopo un'inizio brillante grazie alla premiata ditta del gol Favro-Pietropaoli S. la squadra ha iniziato gradualmente ad abbassare il baricentro lasciando l'iniziativa agli avversari che però pur non essendo mai pericolosi riescono in pochi minuti a riportare la sfida in equilibrio favoriti da un paio di distrazioni di De Martino e soci. Per fortuna a fine primo tempo ci pensa ancora un'ispiratissimo Pietropaoli S. a spianare la strada del gol per la terza volta a Favro che ad inizio ripresa firmerà il suo personale poker prima di fornire il facile assist del 5-2 a Calamari; il 6-2 che sembra chiudere la disputa è opera di Sponza che dopo una serie di tentativi sfortunati riesce a metterla nel sacco. Avanti di quattro gol però la squadra si è fermata e a dieci minuti dal triplice fischio finale è andata in bonus falli regalando una serie di tiri liberi che hanno incredibilmente riaperto il match fino al gol del 6-5 proprio sulla sirena. Oltre alle prestazioni personali parecchio al di sotto degli standard abituali c'è stato un problema di cattiva gestione del match che se fosse durato anche solo altri cinque minuti probabilmente sarebbe finito immeritatamente ai rigori. Pur avendo dato l'impressione di avere sempre in mano la partita, il Mezza ha rischiato di rovinare quanto di buono era stato fatto nella prima parte dei due tempi con un finale davvero sciagurato. Su questo si dovrà riflettere perchè ripetere gli errori di ieri andando avanti nella competizione potrebbe risultare letale...

BUBBA HO-TEP - JOE R.LANSDALE

L'ultimo libro che ho letto è un racconto breve scritto da Joe R.Lansdale nel 2002 dal titolo "Bubba Ho-Tep" che vede come protagonista un Elvis Presley ormai appesantito e vecchio ricoverato in una casa di cura a lunga degenza per anziani. Le vicende che l'eclettico scrittore texano ci racconta sono un esplicito omaggio alle storie di "serie B" di cui l'autore si è sempre detto appassionato. Lo stile narrativo e soprattutto il linguaggio usato in queste 96 pagine è volutamente e marcatamente votato all'eccesso per quanto riguarda il cinismo e la volgarità. Personalmente non ho amato questo racconto e seppur l'idea di base è interessante non mi sento di consigliarlo a chi non ha mai letto JRL o a chi ha letto la sola saga dedicata ad Hap&Leonard perchè si tratta di un libro bizzarro espressamente dedicato al suo pubblico di nicchia. Molto meglio quindi iniziare da "Una stagione selvaggia" o "Acqua buia" se ci si vuole avvicinare al mondo di questo scrittore. Mentre scrivo questo commento ho iniziato a vedere il film tratto da questo racconto con uno dei miei attori preferiti, Bruce Campbell, nel ruolo del protagonista Elvis. L'inizio non è malaccio, appena finisco di vederlo magari scrivo un breve commento.

giovedì 28 novembre 2013

JOYLAND - STEPHEN KING


Si lo ammetto non sono un fan sfegatato di Stephen King e ho sicuramente visto più film tratti dai suoi racconti che letto i racconti stessi. Tra questi ho avuto la fortuna di vedere (ed in parte leggere) capolavori assoluti come "Il miglio verde" e "Misery non deve morire", ma anche film meno acclamati da critica e pubblico che però a me sono piaciuti parecchio come "A volte ritornano", "Brivido" e "IT" (parlo del film, non del romanzo che è fantastico!). Per questo motivo quando diversi mesi fa è uscito "Joyland", il suo ultimo romanzo, io non sono stato tra quelli che l'ha preso per primo o addirittura pre-ordinato, ma semplicemente sono stato uno di quelli che ha atteso lo sconto del 30% per acquistarlo per poi metterlo nello scaffale della libreria in attesa del momento giusto per cominciare a leggerlo; momento giusto che è arrivato solo pochi giorni fa quando con una certa diffidenza ho cominciato a sfogliarne le prime pagine prima di addormentarmi. E le prime pagine rapidamente sono diventate capitoli e le 23 sono diventate subito le 2 di notte! "Joyland" infatti già dai primi passaggi ti coinvolge nella storia al punto di non vedere l'ora di avere mezzoretta libera per andare avanti nella lettura! Devin Jones, "Jonesy" per gli amici, è il fantastico protagonista della storia, un io narrante che arrivato intorno alla sessantina ne approfitta per raccontare l'indimenticabile estate dei suoi ventuno anni. Lo Stephen King che torna due anni dopo "22/11/63" e quattro dopo "The Dome" sembra uno scrittore più rilassato che confeziona un romanzo intenso che parla di amore, di vita vissuta, di morte, di un fantasma e (ovviamente) di un mistero da risolvere. Non c'è horror in "Joyland" ed il thriller, seppur presente, è trattato in secondo piano rispetto all'appassionante storia di Dev e del suo passaggio dall'età giovane a quella adulta con tutte le gioie e i dolori ad esso collegati. Tra inquietudini, misteri, umorismo e riflessioni Stephen King confeziona un racconto dal ritmo perfetto che vi farà affezionare velocemente ai protagonisti e vi stregherà al punto di sperare che non finisca mai...

mercoledì 27 novembre 2013

CANI SCIOLTI - BALTASAR KORMAKUR


Il "Buddy Cop" è un (sotto)genere cinematografico che a me piace moltissimo fin dai tempi di "Arma Letale" e che proprio per questo a modo mio ho provato anche ad omaggiare in "Hoster 2". Purtroppo dopo la fortunata serie curata da Richard Donner e fatta eccezione forse solo per i "Bad Boys" di Michael Bay e i "Poliziotti di riserva" di Adam McKay (che a me era piaciuto molto!), non ci sono stati più buddy movies che in qualche modo mi ha fatto sussultare; è come se il cinema hollywoodiano imporovvisamente abbia deciso di ignorare questo genere di film e lo abbia fatto circa fino ad un annetto fa quando inaspettatamente nelle sale cinematografiche è cominciata a ricomparire qualche pellicola interessante come "The Last Stand" con Arnold Schwarzenegger, "Bullet to the head" con Sylvester Stallone ed il criticatissimo (ma secondo me davvero carino)"R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà" con Jeff Bridges. Di questa nuova (e fortunata!) ondata di film quello che mi è piaciuto di più è sicuramente "2 Guns" arrivato da noi col solito titolo storpiato, "Cani sciolti", diretto dall'islandese Baltasar Kormakur ("Contraband"). Protagonista di questo film, tratto dall'omonima miniserie a fumetti, è la convincente coppia Denzel Washington-Mark Wahlberg che guida lo spettatore attraverso un già visto, ma sempre efficace, canovaccio fatto di inganni e tradimenti che porterà i due protagonisti ad essere come al solito soli contro tutti. La regia è piuttosto spigliata, il ritmo serrato ed infarcito di colpi di scena ed il finale inclalzante anche se non molto sorprendente. Insomma "Cani sciolti" pur mostrando degli evidenti limiti di "scrittura" e peccando imperdonabilmente in chiave di umorismo è un bel film che regalerà agli amanti (e non) del genere un paio di ore di avvincente intrattenimento sia sulla poltrona di una sala cinematografica che sul divano di casa.

mercoledì 20 novembre 2013

GO NAGAI ROBOT COLLECTION

Tra le tantissime (ed inutili) uscite in abbinamento con i quotidiani da edicola, una ha colpito la mia attenzione, quella dedicata ai Robot di Go Nagai. Il motivo è presto detto: coi vari Jeeg, Goldrake e i Mazinga ci sono cresciuto e ancora oggi fanno parte di me e del mio immaginario. Per questo motivo, ed anche per il prezzo accessibile della prima uscita, quella dedicata al robottone componibile guidato da Hiroshi, ho deciso che l'avrei acquistato; ma dalla decisione di farlo all'avere il modellino in casa la strada è stata lunga e faticosa! reperire infatti questi due primi robot (Jeeg appunto e Goldrake) è stata inaspettatamente una delle imprese più difficili degli ultimi anni alla pari con "Topolino 3000", "Horse Racing" e "Mario & Yoshi Sunshine". Non è bastato infatti ordinare la mia copia dall'edicolante di fiducia come faccio sempre per avere la certezza di averla! questi modelli sono andati letteralmente a ruba e la distribuzione nelle edicole è stata quantomeno sospetta! ad ogni rivenditore della mia zona, ma anche di diversi quartieri vicini sono state consegnate una o al massimo due copie che hanno scontentato tutti: venditori e consumatori! nonostante l'estenuante ricerca condotta edicola dopo edicola sono riuscito a trovare la mia copia solo attraverso internet e per fortuna al prezzo di copertina! dico per fortuna perchè su ebay adesso le prime due uscite della Go Nagai Collection vengono vendute a prezzi assurdi! chiudo il post con una domanda: come è possibile che su ebay ci siano venditori con 10-20 copie disponibili quando nelle normali edicole è quasi impossibile anche reperirne una? io un'idea me la sono fatta...

THE LEGEND OF ZELDA A LINK BETWEEN THE WORLDS - NINTENDO 3DS XL LIMITED EDITION

Tre giorni prima dell'uscita ufficiale ho messo le mani sul fantastico bundle "Nintendo 3DS XL Limited Edition + The Legend of Zelda - A Link Between the worlds"! non posso dare un giudizio sul gioco adesso perché sarebbe prematuro, ma scrivere subito che la console è davvero bellissima quello lo posso fare! datemi retta se siete amanti della grande N non fatevi scappare questa console perché sarebbe imperdonabile...

martedì 19 novembre 2013

NON AVEVO PIU' NIENTE - LEANDRO BARSOTTI

La prima volta che ho ascoltato un pezzo di Leandro Barsotti avevo poco più di sedici anni. Era un sabato pomeriggio come tanti altri quando insieme al solito gruppetto di amici entrammo da “Revolver”, uno dei negozietti di dischi più forniti che c’era al tempo a Roma, per dare un’occhiata alle novità e fare acquisti. In tasca avevo poco meno di 20.000 lire che mi dovevano bastare per comprare il biglietto dell’autobus per il ritorno ed un CD come auto-regalo per l’imminente Natale. Senza pensarci troppo andai sparato verso il reparto dedicato ai cantanti italiani e una volta arrivato davanti alla lettera B presi la mia copia di “Come un cammello in una grondaia” di Franco Battiato. I miei amici non erano stati veloci nella scelta come lo ero stato io, così mentre loro discutevano su quale album fosse meglio prendere tra “Nevermind” dei Nirvana, “Innuendo” dei Queen e “Dangerous” di Michael Jackson io continuai a girare tra gli scaffali del negozio fino ad arrivare davanti ad una piccola vetrina con gli album in offerta. Tra quelli esposti uno attirò immediatamente la mia attenzione per via dello strano titolo. Anche se comprandolo sapevo bene che non avrei avuto i soldi per il biglietto di ritorno, lo portai lo stesso con me alla cassa: quell’album era “Il caso Barsotti” di Leandro Barsotti.

Da quel lontano sabato pomeriggio del 1991 è trascorso moltissimo tempo, i miei sedici anni hanno lasciato il posto ai quasi quaranta e gli album di Leandro Barsotti da uno sono diventati otto. L’ultimo (disponibile ora in tutti i digital-store e nei negozi specializzati) dal titolo “Non avevo più niente” arriva tredici anni dopo “Il segno di Elia” e rappresenta il regalo che il cantautore padovano (d’adozione) ha voluto fare a se stesso e agli “amici” per i suoi cinquant’anni. Distribuita dalla Artis Records, l’ultima “fatica” discografica di Leandro Barsotti è un lungo ed emozionante viaggio raccontato attraverso una raccolta di nove brani inediti (più “E se questa fosse l’ultima” omaggio all’amico Lucio Quarantotto) pieni di emozioni e di visioni. “Non avevo più niente” è un album intimo e sorprendente, una vera e propria dichiarazione d’amore verso la musica da parte dell’autore che è tornato sulla scena sfoggiando una maturità artistica di assoluto livello, in passato già esibita in brani come “Siamo gli uomini migliori”, “Dio beve champagne” o “Un’altra vita”. In alcuni brani dell’album, come “Maria” e “Nella stanza”, la voce di Barsotti graffia e apre ferite nell’anima, in altri, come “Rosso sangue salato” e “Non avevo più niente” a sorprendere è il linguaggio; in particolare trovo che proprio nel pezzo che da il titolo al disco ci sia la vera essenza del cantautore, tutto il suo stile e le sue contraddizioni costruite attraverso l’utilizzo di testi ricchi di amara-ironia mossi da arrangiamenti pop anni ’90 che una volta entrati nella testa non ne escono più. Completano la tracklist le itineranti “Malindi” e “Piazza San Sebastiano” e le poetiche “Maddalena”, “Sensi” e “Come ci si innamora”. Tredici anni sono stati una lunga attesa, ma a conti fatti ne è valsa davvero la pena perché “Non avevo più niente” di Leandro Barsotti è un album prezioso, che forse non sarà destinato ad entrare nelle classifiche per restarci, ma nei cuori di chi saprà capirlo ed apprezzarlo sicuramente si.





lunedì 18 novembre 2013

SUPER 5 - PARKER

Era metà dicembre del 2003 e stavo all'interno del bellissimo negozio "Piccolo Bazar" di Roma alla ricerca di qualche idea regalo carina per i miei nipoti, quando la mia attenzione fu attirata da un gioco di cui non avevo mai sentito parlare: "Super 5". La breve descrizione presente sul retro unita alle foto che ne illustravano il contenuto mi convinsero immediatamente all'acquisto. "Super 5" infatti faceva parte del filone fortunato di giochi di carte tipo "Uno" e "Solo" coi quali mi ero divertito a giocare tutta l'estate. Rispetto ai suoi "fratelli" più famosi, il gioco prodotto dalla Parker però presenta un paio di importanti differenze: il limite di gioocatori fissato a cinque e soprattutto una confezione in plastica davvero molto bella che contiene al suo interno il mazzo di 77 carte, il regolamento e le cinque pulsantiere segnapunti. Per quanto riguarda le dinamiche di gioco, queste non si discostano di molto da quelle degli altri giochi di carte precedentemente citati: ogni concorrente parte con un mix casuale di dieci carte numerate (da 0-7) in mano e giocandone una per volta a turno ha come obiettivo quello di portare,senza superarlo, il conteggio totale a 21 cercando successivamente di essere il primo a buttarle giù tutte. Ovviamente il gioco è molto avvincente grazie all'introduzione di una serie di carte jolly (inverti il senso del giro, salta turno, prendi 1 o 2 carte dal mazzo, riporta il conteggio a 0, 10 o 21, ridistribuisci le carte e la temutissima carta Killer!)che giocate al momento giusto avvantaggiano chi le scarta e penalizza uno o tutti gli avversari. Vince la sfida il concorrente che alla fine del gioco ha mantenuto almeno un punto sul suo segnalino. Nel corso degli anni purtroppo "Super 5" è inspiegabilmente sparito dagli scaffali dei negozi ed oggi è praticamente introvabile anche su internet, ma per fortuna io ho la mia preziosa copia sempre a portata di mano che non perdo occasione di tirare fuori ogni Natale per passare un'oretta di divertimento(garantito)in compagnia.

sabato 16 novembre 2013

DEAD IN TOMBSTONE - ROEL REINE'

Un paio di giorni fa ho avuto la (s)fortuna di vedere gratis "Dead in Tombstone" l'ultimo film di Roel Reiné. Pensavo che sarebbe stato un gustoso antipasto nell'attesa del sequel di "Machete" di Robert Rodriguez, ma mi sbagliavo perchè il regista olandese non è Rodriguez e nemmeno Sam Raimi (anche se si "atteggia" a ricalcarne lo stile!)e per questo confeziona un film davvero brutto, piatto e noioso. Non è sufficiente infatti mescolare i generi horror-western-fantasy-action per avere la garanzia di successo, come non basta mettere un cappello da cowboy e una pistola in mano all'icona pulp del momento Danny Trejo per sperare di sfondare al botteghino. Il "tough guy" americano infatti se non è supportato e circondato da un cast importante (vedi appunto i due "Machete")con la sua mono-espressione alla lunga (ma anche alla corta!)stanca e annoia scadendo quasi nel patetico; con tutto il rispetto trovo sia stato un suicidio affidargli il ruolo di assoluto protagonista perchè ormai il suo "personaggio" è stato stra-sfruttato e non ha più nulla da dire. Se poi ad un protagonista goffo ed appesantito, incapace addirittura di tenere due pistole in mano in maniera credibile, vengono affiancati tutta una serie di personaggi privi anche della più misera caratterizzazione e di un qualsiasi spessore (compreso il "pacchiano" Mickey Rourke-Satana), una fotografia da telefilm di Rete4, una colonna sonora colpevolmente assente e degli effetti speciali in stile iMovie, il gioco è fatto ed il flop inevitabile! "Dead in Tombstone" secondo me per tutti questi motivi è (tra quelli che ho visto) il film più brutto dell'anno, forse addirittura degli ultimi cinque, perchè oltre a far acqua da tutte le parti ha una presunzione stilistica (vedi continue zoomate, scene a rallentatore, accelerazioni e tagli)completamente fuori luogo! evitate come la peste questo no-western, no-horror, no-fantasy, no-action privo di una qualsiasi forma di ironia e di mordente che dopo quasi due ore di proiezione non lascia niente nello spettatore fatta eccezione per quella fastidiosa sensazione di ennesima occasione persa...

mercoledì 13 novembre 2013

DEATH METAL - TITO FARACI

Avevo letto parecchie storie del Tito Faraci sceneggiatore (per la Bonelli e la Disney), ma nessuna del Tito Faraci scrittore ("Oltre la soglia"), almeno fino a due giorni fa quando ho iniziato a sfogliare il suo "Death Metal". A convincermi della spesa (15.50€ a prezzo pieno non sono pochi!) sono stati l'ambientazione "Oltrepò Pavese" che conosco molto bene grazie alle origini di mia moglie, l'incipit "classico" alla base del racconto ed in ultimo, non mi vergogno ad ammetterlo, la copertina! mosso da questi presupposti mi sono auto-regalato questo libro per il compleanno ed appena ho avuto un pò di tempo libero ho cominciato a leggerlo. Lo stile narrativo del Faraci-scrittore, almeno in questo "Death Metal", sinceramente non mi ha convinto molto e i paragoni con King e Golding (riportati in quarta di copertina!)  li ho trovati oltre che eccessivi, completamente fuori luogo. "Death Metal" infatti è un racconto dalle trame e dai contenuti piuttosto sfruttati che non brilla certo per originalità e per costruzione del plot! per essere un thriller manca colpevolmente di tensione e crea in ritardo nel lettore (che in questo caso sarei io!) quell'aspettativa tipica del genere. Insomma questo DM è figlio del filone "gruppo di ragazzi che si perde nel paesino ai confini del Mondo abitato da pazzi organizzati" di cui era già piena la letteratura e la cinematografia e ha come difetto principale il fatto di non aggiungere nulla a quanto era stato raccontato fino ad oggi. Anche la "retro-storia" di quello che dovrebbe essere il protagonista l'ho trovata piuttosto debole e fine a se stessa soprattutto perché non mi è sembrata rilevante nell'economia complessiva del racconto. Se a tutto questo aggiungiamo un finale piuttosto banale e sbrigativo ci rendiamo conto di non trovarci davanti ad un capolavoro, ma semplicemente ad una storiella "dark" che si legge in un paio di giorni e forse più adatta au un quindicenne piuttosto che a un quasi quarantenne come me. 

I DELITTI DEL BARLUME

Ero molto curioso di vedere "I delitti del Barlume", una miniserie tv di due episodi auto-conclusivi in esclusiva su SKY. Il primo, definiamolo, film dal titolo " Il Re dei giochi" è andato in onda due giorni fa, mentre il secondo, "La carta più alta", verrà trasmesso lunedì prossimo. La mia curiosità per questa produzione era figlia di due fattori: la presenza come protagonista di Filippo Timi ed il fatto che si trattava dell'adattamento cinematografico di due racconti di Marco Malvalti. A visione (faticosamente) ultimata la delusione è stata pressoché totale perché "I delitti del Barlume" non è niente altro che una fiction come tante altre che mi sarei aspettato di vedere su Rai 1 o Canale 5 e non di certo su uno dei canali di punta di Sky! Rispetto al romanzo da cui è tratto, questo "Il Re dei giochi" manca totalmente di ritmo, di tensione, di umorismo ed è girato in modo davvero "scolastico"; non c'è un personaggio interessante o con un minimo di spessore e le svolte narrative di cui doveva essere pieno questo mini-film sono ridotte all'osso e davvero mal costruite. Ne consegue che il prodotto finale è davvero mediocre sotto tutti i punti di vista anche quello della recitazione: i quattro pensionati in 90' di proiezione non sono mai stati credibili o simpatici ed anzi li ho trovati quasi fastidiosi col loro dialetto molto accentuato; anche Filippo Timi, che reputo un grande attore, si è adeguato alla mediocrità del film fornendo un'interpretazione piatta ed impersonale. A conti fatti gli unici motivi che mi spingeranno a guardare la seconda parte sono la splendida location, quella Marciana Marina in cui ho trascorso un'indimenticabile vacanza ed Enrica Guidi  la bellissima barista co-protagonista della miniserie.

PER FESTEGGIARE IL POST N.1000

Ho deciso di pubblicare il cortometraggio al quale sono più legato, quello che mi sono più divertito a realizzare e quello che più di altri rappresenta la mia idea di fare "cinema". Sto parlando di "Hoster", un corto che tutti quelli che l'hanno già visto magari avranno il piacere di rivedere e quelli che non l'hanno ancora fatto spero che incuriositi schiacceranno sul tasto play!  

sabato 9 novembre 2013

L'ISOLA PROIBITA - UPLAY EDIZIONI

Visto che negli ultimi tempi in maniera inaspettata e prepotente è ri-esplosa in me la vecchia passione per i "Giochi da tavolo" (o se preferite "Giochi di società") ho deciso di aprire sul blog una piccola rubrica dedicata a questo divertente passatempo che spero possa fornire qualche utile indicazione a chi è interessato all'argomento. Le mie definiamole "recensioni" non avranno nulla a che vedere con quelle super argomentate ed approfondite dei ragazzi de "La Tana dei Goblin" (che vi consiglio di andare a leggere prima di procedere ad ogni eventuale acquisto ludico), ma saranno solo delle raccolte personali di sensazioni provate durante il gioco che  ho piacere di condividere con chi mi segue. Ora però bando alle ciance e via con la prima rece: 

L'ISOLA PROIBITA - UPLAY EDIZIONI 
Si lo ammetto per i giochi a tema "isolano" ho un vero e proprio debole! la prima cotta l'ho avuta per "L'Isola di Fuoco", il famoso cult degli anni '80, che è stato e resta uno dei miei giochi preferiti col quale giocherei ad oltranza senza stancarmi mai; poi ho avuto una leggera infatuazione per "Jamaica" , un coloratissimo  e dinamico gioco che mi regala ogni volta ore di puro divertimento; con "The Island" è stato invece un vero e proprio colpo di fulmine: la sua leggerezza unita ad una buona dose di  strategia mi hanno coinvolto da subito ed indipendentemente dal numero di concorrenti in gara mi piace davvero molto. Poi c'è stato un'amore più saggio e più maturo, ultimo solo in ordine di tempo rispetto agli altri , quello per "L'Isola Proibita", un vero e proprio gioiello che brilla luminoso nella mia quasi trentennale collezione. Si tratta di un gioco cooperativo di carte e tessere per 2-4 giocatori dalle meccaniche davvero molto semplici ed efficaci che garantiscono un bel pò di "avventura" e divertimento. In due parole lo scopo del gioco è recuperare i quattro Artefatti Sacri degli elementi Terra, Vento, Acqua e Fuoco e decollare dall'Isola prima che questa sprofondi nell'acqua. La sensazione della corsa contro il tempo è resa davvero molto bene ed il possibile mix tra esploratori, livelli di difficoltà e schemi isola disponibili dovrebbero garantire una discreta longevità. Personalmente dopo averci giocato la prima volta mi è venuta subito voglia di rigiocarci e lo stesso è accaduto a Maria, mia moglie nonché per l'occasione mia compagna di "puntellamento". Se dovessi per forza trovare un difetto a questo gioco lo ricercherei nella componente "pesca-fortunata" che trovo troppo rilevante ai fini del risultato finale della sfida. Fatta eccezione per questo aspetto, il gioco della Uplay non ha altri difetti e secondo me merita senza dubbi l'acquisto anche e soprattutto in relazione al rapporto qualità-prezzo, alla componentistica di ottima fattura ed alla scatola di latta decorata in rilievo davvero molto molto bella. Concludo con due consigli: 
1. Se decidete di acquistarlo fatelo direttamente dal sito della Uplay perchè è il più economico (circa 20€), la spedizione è gratuita e velocissima e i ragazzi sono molto disponibili in caso di problemi (io non ho trovato l'indicatore livello acqua nella confezione). 
2. Recuperate subito su internet lo schema delle "Isole Misteriose" perchè vi regalerà più varietà e ore di gioco.

LE AVVENTURE DI GUNTHER BRODOLINI

Non conoscevo Alessandro Gori e non ero (o sono) un seguace del suo famoso blog “Lo Sgarabonzi”, ma incuriosito da una divertente ed argomentata recensione scritta da un mio ex-insegnante (online) di sceneggiatura ho deciso di prendere il suo ultimo libro “Le avventure di Gunther Brodolini”. A convincermi dell’acquisto, oltre alla curiosità, il prezzo (circa 6 euri!) e l’insolito formato rettangolare stretto e lungo capace di mandare in tilt il senso geometrico dell’ordine e dell’equilibrio di un fissato come me! concepito come il diario personale del giovane protagonista Gunther, un mocciosetto tenero e allo stesso tempo crudele, questo libro di racconti brevi, cronologici ed auto-conclusivi  a me a conti fatti non è piaciuto; riconosco delle trovate interessanti ed anche diversi spunti divertenti ed intelligenti, ma in linea generale non ho amato e non amo l’umorismo nero, marcio e psichedelico di cui sono intrise le sue pagine. Ci sono dei racconti che addirittura mi hanno dato anche un po’ fastidio perché li ho trovati eccessivamente “forzati”, ma sicuramente il tutto fa parte dello stile dell’Autore che io non ho completamente apprezzato; ma se da una parte l’atmosfera generale dei racconti non mi ha convinto, dall’altra mi sono piaciuti parecchio i giochi verbali e l’uso geniale dei nomi, uno su tutti: “Emerda - il cioccolato che non ti aspetti!”. 

giovedì 7 novembre 2013

IL MIGLIOR VIDEOGIOCO DELL'ANNO!

Ci sto giocando ad oltranza. E' un gioco bellissimo, divertente ed originale supportato da un comparto grafico spettacolare. La possibilità di giocarci sul televisore o sullo schermo del pad in giro per casa secondo me è fenomenale ed aggiunge un paio di punti in più al mio (già alto) indice di gradimento! siccome ne avrò da giocare ancora per molto non mi addentrerò in discorsi più approfonditi, ma vi darò un consiglio: se avete una Wii U uscite ed andate a comprarlo, se non avete una Wii U beh peggio per voi!

lunedì 4 novembre 2013

FC MEZZA BRENTA - SHARKS 8-5

La sfida contro gli Sharks, almeno sulla carta, appariva come un test piuttosto agevole per la corazzata dell'FC Mezza Brenta in serie positiva da ben sei turni. Sul campo però, come spesso accade, le cose non sono andate così lisce come ci si aspettava alla vigilia e i blues si sono dimostrati avversari davvero duri da battere, sicuramente i più ostici affrontati finora in questo 19°SCO. Mister De Martino, impegnato nelle ultime settimane nel doppio ruolo allenatore-giocatore, aveva cercato invano di tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi puntando sull'entusiasmo dei risultati e sul ritrovato impiego di Pietropaoli S. dato sicuro assente fino a poche ore dall'inizio del match; assenti invece alla fine lo sono stati Sponza (giustificato) e Caputo (ingiustificato)fermati rispettivamente da un piccolo intervento chirurgico e da altro impegno sportivo. Le reteirate assenze dell'ex capitano, soprattutto per i tempi ed i modi in cui sono avvenute, hanno creato un evidente malcontento all'interno della squadra; per questo motivo a fine gara l'FC Mezza Brenta ha deciso (a malincuore) di comune accordo con Caputo di interrompere, almeno per il momento, il proprio rapporto col giocatore. Al nostro ex numero 7, autore di tante belle partite ed altrettanti gol, tutto lo staff augura il più caloroso in bocca al lupo per la sua nuova avventura calcistica. Tornando ai biancoverdi, nonostante le raccomandazioni del Mister, l'approccio alla sfida è stato uno dei più morbidi e timorosi degli ultimi mesi. Squadra lenta e contratta che lascia da subito l'iniziativa in mano agli avversari che in pochi minuti si portano in doppio vantaggio grazie alla complicità di Pietropaoli G. e di una difesa piuttosto distratta. Sotto 0-2 chi si aspettava una pronta reazione di Calamari e compagni è rimasto deluso, perchè fatta eccezione per un paio di buone occasioni capitate sui piedi di Favro e Pietropaoli S. si è visto ben poco. Anzi il Mezza ha rischiato in più di un'occasione di capitolare e solo l'imprecisione degli avversari sotto rete ha permesso ai biancoverdi di non ritrovarsi sotto di diversi gol a metà primo tempo. A dare la tanto attesa scossa allora ci pensa il De Martino-giocatore, autore di una pregevole doppietta in pochi minuti che riporta la gara in pareggio; pareggio che dura poco perchè un determinato Calamari si lancia su una palla lunga che sembra persa ed in anticipo gela l'estremo avversario. Col risultato di 3-2 si chiude la prima frazione di gioco. Nella ripresa il Mezza sembra entrare in campo con più piglio e grazie ad un'ispirato Favro segna ancora due volte portandosi su un più sicuro 5-2. Avanti di tre gol Lepore e compagni commettono il solito errore di abbassare il proprio raggio di azione lasciando troppo campo agli Sharks che in pochi minuti inaspettatamente rientrano in partita accorciano fino al 5-4. Con la gara ancora in bilico ci vuole così l'esperienza di Pietropaoli S. e De Martino per allungare ancora portando il risultato su un più sicuro 7-4. A pochi minuti dal triplice fischio finale un rigore per i Blues ed un tiro libero del sempre più bomber Favro fissano il risultato su un meritato 8-5 finale che regala al MB tre punti, matematica qualificazione ai playoff e primo posto solitario. Uniche note stonate della serata la brutta prestazione di Lepore, che speriamo possa tornare l'ottimo giocatore del Torneo estivo e l'infortunio all'emitorace di De Martino che lo terrà circa un mesetto lontano dal campo di gioco. Senza di lui, senza Pietropaoli S. e senza Caputo queste ultime tre giornate di girone eliminatorio saranno più complicate del previsto e non essendo possibile questa volta la "soluzione-interna" sarà compito del Mister e dello Staff trovare nel più breve tempo possibile uno o due elementi buoni e complementari al gruppo.

lunedì 28 ottobre 2013

FC MEZZA BRENTA - GOLD BLACK 12-2

La terza giornata del 19° Torneo SCO presentava come partita di cartello quella che vedeva opposte nel Girone C l'FC Mezza Brenta ed il Gold Black, squadre entrambe imbattute e a punteggio pieno dopo le prime due partite di campionato. Raggiunte in cima alla classifica dal Poggio, vincente nell'anticipo, sia FC MB che GB avevano estrema necessità di portare a casa vittoria e tre punti per mantenere il primo posto in classifica e le distanze sulla squadra di Auddino favorita del Torneo. Per questo motivo i biancoverdi si presentano all'appuntamento carichi e forti dei rientri di Caputo e a sorpresa di Mister De Martino, al ritorno in campo dopo quasi un anno dall'ultima apparizione e dopo nove mesi dall'ennesimo intervento chirurgico al ginocchio. L'unico assente nelle fila del Mezza è Sponza. Con la rosa quasi al completo è subito la squadra capitanata da Calamari a rendersi pericolosa e ad andare immediatamente in vantaggio con una doppietta del solito Pietropaoli S. sempre più bomber di questa squadra. Il Gold Black colpito a freddo sembra incapace di reagire ed è anzi ancora Favro a metterla nel sacco per un 3-0 facile ed inaspettato. Avanti di tre gol c'è gloria anche per De Martino, che subentrato a metà tempo, prima impegna con una bella conclusione l'estremo avversario poi lo infila con un preciso diagonale all'angolino dopo un pregevole stop di petto. Il primo tempo si chiude 5-0 grazie al gol di Lepore. Ad inizio ripresa il Gold Black realizza il suo gol della bandiera ed inizia a premere sull'acceleratore alla ricerca di quello che potrebbe riaprire la partita, ma è sfortunato perchè si ritrova davanti il miglior Pietropaoli G. degli ultimi mesi: una saracinesca insuperabile! prodotto il massimo sforzo il GB arretra il suo raggio d'azione e diventa facile preda dell'ispiratissimo duo Pietropaoli S.-Favro autore di un bel poker a testa. Nel finale Lepore sigla la sua doppietta e c'è spazio anche per il primo gol dopo l'infortunio di Caputo utilizzato nel reparto arretrato in questa partita. Per il tabellino c'è solo da ricordare il secondo gol dei Black scaturito da una fortunosa mischia nel finale di partita. Dunque buone notizie per il Mezza Brenta, che vince lo scontro diretto in maniera inequivocabile, stacca gli avversari in classifica e resta da sola in vetta. Tra le note positive il ritorno a grandi, grandissimi livelli del portierone Pietropaoli G., la conferma di Pietropaoli S. come uno dei migliori giocatori del torneo e l'ennesimo "esordio" di un giovane quasi quarantenne come De Martino capace ancora di segnare ed illuminare la scena con qualche giocata delle sue. Con loro, con il duttile Lepore, con un Calamari che non sbaglia più un colpo, con un Favro finalmente cinico ed incisivo e con il ritorno di Sponza e in futuro di Ceruti, il Mezza Brenta ha tutte le carte in regola per puntare al podio del Torneo. Concludo con un saluto ed un in bocca al lupo per il nostro ex capitano Caputo che ha scelto di intraprendere un'altra avventura che per il momento vedrà la sua e strada e quella dei biancoverdi distanti. 

MICE AND MYSTICS: CITATO SULLA PAGINA UFFICIALE DEL GIOCO!

Circa un mesetto fa, dopo venti anni esatti esatti, mi sono riavvicinato al mondo del modellismo e delle miniature per provare a dipingere i "Topini" del fantastico gioco da tavolo "Mice and Mystics" (di cui ho ampliamente parlato sul blog). Considerando la lunga inattività, la vista indebolita e soprattutto le dimensioni dei modelli ero convinto che non sarei riuscito a fare un buon lavoro. A pittura ultimata però mi sono reso conto che le miniature erano venute davvero molto bene, sicuramente non come quelle dei professionisti, ma certamente belle tenuto conto del fatto che io sono un completo auto-didatta che oltretutto utilizza materiali davvero commerciali (i miei pennelli sono da mani nei capelli!). Fatta questa breve premessa vado dritto al punto: contento del risultato ottenuto ho inviato una foto di alcuni dei miei modellini alla pagina ufficiale del gioco su Facebook. Inaspettatamente ho ricevuto subito oltre alla risposta anche i complimenti e l'invito a scrivere una breve guida che spiegasse le tecniche che utilizzavo per dipingere! detto-fatto ho buttato giù una breve "Painting-Guide" dedicata ai "servitori" (disponibile su questo blog) che il giorno dopo è stata immediatamente linkata sulla pagina "Mice and Mystics" con tanto di mio nome e breve presentazione. Superfluo aggiungere la gioia e la soddisfazione che ho provato nel leggere il mio nome e quello di questo blog associato a "M&M"!

38 ANNI E NON SENTIRLI

Un collage di alcuni "momenti" della festicciola per il mio trentottesimo compleanno che vale più di tante parole...

TANTI AUGURI (E REGALI) A ME!

Quelli che vedete in foto sono la maggior parte dei regali che ho ricevuto una settimana fa per il mio compleanno, non il dodicesimo, ma bensì il trentottesimo! un bel bottino di gadget, videogiochi, giochi da tavola, film etc. che vanno ad arricchire le mie già ricche e varie collezioni. Non l'ho mai fatto prima, ma questo pieno di regali questa volta merita di essere elencato e per questo comicio: 

- PES 2014 per PS3 ricevuto con un mese di anticipo, ma pur sempre un regalo di compleanno; 

- Super Mario Baseball e Super Mario Strikers per Gamecube fondamentali per completare la mia collezione Nintendo; 

- The Legend of Zelda-The wind waker HD per Wii U Limited Edition (Gioco+statuetta)splendido remake e primo gioco della serie Zelda in alta definizione. Imperdibile; 

- Swatch modello "Sveglia" un'edizione limitata del 2013 che segue l'acquisto dell'"X-Ray" del 2012;

- Statuetta di Mario&Yoshi tratta dal videogioco "Super Mario Sunshine" per Gamecube, un pezzo numerato da collezione assolutamente introvabile in Europa che ho faticato a lungo per reperire; 

- The Island un divertentissimo gioco da tavola che volevo da tempo; 

- Tokenoko un altro gioco da tavola con protagonista un tenerissimo Panda ideale per giocare con Maria; 

- Death Metal l'ultimo libro scritto da Tito Faraci, un thriller "padano" di cui si dice un gran bene; 

- Vita di Pì 3D, I mercenari 2 e L'Uomo coi pugni di ferro, tre blu ray che avevo puntato da mesi; 

- Astuccio porta-pennelli e tre pennelli 3-0, 4-0 e 5-0 per dipingere le mie amatissime miniature; 

Oltre a quanto elencato ho ricevuto altri regali non-ludici, uno tra tutti un bellissimo weekend di benessere e SPA con Maria vicino Perugia e una torta cioccolato bianco e pistacchi che se ci penso ancora mi lecco i baffi!

PES 2014: PICCOLI PASSI AVANTI!

A poco più di un mese dall'uscita PES 2014 presenta ancora tanti piccoli-grandi difetti tra i quali il mancato aggiornamento delle rose delle squadre, qualche campionato incompleto o con squadre senza nomi e maglie ufficiali, visi dei calciatori assolutamente anonimi e soprattutto una modalità online piena di bug e di problemi irrisolti. Nonostante questo PES 2014 rimane secondo me il miglior prodotto videoludico-calcistico in circolazione sia a livello grafico che di giocabilità in termini generali; giocato offline è davvero molto divertente, profondo, avvincente e complesso (il problema è che offline chi ci gioca? io no!), ma se provato online tutte queste componenti si perdono quasi completamente! problemi di linea? problemi di server? problemi di affluenza dei giocatori? non lo so, quello che so per certo è che l'online di PES 2014 è l'esperienza videoludica più frustrante degli ultimi cinque anni! detto questo quando si ha la fortuna di avere le congiunzioni astrali favorevoli e si riesce miracolosamente a giocare e finire una sfida online senza bug, disconnessioni o incredibili rallentamenti giocare a PES è davvero molto divertente, peccato che capiti molto di rado. Così dopo un mesetto di sfide in rete ieri sono finalmente riuscito a salire di livello, da Dilettante a Medio, grazie a delle ottime sfide di doppio giocate col mio Benfica insieme a Diego e Tramezzino e grazie allo stato di grazia di un Oscar Cardozo, mai stato così in palla!

venerdì 25 ottobre 2013

FC MEZZA BRENTA - QBR CALCIO A 5 10-6

Con una settimana di ritardo rispetto agli altri è cominciata la nuova avventura dell' FC Mezza Brenta nel diciannovesimo Torneo SCO. Dopo il doppio successo nei Playout e nella Mitropa Cup delle passate edizioni la squadra capitanata da Caputo stavolta punta al gradino più alto del podio e lo fa potendo contare su un gruppo molto unito e numeroso di calciatori. Quindi confermato in toto il blocco che da marzo ad oggi ha vinto otto partite perdendone soltanto una (purtroppo decisiva!). Non tutti i giocatori saranno disponibili da subito, ma tutti da qui alla fine del Torneo troveranno sicuramente il modo per rendersi utili alla causa. Quello che è sceso in campo nella sfida valida per la seconda giornata del girone C è stato un Mezza Brenta leggermente rimaneggiato a causa delle assenza forzate dei due bomber principi dei biancoverdi: Nick Ceruti (capocannoniere uscente della competizione) ed il capitano. Ma a non far rimpiangere la loro assenza ci pensano il bomber ritrovato Favro e quello di scorta Pietropaoli S. autori rispettivamente di tre e sei reti ciascuno. Soprattutto il secondo, nell'insolita veste di matador piuttosto che in quella consueta di assist-man, è stato decisivo per la vittoria ed i tre punti grazie ad una prestazione di livello che gli è valsa la leadership nella classifica generale dell'MVP del Torneo! peccato che il talentuoso numero 9 non potrà essere utilizzato costantemente in squadra a causa di precedenti impegni presi. Chiudo il discorso sugli attaccanti spendendo due parole su un effervescente Favro tornato a buoni livelli dopo un lungo periodo di appannamento; buona la sua prima, tutta la squadra si aspetta molto da lui! anche il resto della squadra non ha demeritato: Calamari si è confermato da subito il vero metronomo del Mezza, da lui partono tutte le azioni ed è lui la voce dell'allenatore in campo. Lepore si è mosso bene in campo anche se è sembrato in ritardo di condizione e piuttosto impreciso sotto porta; Sponza ha macinato i soliti chilometri sulla fascia, ma per lunghi tratti è sembrato un pò distratto e troppo egoista davanti al portiere avversario. A proposito di portieri concludo il mio commento parlando di Pietropaoli G. che da un pò di tempo a questa parte ha perso un pò di quello smalto e di quella cattiveria che lo avevano contraddistinto fino alla partita coi Titans. Tutti in squadra sperano di vedere presto il portierone che avevano ammirato nel 16° SCO. Gran lavoro infine quello del Mister De Martino che consapevole delle insidie della partita di esordio ha avuto il merito di far mantenere alta la concentrazione tra i suoi ragazzi quasi tele-guidandoli in campo. Dunque missione compiuta! in attesa di registrare per bene la difesa era importante mettere minuti sulle gambe e portare a casa vittoria e tre punti, cosa che è stata (agevolmente) fatta. 

domenica 20 ottobre 2013

MICE AND MYSTICS - LILY

Qui sopra potete vedere la foto (che sinceramente non rende giustizia) di una delle miniature del gioco "Mice and Mystics" da me dipinte. Si tratta di Lily l'Arciere, uno dei Topi-Eroi, che si va ad aggiungere a Maginos il Mago precedentemente realizzato. Per completare l'opera, dopo aver già finito tutti i Servitori, mancano solo altri quattro "buoni"; appena avrò finito di dipingerli pubblicherò la seconda parte della "Painting Guide" che riguarderà proprio i Topi-Eroi. 

lunedì 14 ottobre 2013

RIPD - POLIZIOTTI DALL'ALDILA' DI ROBERT SCHSWENTKE

Mi sono chiesto per giorni e giorni perchè l'ultimo film di Robert Schswentke, "RIPD - Poliziotti dall'aldilà", fosse stato così poco pubblicizzato in Italia, perchè fosse stato proiettato in così poche sale (e per giunta per pochi giorni e in orari assurdi!) e perchè non fosse stato distribuito nella versione 3D; poi ho letto diverse recensioni serie e meno serie risalenti alla sua prima uscita negli States e l'ho capito! la critica infatti era stata unanime nel giudicare "RIPD" un vero flop e probabilmente proprio per questo motivo da noi è arrivato avvolto nell'ombra ed ha subito questo trattamento di non-cortesia finendo confinato per meno di sette giorni in cinema improbabili e in orari che lo erano altrettanto; ma io della critica cinematografica e soprattutto dei critici che si prendono troppo sul serio me ne sono sempre fregato, per questo ho deciso lo stesso di vedere l'ultima fatica cinematografica dello stesso Robert (cognome assurdo!) Schswentke capace di entusiasmarmi col suo RED (altro film demolito dagli adetti ai lavori!). E a conti fatti devo dire che sono contento di averlo visto! certo non siamo ai livelli del filmissimo con Bruce Willis e John Malkovich, ma sono sincero nel dire che a me questo "Poliziotti dall'aldilà" con tutti i suoi piccoli-difetti alla fine è piaciuto. Probabilmente chi si aspettava un film con lo stesso appeal di "Ghostbusters" o del primo "Man in Black" sarà rimasto deluso, ma diciamoci la verità un altro film come quello di Ivan Reitman difficilmente verrà realizzato! detto questo "RIPD" è una sorta di ironico buddy cop che non aggiunge nulla di nuovo al "genere" e fila liscio per tutta la sua (breve) durata senza grossi colpi di scena e senza nulla che non si potesse intuire già dalle prime scene. I suoi punti di forza sono secondo me l'impatto visivo nel suo complesso, i mostri piacevolmente grotteschi, la regia dinamica ed ispirata di RS, gli omaggi ai vari "Ghost" e "MIB" di cui è piena la pellicola e la performance del solito grande Jeff Bridges che tiene a galla (da solo) la barca anche quando sembra stia per affondare. Quello che invece mi è piaciuto meno è stato l'aspetto ironico del film un pò troppo debole e ripetitivo (vedi la carinissima idea degli Avatar dei protagonisti davvero troppo troppo sfruttata!), le scene action troppo lunghe e poco coinvolgenti e la caratterizzazione troppo superficiale degli altri personaggi principali come l'evanescente Ryan Reynolds e il Villain meno cattivo di sempre Kevin Bacon! questo si che è stato un vero peccato, per il resto "RIPD" ha tutti gli ingredienti per essere noleggiato e visto un sabato sera d'inverno mentre si sta belli comodi seduti sul divano con del pop-corn appena sfornato tra le mani. 

PS: sarò pazzo, ma se uscirà il bluray in versione 3D io me lo comprerò!

MICE AND MYSTICS - PAINTING GUIDE

I SERVITORI

Guida introduttiva
Dove dipingere Se si vogliono dipingere miniature di “Mice & Mistics” (ed in linea generale ogni altro tipo di miniature) la prima cosa da fare è scegliere una zona della casa che ha una buona illuminazione ed un posto comodo dove sedere. Io dipingo le miniature sul mio tavolo per la colazione durante il giorno in modo tale da poter avere a disposizione una buona luce. Oltre alla luce e ad un posto comodo dove sedere è necessario avere a disposizione un tavolo o una scrivania piuttosto spaziosi per organizzare e disporre tutti i materiali necessari per la realizzazione delle miniature. 

Accessori 
Oltre al materiale per la pittura avremo bisogno di: 
• una varietà di pennelli 
• un taglierino 
• fogli di carta "tavolozza" per mescolare la vernice 
• tovaglioli di carta per pulire i pennelli 
• un bicchiere di plastica per l'acqua 
• diluente per fare gli inchiostri 
Io uso solo cinque pennelli generici quando dipingo, alcuni raccomandano pennelli costosi, ma io non essendo un pittore di livello, preferisco usare pennelli economici che poi butto via dopo un paio di utilizzi. I cinque tipi di pennelli che consiglio sono: 
• un pennello piatto piccolo rigido per i dettagli e la pittura a secco 
• un pennello piatto rigido più grande per regolare spazzolatura a secco 
• un pennello a punta tonda piccolo per i dettagli 
• un pennello a punta tonda minuscolo utilizzato solo per i colori metallizzati 
• un pennello a punta tonda leggermente più grande per la pittura di aree meno dettagliate e per mescolare i colori. 

Dipingere 
Per dipingere le miniature avremo bisogno di una discreta varietà di vernici; io raccomando vernici artigianali poco costose, ma se si ha la possibilità di acquistarne di più costose è ovvio che vanno benissimo, forse anche meglio (io mi trovo abbastanza bene coi "Tamiya"). I colori di vernice che consiglio sono: 
• bianco 
• nero 
• color carne 
• testa di moro 
• marrone chiaro 
• giallo 
• verde 
• blu 
• rosso 
• marrone cuoio (tan) 
• argento 
• oro 
• tre tonalità di grigio 
 I colori Tamiya che uso io a differenza di altri acrilici sono molto difficili da mescolare per questo sono costretto a comprare anche i colori che avrei potuto ottenere coi primari (vedi i grigi, l'arancione, il viola etc.). 
Avremo bisogno anche di vernice spray Primer. Io per questo tipo di miniature ho utilizzato: 
• grigio opaco 
• trasparente opaco (o lucido) 

Preparare gli inchiostri 
A volte sarà necessario disporre di un colore scuro che dovrà essere liquido al punto da poter penetrare velocemente e riempire nicchie e scanalature della miniatura, ma dovrà farlo in modo trasparente per comparire poi come un'ombra. Io uso solo due tipi di inchiostri per l'inchiostratura: uno nero e uno marrone, in "Mice and Mystics" ho preferito usare il primo. Il processo di creazione di questi inchiostri in linea generale è questo: bisogna mescolare in parti uguali acqua, cera per pavimenti e il colore (nero, marrone o una combinazione di entrambi), ma usando i Tamiya l'inchiostartura si prepara mescolando il colore con la quantità doppia di diluente. 
  
Preparare la Miniature Prima di dipingere le miniature sarà necessario prepararle alla verniciatura. La prima cosa da fare sarà lavarle velocemente con acqua calda e sapone per rimuovere i residui di “stampo” oleoso che potrebbero non consentire o danneggiare la vernice facendola non aderire o sfaldare. Non si potrà dipingere fino a quando l’asciugatura non sarà completa. Una volta che le miniature sono asciutte con un taglierino si procederà all’eliminazione di tutti i pezzi di plastica in eccesso derivati dal processo di formatura (se non ci si trova a proprio agio con il taglierino questa parte potrà essere saltata). Successivamente col pennello piatto grande asciutto si passerà alla spazzolatura di eventuali pezzetti di plastica rimasti attaccati alla miniatura. 

Uso del Primer 
La prima cosa da fare prima di iniziare a pitturare le miniature sarà quella di passare una base di vernice spray Primer che avrà un duplice scopo: illuminare e rivestire le miniature consentendo successivamente alle vernici di aderire perfettamente alle superfici trattate. Io per “Mice and Mystics” ho utilizzato il Primer grigio sia per i Topi eroi che per i Servitori. 
  
La Pittura degli Scarafaggi 
Ho iniziato il mio progetto di pittura dipingendo per primi gli scarafaggi. Questi infatti per essere realizzati richiedono una minore abilità e sono un iniziale auto-test per passare poi alla pittura di miniature più complesse. Il primo passaggio che va effettuato è quello col marrone scuro steso con la tecnica di pennellata a secco col pennello punta piatta. 
  
La Pittura a secco 
Questo tipo di tecnica è una delle più usate dai miniaturisti per ottenere un effetto “multidimensionale” e realistico senza dover impiegare particolari tecniche avanzate. La tecnica di pennellata o spazzolatura a secco, che consente di dipingere solo le parti più alte e sporgenti della miniatura, si realizza immergendo prima il pennello nella vernice poi passando lo stesso avanti e indietro su un tovagliolo di carta fino a quando sulla punta è rimasta solo una quantità minima di vernice. Una volta che il pennello è pronto si può iniziare a spazzolare sul dorso degli scarafaggi per coprire appunto solo le zone più alte. Le basi si possono poi dipingere con qualsiasi colore e si possono “decorare” a piacimento incollando finta erba, sassolini, arbusti etc. (io ho usato la carta "sabbia" che di solito uso per la base del presepe). 

Il tocco finale 
Per concludere la pittura degli scarafaggi, dopo la spazzolatura a secco col marrone scuro, utilizziamo l’inchiostro nero (ottenuto come descritto in precedenza) steso con il piccolo pennello a punta tonda che andrà passato con cura tra le pieghe e le altre aree basse di dettaglio di queste prime miniature (come precedentemente detto l'inchiostro dovrà essere abbastanza liquido da penetrare nelle scala nature).Una volta che l'inchiostro sarà asciutto, usiamo il marrone chiaro con il pennello a punta tonda più piccolo a disposizione per dipingere i bordi più esterni ed elevati dello scarafaggio; con il marrone scuro tan mescolato al marrone chiaro passiamo alla pittura delle zampe, dei segmenti delle antenne e dei bordi del carapace. Infine lasciamo asciugare il colore, spazzoliamo la miniatura, compattiamo i bordi delle basi con la fiamma di un accendino e volendo con un po’ di marrone scuro spazzoliamo le basi grigie per dargli un effetto polveroso. Una volta che siamo soddisfatti del nostro lavoro “lacchiamo” le miniature con il Primer trasparente opaco per sigillarle e proteggerle (ho applicato anche un sottile strato di Primer Tamyia "Clear" ad ogni scarafaggio dopo averlo laccato per dargli un po’ di lucentezza). IL risultato finale dovrebbe essere simile a quello nella foto.
  
La Pittura dei Ratti Servitori 
Il processo di pittura per i ratti servitori è simile a quello degli scarafaggi. Ho iniziato con la spazzolatura a secco di tre ratti con marrone scuro, poi con il marrone chiaro ed ho finito con una passata leggerissima di marrone chiarissimo mescolato col marrone tan. Gli altri tre ratti li ho spazzolati con il grigio scuro, poi con il grigio chiaro ed infine con una passata leggerissima con un grigio ancora più chiaro. Così facendo avremo a disposizione tre ratti marroni e tre ratti grigi che in fase di gioco ci aiuteranno a distinguere i ratti normali da quelli guerrieri senza l'uso dei segnalini. Una volta poste le basi di pittura si passa alla verniciatura delle orecchie, del naso, della coda con il color carne e quella delle cinghie di cuoio usando il marrone tan. Dopo aver mescolato il nero con l’argento utilizziamo il pennello punta tonda per colore metallico per dipingere la spallina, la mannaia e la fascia da polso (che può essere anche color oro). I denti vanno dipinti di bianco con un pennello minuscolo facendo attenzione a non coprire le aree scure che li dividono. Infine con un pennello punta tonda piccolo utilizziamo l’inchiostro marrone scuro per approfondirele pieghe nei dettagli. Verniciamo i bordi della spallina e della mannaia utilizzando l’argento. Io ho usato un puntino rosso su ogni bulbo oculare del ratto per farli sembrare ancora più minacciosi. Le basi possono essere realizzate come quelle degli scarafaggi o aggiungendo dettagli tridimensionali come erba, sassi etc. Sigilliamo le miniature col Primer trasparente opaco e poi col "Clear". A lavoro ultimato i ratti servitori dovrebbero apparire più o meno come quelli nella foto. 

Pittura dei Grandi Servitori 
Una volta finiti i servitori piccoli si può passare alla pittura di quelli più grandi. Prima di dipingere i grandi servitori si possono cercare su internet delle foto di ragni o bruchi per aiutarsi con la scelta dei colori. 

Pittura del Ragno 
Per il Ragno utilizziamo una spazzolatura sull’intera figura col nero seguita da una col marrone. Con un marrone chiaro spazzoliamo solo la superficie superiore del dorso poi con l’inchiostro nero molto diluito inchiostriamo tutta la superficie per rendere visibili i tratti del viso del ragno e gli altri particolari. Questa inchiostratura servirà esclusivamente per mettere in risalto i particolari più piccoli e nascosti per questo dovrà essere molto leggera da non coprire la precedente spazzolatura a secco coi grigi e il marrone. Anche in questo caso ho usato il colore rosso per gli occhi e anche per l'estremità delle zampe. Sempre col rosso ho dipinto la "goccia" sul dorso per far somigliare la miniatura al segnalino di "Vanestra" il Boss dei servitori. Con un pennello pulito pitturiamo le zanne di bianco prima di procedere con la decorazione delle basi e la laccatura come precedentemente descritto per ottenere il risultato nella foto.

Pittura del Millepiedi 
Il millepiedi l’ho dipinto quasi completamente a secco utilizzando le tecniche di spazzolatura e inchiostratura. La prima cosa da fare è spazzolare l’intera miniatura col marrone scuro e successivamente un altro paio di volte utilizzando il marrone mescolato col rosso, poi il nero ed infine col giallo. Utilizziamo un piccolo pennello a punta tonda per inchiostrare di nero le pieghe tra i segmenti del millepiedi e le articolazioni delle zampe. Col pennello a punta piatta più piccolo spazzoliamo le zampe, le antenne e bordi del carapace. Col rosso pitturiamo gli occhi malvagi e finiamo la miniatura dipingendo la basi con gli stessi colori e tecnica impiegati sulle altre miniature. Spruzziamo il Primer trasparente opaco poi il "Clear" ed il gioco è fatto.

sabato 12 ottobre 2013

BREAKING BAD - STAGIONE 1

Negli ultimi mesi avevo sentito parlare di questa serie tv talmente tante volte e talmente tanto bene che senza tanti ripensamenti ho deciso di preocurarmi tutte le stagioni (cinque) per lanciarmi in una delle mie famose full-immersion seriali! detto fatto ho polverizzato in pochissimo tempo le prime due stagioni, ma in questo post voglio parlare solo della prima. Sette episodi in totale, un finale che non può essere considerato come tale visto che non chiude nessuno nei cicli narrativi che ha aperto e un ritmo che vive troppo spesso di alti e bassi. Se paragono le prime stagioni o anche i soli primi sette episodi di altre serie tv che a me sono piaciute molto come Dottor House, Dexter, American Horror Story, Prison Break o Lost tanto per fare qualche esempio, beh questo Breaking Bad secondo me non regge il confronto! gli unici aspetti che mi sono piaciuti di questa "season one" sono la coinvolgente evoluzione caratterial-comportamentale del protagonista del telefilm (Walter White) e l'abilità con la quale viene "costruita" la suspence in molti momenti della narrazione. Anche la recitazione degli attori non è affatto male. Per un giudizio più completo ed attendibile aspetto di vedere almeno la terza serie.

venerdì 11 ottobre 2013

THE ISLAND - GIOCO DA TAVOLO

Dopo aver giocato per un'estate intera al divertentissimo "L'Isola di Fuoco", dopo aver trascorso giorni e giorni a studiare il regolamento, a pitturare le miniature e a provare (senza fortuna!) a superare il primo capitolo dello stupendo "Mice and Mystics" e dopo essere andato a caccia di tesori contro Maria nel coloratissimo "Jamaica" adesso è arrivato il momento di sfuggire ai temibili serpenti di mare, squali, balene, vortici ed eruzioni nell'avvinchente "The Island". Dunque terzo titolo a tema "isolano" e divertimento assicurato grazie al regolamento semplice, alle miniature colorate e ai tanti imprevisti! stasera lo testo poi magari nei prossimi giorni gli dedico una breve recensione.

THE LEGEND OF ZELDA - THE WINDWAKER HD WII U

Se continuo ostinatamente a comprare ogni nuova console Nintendo è quasi escusivamente per i grandi "classici" della grande N: sto parlando dei vari Super Mario bros., Luigi's Mansion, Pikmin, Metroid, Mario Kart, Mario Tennis, StarFox, Donkey Kong e soprattutto di The Legend of Zelda. Dai primi due capitoli usciti per il NES (che ho ancora) arrivando fino a "Twilight Princess" e "Skyward Sword" per Wii, li posseggo o li ho posseduti tutti. Alcuni titoli (come i compianti "Ocarina of Time" e "Majora's Mask" per Nintendo 64) li ho venduti, altri sono andati persi nei vari spostamenti e traslochi. Nonostante queste perdite col tempo sono riuscito a rimpolpare la mia collezione privata recuperando "fisicamente" alcuni titoli ed acquistandone online nel Nintendo Shop altri. Ad oggi sono fiero di avere nella mia vetrinetta oltre alle sopracitate edizioni per NES e Wii, anche "A Link to the past", "Four Sward" e "The Minish Cap" per GBA, tutti i titoli per DS e 3DS, "The Windwaker" e "Zelda collection" per Gamecube. Detto questo come potevo non prendere il primo Zelda in HD della storia? semplice, non potevo! ed ho deciso di fare le cose in grande non comprando l'edizione disco singola, ma la Limited Edition di "The Windwaker" per Wii U con il libretto speciale e soprattutto con la bellissima statuetta del cattivone Ganondorf! che dire la confezione e tutto il suo contenuto sono davvero bellissimi e la mia vetrina da una settimana a questa parte è pià ricca!

sabato 5 ottobre 2013

COME SCARICARE ED INSTALLARE LA PATCH PES 2014

Di seguito riporto una semplice guida per immagini per scaricare ed installare la Prima Patch per PES 2014, che consentirà a tutti gli utenti di giocare tutta la Premier League inglese e la Liga portoghese  coi nomi delle squadre, gli scudetti e le maglie ufficiali e la Bundes tedesca con i nomi e gli scudetti giusti. Oltre a questo con la Patch in questione vengono introdotti alcuni volti di calciatori ed inserite le maglie reali di alcune nazionali come Olanda e Brasile. Per saperne di più vi basterà comunque leggere le caratteristiche della Patch prima di scaricarla.  Detto questo cominciamo:



 Per prima cosa bisogna andare su Google e scrivere "patch PES 2014 Pesfan.it"


 Sulla Home del sito Pesfan.it cercate il post dal titolo "Pes 2014, PESFan.it FO v2"


 In fondo al post cliccate sulla scritta "cliccare qui"


Si aprirà una nuova pagina che spiegherà le caratteristiche di questa Patch. Cliccate sulla scritta in alto "CLICK QUI


Nella pagina successiva cliccate su "DOWNLOAD REGOLARE" nella colonna al centro



 Una volta scaricato il file sul PC estraete i file e copiate solo la cartella dati con la scritta PS3 nella pen drive


 Inserite la pen drive nella PS3
IMPORTANTE: la pen drive per essere riconosciuta dalla PS3 dovrà essere formattata in FAT32 non NTFS


 Nel menù della PS3, nella colonna GIOCO cercate la cartella "Utilità dei dati salvati (PS3)"


 Evidenziate la cartella "Dispositivo USB" e cliccate X per entrarci dentro


 Una volta visualizzati tutti i file (devono essere 149) evidenziate la scritta in alto a destra "Copia molteplici" e cliccate X


 Successivamente evidenziate "Seleziona tutto" e premete "OK"



Mettetevi comodi e aspettate circa dieci minuti per la copia di tutti i file. A questo punto il gioco è fatto 


Spero di esservi stato utile, se volete aggiungermi agli amici il mio nick è Tiziano75

Buon PES a tutti.