sabato 28 agosto 2010

COSA DOBBIAMO ASPETTARCI?

Roma: erano diversi mesi che volevo scrivere un post sulla mia squadra del cuore, l'Inter; poi per un motivo o per un altro non l'ho mai fatto anche se mai come quest'anno di motivi per dedicare qualche riga a Zanetti e co. ce n'erano e come! però mi piace aver deciso di farlo l'indomani di una sconfitta piuttosto che dopo le vittorie di coppa e campionato. E' ovvio che aver perso contro l'Atletico Madrid (che ha meritato il successo) ieri sera dispiace, ma brucia meno di altre vecchie sconfitte. Criticare oggi l'Inter mi sembra davvero fuori luogo, certo ieri si poteva fare di più, ma quest'anno i nerazzurri di soddisfazioni ai propri tifosi ne hanno date moltissime per questo oggi sono qui a ringraziare società, dirigenza e giocatori per le belle emozioni che ci hanno regalato nel 2010. Ora dopo cinque anni di successi culminati con la tripletta ottenuta a maggio non si può pretendere di vincere ancora e così tanto, però allo stesso tempo mi sento di dover criticare alcune scelte fatte da Moratti e soci; mi spiego meglio: per come la vedo io il 22 maggio scorso si è chiuso un ciclo, cominciato con il Mancio e terminato appunto con la vittoria della Coppa campioni inseguita da moltissimi anni. Quando si chiude un ciclo si possono fare due scelte: quella di riconfermare in toto la rosa per ringraziarla di quanto fatto o cercando (gradualmente) una rifondazione. Io tra le due strade preferirei che l'Inter avesse battuto la seconda, perchè riconfermando l'intero organico peraltro quasi totalmente composto da ultratrentenni o quasi, si rischia di fare la fine del Milan; nel calcio secondo me non ci deve essere gratitudine perchè ormai più che uno sport il gioco del pallone è diventato un business ed è per questo che io se fossi stato Moratti avrei fatto cassa coi giocatori più appetibili ed avrei puntato sui giovani tenendo in rosa qualche senatore a fare da chioccia (Zanetti, Cambiasso ed Eto'o ad esempio). In parte questo è stato fatto riportando in casa madre giovani (futuri?) talenti come Biabany, Mariga, Coutinho ed acquistandone altri come Ranocchia, Faraoni e Benedetti, ma per il resto l'Inter ha confermato tutti tagliando il solo Balotelli reo di essere ormai ingestibile. Io anzichè allungare il contratto ai trentenni come Milito (che non potrà mai ripetere la stagione scorsa!), Maicon (anche se è ancora il miglior terzino in circolazione) e Chivu ad esempio, li avrei venduti per fare cassa e avrei re-investito in giocatori giovani o in prospettiva (Fabregas più di Mascherano e Rossi più che Kuit). Certo io non sono un esperto di mercato, ma non ci vuole chissà quale esperienza per capire che i giocatori dell'Inter sono piuttosto spremuti ormai e per quanto se ne dica anche molto appagati. Quest'anno se le cose rimarranno così non si vincerà molto (forse solo l'Intercontinentale) perchè lo sport è fatto anche e soprattutto di stimoli e i giocatori dell'Inter ormai hanno la pancia piena. Ora mancano pochi giorni alla fine del mercato e se non è proprio il caso di correre ai ripari beh però qualcosa andrebbe fatta! è evidente secondo me (e non sono un esperto!) che all'Inter manca un terzino sinistro di ruolo: Chivu è adattato e non è più lo stesso: nelle prime due partite della stagione si è fatto "umiliare" da Menez prima e da Reyes dopo. Il rumeno secondo me renderebbe più come centrale e sarebbe una bella alternativa a Lucio e Samuel (coppia salda, ma lenta e vecchietta ormai) più di quanto non siano Cordoba e Materazzi arrivati a fine carriera. Si lo so ci sarebbe Santon, ma il "bambino" sono due anni che non esplode ed è sempre infortunato. Oltre al terzino sinistro manca un centrocampista di qualità che faccia coppia con Cambiasso perchè i vari Muntari, Mariga, Motta e Stankovic sono buoni giocatori, ma non talenti e in aggiunta Zanetti ha trentasette anni e dovrà tirare il fiato. Poi manca una punta di ruolo, una punta che dia il cambio a Milito o nel caso che si voglia far giocare Eto'o prima punta allora un'esterno. Non Sculli, giocatore medio, non Forlan, magari un giovane come Rossi o un Cassano da far giocare esterno al posto di Pandev che nonostante la preparazione regolare non vede mai la porta. Il fatto di aver scelto come allenatore Benitez oggi spiega molte cose secondo me: il professore infatti avrà anche una grande preparazione tecnica e pur essendo un grande conoscitore di calcio manca un pò in carattere e carisma rispetto ai suoi predecessori. Questo non da molta sicurezza ai giocatori che erano stati abituati ad avere una guida "forte" in panchina e consente alla società di gestire tutto mercato compreso; un anno fa se l'allenatore dell'Inter avesse chiesto due o tre giocatori sarebbero stati presi, quest'anno Benitez ha chiesto due innesti per puntellare la squadra e non è arrivato nessuno; la conferma di Mariga, gli acquisti in prospettiva di Faraoni e Ranocchia e i ritorni di Coutinho e Biabany rappresentano troppo poco per poter competere con Real (Ozil, Canales, Pedro Leon, Di Maria etc.) o Barcellona (Villa, Mascherano, Adriano etc.) e mettono in serio pericolo la leadership anche in campionato perchè la Juve (con 10 giocatori nuovi) ed il Milan con Ibra si sono rinforzate molto. Ultima considerazione: ieri sera si è vista una condizione fisica precaria dei giocatori che ha fortemente condizionato la gara (anche l'Atletico però inizia la stagione questo weekend!) e su questo posso pure passarci sopra, ma secondo me Benitez sta sbagliando a cambiare aspetto tattico alla squadra così presto: la difesa molto più alta accorcia si la squadra e la distanza tra i reparti, ma espone a grandissimi rischi se non si ha ancora una preparazione fisica adeguata. Difensori solidi e lenti come Lucio e Samuel se schierati bassi sono un muro invalicabile (vedi lo scorso anno), ma se costretti a difendere altissimi rendono molto meno perchè se superati faticano a rincorrere; la difesa in queste prime due uscite è sembrata di burro e i primi campanelli d'allarme già c'erano stati con la Roma (Totti ha messo i compagni almeno quattro volte davanti al portiere) e ieri si sono oltremodo amplificati. Magari sarebbe il caso di "sperimentare" gradualmente i nuovi schemi tattici e soprattutto con clienti meno ostili e forti di Roma e Atletico. Ritornando al discorso del mercato, nel rispetto del tanto decantato fairplay finanziario (che peraltro le altre grandi società non sta rispettando) non credo che Moratti non abbia i soldi per comprare un paio di buoni giocatori visti gli introiti in entrata di quest'anno: circa 120 milioni di euro tra campionato e coppe, più i soldi ricavati dalle cessioni di Balotelli (28), Quaresma (6), Burdisso (8), Arnautovic (3), tre ragazzini al Milan (7) ed allenatore (16) con stipendi annessi; l'adeguamento dei contratti di chi è rimasto non giustifica secondo la staticità sul mercato dell'Inter e se una società che è fresca di vittoria di Coppa Campioni e Campionato non può permettersi di comprare uno Sculli qualunque allora forse è il caso di cominciare a preoccuparsi...

P.S sono riuscito a scrivere un post senza mai nominare Mou, che ringrazio per tutto quanto conferenze stampa al vetriolo comprese...

Scritto su richiesta dei ragazzi di "SoloInter"

domenica 1 agosto 2010

LA CURA DEL TEMPO

Roma: esattamente un anno fa scrivevo QUESTO e subito dopo, colmo di rabbia, delusione, sconforto, tristezza e compagnia bella, decidevo di chiudere il mio blog. Reduce dall'ennesima storia andata male infatti avevo deciso drasticamente di chiuderla un pò con tutto e con tutti e "fermare" il blog era stato il primo passo in quella direzione. Da li in poi di tempo però ne è passato e di cose ne sono cambiate e successe: alcune molto belle, alcune meno, ma ad oggi posso dirmi profondamente soddisfatto e felice per quanto accaduto e per quanto sono riuscito a fare e realizzare; per questo oggi io mi sento un Tiziano diverso da quello di un anno fa come da quello di due, di tre, di cinque o dieci. Ed il merito stavolta è davvero TUTTO mio perchè a differenza di moltissime altre occasioni ce l'ho messa davvero tutta per risalire la china e per uscire da un periodo molto difficile della mia vita. Ho dato tutto me stesso senza riserve prendendomi anche molt rischi perchè il pericolo di ricadute in certi casi è altissimo e conseguentemente dolorosissimo; ma senza indugiare troppo e senza timore un anno fa mi sono rimboccato le maniche, ho smesso di autocommiserarmi e ho provato a ripartire da zero pur avendo avuto spesso addosso la sensazione di non riuscire a farcela. E' stato un cammino lungo e faticoso pieno di "insidie e briganti", ma nonostante ciò devo dire che sono riuscito a non avere paura e a non spaventarmi anche quando le cose non sembravano andare per il meglio (ed è successo Dio solo sa se è successo!); in quei momenti più che pensare al passo da compiere ho cominciato a pensare a quello che stavo compiendo. In questo modo ho SCELTO di vivere la mia personale "rinascita" giorno per giorno. C'è da aggiungere comunque che lungo la strada qualcosa ovviamente è andato perso (a conti fatti però devo ammettere che non si è trattato di perdite così importanti), ma è anche vero che ho avuto la fortuna ed il privilegio di (ri)scoprire delle persone che non si sono tirate indietro e mi hanno teso una mano quando ne ho avuto bisogno e sono venute in mio soccorso quando ne ho avuto bisogno; di loro non mi potrò mai dimenticare ed anche se non dovrei farlo qui li voglio lo stesso ringraziare pubblicamente (anche se loro già lo sanno che per me sono speciali): Stefania, Giuseppina, Marco e Fabrizio. Grazie amici miei, grazie davvero. Per tutto. A loro va aggiunta la mia famiglia che non ha mai smesso di starmi vicina e di dimostrarmi il suo amore (anche se a tal riguardo non ho mai avuto dubbi). Insieme a loro ho pian piano riscoperto me stesso e sono riuscito a tornare ad essere la persona che ero e che ho sempre sognato di essere. Il passato (sopracitato) è vero che inevitabilmente resta e forse resterà, ma in questo caso mi sento di scrivere che lo farà sottoforma di esperienza o poco altro più; dentro di me si è fatta largo la sensazione di non aver mai vissuto certi momenti di un passato che mai come prima mi sembra davvero molto lontano. Meglio così. Si guarda avanti. Si guarda avanti ed al presente che a memoria devo ammettere non ricordo mai tanto sereno e bello; un presente, il mio, che ha un nome: MARIA. Un nome tanto semplice e comune, ma altrettanto bellissimo e straordinario come la persona che lo indossa. E' cosa nuova per me fare esplicitamente nomi e scrivere certe cose sul blog, ma ormai siamo tutti figli del Web e questo da sempre è stato il mio diario personale dove ho scritto e scrivo di ME e conseguentemente di Maria; una ragazza conosciuta quasi per caso otto mesi fa e che tra un mese (non per caso!) verrà a vivere con me! scritto così sembra tutto molto "banale" e scontato, ma credetemi tra il nostro primo incontro davanti ad un fiore di zucca (senza) alici e l'andare a vivere insieme c'è stato di tutto: Amore, amicizia, confidenza, incomprensioni, treni, scioperi, febbri, neve, baci, carezze, film, lacrime, amarezza, felicità, mare, vacanze, mercante in fiera, ikea (tanta ikea!), maggiolone, ancora treni, telefonate (tantissime!), ricariche al cellulare, messaggi, massaggi, difficoltà e ancora e soprattutto Amore. Io non posso sapere come andrà tra noi, ma Maria comunque andrà mi rimarrà sempre nel cuore perchè in pochissimi mesi ha fatto più di quello che tante altre persone non sono riuscite a fare pur avendo avuto a disposizione molto più tempo. Maria mi è stata vicina SEMPRE, dal primo momento che l'ho conosciuta; mi ha sempre seguito e supportato nelle mie iniziative e mi ha mostrato in mille occasioni la sua stima ed il fatto di credere molto in me. Beh questo a me basta e avanza! e se aggiungiamo che è davvero bellissima col suo sguardo lucido e profondo e quel sorriso contagioso (nei suoi occhi mi perdo e dei sui sorrisi mi nutro) beh il gioco è fatto! approfitto del blog per ringraziarla per tutto il "bello" con cui mi ha circondato in questi mesi e per l'aver reso bellissima e soleggiata anche la giornata più grigia e buia del mio interno-inverno. Anche se potrebbe non sembrare esserlo, questa è davvero una dichiazione d'Amore con la A maiuscola per la donna che amo e che per me lascierà i suoi affetti a Pavia per venire a stare a Roma. Detto questo (avrei mooolto altro da scrivere) voglio aggiungere solo che spero vivamente che questa seconda parte del 2010 sia meravigliosa, coinvolgente e "viva" anche solo la metà di quanto lo è stata la prima perchè allora vorrebbe dire che sarebbe davvero indimenticabile...
P.S. presto posterò qualche foto della nostra nuova casetta...
N.B. non mi sbagliavo...quel bacio e quei brividi provati il primo gennaio non potevano che preannunciare un anno fantastico...e pensare che il "meglio" deve ancora arrivare...