
mercoledì 30 luglio 2008

martedì 29 luglio 2008

Roma: la settimana di vacanza oltremare, oltre che per ricaricare le energie, mi è servita per resettare la mente ed iniziare una "nuova" raccolta di pensieri in vista poi delle tante cose che avevo ed ho in mente di fare da adesso in poi. Quando sto da solo e tranquillo infatti mi piace molto calarmi in una sorta di intimistica introspezione durante la quale rifletto sugli aspetti della vita quotidiana che mi interessano di più. Tra questi ovviamente c'è sempre il discorso aperto sull'Amore, quello con la A scritta grande. Secondo me (sarò pazzo) non esistono sensazioni o sentimenti astratti, l'Amore è tangibile e si può toccare come il dolore, la noia, l'affetto, l'odio e la felicità. E come tutte le cose concrete e tangibili, anche l'Amore necessariamente deve avere una forma. Dopo giorni di riflessione sono arrivato alla conclusione che l'Amore ha la forma di un cerchio. O almeno il mio di Amore ha la forma di cerchio. Questo per una serie di motivi: perchè tra accelerazioni e frenate l'Amore ha un andamento regolare, perchè l'Amore gira sempre e perchè l'Amore è il sentimento dalla forma perfetta come appunto un cerchio. Sicuramente ci sarà un sacco di gente in disaccordo con quanto penso ed ho scritto perchè il loro Amore magari avrà una forma diversa dalla mia o più semplicemente perchè penseranno "questo è matto, l'Amore non ha forma!". Forse avranno ragione loro, sta di fatto che avevo voglia di condividere coi miei amici lettori questo pensiero e l'ho fatto...altrimenti a cosa servirebbe un blog?
lunedì 28 luglio 2008

Roma: visto il crescente successo di pubblico per l'area "intrattenimento-giochi" di questo Blog, ho pensato di "regalare" ad alcuni dei miei lettori un nuovo "Free-Game" con cui poter giocare collegandosi direttamente su questo spazio. Si tratta di "BOXHEAD: THE ZOMBIE WAR" un mini-gioco completo in cui vestirete i panni di un cacciatore di non-morti che ha come unica missione quella di farli fuori tutti per non finire come loro spuntino pomeridiano. Avrete a disposizione un'intero arsenale di armi e munizioni che arricchirete andando avanti nei livelli di gioco. Oltre ad una notevole quantità di "sputafuoco" potrete disporre di varie modalità di azione che però non voglio svelare per non togliervi la sorpresa. Per giocare basta "scrollare" il Blog fino all'area giochi e cliccarci sopra. Se vi erano piaciuti i classici "Asteroids" e "Space Invaders" e vi eravate diveriti con "Disc Drop" allora sono sicuro che dall'esperienza con "The Zombie Wars" uscirete letteralmente "scimmiati"...
Roma: fino a qualche tempo fa sul mio blog la settimana cominciava con le tradizionali "Riflessioni" (prima mie poi del Tigre poi ancora mie) che servivano a fare il punto della situazione e a chiudere il conto con il weekend precedente in vista poi del successivo. Con l'avvento dell'estate questa tendenza è andata via via scemando anche e soprattutto perchè sentivo la necessità di dover tagliare un attimo i fili dei discorsi e pensare (e scrivere) altro. Questo non vuol dire (e ve ne sarete anche accorti) che non avrei più scritto pensieri, sensazioni ed anche riflessioni sul momento che sto (e stiamo) vivendo, ma sinceramente ho preferito farlo occupandomi di altri argomenti. Con questo post oggi però voglio tornare a scrivere e parlare un pò di me e dei miei amici, senza però entrare troppo nei particolari. A differenza delle estati precedenti quest'anno abbiamo deciso "consensualmente" di cadere nella trappola di tornare ad Ostia. Questa nostra decisione se è vero che ci ha regalato weekend più frizzanti rispetto alle precedenti estati, dall'altra ci ha dato e ci sta dando la sensazione di non "staccare" mai la spina! urge quindi (almeno per il sottoscritto) periodo di "allontanamento" da locali ballerini ed affini, per passare a serate romane più tranquille e "passeggiose" pre-vacanza al mare. Preso atto di questa nuova necessità vado ad illustrare in stile carrellata cinematografica la situazione attuale. Il "Bungalow" si sta dimostrando ne più ne meno che il proseguimento estivo del "Fashion Bar", con tutti i pregi ed i difetti che ne conseguono. Nel locale marino sto e stiamo assistendo alla prosecuzione di storie e discorsi iniziati ed avviati nella stagione invernale e che almeno parzialmente speravo tanto potessero un attimo essere messi da parte. Ma questo non è stato (e sembra non essere) possibile perchè in fin dei conti non c'è stato un vero e proprio passaggio tra Inverno-Estate! l'unica differenza (oltre alla temperatura) è stata di tipo logistico, perchè per il resto si è trattato semplicemente di un "trasloco" di gente da una parte ad un'altra: quindi di conseguenza ci siamo trovati difronte alla stessa organizzazione, alle stesse bariste, alla stessa musica e soprattutto (come già detto) alle stesse persone! quindi chi come me si aspettava e si augurava un sano e "metabolico" cambio di abitudini, di ambienti, di situazioni e di persone è rimasto sicuramente deluso. Chi invece non è rimasto tanto deluso (almeno dall'ambiente e dal contorno) è stato il mio amico Sandro. Sempre super indaffarato (fisicamente ed emotivamente) il Tigre ha lentamente ricominciato a "graffiare" ed è indiscusso protagonista di questo momento dell'anno. Il Sandro soprattutto nel weekend arriva sempre molto carico ed è uno spasso vederlo all'opera con le mani in pasta a destra e a manca. Durante le nostre domeniche Piscina-Zoe-Testaccio-Pongo che sono servite e servono per fare il bilancio delle situazioni in corso l'ho invitato più volte ad una maggiore rilassatezza e tranquillità nell'affrontare tutto quello che gli si stava prospettando davanti. Il mio tentativo però come presagivo è fallito miseramente davanti all'esuberanza del Tigre, che non tradendo il suo soprannome e la sua indole, tutto può accettare tranne che sentirsi limitato od intrappolato in una gabbia. Questa settimana sembra potergli regalare interessanti novità e sviluppi, per questo attendo "succose" ed importanti notizie ovviamente in forma privata. Con un sincero in bocca al lupo, passo a scrivere degli "Altri" anche se per loro non spenderò più di un paio di righe visto che le situazioni più o meno sono rimaste immutate e quindi inutili da ribadire. Due parole è giusto spenderle anche per il sottoscritto: ho voglia di vacanze! dovrò stringere i denti ancora un pò prima di rivedermi al mare spalmato sulla sabbia. Nel frattempo, mentre cerco di resistere ad un forte mal di collo-spalla ed all'ondata anomala di alcune ex tornate alla carica, mi godo il mio Mini ASUS, il Guitar Hero portatile per DS, il Giradischi coi Sex Pistols e un vecchio romanzo di Fante...
giovedì 24 luglio 2008

Roma: ultimamente ho gradualmente ripreso a scrivere racconti e rimesso mano su quel "La Serenità dell'incertezza" che mi porto ormai dietro da più di due anni. Non vi avevo più parlato di rassegne e concorsi perchè dopo la recente (marzo c.a.) pubblicazione de "L'Astronave" il mio appetito letterario era un pò diminuito. Nonostante questo però dopo la realizzazione di "Istruziono per l'illuso", "Note di silenzio" ed "Una certa ragazza" ho deciso di inviare alcuni dei mie racconti (tre per essere esatti) in Concorso a Cecina. Il Concorso in questione è organizzato dalla stessa Casa Editrice Dirka che sembra aver apprezzato il mio "lavoro" e mi ha convinto a partecipare a questa nuova competizione per scrittori emergenti. Di oggi la notizia che sarà "Mìa" a rappresentarmi in questa rassegna, visto che è stato questo mio racconto breve ad essere selezionato dalla Giuria. Questo non può che farmi piacere per almeno tre motivi: 1- Mìa è secondo me uno dei miei racconti più interessanti e nei quali si possono rintracciare alcune delle mie caratteristiche principali come "scrittore"; 2- Mìa è uno dei miei primi racconti e dopo tanto tempo meritava un piccolo riconoscimento; 3- Mìa per via del suo contenuto esplicitamente, ma elegantemente "erotico" prima di oggi era stato sempre non ammesso ai concorsi. Il perbenismo (ipocrita e di facciata) sembra andare ancora molto di moda. E sempre a proposito di perbenismo, con la scelta dell'illustrazione di questo post spero di non aver "turbato" nessuno, anche perchè trattasi di un famoso (e bellissimo fidatevi) dipinto del 1866 di Gustave Courbet dal titolo "Il Sonno". Appena avrò notizie fresche sull'andamento della rassegna ovviamente vi aggiornerò attraverso il Blog.
Roma: articolo doppio stamattina per confermare una sensazione che mi portavo dietro da qualche tempo e che riassumerei così in quattro parole: sono un ex giocatore! troppi interventi, troppi acciacchi, troppi dolori ormai mi condizionano nella pratica sportiva rendendola molto meno piacevole. Il problema è che non penso più a divertirmi o all'esito delle gare, la mia unica preoccupazione quando scendo in campo (Tennis o Calcio non fa differenza) è quella di finirla al più presto e soprattutto quella di non farmi male. In questo modo l'attività sportiva perde notevolmente fascino e basta un campo in terra rossa un pò irregolare con qualche buca di troppo a mandare in tilt le mie articolazioni e conseguentemente il mio stato d'animo. Concluso questo breve preambolo passiamo alla cronaca degli eventi settimanali partendo dalla partita di tennis che vedeva impegnati Attilio e Massimiliano contro me ed Andrea nel "remake" dell'incontro di una settimana fa conclusosi 6-4, 7-5 per la prima coppia. Stavolta finisce 6-2, 6-2 con il sottoscritto ed Andrea costretti ad ammainare bandera bianca sul 4-2 del secondo set. Il risultato però secondo me è un pò ingannevole soprattutto se messo in confronto con quello della gara di andata. Nella prima partita infatti io e "Smash Man" eravamo riusciti a conquistare ben nove giochi (contro i quattro dell'ultima sfida) giocando però decisamente peggio rispetto a martedì. Questa settimana abbiamo tenuto testa alla forte coppia Attilio-Max giocando punto su punto. La maggior parte dei giochi si è conclusa ai vantaggi ed a fare la differenza sono stati la maggiore freddezza ed esperienza della prima coppia che è uscita fuori nei momenti più importanti. Però non bisogna togliere merito a Massimiano ed Attilio che hanno condotto il match dall'inizio alla fine senza dare mai l'impressione di non averlo in pugno. C'è stato solo un momento, all'inizio della seconda partita, in cui sembrava potersi riaprire la contesa, ma un buon servizio di Attilio ed un mio eccessivo nervosismo ha rimesso a posto le cose chiudendo definitivamente la partita con un doppio 6-2. Per la cronaca devo aggiungere che siamo stati tutti e quattro condizionati da un campo in non perfette condizioni che favoriva rimbalzi irregolari della pallina, un'illuminazione ridicola ed un vento fortissimo che oltre pungerti agli occhi faceva "ondeggiare" in aria la sfera gialla. Parlando dei singoli posso dire che Massimiliano ha giocato un pò col freno a mano tirato per via dei soliti problemi alla schiena mostrando però tutta la sua classe nell'accarezzare la pallina con la racchetta in pugno. Lui sta una spanna sopra agli altri e si vede. Attilio ha servito pulito e giocato altrettanto senza forzare mai troppo. Ha sbagliato un pò troppo sotto rete, ma ha infilato diversi e potenti passanti. Andrea ha giocato forse la sua miglior partita tenendo testa per buona parte del match da solo agli avversari. Più preciso e potente nel servizio che in occasioni precedenti ha infilato qualche aces ed è tornato a ruggire nelle fasi di attacco. Io sinceramente sono stato condizionato dal terreno di gioco che, con le sue buche, spaventava me ed il mio ginocchio. Se a questo aggiungo la terra negli occhi e la solita spalla dolente già al primo turno di servizio la frittata è fatta. Questa ovviamente non vuole essere una giustificazione, ho giocato male punto e basta. Nonostante servissi potente e preciso non sono riuscito mai a tenere un turno di battuta in tutto l'incontro, ho sbagliato una serie incredibile di palle facili ed il primo punto l'ho fatto dopo sette giochi. Questo basta ed avanza a spiegare un pizzico di nervosismo immotivato (scusa Attilio!) e a darmi la Palma del peggiore in campo. Detto questo ora mi prendo una settimana di riposo poi credo e spero si ritorni a giocare.VITTORIA DI MISURA
Roma: e dopo il tennis è arrivato il momento di parlare di calcio. Dopo circa un mese e mezzo dalla mia ultima apparizione all'interno di un rettangolo di gioco verde (Panzetta vs Piazzetta) sono finalmente tornato a calzare le mie Kelme e a pestare l'erbetta sintetica (e anche un bel pò di gomma viste le condizioni del campo in cui ho giocato) dello S.C.O. che mi vedeva tornare dopo ben sei anni. Diciamo subito che il circolo sportivo in questione non evoca in me belle sensazioni visto che sui suoi campi c'ho lasciato entrambe le ginocchia; era ed è quindi condivisibile la mia "leggera" apprensione nel rimetterci piede dopo tanto tempo. Tranquillizzo subito chi mi legge dicendo che non mi sono fatto male e per fortuna non è successo nulla di strano eccezion fatta per il rumore "croccante" che emetteva il mio ginocchio sinistro ogni volta che accennavo ad uno scatto. A parte questo partita Aziendale Ospedaliera molto tranquilla giocata quasi interamente sottoritmo per via dello scarso "vigore" fisico generale. Finisce 4 a 3 per la mia squadra in cui giocavano i due capotecnici (uno in porta uno in attacco), mio cugino Manolo, Luciano, e tre colleghi di lavoro. Dall'altra parte squadra per metà composta da Medici Radiologi e Tecnici di Radiologia. Quindi se di derby non si è trattato poco c'è mancato. La partita l'abbiamo fatta per tutto il tempo noi, ma è rimasta in bilico fino alla fine per via dei moltissimi errori sotto porta del nostro duo d'attacco. Ovviamente non ha senso che io mi metta a scrivere la cronaca del match, posso solo riportare sul blog il fatto che Manolo ha giocato molto bene svariando su tutta la fascia sinistra dalla difesa all'attacco. Si è reso pericoloso con un paio di conclusioni ed ha chiuso bene gli spazi in mezzo al campo. Un redivivo Luciano si è piazzato al centro della difesa e svariato a destra e sinistra per chiudere tutto quello che c'era da chiudere. Mai una sbavatura, sempre attento e quando c'è stato da spazzare via alla cieca non si è tirato indietro e l'ha fatto. Io sono lontano anni luce da quello che ero e che ricordo di essere stato. Il piede ed i tocco ci sono e forse ci saranno sempre, quello che manca è una condizione fisica accettabile che mi consenta di connettere i piedi alla testa. Nonostante la mia pochezza atletica ho messo il punto sul match giocando un calcio molto semplice ed efficace da regista leggermente arretrato che per certi versi aveva il compito di dettare i tempi alla squadra. Ho sbagliato molto poco (forse un pallone in tutto l'incontro) ed ho fornito tre assist gol prima di segnarne uno tutto mio nel finale, in pratica quello che ha chiuso la gara. Giocando più avanti nel finale ho fatto vedere le cose migliori grazie anche ad un paio di spunti tecnici non male. Non so se mi ritroverò ancora a giocare a calcio, non sono convinto e devo ammettere che da un pò ho anche perso la voglia. Ma nella vita mai dire mai anche se adesso l'unica cosa di cui ho voglia e bisogno è una vacanza...martedì 22 luglio 2008

Roma: che fossi un tipo per molti versi estroverso lo sapevo già da molto tempo, il fatto che invece gradulmente stia "impazzendo" invece è cosa nuova. Non si tratta di una "pazzia" preoccupante o di tipo violenta tranquilli, ma piuttoso di una "pazzia" che definirei di tipo "intellettuale". Adesso spiegarvi il tutto in questo blog sarebbe veramente difficile quindi accontentatevi del poco che state leggendo e che leggerete di seguito. La mia considerazione nasce dal fatto che nell'ultimo anno e soprattutto negli ultimi tempi la mia curiosità e i miei campi di interesse si sono a dir poco moltiplicati in maniera esponenziale ed il blog ne è "tangibile" conferma. Ormai sono praticamente una "Bestia Onnivora" che si nutre di tutto quello che lo circonda! diciamo che sin da ragazzino ho avuto la fortuna di avere la mente abbastanza aperta ed una curiosità molto vivace che mi ha spalancato diversi orizzonti; però per quanto fosse spiccata la mia voglia di conoscenza si limitava ad alcuni e definiti campi di interesse tra i quali: il Disegno, l'Arte, la Pittura, il Fumetto ed in parte anche la Letteretura. Quindi si trattava di interessi circoscritti. Oggi, dopo alcuni anni di appannamento coincisi con la classica crisi dei trenta anni, il mio desiderio di "sapere" è diventato quasi famelico! ora è ovvio che lavorando in media 54 ore a settimana in una sala Operatoria di tempo per "coltivare" tutto il resto e per sfamare la "Belva" che mi porto dentro non ne ho proprio molto, però devo dire che con impegno riesco e sono riuscito quasi sempre fino adesso ad organizzarmi. E' naturale che tutta questa mia continua ricerca poi sia collegata a delle cose, a dei progetti che mi piacerebbe un giorno riuscire a portare a termine e vedere realizzati. Ci tengo a sottolineare che solo in alcuni casi i miei desideri si scontrano in maniera brusca con la realtà, perchè fondamentalmente i sogni che vorrei prendessero forma riguardano l'aspetto quotidiano e più semplice (e straordinario direbbe il mio piccolo principe) della (mia) vita. Infatti i pezzi del puzzle della mia vita sono per la maggior parte facilmente reperibili nella mia sfera emotiva (e delle persone care che mi circondano) ed anche in quel grandissimo "Mercato a cielo aperto" che è il nostro bel Pianeta azzurro. Non nutro infatti pretese da Premio Nobel o non ambisco a popolarità varie, a me in fondo basta essere "famoso" per poche, pochissime persone alle quali sono legato con doppio nodo d'affetto. Ho delle idee e dei sogni (come tutti credo) che cerco di portare avanti e che sono bravo a non far confondere con quella che è poi la mia vita di tutti i giorni. C'è un tempo per sognare ed uno per agire mi ripeto e ripetono spesso. Io al momento sono in una fase intermedia tra le due e cerco di destreggiarmi un pò da una parte un pò dall'altra per non cadere nella trappola di abbandonarne una. Ma passiamo ad un esempio pratico di "sogno": un giorno vorrei avere una casa tutta mia. E' un "sogno" ovvio, logico quasi scontato e banale. Ora sarebbe bello poter pensare che la mia casa "del futuro" sarà grande, a due piani, ben arredata, con piscina e giardino, vicino al centro, etc., nessuno me lo impedisce di pensare o poter sperare che sarà così. Ma sono anche realista e tenuto conto della situazione generale che mi circonda penso che potrei ritenermi già fortunato se riuscissi a trovare un'appartamento di media grandezza limitrofo alla zona in cui sono nato e cresciuto. Però qualunque sarà il mio posto ci sono delle cose che mi sono ben chiare nella testa. Nella mia casa alcuni "dettagli" non potranno mancare: tra queste un bonsai, il grammofono, una stampa (anche piccola) del Martirio di San Sebastiano, una libreria a muro dove mettere libri e fumetti, una vetrina per i DVD, l'Home Theatre con le casse appese a scomparsa sui muri, un acchiappasogni ed un piccolo Cristo Crocifisso da appendere al muro. Questi sono i "must" (che peraltro ho fatto già in modo da avere portandomi avanti il lavoro) ai quali difficilmente potrei rinunciare. Oltre a questi potrei elencare una serie di cose leggermente più "difficili" da poter avere non solo per problemi economici, ma anche "logistici". Ne scrivo qualcuno: un juke-box (ce l'ho in pugno, ma al momento non saprei dove "parcheggiarlo"); un vecchio flipper per nuove ed esaltanti sfide con mio fratello; il parquet scuro sul pavimento e le pareti dell'appartamento bianche (non mi sembra una richiesta assurda no?); un sistema Hi-Fi Silver con amplificatore a valvole (mi accontenterei di un Maranz o di uno Yamaha) dove collegare tutto dal Televisore ai videogiochi passando per il lettore HD; una piccola bacheca di legno dove mettere in bella mostra la mia collezione completa delle prime due serie degli Exogini; uno sgabuzzino dove riporre in ordine la mia collezione di giochi da tavola (tra cui il gioco dello "Scudetto" mitico!) e la storia delle Console (da Atari a Play2 passando per Mega Drive, Nintendi e Sega vari); una stanza "di troppo" dove poter tenere montato fisso su cavalletti e tavola di legno il mio Subbuteo con le oltre cinquanta squadre (lo so questo è chiedere troppo!); poi vorrei una cucina rossa (frigo smeg compreso), cappa, lavello piano cottura e cappa metallizzati con pavimento e un quarto di pareti (in altezza) piastrellati con "mattonelle" a scacchi bianco-nere e se molto piccola con mini-tavolo e sedie a ribalta sul muro; una lampada ad Arco di Flos (se originale tanto meglio); una chitarra Fender; mi piacerebbe una stanza tutta mia (mai avuta sigh!) che va di moda chiamare "Studio" con un tavolo da disegno inclinato e munito di "diafanoscopio" e casetti vari disegnato da me anni fa, almeno una parete affrescata dal sottoscritto, tempestata di mensole con sopra libri, fumetti, cd ed un pupazzo di Felix (ce l'ho), con dei vinili appesi al muro e la locandina del primo Ritorno al Futuro, un mini impianto stereo ed un piatto giradischi dove poter ascoltare in pace l'inconfondibile "crocchiare" della puntina nei solchi circolari del vinile prima che cominci a suonare. Con questo (solo per il momento) ho concluso aggiungo solo che proprio ieri ho rispolverato dalla soffitta il mio vecchio Piatto Technics e non vedo l'ora stasera di sdraiarmi sul divano e sentir girare "Get a Life" dei Soul II Soul...
sabato 19 luglio 2008
Roma: pochi giorni fa sono arrivate a casa mia, direttamente dagli Stati Uniti, le famose Reebok Pump (di cui ho parlato proprio in questo Blog) e metterle ai piedi è stata una vera e propria goduria; un anno dopo l'acquisto del gioco Simon ho preso un Cubo di Rubik (aiuto!) ed anche la maglia dell'inter col numero 3 di Andreas Brehme e Sponsor Misura ricordo del mio "primo" scudetto interista col Trap. La mia voglia di anni '80/'90 però non era e non è ancora sazia e per questo oggi voglio ricordare ai ragazzi della mia generazione la bevanda gassata "meno apprezzata"dell'ultimo ventennio: la DR PEPPER! comparsa tra gli scaffali dei Supermercati e dei negozi di Alimentari più piccoli (quelli sotto casa per intenderci) tra la fine degli anni ottanta e gli inizi del novanta, la famosa (in America) bibita al dolce sapore di sciroppo e bollicine ha fatto registrare uno dei flop più clamorosi che io ricordi. Seguendo l'esempio della Sanpellegrino che l'anno prima aveva lanciato con discreto successo in Italia la One-o-One (una Coca-Cola svanita praticamente) la nota Azienza Americana Snapple aveva deciso di provare l'attacco all'egemonia della Coca-Cola Company nel nostro paese con la sua bevanda in lattina di punta. E per farlo si era affidata ad una Campagna Pubblicitaria faraonica ricorrendo ai Mass-media, alla Cartellonistica ed anche a Testimonial d'eccezione (l'attore David Naughton tra tutti). Anche il rosso (poi trasformato in bordeaux) della latta, il formato ed il colore Caramello della bevanda era un chiaro riferimento alla Coca-Cola che nel corso degli anni si era già dovuta guardare le spalle (in Italia) dalla Pepsi e dalla One-o-One uscendone dal confronto sempre e comunque vincitrice. E nonostante l'investimento economico e d'immagine della Snapple anche in questo caso il risultato fu lo stesso con conseguenti perdite in dollaroni dell'Azienda Americana costretta in pochissimo tempo a fare le valigie, ritirare dal mercato le sue lattine colorate e tornarsene a casa. Ora scrivo questo post non per cantare le lodi della Coca-Cola né per testimoniare il fallimento della Dr Pepper, ma solo per ricordare questa "simpatica" bevanda che per un'annetto circa ha circolato nel nostro Paese costituendo comunque un'alternativa a quello che fino a quel momento avevo sempre bevuto. Parlo della Dr Pepper perchè mi è dispiaciuto scoprire che molti miei coetanei ignorano la sua esistenza o ne conservano un ricordo molto sfuocato. A loro dico che effettivamente a livello "gustativo" non si sono persi poi un granchè visto che la Dr Pepper, anche se alla vista era uguale alla Coca-Cola, all'assaggio non ne ricalcava neanche lontanamente il sapore e l'aroma. La Dr Pepper pur essendo una benvanda frizzante a base di cola aveva un sapore dolciastro che ricordava da vicino quello degli scriroppi Fassi all' Orzata e al Tamarindo che se non consumata molto fredda ti si incollava a stampo sul palato come Vinavil. Come tutte le bibite con gas e zucchero era scarsamente dissetante e berne una 0.33 intera non era poi così gratificante. E' giusto dire che non tutti la pensavano così e che la Dr Pepper aveva trovato anche da noi un nutrito gruppo di appassionati tristi e dispiaciuti per l'improvvisa e prematura scomparsa dagli scaffali di quella nuova bevanda. Ora sono passati quasi venti anni da allora e la Dr Pepper in America (tutta dal nord al sud) ancora va alla grande tantochè nel corso degli anni sono stati introdotti nel mercato oltreoceano nuove varianti di gusto mai arrivate fino a noi: dalle classiche Diet e Senza Caffeina alle più originali Cherry e Vaniglia - Cherry e Cioccolato (normale e Diet), Rosso Fusion (chissà che significa! forse al Mirtillo), quella allo Scriroppo di Mais e (sentite questa) al sapore di Bacche di Pepe e Panna. Sarei curioso di provarle tutte e non è detto che il prossomo pacco dall'America destinato a casa mia (lo so non si possono spedire generi alimentari, ma ho un amico che fa avanti e indietro) non contenga un bel "blister" di lattine...
venerdì 18 luglio 2008

giovedì 17 luglio 2008
martedì 15 luglio 2008
lunedì 14 luglio 2008
Roma: e sono ancora più cattivi!!! così recitava lo slogan di un vecchio film Horror degli anni novanta (1991 per esattezza) tratto da un racconto dell'omonima Antologia di Stephen King, che prendo qui in prestito per "annunciare" (senza squilli di trombe però!) il mio ritorno sul web e sulle pagine di questo blog. Una settimana passa presto, soprattutto quando butti il cellulare ed ogni tipo di tecnologia moderna (escluso ipod) per immergerti nel silenzio di una Pineta che si affaccia su un mare cristallino dove i bagnanti si contano sulle dita delle mani. Era quello di cui avevo bisogno: io, qualche persona cara (tipo mia madre e quella faccia da blog di mio cugino - vedi sopra), il mare, il sole, un paio di canucci, dei libri ed un cubo di Rubik mai finito! tutto qui ed il cocktail della tranquillità e della serenità è bello e pronto. Sono stati sette giorni molto piacevoli che sono passati in fretta e sono serviti come anestetico temporaneo prima del Tour de Force lavorativo che precederà le nuove ferie estive di metà agosto. Sinceramente tutta questa nostalgia di accendere un PC non ce l'ho avuta ed anche oggi fatico davanti alla tastiera. Ho diverse cose da fare nel quotidiano, ma anche diversi discorsi da chiudere riguardanti la mia vita "creativa" parallela. Però non starò qui a menarvela con quello che proporrò durante la settimana (come ho fatto spessissimo in passato) perchè ho deciso di andare un attimo controcorrente e non organizzare nulla ne praticamente ne mentalmente (e chi mi conosce sa bene quanto è dura per me questa cosa!) lasciando libera strada all'improvvisazione e al "momento". Approfitto di questo post per salutare gli amici che mi leggono abitualmente ed anche per dire che "la cosa che amo di più delle partenze sono i ritorni...".
venerdì 4 luglio 2008
mercoledì 2 luglio 2008

martedì 1 luglio 2008
IL RACCONTO BREVE: DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE DI LUIS SEPULVEDA





























