La corsa era quasi giunta al termine, ancora pochi giri alla fine e Ben Benzina si sarebbe aggiudicato per l’ennesima volta la “Merry – go – Round of the Death”, la gara più difficile e pericolosa di tutto il circuito “Crazy Racers”.
Ben Benzina infatti, alla guida della sua Scalextric Moon Patrol modificata, era rimasto al comando della gara sin dall’inizio ed era giustamente considerato il numero uno nel campo delle “corse clandestine”, non avendo ancora mai perso una sfida.
“E anche stavolta sarò io a vincere perché sono il migliore!” sorrise beffardo il pilota voltandosi verso gli avversari che come sempre lo inseguivano in attesa di un errore che però puntualmente non arrivava mai.
In molti avevano già provato a batterlo, ma su quel tracciato selvaggio ed impervio Ben Benzina si era dimostrato praticamente imbattibile; lo conosceva perfettamente in ogni sua singola curva, cambiamento di direzione o di pendenza ed era anche l’unico corridore che non temeva il suo famosissimo e pericolosissimo “Giro della Morte”: un volteggio di 360° che i piloti erano costretti ad affrontare se volevano tagliare il traguardo.
Tutti, almeno una volta, erano caduti vittima della “Giostra”, tutti tranne l’invincibile Ben Benzina.
L’ultimo a cadervi in trappola in ordine di tempo era stato P.d.L., un corridore il cui soprannome non aveva nulla a che fare con la politica, ma era semplicemente acronimo di Palla di Lardo; il perché di tale nick non era difficile da immaginare.
Ai lati della pista bollente P.d.L., con un tubo di Pringles in mano, si stava gustando oltre al sapore deciso delle famose patatine, anche quello amaro di quel incerto finale di gara.
“Ora te la faccio vedere io Ben!” gridò Mangiapolvere schiacciando deciso sul suo “Turbo-Boost”.
La sua auto accelerò di colpo lasciandosi dietro una coda colorata di scintille che brillava sul nero della pista.
Ora Mangiapolvere era a ridosso della vettura del capolista.
“Stupido illuso, hai sprecato malamente il tuo ultimo Turbo! Ora prendi questa!” Ben Benzina sterzò in modo brusco cambiando improvvisamente traiettoria con la sua macchina.
“Noooooooooo! Così mi mandi fuori strada!” provò a frenare Mangiapolvere prima di finire incredibilmente fuori dalla pista.
“Ora tocca a voi due!” esclamò Ben Benzina all’indirizzo degli altri avversari.
“Io non ti mollo!” rispose Sempresecondo alla guida della sua fiammante Vanquis MG cromata.
“Se tutti ti chiamano Sempresecondo un motivo ci sarà!” sorrise spavaldo Ben mascherando così la sua preoccupazione per quello che era sempre stato il suo rivale più agguerrito, l’unico che non aveva mollato mai nemmeno di un centimetro fino alla fine di ogni corsa.
Meno temuto dal campione in carica ed anche più staccato dal duo di testa, era invece l’altro contendente rimasto in gara, Massimo Sforzo, un pilota mediocre senza passato e soprattutto senza futuro nel mondo delle corse.
“Massimo Sforzo!...ah…ah…ah…mi fai ridere tu ed il tuo stupido nome che già da solo parla per te!” sussurrò Ben Benzina stringendo saldamente tra le mani il suo volante concentrato per quel incredibile tratto conclusivo di percorso.
Tra lui ed il trionfo finale restava infatti solo quel ultimo salto anti - gravidazionale da superare.
Grazie all’utilizzo dell’”Attacco solare” la sua Moon Patrol disegnò un cerchio perfetto seguendo l’andamento della pista ed atterrò velocissima all’imbocco del rettilineo finale.
“E’ fatta!” Ben Benzina non riuscì a trattenere la sua soddisfazione immaginando già la fine della gara e l’inizio dei festeggiamenti; ma la gioia incontenibile dell’esperto pilota fu interrotta sul più bello perché all’uscita della “Giostra” il fondo polveroso della pista aveva fatto perdere aderenza alle spazzole della sua auto facendola improvvisamente e pericolosamente sculettare tra le corsie.
“Ma che fai!?!” gridò Sempresecondo prima di tamponare violentemente con la sua vettura quella di Ben Benzina, mettendo entrambe i corridori irrimediabilmente fuori gioco.
Vedendo la Scalextric e la Vanquist MG nemiche ribaltate ai bordi del circuito, Massimo Sforzo spalancò gli occhi incredulo dinnanzi a quel inaspettato regalo del destino.
Ora gli sarebbe bastato riuscire ad attraversare indenne quel maledetto volteggio a testa in giù e la vittoria sarebbe stata sua.
Il giovane pilota allora schiacciò fino in fondo la levetta del suo “Air-Brush”, chiuse gli occhi e trattenne il fiato.
Ben Benzina e Sempresecondo rimasero immobili con le mani nei capelli a guardare l’auto del loro antagonista fare un loop straordinario e poi ricadere morbida a due passi dal cartellone a scacchi con su scritto “Finish”.
Quando Massimo Sforzo riaprì gli occhi la sua Sloter X-Racer metallizzata operò il sorpasso sulle vetture avversarie tagliando per prima il traguardo.
Ci fu un attimo di silenzio misto ad incredulità rotto dalle urla di felicità di Massimo Sforzo che cominciò a gridare a squarciagola “HO VINTO!!! HO VINTO!!!” stringendo a se Holly e Dolly, le due gemelle in minigonna accanto a lui.
P.d.L., Mangiapolvere e Sempresecondo andarono subito a complimentarsi col vincitore, mentre Ben Benzina, unico rimasto in disparte, scoppiò improvvisamente a piangere ed uscì dalla stanza.
“MAMMAAAAA!!! MAMMAAAAA!!!” cominciò a strillare in lacrime.
Una donna sulla quarantina, molto curata e ben vestita con un vassoio pieno di dolci in mano, si affacciò fuori dalla cucina e domandò “cosa hai fatto Beniamino? Perché stai piangendo?”.
Il bambino con gli occhi gonfi e bagnati si gettò tra le gambe della madre “HO PERSO MAMMA!!! HO PERSO LA CORSA SULLA PISTA POLISTIL!!!” rispose disperandosi.
La giovane mamma sorrise al figlio e asciugandogli il viso cercò di rincuorarlo “dai Beniamino non fare così, vedrai che la prossima volta andrà meglio…ora però smettila di piangere e torna a giocare coi tuoi amici”.
Beniamino o meglio Ben Benzina fece cenno di si col capo, si soffiò il naso e camminò verso la sua stanza.
Quando vi fu di nuovo dentro, puntando il dito contro il compagno di banco ancora festante, gli disse “riprendi in mano il tuo volante voglio la rivincita!!!”.
Ben Benzina infatti, alla guida della sua Scalextric Moon Patrol modificata, era rimasto al comando della gara sin dall’inizio ed era giustamente considerato il numero uno nel campo delle “corse clandestine”, non avendo ancora mai perso una sfida.
“E anche stavolta sarò io a vincere perché sono il migliore!” sorrise beffardo il pilota voltandosi verso gli avversari che come sempre lo inseguivano in attesa di un errore che però puntualmente non arrivava mai.
In molti avevano già provato a batterlo, ma su quel tracciato selvaggio ed impervio Ben Benzina si era dimostrato praticamente imbattibile; lo conosceva perfettamente in ogni sua singola curva, cambiamento di direzione o di pendenza ed era anche l’unico corridore che non temeva il suo famosissimo e pericolosissimo “Giro della Morte”: un volteggio di 360° che i piloti erano costretti ad affrontare se volevano tagliare il traguardo.
Tutti, almeno una volta, erano caduti vittima della “Giostra”, tutti tranne l’invincibile Ben Benzina.
L’ultimo a cadervi in trappola in ordine di tempo era stato P.d.L., un corridore il cui soprannome non aveva nulla a che fare con la politica, ma era semplicemente acronimo di Palla di Lardo; il perché di tale nick non era difficile da immaginare.
Ai lati della pista bollente P.d.L., con un tubo di Pringles in mano, si stava gustando oltre al sapore deciso delle famose patatine, anche quello amaro di quel incerto finale di gara.
“Ora te la faccio vedere io Ben!” gridò Mangiapolvere schiacciando deciso sul suo “Turbo-Boost”.
La sua auto accelerò di colpo lasciandosi dietro una coda colorata di scintille che brillava sul nero della pista.
Ora Mangiapolvere era a ridosso della vettura del capolista.
“Stupido illuso, hai sprecato malamente il tuo ultimo Turbo! Ora prendi questa!” Ben Benzina sterzò in modo brusco cambiando improvvisamente traiettoria con la sua macchina.
“Noooooooooo! Così mi mandi fuori strada!” provò a frenare Mangiapolvere prima di finire incredibilmente fuori dalla pista.
“Ora tocca a voi due!” esclamò Ben Benzina all’indirizzo degli altri avversari.
“Io non ti mollo!” rispose Sempresecondo alla guida della sua fiammante Vanquis MG cromata.
“Se tutti ti chiamano Sempresecondo un motivo ci sarà!” sorrise spavaldo Ben mascherando così la sua preoccupazione per quello che era sempre stato il suo rivale più agguerrito, l’unico che non aveva mollato mai nemmeno di un centimetro fino alla fine di ogni corsa.
Meno temuto dal campione in carica ed anche più staccato dal duo di testa, era invece l’altro contendente rimasto in gara, Massimo Sforzo, un pilota mediocre senza passato e soprattutto senza futuro nel mondo delle corse.
“Massimo Sforzo!...ah…ah…ah…mi fai ridere tu ed il tuo stupido nome che già da solo parla per te!” sussurrò Ben Benzina stringendo saldamente tra le mani il suo volante concentrato per quel incredibile tratto conclusivo di percorso.
Tra lui ed il trionfo finale restava infatti solo quel ultimo salto anti - gravidazionale da superare.
Grazie all’utilizzo dell’”Attacco solare” la sua Moon Patrol disegnò un cerchio perfetto seguendo l’andamento della pista ed atterrò velocissima all’imbocco del rettilineo finale.
“E’ fatta!” Ben Benzina non riuscì a trattenere la sua soddisfazione immaginando già la fine della gara e l’inizio dei festeggiamenti; ma la gioia incontenibile dell’esperto pilota fu interrotta sul più bello perché all’uscita della “Giostra” il fondo polveroso della pista aveva fatto perdere aderenza alle spazzole della sua auto facendola improvvisamente e pericolosamente sculettare tra le corsie.
“Ma che fai!?!” gridò Sempresecondo prima di tamponare violentemente con la sua vettura quella di Ben Benzina, mettendo entrambe i corridori irrimediabilmente fuori gioco.
Vedendo la Scalextric e la Vanquist MG nemiche ribaltate ai bordi del circuito, Massimo Sforzo spalancò gli occhi incredulo dinnanzi a quel inaspettato regalo del destino.
Ora gli sarebbe bastato riuscire ad attraversare indenne quel maledetto volteggio a testa in giù e la vittoria sarebbe stata sua.
Il giovane pilota allora schiacciò fino in fondo la levetta del suo “Air-Brush”, chiuse gli occhi e trattenne il fiato.
Ben Benzina e Sempresecondo rimasero immobili con le mani nei capelli a guardare l’auto del loro antagonista fare un loop straordinario e poi ricadere morbida a due passi dal cartellone a scacchi con su scritto “Finish”.
Quando Massimo Sforzo riaprì gli occhi la sua Sloter X-Racer metallizzata operò il sorpasso sulle vetture avversarie tagliando per prima il traguardo.
Ci fu un attimo di silenzio misto ad incredulità rotto dalle urla di felicità di Massimo Sforzo che cominciò a gridare a squarciagola “HO VINTO!!! HO VINTO!!!” stringendo a se Holly e Dolly, le due gemelle in minigonna accanto a lui.
P.d.L., Mangiapolvere e Sempresecondo andarono subito a complimentarsi col vincitore, mentre Ben Benzina, unico rimasto in disparte, scoppiò improvvisamente a piangere ed uscì dalla stanza.
“MAMMAAAAA!!! MAMMAAAAA!!!” cominciò a strillare in lacrime.
Una donna sulla quarantina, molto curata e ben vestita con un vassoio pieno di dolci in mano, si affacciò fuori dalla cucina e domandò “cosa hai fatto Beniamino? Perché stai piangendo?”.
Il bambino con gli occhi gonfi e bagnati si gettò tra le gambe della madre “HO PERSO MAMMA!!! HO PERSO LA CORSA SULLA PISTA POLISTIL!!!” rispose disperandosi.
La giovane mamma sorrise al figlio e asciugandogli il viso cercò di rincuorarlo “dai Beniamino non fare così, vedrai che la prossima volta andrà meglio…ora però smettila di piangere e torna a giocare coi tuoi amici”.
Beniamino o meglio Ben Benzina fece cenno di si col capo, si soffiò il naso e camminò verso la sua stanza.
Quando vi fu di nuovo dentro, puntando il dito contro il compagno di banco ancora festante, gli disse “riprendi in mano il tuo volante voglio la rivincita!!!”.
1 commento:
Come promesso uno dei due racconti che sto scrivendo è stata completato. Ovviamente sto parlando di quello intitolato "IL SORPASSO". Ho pubblicato sul mio blog solo la parte iniziale di questa storia breve che vede come protagonista un nuovo personaggio "BEN BENZINA", che sono sicuro piacerà molto ai lettori. Purtroppo questa volta ho deciso di non pubblicare in anteprima sul blog le mie nuove storie ed aspettare gennaio sperando che vada tutto per il meglio. Eventualmente chi fosse interessato può contattarmi o attraverso il blog o in privato.
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