giovedì 30 ottobre 2008

martedì 28 ottobre 2008

GUITAR HERO IV WORLD TOUR - TRAILER

Roma: direttamente dagli Stati Uniti ecco il nuovo Trailer di Guitar Hero IV che vede come protagonisti quattro famosissimi sportivi americani (Briant, Rodriguez, Phelps ed Hawk)che ripropongono in maniera simpatica la scena più famosa del film dei primi anni '80 "Risky Business" interpretato da Tom Cruise. Fatemi sapere se vi piace.

RIPARTIRE CON GRINTA

Roma: mi scuso con chi legge abitualmente il mio blog ed effettuando l'accesso in questi ultimi giorni non ha più trovato miei post o notizie. Non c'è una vera e propria spiegazione per questa mia assenza improvvisa: l'ingresso nei trentratre evidentemente non è stato spumeggiante e scoppiettante come avrebbe dovuto essere, ma più morbido e tranquillo. Sinceramente in questa ultima settimana non ho avuto voglia di fare granchè, anche se poi nella testa mi frullano sempre un sacco di idee e cose da fare che però poi non trovano il riscontro pratico. Dunque sette giorni di "pacchia" pura, senza troppo computer, senza videogiochi, libri, fumetti, film, serie tv, cartoni animati e senza scrivere, disegnare o fare altro di "creativo". Adesso però è tempo di riprendere i discorsi lasciati in sospeso che vado velocissimamente ad elencare.

RACCONTI: ne ho scritti quattro in rapida successione e ne ho in mente altri due che si andrebbero ad aggiungere ai "vecchi" per la "possibile" pubblicazione di inizio anno prossimo. A novembre devo spedire il grosso della mia produzione letteraria (lasciatemi passare la definizione) ed ovviamente incrocio le dita e vi farò sapere quanti e quali racconti verranno accettati e selezionati.

CORTOMETRAGGI: ne ho in mente (da diverso tempo per giunta!) ben tre. Uno dovevo girarlo il sabato prima del mio compleanno, ma purtoppo non è stato possibile per problemi di organizzazione. Ora la data di realizzazione è slittata ancora di almeno una settimana per via del giorno di festa di sabato 1 novembre. Il corto in questione come già detto si chiamerà "CAMBIO" e segnerà il mio debutto cinematografico in un campo di calcio, o per meglio dire in una panchina di un campo di calcio. Sono stati già scelti gli attori, le battute, i movimenti di macchina e le inquadrature; quindi è tutto pronto basterà organizzare la troupe e il corto si farà. L'altro è un mini corto che mi crea problemi solo nel finale per via dell'utilizzo di un'effetto (speciale!) che ancora non ho e non so come ottenere. Ho affidato il compito ad un collaboratore esterno che però come me brancola nel buio. L'ultimo video che vorrei girare è liberamente tratto dal mio racconto Mìa, ce l'ho in testa da quasi un anno, ma non riesco a realizzare uno story-board che mi soddisfi quindi aspetto il momento giusto di ispirazione. Una delle attrici è già stata scelta ed ha accettato. Vi farò sapere presto se ci sono novità.

PARKETTO: prestissimo due nuovi episodi che hanno come tema comune l'Amore e gli Appuntamenti amorosi.

ARTI FIGURATIVE: (esagerato!) ho un paio di disegni pronti per essere realizzati ed anche una piccola scultura in bassorilievo che deve solo essere "cromaticizzata". Il tema di quest'ultimo è un chitarrista. Rimanendo in ambito "musicale" ho comprato una piccola chitarra classica in legno che vorrei "personalizzare" anche con l'ausilio di led luminosi. Non ho idea da dove cominciare però e non mi resta che chiedere aiuto al mio amico Danilo.

LA SERENITA' DELL'INCERTEZZA: spero di riuscire quanto prima a portare avanti il progetto pubblicando qualche capitolo in successione rapida. Spero di farcela!

Credo di aver detto un pò tutto, non mi resta che salutarvi ed andare a lavorare un pò...

venerdì 24 ottobre 2008

E' PROPRIO QUELLO CHE PENSATE

Roma: raccolgo qualche informazione più dettagliata rispetto a quelle in mio possesso e vi faccio sapere...

giovedì 23 ottobre 2008

SAMBA DE AMIGO!

Roma: continuano i miei post dediti al cazzeggio che mi piacciono tanto e coinvolgono oggi uno dei videogiochi che più mi appassiona in questo momento: SAMBA DE AMIGO. Non avevo avuto la fortuna di giocarci con il Dreamcast (ancora mi domando come ha fatto a non sfondare da noi una console rivoluzionaria come quella!) perchè un pò fuori alla portata delle mie tasche, posso giocarci invece oggi (per due soldi!) sulla mia Wii. Il gioco da un punto di vista grafico non è che abbia fatto grandi passi da gigante, ma diciamocela tutta per divertirsi con un gioco del genere i poligoni non è che abbiano tutta questa importanza. Samba de Amigo infatti come già avveniva con la prima barra a sensori del Dream si basa solo e sopratutto suoi movimenti dei videogiocatori e sul loro senso del ritmo. Sulla console precedente va aggiunto che i movimenti non erano quasi mai riportati fedelmente e velocemente sullo schermo, con la Wii il problema è stato solo in parte risolto. Ebbene si! perchè spesso, nonostante la Wii sia dotata di un sistema di controllo molto raffinato, i colpi di Maracas non vengono ricevuti all'interno dei cerchi sul monitor tv. Soprattutto in quelli superiori. Ho anche provato a giocare con due Wiimote anzichè con uno solo ed un Nunciak classico, ma il risultato non è migliorato. Questo alla lunga può risultare frustante per chi gioca soprattutto a livelli di difficoltà più avanzati in cui è richiesta una velocità di azione maggiore. Se si esclude però quanto detto SdA è un gioco molto divertente con un bel repertorio di musiche latino-americane (ben arrangiate) che suonano benissimo col mio 2.1. dedicato. Anche il multiplayer è davvero coinvolgente, come lo è anche la possibilità di giocarci online e la modalità "Amore" in cui in base ai movimenti effettuati il gioco ti da in percentuale il valore dell'affinità di coppia tra voi ed il vostro partner danzante. Non so se consigliarne l'acquisto che per sessanta euro mi sembra eccessivo, se però riuscite a giocarci spendendo meno vedrete che vi divertirete. Sto realizzando alcuni video che ritraggono Luciano (Mr. Maracas), Fabrizia e Damiano mentre giocano; appena realizzati e montati lì posterò nel blog. Nell'attesa di trovare le Maracas per Wii (sembra siano disponibili sono sul mercato internet) vi saluto augurandovi buona samba a tutti!

VINCI UN iPHONE

Roma: è stato ufficiamente indetto il Primo Concorso Rionale "VINCI UN iPHONE". Le voci di corridoio che si erano sparse nei giorni scorsi hanno finalmente trovato conferma proprio ad inizio settimana e sono arrivate fino a me ed al mio blog. Per partecipare al concorso non è richiesta nessuna quota d'iscrizione, ma basta pagare i quindici euro di ingresso il sabato al Fashion Bar; si perchè per prendere parte al "VINCI UN iPHONE" l'unica cosa richiesta è l'essere presente il sabato al famoso locale di Marconi. Partecipare è dunque semplicissimo, vincere invece sarà tutta un'altra cosa. Per tutte le informazioni e gli ulteriori dettagli potete rivolgervi direttamente al padre fondatore del concorso, ossia il grande Sandro Tigre Scipioni. Potete contattarlo direttamente e personalmente ogni sabato da mezzanotte alle quattro all'interno del Fashion stesso. Io non posso aggiungere altro se non il fatto che ho provato a portarmi a casa il premio sabato (complice l'alcol!), ma non ci sono riuscito. E' dura, ma qualcuno prima o poi ce la farà...

MA NON E' LUNEDI?

Roma: "ma non è lunedì?" domando a colazione "NO! oggi è giovedì!" mi rispondono in coro. Cavolo allora sto indietro di tre giorni penso tra me e me. E si perchè oggi mi sembrava davvero una mattina di inizio settimana e pensandoci bene la spiegazione non è poi così difficile: torno stamattina a lavoro dopo alcuni giorni di ferie ed ho la lunga proprio come avviene da mesi il lunedì. E va bene mi dovrò rassegnare (;-P) all'idea che questa settimana lavorerò solo tre giorni! allora come avviene di consueto ad ogni inizio settimana corrisponde un post che tira le fila dei giorni indietro ed in particolare del weekend. Iniziamo scrivendo che sabato notte ho preso la mia prima mezza sbronza della nuova stagione! fortuna che non ho mescolato i drink ed ho bevuto sempre lo stesso, anche se in formato MAXY! un Long Island modificato da Andrea per l'occasione. Alla mezza sbronza ha contribuito il fatto che in pratica non bevevo dal compleanno di Luciano in Agosto. Comunque lo stare un pò brillo mi ha aiutato nel corso della serata per rendere le ore più veloci e confortevoli. Alle tre e pochi minuti però stavo sul cotto andante ed ho dovuto lasciare discoteca ed amici per tornare a casa. Comunque sia ci sono un paio di ragazze molto interessanti...detto questo la nottata brava mi ha lasciato una corona di chiodi conficcati nella testa per tutta la domenica. Interessanti sviluppi per le situazioni dei miei amici Sandro ed Andrea ci sono state anche sabato, ma ovviamente sono cose riservate di cui non parlo in questa sede. Passiamo ora al mio compleanno. E' stata davvero una bella giornata di cui poi posterò alcune foto appena le avrò messe nel PC. E' iniziata molto presto con una deliziosa colazione in compagnia all'aperto approfittando del clima dolce e della stupenda mattinata. Poi c'è stato un pranzo a due che ha contribuito e molto a rendere il mio trentatreesimo compleanno un pizzico speciale. Bella compagnia e belle le ore trascorse insieme ad una ragazza di cui però non faccio nè il nome nè aggiungo altro. Serata invece all'insegna della compagnia più allegra grazie alla partecipazione dei vari Damiano, Attilio, Luciano, Cristiano, Andrea, Sandro e compagnia bella al ristorante "Dar Bradipo" gestito dal mio amico Luca. Grossa "PIZZATA NON-STOP", dolce e brindisi in una serata che mi è piaciuta molto ed è stata come l'avevo immaginata. Ho ricevuto anche un bel repertorio di regali: dall'Hi-Tech all'abbigliamento passando per una penna "stilosa" (sono uno scrittore ormai!) fino ad un amato bonsai di olmo. Con questo per ora è davvero tutto. Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che hanno partecipato ai festeggiamenti in particolare ai miei genitori che come sempre si sono dimostrati fantastici ed anche tutti quelli che attraverso canali differenti (cellulare, sms, mms, e-mail, blog, facebook etc.) hanno trovato il piacere ed il modo di farmi gli auguri. GRAZIE!

LOGO "RISERVA75"

Roma: dopo averci provato invano per circa un mesetto finalmente sono riuscito a realizzare il logo per la mia "casa di Produzione", la Riserva75. Di programmi di computer grafica e di grafica in generale ci capisco davvero molto poco per questo per realizzare uno stemma anche piuttosto semplice mi ci è voluto un pò. Avevo provato con Photoshop, ma l'impresa si è dimostrata pressocchè impossibile per me, così ho provato con Paint.net che conosco un pò meglio. Realizzare il logo con Paint alla fine non è stato tanto difficile come pensavo, il difficile era semmai trovare un modo per inserirlo nei miei cortometraggi. Dopo vari studi nella rete ci sono riuscito grazie a VirtualDub 1.5. Grazie a questo semplice e gratuito programma (in inglese) sono riuscito ad inserire il mio logo all'interno dei filmati video e deve dire che l'effetto è davvero molto carino ed appagante. Ovviamente si tratta di un'immagine statica e non animata, ma nonostante questo secondo me è molto bella lo stesso e la cosa più importante, è proprio come desideravo che fosse. La scelta del peperoncino di sfondo non è stata casuale, ma nasce dal fatto che ogni cosa che faccio vorrei non fosse banale, ma sempre un pò piccante (nel senso di interessante) e saporita. In un logo "alternativo" lo sfondo è interamente nero, magari più in la lo pubblico e ve lo faccio vedere. Dunque da oggi ogni mio "prodotto": Cortometraggio, Animazione, Racconto etc. verrà accompagnato da questa immagine che sarà un pò il mio/nostro marchio di fabbrica, come avviene per ogni Autore/equipe di autori che si rispetti.

martedì 21 ottobre 2008

TRENTATRE
Roma: ...alcuni mesi sono trascorsi dalle ultime cose che ho scritto. Ho attraversato un sonno dell'intelletto grazie al quale la mia vita è stata la vita di un altro. Ho avuto frequentemente una sensazione di felicità traslata. Non sono esistito, sono stato un altro, ho vissuto senza pensare. Oggi, all'improvviso, sono tornato a ciò che sono o sogno di essere. E' stato un momento di grande stanchezza dopo un lavoro senza particolare importanza. Ho poggiato la testa contro le mie mani coi gomiti appoggiati ad un tavolo inclinato. E ad occhi chiusi mi sono ritrovato...oggi è il mio trentatreesimo compleanno...

lunedì 20 ottobre 2008

UNO DEI GOAL PIU' BELLI
Roma: non mi piace parlare di calcio e lo faccio raramente, però vivendo a Roma e tifando Inter oggi per me è un giorno particolare, perchè una vittoria così larga ed indiscutibile della mia squadra ieri sera proprio non me l'aspettavo. La cosa più brutta di tifare Inter nella capitale è che quando la mia squadra vince non posso condividere la "gioia" con nessuno o quasi, mentre quando si perde è più dura perchè i tifosi romanisti escono da tutte le parti. Ora io non sono un tifoso DOC, ma non nascondo che sono felice per il poker di ieri se non altro per il fatto che almeno per un pò verrò lasciato in pace. Scrivo per un pò perchè i tifosi della Roma (non tutti ovviamente!) hanno la memoria corta e alla prossima sconfitta torneranno a parlare come hanno sempre fatto. Intanto oggi mi godo una giornata in tranquillità camminando nella mia città dove stranamente nessuno parla di calcio e dove sembrano non esserci tifosi giallorossi. Detto questo vi invito tutti (interisti e non) a guardare quello che secondo me è uno dei goal più belli della storia del calcio: quel funambolo di Y.Djorkaeff proprio contro la Roma.

venerdì 17 ottobre 2008

SCRITTORE PER CASO

Roma: è un pò di tempo che mi centrifuga nella testa una domanda alla quale non riesco ancora a dare una risposta. La domanda in questione è questa: "Può scrivere un (bel) racconto uno/a che in vita sua ha letto (seriamente) cinque libri?". Ed aggiungo non ha mai seguito corsi, scuole, laboratori di scrittura etc. ed è dunque completamente autodidatta. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

VENERDI 17
Roma: non bastava che fosse bisestile. Il 2008, che, tra crisi finanziarie, guerre e disastri sportivi, per molti si sta rivelando un anno a dir poco "horribilis" ci regala anche un terribile venerdì 17. Per molti superstiziosi sinonimo di disgrazie ed eventi sfortunati. Ma da dove nasce la pessima fama che si porta dietro questa data? Qualcuno ha provato a spiegare l'arcano affidandosi alla storia. Pare che il tutto infatti rimonti al lontano Trecento. Un venerdì 17 del 1307 Filippo il Bello Re di Francia diede l'ordine di uccidere tutti i Cavalieri Templari della Francia per impossessarsi dei loro beni e annullare in tal modo i debiti dello Stato verso l'Ordine dei Templari. Una teoria però messa in discussione da altri amanti della dietrologia storica che invece sostengono che la data in questione fosse in realtà un venerdì 13, che non a caso è considerata la giornata sfortunata in molti paesi anglosassoni. Più probabile che l'alone di giorno sfigato derivi da una miscela di elementi considerati nefasti di per sé anche presi singolarmente. Che il venerdì fosse giorno gramo probabilmente deriva dal venerdì della crocifissione di Cristo. E forse non a caso un noto proverbio popolare dice: "Di venere e di marte non si sposa e non si parte...", che sarebbe come dire meglio astenersi dal fare cose impegnative col rischio poi di pagarne le conseguenze. Mentre il 17 era ritenuto negativo per questioni, diciamo così, grafiche. Il tutto dipenderebbe infatti da come scrivevano questo numero gli antichi romani: in lettere latine 17 si scrive XVII che anagrammato da VIXI e quindi VISSI, cioè vissi e ora sono morto. Un'altra teoria non meno macabra, mette in relazione il numero con il diluvio universale, iniziato secondo l'antico testamento nel giorno 17 febbraio. Non a caso nella Smorfia napoletana il 17 è "la disgrazia", mentre sulla Cabbala assume il valore di "bene, buono". Per chi ci crede...
L'ALLEGRO CHIRURGO

Roma: l’"Allegro Chirurgo", conosciuto all’estero come Operation, esiste in tutto il mondo dal 1965 e molti di voi lo ricorderanno come quel gioco da tavolo in cui occorreva a turno “operare” il paziente rimuovendo alcuni degli organi interni con un paio di pinze (chi non si ricorda del: cuore infranto, farlalle nello stomaco, acqua al ginocchio e via dicendo alzi la mano!). Chi si dimostrava poco pratico di chirurgia ludica o scarsamente preciso, attivando il meccanismo che illuminava la lampadina sul naso del paziente (vittima), perdeva turno e punti. Operation è uno dei giochi più divertenti ed al contempo frustranti per le mani sudaticce e maldestre di ogni bambino, ed in tutto il mondo sono tantissimi ad aver giocato almeno una partita. Quello che riporto qui sotto è un simpatico giochino che riprende i tratti del famosissimo gioco in scatola in cui ognuno di voi dovrà vestire i panni di un chirurgo un po' sbronzo che, aiutato da una sensuale infermiera, dovrà operare il povero paziente sfortunatamente capitato sul vostro tavolo operatorio. Così, di livello in livello, dovrete estrarre dal paziente alcune parti del corpo (ossa, cuore, etc.) e riporle nell'armadietto.
Cliccando sulla parte da estrarre, vi verrà mostrata la traiettoria che dovrete seguire alla perfezione col vostro puntatore se non vorrete uccidere il paziente. Oltre alla precisione però, dovrete anche essere veloci perche il tempo per ogni estrazione sarà davvero pochissimo.

Dunque dottori... vediamo di cosa siete capaci?








giovedì 16 ottobre 2008

OMAGGIO

Erano quasi le dieci di sera, c’era la luna e la mia vita stava andando in nessun posto.
Avevo gli occhi tristi perché nessuno mi voleva più bene, neanche me stesso.
Era stata una giornata molto lunga e faticosa per me, così stanco e pallido decisi di tornare a casa.
Il mio appartamento, sporco e vuoto, negli ultimi mesi era diventato come una sala d’aspetto: avevo infatti trascorso intere settimane ad aspettare una telefonata o uno squillo di campanello che però non erano arrivati.
Sinceramente io non avevo mai creduto alle persone che dicevano di non avere aspettative. Non era vero. Tutti aspettano o avevano aspettato qualcosa o qualcuno. Sempre.
Io aspettavo lei.
Una ragazza molto bella e dolce con una mente fatta di una fibra sensibile, una pelle delicata ed un corpo caldo e sinuoso che sembrava poter ridere o soffrire. Questa era la cosa che mi piaceva di più di lei ed era anche il motivo per cui la continuavo ad amare e ad aspettare anche se da quando se n’era andata non era più tornata.
Con questi pensieri ingombranti nella testa buttai i piedi giù dalla scrivania, mi alzai dalla sedia ed accesi il giradischi.
Quando nella stanza cominciò a rimbalzare leggera la mia aria preferita della Carmen, io già ero disteso supino sul letto, sfatto e vuoto per metà.
Di fianco a me le pieghe sul cuscino e sulle coperte mi ricordarono che in fondo ero facile da accontentare, semmai era il resto del mondo a rappresentare un problema perché c’era sempre qualcuno o qualcosa capace di rovinarti la giornata se non addirittura la vita.
Come un male oscuro e cieco che ti si scaglia addosso con violenza a trecento all’ora senza lasciarti scampo.
Così ti ho vista spalmata su di un letto di ospedale e ti ho coperta con un lenzuolo bianco.
Eri tu.
“Finché morte non vi separi” ci aveva detto un giorno qualcuno.
Eri tu, ma forse non del tutto se quando chiudo gli occhi riesco ancora a vederti e a sentirti qui accanto a me.
Non era stata una buona giornata quella per me, niente affatto.
Dal cassetto vicino al letto tirai fuori un vasetto di pillole colorate.
“Quando smetterai di aspettarmi è lì che mi troverai” mi avevi sussurrato prima di morire.
Lo stappai e le ingollai tutte in una volta.
“Sono stanco di aspettare”.
Poco dopo mi addormentai.

mercoledì 15 ottobre 2008

LA BIRRA DI SUPERMAN

Roma: ultimamente ho ripreso a leggere giornali e riviste varie alla ricerca di nuove fonti di ispirazione per le mie storie e tra le tante notizie che ho appreso ultimamente ce n'è una che secondo me merita di essere riportata sul mio blog. La notizia o curiosità in questione riguarda uno dei supereroi più famosi che ci siano in circolazione o forse il supereroe per eccellenza, ossia SUPERMAN. Probabilmente stenterete a crederci, ma la foto che ho riportato qui sopra negli Stati Uniti ha causato un vero e proprio "caso". Ora vi starete chiedendo il perchè? vi rispondo subito: nel disegno incriminato (copertina di Action Comics n.869, autore Gary Frank) Clark Kent e suo padre chiacchierano sereni poggiati ad uno steccato con rispettive mogli a guardarli sorridenti. Allora che cosa c'è di strano? di strano c'è che i due noti personaggi tengono in mano delle bottiglie di birra che secondo gli editori della DC Comics sono inappropriate per un fumetto come quello di Superman che da sempre è considerato un modello da seguire per molti giovani americani. Quindi Superman non deve assolutamente dare il cattivo esempio bevendo alcolici, anche se l'alcolico in questione è semplicemente una birra. A me personalmente sembra un'esagerazione e anzi devo dire che un Clark Kent che sorseggia una biretta col padre mi piace di più rispetto a quello che strapazza improbabili nemici perchè ha un aspetto molto più "umano". Francamente comunque non credo che in questo caso si possa parlare di CENSURA gratuita, ma piuttosto di "geniale" trovata pubblicitaria da parte della DC Comics che, scatenando un vero e proprio putiferio, ha ridato grande visibilità ad un personaggio che aveva perso gradualmente la sua nota popolarità. Magari mi sbaglio, ma se questa notizia è arrivata fino a me ed è stata riportata addirittura su un blog piccolo come il mio allora la trovata della casa editrice non è stata poi tanto male. Ad avvalorare la mia tesi il fatto che le poche copie di Action Comics che ritraggono Clark Kent a bere birra ancora in giro vengono battute all'asta su ebay a prezzi assurdi rispetto ai 2,99 dollari di copertina; ah si perchè dovete sapere che Gary Frank nel frattempo è stato costretto a sostituire in tempi da record l'immagine della birra con quella di bottigliette analcoliche di soda. Io ho detto la mia, ora aspetto di sapere cosa ne pensate voi.

CIAK, SI GIRA!

Roma: per festeggiare il mio compleanno avevo deciso di regalarmi un paio di cortometraggi che mi rimbalzano da un pò nella testa, ma che ancora non sono riuscito a girare. Questo perchè dal ritorno dalle vacanze ad oggi far coincidere i giorni liberi dei miei "collaboratori" e le rispettive esigenze si sta dimostrando davvero impresa non facile. Anche io coi miei super turni in ospedale ci ho messo del mio così dopo quasi due mesi non sono riuscito a girare nulla. Ed è un vero peccato perchè di idee ne ho davvero da vendere! Va beh passiamo avanti e diciamo che in linea di massima però credevo che almeno uno dei due sarei riuscito a proiettarlo nel pomeriggio del mio compleanno, ma visto il calendario mi sono dovuto rassegnare all'idea che questo non avverrà non ci sono giorni liberi da qui al 21 per poter rendere visibili le mie idee. Allora non mi resta altro da fare che aspettare e per ingannare l'attesa proverò di nuovo a creare sto benedetto logo di "Riserva75" che vorrei mettere all'inizio di ogni mio video a partire da questa seconda stagione. Purtroppo anche per questo prevedo tempi lunghi perchè con Photoshop proprio non ci riesco! anzi se qualcuno volesse darmi qualche dritta l'accetto volentieri. Prima di chiudere vi scrivo almeno i titoli dei Corti: "Attento al cane" e "Cambio!". Con questo chiudo e vado a cercare di mettere nero su bianco l'idea per il mio prossimo racconto breve, perchè in fondo gennaio non è poi così lontano...

AL VIA LA SECONDA PARTE DEL MIO ROMANZO CON UN NUOVO ED IMPORTANTE PERSONAGGIO. PER SAPERE DI COSA SI TRATTA BASTA CLICCARE QUI.

martedì 14 ottobre 2008

LA CORSA DI A.

La vita del mio amico A. era stata tutta una corsa.
A. aveva corso per nascere: dopo sei mesi era già fuori, freddo e violaceo, ma già fuori.
A. aveva corso per andare a scuola: a cinque anni sapeva già leggere e scrivere e ad otto anni aveva finito le elementari.
A. aveva corso per le ragazze: a dodici anni aveva già dato il suo primo bacio e a quattordici aveva già fatto l’amore con F..
A. aveva corso per la Laurea: a venti anni aveva festeggiato la prima delle sue tre.
A. aveva corso per il lavoro: appena laureato aveva ottenuto subito un posto da Dirigente.
A. aveva corso per il matrimonio: poco più che ventenne si era sposato con F. e con lei aveva avuto tre bellissimi figli.
A. aveva corso per tutto: a trenta anni era Direttore di un’importante Azienda, aveva una famiglia, un attico in città, una villa al mare, un cottage in montagna, un camper, tre cani, un’amante e la stima della gente.
A. aveva corso per la felicità, ma a trentatre anni aveva corso talmente tanto e talmente in fretta che senza accorgersene era tornato improvvisamente al punto di partenza.
La vita del mio amico A. da quel momento fu tutta una rincorsa.
NINTENDO WII
Roma: la mia passione per i videogiochi da casa nasce da molto lontano, per essere precisi dalle notti insonni trascorse a sperare in un VIC 20 o un Commodore 64 da ricevere in regalo magari per Natale o più probabilmente per il compleanno. Si, perchè avendo rinunciato alla comunione (viatico più veloce ed efficacie per ottenere regali "grandi") rimanevano solo il Natale (in cui però ero solito ricevere piccoli regali) ed il compleanno appunto: appuntamento in cui spesso i desideri più preziosi potevano essere soddisfatti. Ma non andò così e senza Commodore Vic 20, 64 e 128 e neanche l'Amiga il mio primo "computer" fu l'Atari ed il gioco Laser Blast. da lì poi non mi sono più fermato e sono arrivate: Nintendo Nes, Sega Mega Drive, Super Nintendo, Sega Saturn, Nintendo 64, Playstation 1, Dreamcast, Playstation 2, X-Box, Nintendo Game Cube, Game Boy, Game Boy Advance SP, PSP, X-Box 360°, Nintendo Wii e Playstation 3. Mancano all'appello: Intelevision, Philips CDI, Neo-Geo, Sega Master Sistem (che ho comunque provato) e non mi viene in mente altro al momento. Questo per far capire che nonostante non sia un esperto in materia di ore davanti alla tv con un pad in mano ne ho passate e quindi mi posso permettere il lusso di scrivere un post non tecnico, ma da semplice appassionato. Non voglio comunque parlare in questo post dei miei gusti personali in fatto di videogiochi, ma semplicemente spendere due righe per la nuova console Nintendo: la Wii. Che il mio amore per la casa Nintendo parta da molto lontano è cosa certa (letteralmente innamorato sel Nes e uno dei pochi a comprare tre GameCube colorati immagino), quello che non era certo era il successo in "Occidente" dell'ultima nata in casa giapponese. Dopo il mezzo (sono generoso) flop del GameCube nessuno si aspettava un ritorno così alla grande della Nintendo, che grazie alla Wii ed i suoi accessori ha letteralmente sbaragliato la concorrenza entrando di diritto in una casa su tre degli italiani. Il segreto del successo? secondo me il divertimento allo stato puro! E cerco di spiegarmi meglio. Dopo il successo della Play 2 non eguagliato dai pari livello GameCube e X-Box c'era la necessità di un "salto" di qualità delle console da casa. Si è iniziato a parlare così di Videogiochi Next Generation che potevano sfruttare dei processori in grado di garantire una elevatissima qualità grafica e strutturale (parlo in termini non tecnici) abbinati ai nuovi pannelli LCD e Plasma e ai nuovi ingressi HDMI e Component. La bellezza visiva con La Play3 e la nuova X-Box saltava subito all'occhio anche se poi le due console prima di proporre qualcosa di qualitativamente importante hanno dovuto aspettare un pò. Ovviamente anche la Nintendo ha voluto dire la sua al riguardo, ma a differenza delle altre due case ha deciso di puntare invece che sell'aspetto "grafico" su quello dei sistemi di controllo. E' nato così il Wii Remote controller in abbiamento al Nunchack. Una nuova concezione di pad che consente a chi lo impugna di simulare una serie infinita di movimenti che molto spesso si avvicinano molto alla realtà ed anche con un tempo di reazione più che accetabile. Dunque la Next Gen della Nintendo riguarda il sistema di controllo ed i giochi successivamente svillupati intorno ad esso. Per questo i giochi della Wii risultano più divertenti di quelli della Play3 o dell'X-Box 360° secondo me, perchè coinvolgono più attivamente il videogiocatore. E' ovvio che questo discorso vale per me e per quelli che come me amano i giochi di un certo tipo: semplici, immediati, mediamente longevi, sempre giocabili e sopratutto in multiplayer. Chi invece cerca giochi super realistici e maniacalmente curati è meglio che indirizzi la sua scelta sui prodotti Sony o Microsoft. Secondo il mio modesto parere un videogiocatore che si rispetti in casa dovrebbe avere o una Play3 (forse meglio per il BluRay integrato e l'online gratis) o una X-Box 360° (una escluderebbe l'altra), ma sempre e comunque un Wii; questo perchè la console Nintendo come già detto non centra nulla con le altre console. Chi ama i PartyGame deve scegliere il Club di Mario, Zelda & co. Aggiungo infatti che la Nintendo detiene l'esclusiva per i giochi di Mario, Wario, Zelda, Metroid, Smash Bros. etc. Per essere onesti all'eccesso aggiungo che è vero che la Nintendo Wii non ha ancora lanciato e probabilmente non lancerà mai dei veri e propri capolavori (stessa cosa non si può dire per Play3: GTA, Metal Gear Solid e fratelli; X-Box 360°: Gears of War, Halo e figli), ma una serie di giochi divertentissimi da poter condividere con amici, parenti, mogli, figli e chi più ne ha più ne metta. E qui colgo l'occasione per ricollegarmi al discorso che volevo fare all'inizio: la Wii va modificata! lo so è brutto scriverlo, ma è così. Non si possono spendere 50/60 euro per un gioco Wii eccezion fatta per Mario Galaxy, Mario Kart, Zelda Twilight Pricess, Metroid, Smash Bros Brawl e poco altro perchè il resto sono tutti "giochetti" molto spassosi che però non giustificano la spesa. Allora pur andando contro i miei principi l'ho fatto, mi sono regalato la modifica e qualche gioco per il mio compleanno e appena ci posso smanettare un pò vi faccio sapere. Cosa importante, pur aprendo la console non ho perso la connettività ad internet e questo è un bene viste le possibilità future della macchina Nintendo. Ed a proposito di futuro eccovi qui una serie di info lampo riguardanti la scatoletta bianca in questione:

Oltre alla WII BALANCE BOARD venduta in abbinamento con Wii Fit, la Nintendo (e non solo) ha lanciato una serie di accessori veramente interessanti che voglio mostrarvi. Cominciando da:

WII MOTION PLUS: un accessorio che sarà in vendita a partire dalla prossima primavera in abbinamento con Wii Sport Resort intorno al prezzo di 30 euro (notizia ancora non ufficiale). Si tratta di un piccolo box che va attaccato alla coda del Wiimote e permette nuove sempre più realistiche simulazioni dei movimenti. Il Wii Motion Plus consente alla console di sapere in tempo reale che posizione occupa il giocatore all'interno della stanza e conseguentemente poi controllarne i movimenti. Altro al momento non so dirvi, ma sulla carta sembra una bella novità.



WII SPEAKER: un prodotto "non-ufficiale" da abbinare alla vostra Wii per poterne apprezzare al meglio il sonoro. Le casse le ho sentite dal vivo e "spingono" bene senza distorcere, il design appositamente studiato è accattivante, il collegamento semplicissimo ed il prezzo abbordabile(?) di 99 euro.


WII SPEAK: è un microfono che, poggiato sopra o sotto il televisore, permetterà di parlare con altri utenti durante le partite online. Si collega come la barretta ad infrarossi (credo siano infrarossi) e verrà venduta insieme ad Animal Crossing o da sola ad un prezzo intorno ai 18 euro.



WII SCREEN 7 ": è uno schermo LCD da collegare direttamente alla console per renderla in qualche misura portatile. Carina l'idea un pò meno il prezzo che sembra sarà non troppo basso.




WII CROSSBOARD: è uno dei tanti accessori "inutili" che possono essere utilizzati per simulare un'arma o uno strumento o un attrezzo sportivo di cui sono pieni i negozi. Dopo la mazza da baseball, da golf, i guantoni, le spade, i pugnali, gli scudi, la stecca da biliardo, le pistole, i fucili e compagnia bella ecco la balestra.


WII MARACAS: due involucri in plastica che simulano le maracas in vendita o da sole o all'interno del bundle con Samba de Amigo, un gioco al ritmo di musica che sarà uno dei primi che voglio avere.

Ed ora un pò di spazio alle Wii moddate che sicuramente faranno tendenza:

WII CHROME


WII CHROME SMOKE



WII BLACK KNIGHT



WII "ANIMAL CROSSING"



WII "METROD"



WII "ZELDA"



WII "ZELDA CRYSTAL"



WII "MARIO GALAXY"
Ed ora passiamo alle "GENIALATE" made in Japan:


ARMADIETTO WIIMOTE
Ed assolutamente DA NON PERDERE questo:

WII PII PII BROTHERS: un vero e proprio gioco pensato per simulare le azioni del pene (per fare pipì però!!!) venduto insieme ad una cinghia-slip regolabile in cui alloggiare il wiimote e poi sfidarsi a colpi di "pisciate"!!! e ci sarà sicuramente da vederne di belle!!!
Sicuramente mi sarò dimenticato qualcosa, chi vuole aggiungere qualcosa a quanto scritto è pregato di segnalarmelo in area COMMENTO.
Grazie e buon Wii a tutti.

lunedì 13 ottobre 2008

UFF...CHE STANCHEZZA
Roma: ed eccomi a scrivere come di consueto il mio primo post settimanale di lunedì mattina. Ad essere sincero mi mancano un pò le "Riflessioni del Tigre" perchè, oltre a divertirmi, mi davano diversi spunti di discussione sui quali poi scrivere. Senza i "cervellotici" discorsi di Sandro fatico non poco a trovare il "canovaccio" del post e quindi a scrivere cose divertenti od interessanti; oltretutto anche perchè in questo periodo sto privilegiando un tipo di "vita" tranquilla a dispetto di quella mondana. Anche sabato infatti ho saltato l'appuntamento col Fashion che mi hanno raccontato sembrava fosse pieno come mai in altra occasione. Il riassunto della serata è più o meno sulla falsa riga della settimana precedente: Andrea è molto più rilassato che nei mesi precedenti (buon per lui ed in amicizia mi auguro che continui nella sua "politica" attuale) mentre Sandro continua sordo la sua "Crociata" personale che mi auguro cominci presto a dare i suoi primi frutti. In linea di massima comunque mi fa piacere notare che dopo un pò di burrasca tra di noi sia ritornato nuovamente il sereno. Non mi sento di aggiungere altro a questo discorso come continua il top-secret sui miei weekend. Ho scelto così e spero non ne abbaite a male. Faccio un'eccezione dicendo che ieri pomeriggio sono finalmente riuscito a girare in compagnia in lungo ed in largo il nuovo centro commerciale dell'Eur e devo dire che non mi è dispiaciuto affatto. L'eleganza di facciata alla fine non disturba, i parcheggi sono colorati, i negozi (la maggior parte in Franchising) sono più o meno sempre gli stessi ed il cappuncino non è granchè; quindi niente di assolutamente nuovo tranne il prezzo del parcheggio di 6 euro! è vero che ho girato lì dentro quasi cinque ore, ma una tariffa così alta mi sembra un'esagerazione. Detto questo segnalo il fatto che mi sono regalato un cellulare nuovo (il terzo in pochi mesi: uno perso tra alcol e baci, l'altro dopo un tuffo al mare!) ovviamente della Samsung e (meno) ovviamente laccato bianco, tanto per restare in linea con la mia "White Passion". Ancora non ci capisco molto, ora ci gioco un pò poi scrivo un piccolo post in attesa che ci metta mano il grande Attilio. Ora ho concluso davvero buon inizio settimana al prossimo post.

mercoledì 8 ottobre 2008

1° CAMPIONATO FIFA 09

Roma: sono ufficialmente aperte le iscrizioni al "1° CAMPIONATO FIFA 09" che si terrà lunedì 13 ottobre alle ore 21.00 a casa di Andrea. La lista dei partecipanti è a numero chiuso e probabilmente non supererà i sei giocatori. La formula del torneo è ancora da decidere, ma molto probabilmente vedrà i concorrenti divisi in due gironi da tre squadre che si batteranno in gare di sola andata. Le prime di ciascun girone andranno direttamente in semifinale mentre le seconde e le terze si sfideranno incrociate per accedere al turno successivo. Il Campionato si giocherà sulla Console X-BOX 360° con modalità interamente manuale eccezion fatta per i passaggi che saranno semi-automatici. Per tutte le informazioni o eventuali domande basta utilizzare l'area commento. Anche per quanto riguarda l'iscrizione al torneo è ben accetto commento con su scritta l'adesione e la squadra che si intende utilizzare. Per ulteriori dettagli ed aggiornamenti invito tutti a ricollegarsi nei prossimi giorni.

MARTINA HALL

Roma: utilizzo pubblicamente questo mio spazio web per scopi puramente personali. Non riesco più a "comunicare" con una mia amica di nome Martina e vorrei sapere attraverso questo post se mi legge ancora in Internet. E' vero ho diverse amiche che si chiamano così, ma sono sicuro lo stesso che la Martina a cui mi rivolgo sa bene di essere lei. Detto questo concludo invitando la ragazza in questione anche solo semplicemente a rispondere SI in area commento.
PROMESSA!!!


PROMETTO CHE NON APPENA RICEVERO' IL PRIMO COMMENTO PER LA PRIMA PARTE DEL MIO ROMANZO ONLINE PASSERO' A SCRIVERE E PUBBLICARE IL SEGUITO.

RAUL BOVA

La scritta “C’E’ UN NUOVO MESSAGGIO DI POSTA ELETTRONICA NON LETTO” continuava a lampeggiare intermittente al centro dello schermo brillante del PC.
Un click sul tasto sinistro del mouse, una bustina che si apre e sul monitor poche parole per una semplice domanda “allora a che ora e dove ci vediamo stasera?”.
Una breve pausa, le dita che ticchettano nervose sulla tastiera poi alla fine la risposta.
Simone, dopo quasi tre mesi di timido corteggiamento, era finalmente riuscito a fissare un appuntamento con Cristina, quella ragazza conosciuta casualmente in chat.
Non si erano ancora mai incontrati, ma praticamente sapevano quasi tutto l’uno dell’altra per via delle intere giornate e lunghe notti passate a scriversi davanti ad un computer.
Cristina per farsi riconoscere gli aveva postato una delle sue foto più belle.
Sceglierla non era stato facile e ci era voluta un’intera serata spesa insieme alle amiche dell’università per farlo.
Anche Simone aveva scelto la sua foto con cura “questa è perfetta!” aveva sorriso soddisfatto all’amico Paolo “qui Raul Bova è venuto davvero bene!”.
Simone infatti era un tipo troppo riservato per mostrare una sua foto alla ragazza e per questo aveva deciso di metterla sullo scherzo inviandole una foto del bell’attore.
Da quel giorno lui mentre le scriveva poteva immaginare la bella Cristina sorridere alle sue battute, arrossire per una avancés o commuoversi per via di certi discorsi.
Lei invece non aveva nessuna faccia da associare a quelle rassicuranti e dolci parole, se non quella del noto modello.
“L’attesa stavolta è finita!” pensò Cristina dopo aver schiacciato il tasto invio per chiudere la loro ultima conversazione e fissare l’appuntamento.
“Ci vediamo alle 16 sul pontile al centro della Rosa dei Venti…per me sarà facile riconoscerti per via della foto…ma lo sarà anche per te visto che sarò l’unico a stringere tra le mani tre rose bianche…una per ogni mese che abbiamo atteso questo momento” diceva l’ultima mail di Simone.
La curiosità della ragazza dunque sarebbe stata presto appagata, ancora poche ore e l’avrebbe incontrato.
A quell’ora di sabato pomeriggio il pontile era pieno di pescatori seduti accanto alle loro canne da punta spianate sull’acqua.
Cristina era arrivata in leggero anticipo rispetto all’orario stabilito e sembrava non stare più nella pelle.
Si guardava continuamente attorno alla ricerca di tre rose bianche e soprattutto di chi ci si nascondeva dietro.
Simone arrivò poco dopo.
La vide da lontano e si fermò.
“E’ proprio lei!” pensò ad alta voce “è proprio come nella foto…anzi è anche più bella!”.
L’emozione cominciò a far battere forte come un tamburo il cuore di Simone bloccandogli respiro e gambe.
Dopo essere rimasto in piedi appoggiato ad un cornicione indeciso sul da farsi, decise che era arrivato il momento di non titubare più ed agire.
Così quando Cristina aveva quasi perso la speranza di quell’incontro si vide improvvisamente apparire davanti i tre fiori bianchi che tanto aspettava.
La ragazza colta di sorpresa rimase immobile come fosse pietrificata. L’unica cosa che fece fu accennare con un angolo della bocca un sorriso che però lasciò trasparire tutto il suo disappunto e la sua delusione.
“E’ uno scherzo?” domandò seria.
“Veramente no!” rispose Simone mostrando dietro la macchinetta per i denti il suo sorriso imperfetto.
“Ma tu avrai si e no dodici anni!!!” esclamò Cristina allargando le braccia “tu non puoi essere Simone!!!”.
Il ragazzino coi fiori ancora in mano si sentì quasi svenire poi disse “tredici”.
“Tredici cosa?” gridò Cristina.
“Tredici anni…” continuò Simone con le lacrime quasi agli occhi “ho tredici anni non dodici…ed ovviamente non sono Simone” mentì il ragazzino.
Cristina continuò a fissarlo senza riuscire a capire.
Il suo viso tirato e cereo adesso tradiva tutta la sua bellezza.
“Lui non è potuto venire all’appuntamento ed ha mandato me…mi ha detto di salutarti…abbracciarti…darti questi” gli porse le rose “…e dirti addio…”.
La ragazza coi fiori in mano rimase in silenzio senza dire nulla.
La pietra che ora sentiva nel petto fece un salto poi subito si calmò.
Gli occhi improvvisamente cominciarono a riempirsi di lacrime e quando la prima le bagnò salata le labbra Simone era già lontano e stava parlando al cellulare con un amico “…oh ciao Paolo…non è andata tanto bene…tra venti minuti vengo a fare una partita alla Play da te così ti racconto tutto…”.
Inutile aggiungere che i due dopo quella volta non si sentirono più.
Ancora oggi però, a distanza di tanti anni, Cristina quando ripensa a Simone apre il cassetto vicino al letto e sorride con rimpianto davanti alla foto di Raul Bova.

martedì 7 ottobre 2008

BRRR...CHE FREDDO!!!

Roma: è da ieri sera che non mi sento granchè, sono andato a dormire tutto infreddolito e mi sono svegliato coi brividi e il mal di testa. A distanza di qualche ora ho ancora gli stessi sintomi ai quali si è aggiunto un dolore al petto più forte ed alle ossa equamente distribuito. Mi conosco: ho la febbre! non la misuro perchè poi scatta la paranoia. Ho la fortuna di poter tornare a casa per pranzo, mangiare, buttarmi a letto e sperare che passi. Certo così facendo dovrei rinunciare ai miei programmi (avevo delle faccende da sbrigare), ma sono ridotto ad uno straccio. Mi sembrava strano non avere ancora un mal di gola, un raffreddore o qualcosa di simile perchè di solito sono il primo a prenderli!

FIFA 09

Roma: non parlo tanto spesso di videogiochi sul mio blog perchè pur essendo un appassionato non sono di certo un esperto e questo mi duole scriverlo perchè uno come me, che in venti anni di Console s'è perso solo il Sega Master System (però avevo il Mega Drive), un minimo esperto dovrebbe esserlo. Invece no! però pur non essendo un esperto sono comunque in grado di esprimere un giudizio se non altro per un minimo di esperienza accumulata in tutti questi anni di sfide all'ultimo pad. Così ho pensato di scrivere un post su un gioco di calcio che sicuramente animerà diverse serate tra i miei amici: il gioco in questione come si legge nel titolo è FIFA 09. Se avessi deciso di scrivere questo post due anni fa sicuramente i contenuti sarebbero stati differenti. Questo perchè l'Electronic Arts ha migliorato e tantissimo il suo gioco di punta in ambito calcistico nel corso di questo biennio. Fino al 2007 infatti Fifa era un gioco di nicchia destinato ai pochi estimatori del genere, quelli che per la precisione amavano alla follia la compenente realistica del gioco (maglie originali, tutti i campionati disponibili, stadi veri etc.) a discapito della giocabilità che non è mai stato il punto di forza dei giochi Fifa. In questi untimi 700 giorni circa però le cose sono cambiate tantissimo. Fifa infatti ha conservato il suo inconfondibile clichet gestionale ed a questo ha aggiunto una veste grafica nettamente migliorata (in linea con le potenzialità offerte dalle Console Next Generation) ed una giocabilità godibilissima che si è avvicinata (superando secondo me) anche quella "leggendaria" di PES, da sempre gioco di calcio per eccellenza ed ammazza - concorrenza. Bene, dopo il flop clamoroso dell'anno scorso, i cari giapponesi della Konami quest'anno dovranno vedersela con gli americani che hanno sfornato un prodotto di primissima qualità. Tante novità nel nuovo gioco Fifa: aggiunta di stadi, campi curatissimi sia con il giorno che con la notte, fisicità dei giocatori vicinissima alla realtà, intelligenza artificiale migliorata, vero e proprio campionato online e possibilità di sfide fino a 10 contro 10 giocatori, possibilità di autoaggiornamento delle rose via internet, telecamera di gioco personalizzata per ogni gusto, pallone che non sembra più essere legato ad un filo ma si muove realisticamente, ottima giocabilità, colpi di testa e speciali migliorati, nuove ed accattivanti animazioni, velocità di gioco godibilissima, ottima reattività dei giocatori, calciatori che sbagliano passaggi e tiri in porta...insomma un gioco che ogni anno si avvicina sempre di più ad una vera e propria simulazione di calcio. Certo chi ama l'immediatezza, i super giocatori e le partite che finiscono 6 a 6 rimarranno un pò delusi, ma chi in un gioco di calcio cerca un qualcosa che si avvicini il più possibile ad una partita vera ha trovato il suo gioco. Consigli del non-esperto: per apprezzare al meglio anche la veste grafica e la fisicità dei calciatori scegliere telecamera personalizzata con una tacchetta in più sull'altezza e due sullo zoom e scegliere nel pannello comandi tutto in manuale tranne i passaggi semi (da studi approfonditi di Andrea). Certo così sarà molto più difficile segnare (consiglio partite di almeno 6 minuti), ma quando mandi la palla nel sacco cavolo che soddisfazione! questo post considerate che lo sta scrivendo un'estimatore di PES da sempre, ma se anche Damiano (altro fan sfegatato del gioco Konami) ha scelto Fifa quest'anno, beh vuol dire che qualcosa sta cambiando...e poi visti i tempi che corrono è meglio investirli per bene 60 euro...

lunedì 6 ottobre 2008

PIOVE SU DI NOI

Roma: apro la settimana parafrasando il titolo di una delle mie canzoni preferite di Ron perchè stamattina quando mi sono alzato dal letto stava piovendo molto fitto. A me la pioggia non dispiace, come non dispiace il sole o la neve, però se posso scegliere preferisco la pioggia quando io me ne posso rimanere al calduccio sotto le coperte nel mio letto. Ma stamattina non era uno di quei giorni in cui potevo rimanere tranquillo a dormire perchè dovevo lavorare. Per questo quando sono uscito di casa (senza ombrello!) già mi rodeva e quando mia madre mi ha telefonato per dirmi che avevo preso l'ennesima multa è andata anche peggio!!! dunque l'inizio settimana fino adesso non è stato dei più promettenti, stessa cosa per fortuna non posso scrivere per il weekend che invece è scivolato via piacevolmente. Sabato sera ho bissato la serata ballerina della settimana precedente. All'interno del localo meno gente e meno ragazze, ma nonostante questo mi sono divertito. E' giusto dire che ultimamente per accontentare le mie esigenze-aspettative ci vuole molto poco perchè ringraziamo il cielo (?), il Signore (?) o chiunque vada ringraziato sto attraversando un periodo di serenità che spero duri molto a lungo. Sono molto tranquillo, quel senso di fretta e di smania che mi portavo sempre addosso è finalmente svanito e per questo mi godo in rilassatezza ogni momento piacevole della mia giornata. Bella sensazione davvero questa. Così mi ritrovo a stare bene anche in un locale non pienissimo durante una serata che non ha vissuto di picchi emotivi clamorosi (almeno non per me!) insieme a tutti i miei amici. Ho scritto tutti perchè questo sabato c'erano Sandro, Andrea, Luciano e Cristiano; mancava all'appello il solo Luca che per la seconda volta consecutiva ha dato inspiegabilmente forfait. Probabilmente è un momento un pò delicato per lui per questo è meglio non fargli pressioni. Parlando invece di Sandro sono contento per come ha gestito la sua nottata, mantenendo le promesse che si era fatto. Alla fine forse ha un pò ecceduto negli atteggiamenti, ma sfido chiunque altro a riuscire a non fare lo stesso. Il Tigre ha la mia stima ed il mio appoggio, sono sicuro che a breve la fortuna ricomincerà a girare dalla sua parte ed allora ne vedremo delle belle. Degli altri, compreso il sottoscritto, non parlo per motivi che non sto qui a spiegare. Quindi se state per uscire di casa non fate come me, copritevi bene ed aprite gli ombrelli...se invece avete la fortuna di restarvene a casa allora ci sentiamo dopo attraverso il blog...buona settimana a tutti!

sabato 4 ottobre 2008

E ORA SOTTO CON "RAUL BOVA"


HO INIZIATO A SCRIVERE QUESTO NUOVO RACCONTO...

1.8. - FINALMENTE COMPLETA LA PRIMA PARTE DEL MIO RACCONTO ONLINE. PER LEGGERLA TUTTA BASTA CLICCARE QUI.
OVVIAMENTE ASPETTO CURIOSO I VOSTRI COMMENTI
1° BOSS: GHOMA

Roma: rispettando la tabella di marcia tracciata qualche giorno fa, il prode trio formato da Tiziano, Damiano e Luciano ha fatto strage di nemici nell'Isola del Drago sbarazzandosi senza troppe difficoltà del Boss di primo livello Ghoma. Un Damiano non ancora al Top della forma ha sudato un pò più del previsto per fare fuori la Regina dei ragni-scorpione nel Dungeon degli Uomini Uccello, mentre Tiziano (in grande difficoltà coi comandi del fantastico pad Firebird) si è subito mostrato all'altezza della sua fama risolvendo uno dei primi enigmi del gioco. Luciano come sempre si è ben destreggiato tra le mappe e i passaggi segreti ed ora è atteso alle prese con una novità: la Mappa Nautica. Non Mi resta altro da aggiungere, l'avventura adesso continua nell'Isola di Deku, Re degli alberi e dei boschi.

P.S. un Danilo stanco ha mancato già l'appuntamento...

BENTORNATA MISS PALESTRA!

Roma: poco meno di un anno fa, mentre mi aggiravo tranquillo all'interno di un locale che frequentavo abitualmente, vidi una ragazza che colpì subito la mia attenzione. Inizialmente la notai per via dei suoi lunghi, lisci e lucenti capelli neri, le braccia sottili e le gambe flessuose e ben tornite. Era ovvio che la stavo guardando di spalle. Quando si girò, il suo lato A non tradì le mie aspettative e mi fece urlare in testa "CAVOLO, MA IO QUELLA LA CONOSCO...QUELLA E' MISS PALESTRA!". L'appelativo che usai in quell'occasione (e che ancora oggi resiste nel tempo) non era collegato al fatto che la ragazza in questione si fosse aggiudicata una qualsiasi competizione o sflilata di bellezza, ma era semplicemente conseguenza di una mia considerazione: se lei era secondo me la era più bella ragazza della palestra, era giusto quindi chiamarla Miss Palestra! eh si, perchè la mora in questione, prima di quell'incontro, aveva attirato la mia attenzione per più di anno all'interno del centro in cui mi allenavo (o meglio facevo finta di allenarmi visti i risultati!) di solito. E quella notte di circa un anno fa quando me la ritrovai davanti pensai ad un piccolo regalo del destino. Ovviamente quando "sento" che una ragazza mi piace in modo particolare è quasi impossibile che io agisca così d'istinto e da sobrio! avevo dunque bisogno della spinta di un doppio Long Island per agire; ma quel tentativo fu vano e nonostante avessi messo in circolo una discreta quantità di alcol continuavo a girare a vuoto come una vite spanata! quando avevo cominciato a perdere le speranze di parlarci ecco piovere dal cielo un'inaspettata sorpresa: all'uscita del locale io e Miss Palestra abbiamo incrociato casualmente i nostri sguardi e lei, dopo avermi guardato con aria sorpresa e fronte aggrottata, mi dice" io ti conosco!". Io di rimando, senza quasi farle finire la frase dissi "in palestra...ci siamo visti in palestra" (il marted' hai lezione alle sei, il giovedì invece vieni un pò prima perchè stai in sala mentre il venerdì la lezione ce l'hai alle sette! avrei potuto aggiungere, ma per fortuna non lo feci). Certo, riconosco che in quell'occasione non giocai benissimo le mie carte, ma preso un pò dall'emozione e dalla foga persi il controllo. Da lì in poi fu un continuo di incontri: nel locale come in palestra e ad ogni nuovo scambio di chiacchiere la tentazione di chiederle un'uscita o qualcosa di simile era sempre molto forte. Come avrete capito questa cosa non è ancora avvenuta per diversi motivi e non so neanche se avverrà. Sta di fatto che un pò di mesi fa da SOBRIO dissi "io prima o poi con Miss Palestra ci esco...lo so...me lo sento...non so come nè quando, ma succederà"; inutile aggiungere che averlo confessato ad Andrea e Sandro non significa proprio avere messo questa cosa in Banca e oltretutto i miei amici spesso mi ricordano ironicamente che la cosa non è ancora avvenuta. Quindi tutto questo post per dire che non mi sono dimenticato della mia affermazione, che ho rivisto Miss Palestra e che ho una promessa da mantenere....

venerdì 3 ottobre 2008

LA PASSEGGIATA

Era il pomeriggio di un venerdì di fine autunno, faceva molto freddo ed aveva anche cominciato a cadere qualche goccia di pioggia.
Da dove ero sistemato io non la potevo vedere, ma il suo ticchettio ritmico contro i vetri della finestra aveva per me un suono inconfondibile.
Era da poco passata l’ora di pranzo ed Ugo, dopo aver girato curioso in lungo ed in largo per tutta la casa, si era adagiato comodo in quel angolo di divano che era ormai diventato il suo posto preferito per il classico riposino quotidiano.
Quel giorno però Ugo aveva sonnecchiato un po’ di meno rispetto al suo solito ed una volta sveglio aveva cominciato a fissarmi con quei suoi occhioni grandi e lucenti, gli stessi che tanto tempo prima mi colpirono attraverso le sbarre metalliche di un canile al punto da convincermi a sceglierlo tra tanti suoi simili.
Io davanti a quello sguardo così tenero e dolce non ero mai stato capace di dire di no anche se sapevo benissimo che non farlo in quel occasione voleva dire essere costretti ad uscire fuori con quel tempaccio.
Quando infatti Ugo cominciava a guardarmi così era perché voleva essere portato fuori per la nostra passeggiata quotidiana e non c’era verso di non accontentarlo.
Avevo capito che per lui quella mezz’ora da trascorrere fuori insieme a passeggiare tra le stradine del quartiere era il momento più bello della giornata e rappresentava a tutti gli effetti un qualcosa di tanto importante da non poterci proprio rinunciare.
Per questo motivo quando potevo avevo sempre cercato di accontentarlo portandolo fuori anche nei giorni caldissimi d’estate o in quelli freddi d’inverno.
Ugo infatti, a differenza mia, nonostante fosse rimasto ormai solo, malandato e vecchio, aveva conservato la stessa voglia di vivere e di uscire di un tempo anche in pomeriggi rigidi e piovosi come quello.
Io con un tempo così invece me ne sarei rimasto volentieri avvolto nel calduccio di casa al riparo dall’acqua che fuori aveva iniziato a venire giù a secchiate.
Tutta quell’ umidità oltretutto non sarebbe stata certamente un toccasana per le nostre povere e vecchie ossa scricchiolanti.
Provai a fare il vago nella speranza che Ugo in qualche modo capisse che avrei preferito non portarlo fuori quella volta, ma lui era una vera testa dura e continuava a fissarmi con quell’aria triste e sconsolata che non mi lasciava scelta.
Rassegnato allora scrollai il capo, mi stiracchiai per bene sulla poltrona ed uscii dalla stanza per andare a prendere il guinzaglio sistemato nel solito posto.
Quando tornai di nuovo nel soggiorno Ugo appena mi vide scese dal divano e cominciò a farmi le feste perché aveva capito che stavamo per uscire.
Pochi minuti dopo ci lasciammo la porta di casa alle spalle e scendemmo giù per le scale.
Fuori le strade erano sgombre di auto ed i marciapiedi lucidi di pioggia che nel frattempo non aveva ancora smesso di scendere giù forte e diagonale.
Mentre camminavo la potevo sentire battermi addosso gelida e pungente.
Dieci metri più avanti, tutto bagnato e infreddolito, mi fermai in mezzo al viale e cominciai ad abbaiare forte per attirare l’attenzione di Ugo che subito si voltò verso di me per capire cosa mi fosse successo.
Bastò come sempre un solo incrocio di sguardi tra di noi per capirci al volo.
Un istante dopo Ugo infatti mi teneva tra le sue braccia calde sotto l’ombrello.
Per ringraziarlo gli leccai una mano e lui in risposta mi carezzò la testa.
Solo a quel punto io ed il mio padrone fummo di nuovo pronti per riprendere la passeggiata.

giovedì 2 ottobre 2008

1.7. UN ALTRO MINI CAPITOLO SI AGGIUNGE AL MIO ROMANZO ONLINE, PER LEGGERLO BASTA CLICCARE QUI

IL SORPASSO

La corsa era quasi giunta al termine, ancora pochi giri alla fine e Ben Benzina si sarebbe aggiudicato per l’ennesima volta la “Merry – go – Round of the Death”, la gara più difficile e pericolosa di tutto il circuito “Crazy Racers”.
Ben Benzina infatti, alla guida della sua Scalextric Moon Patrol modificata, era rimasto al comando della gara sin dall’inizio ed era giustamente considerato il numero uno nel campo delle “corse clandestine”, non avendo ancora mai perso una sfida.
“E anche stavolta sarò io a vincere perché sono il migliore!” sorrise beffardo il pilota voltandosi verso gli avversari che come sempre lo inseguivano in attesa di un errore che però puntualmente non arrivava mai.
In molti avevano già provato a batterlo, ma su quel tracciato selvaggio ed impervio Ben Benzina si era dimostrato praticamente imbattibile; lo conosceva perfettamente in ogni sua singola curva, cambiamento di direzione o di pendenza ed era anche l’unico corridore che non temeva il suo famosissimo e pericolosissimo “Giro della Morte”: un volteggio di 360° che i piloti erano costretti ad affrontare se volevano tagliare il traguardo.
Tutti, almeno una volta, erano caduti vittima della “Giostra”, tutti tranne l’invincibile Ben Benzina.
L’ultimo a cadervi in trappola in ordine di tempo era stato P.d.L., un corridore il cui soprannome non aveva nulla a che fare con la politica, ma era semplicemente acronimo di Palla di Lardo; il perché di tale nick non era difficile da immaginare.
Ai lati della pista bollente P.d.L., con un tubo di Pringles in mano, si stava gustando oltre al sapore deciso delle famose patatine, anche quello amaro di quel incerto finale di gara.
“Ora te la faccio vedere io Ben!” gridò Mangiapolvere schiacciando deciso sul suo “Turbo-Boost”.
La sua auto accelerò di colpo lasciandosi dietro una coda colorata di scintille che brillava sul nero della pista.
Ora Mangiapolvere era a ridosso della vettura del capolista.
“Stupido illuso, hai sprecato malamente il tuo ultimo Turbo! Ora prendi questa!” Ben Benzina sterzò in modo brusco cambiando improvvisamente traiettoria con la sua macchina.
“Noooooooooo! Così mi mandi fuori strada!” provò a frenare Mangiapolvere prima di finire incredibilmente fuori dalla pista.
“Ora tocca a voi due!” esclamò Ben Benzina all’indirizzo degli altri avversari.
“Io non ti mollo!” rispose Sempresecondo alla guida della sua fiammante Vanquis MG cromata.
“Se tutti ti chiamano Sempresecondo un motivo ci sarà!” sorrise spavaldo Ben mascherando così la sua preoccupazione per quello che era sempre stato il suo rivale più agguerrito, l’unico che non aveva mollato mai nemmeno di un centimetro fino alla fine di ogni corsa.
Meno temuto dal campione in carica ed anche più staccato dal duo di testa, era invece l’altro contendente rimasto in gara, Massimo Sforzo, un pilota mediocre senza passato e soprattutto senza futuro nel mondo delle corse.
“Massimo Sforzo!...ah…ah…ah…mi fai ridere tu ed il tuo stupido nome che già da solo parla per te!” sussurrò Ben Benzina stringendo saldamente tra le mani il suo volante concentrato per quel incredibile tratto conclusivo di percorso.
Tra lui ed il trionfo finale restava infatti solo quel ultimo salto anti - gravidazionale da superare.
Grazie all’utilizzo dell’”Attacco solare” la sua Moon Patrol disegnò un cerchio perfetto seguendo l’andamento della pista ed atterrò velocissima all’imbocco del rettilineo finale.
“E’ fatta!” Ben Benzina non riuscì a trattenere la sua soddisfazione immaginando già la fine della gara e l’inizio dei festeggiamenti; ma la gioia incontenibile dell’esperto pilota fu interrotta sul più bello perché all’uscita della “Giostra” il fondo polveroso della pista aveva fatto perdere aderenza alle spazzole della sua auto facendola improvvisamente e pericolosamente sculettare tra le corsie.
“Ma che fai!?!” gridò Sempresecondo prima di tamponare violentemente con la sua vettura quella di Ben Benzina, mettendo entrambe i corridori irrimediabilmente fuori gioco.
Vedendo la Scalextric e la Vanquist MG nemiche ribaltate ai bordi del circuito, Massimo Sforzo spalancò gli occhi incredulo dinnanzi a quel inaspettato regalo del destino.
Ora gli sarebbe bastato riuscire ad attraversare indenne quel maledetto volteggio a testa in giù e la vittoria sarebbe stata sua.
Il giovane pilota allora schiacciò fino in fondo la levetta del suo “Air-Brush”, chiuse gli occhi e trattenne il fiato.
Ben Benzina e Sempresecondo rimasero immobili con le mani nei capelli a guardare l’auto del loro antagonista fare un loop straordinario e poi ricadere morbida a due passi dal cartellone a scacchi con su scritto “Finish”.
Quando Massimo Sforzo riaprì gli occhi la sua Sloter X-Racer metallizzata operò il sorpasso sulle vetture avversarie tagliando per prima il traguardo.
Ci fu un attimo di silenzio misto ad incredulità rotto dalle urla di felicità di Massimo Sforzo che cominciò a gridare a squarciagola “HO VINTO!!! HO VINTO!!!” stringendo a se Holly e Dolly, le due gemelle in minigonna accanto a lui.
P.d.L., Mangiapolvere e Sempresecondo andarono subito a complimentarsi col vincitore, mentre Ben Benzina, unico rimasto in disparte, scoppiò improvvisamente a piangere ed uscì dalla stanza.
“MAMMAAAAA!!! MAMMAAAAA!!!” cominciò a strillare in lacrime.
Una donna sulla quarantina, molto curata e ben vestita con un vassoio pieno di dolci in mano, si affacciò fuori dalla cucina e domandò “cosa hai fatto Beniamino? Perché stai piangendo?”.
Il bambino con gli occhi gonfi e bagnati si gettò tra le gambe della madre “HO PERSO MAMMA!!! HO PERSO LA CORSA SULLA PISTA POLISTIL!!!” rispose disperandosi.
La giovane mamma sorrise al figlio e asciugandogli il viso cercò di rincuorarlo “dai Beniamino non fare così, vedrai che la prossima volta andrà meglio…ora però smettila di piangere e torna a giocare coi tuoi amici”.
Beniamino o meglio Ben Benzina fece cenno di si col capo, si soffiò il naso e camminò verso la sua stanza.
Quando vi fu di nuovo dentro, puntando il dito contro il compagno di banco ancora festante, gli disse “riprendi in mano il tuo volante voglio la rivincita!!!”.