sabato 16 aprile 2011

ROMAN E IL SUO CUCCIOLO

Una scena del primo atto



Roma: erano davvero da molti anni che non andavo a teatro, se si escludono i concerti di Franco Battiato, Luca Carboni e il musical "Notre Dame de Paris", era addirittura dagli inizi del 2000 in occasione di  "Ogni botta na tacchia" di Alfiero Alfieri! da allora di tempo ne è passato ed io in un "vero" teatro non ci avevo più messo piede. Questo però non perchè io non ami questo tipo di rappresentazione: ai tempi della scuola mi ero appassionato parecchio alla "Commedia dell'Arte" e il "canovaccio" che era alla base degli intrecci delle storie che raccontava ha rappresentato per me grande fonte di ispirazione per le mie "opere". Questo a dimostrazione del fatto che il Teatro mi piace e anche parecchio, ma essendo più economicamente impegnativo e meno pratico di un Cinema, spesso (anzi sempre!) ad esso preferisco per un bel film! però a Maria piace ed anche parecchio così approfittando del suo desiderio di Teatro e soprattutto di due ingressi gratis al Quirino (grazie Laura!) giovedì sera siamo andati. Raggiungere il Centro di Roma è stata un'impresa, ma dopo tanto girare ho trovato un posto per il mio Maggiolone non molto distante da via delle Vergini. Vestito di tutto punto con tanto di cravatta e reverse della giacca nere lucide siamo entrati al Teatro Quirino che devo dire si presenta subito molto bene nonostante le dimensioni ridotte; l'ambiente è molto accogliente con scaffali pieni di libri, manifesti di film, un piccolo bar ed una graziosa area buffet con tavolini dove abbiamo consumato un fugace pasto prima che lo spettacolo iniziasse puntuale alle nove meno un quarto. Inizio subito col dire che le poltrone in Platea che avevamo prenotato erano due gran bei posti: vicini al palco e discretamente centrali. Lo spettacolo da lì lo abbiamo visto stupendamente. Ora, non avendo molta esperienza in merito e non possedendo gli strumenti adatti per scrivere una vera e propria recensione di "Roman e il suo cucciolo" mi limiterò a riportare semplicemente le mie impressioni di spettatore. Io non amo Alessandro Gassman, anzi a dirla tutta mi ha sempre fatto un pò schifo (tranne che in "Bagno Turco -  Hamam") perchè quando parla un pò sbava (come Noemi!) e a me quelli che hanno la saliva ai lati della bocca mentre parlano mi danno fastidio! detto questo e aggiunto il fatto che "Roman e il suo cucciolo" era un titolo che mi dava quasi fastidio, pensavo seriamente di andare a vedere uno spettacolo che non mi sarebbe piaciuto consolato solo dal fatto che fosse gratuito. Ma per carattere io sono uno di quelli che riesce a non farsi condizionare dai propri pre-giudizi e dai giudizi degli altri e che prima di avanzare una qualsiasi critica o complimento vuole "testare" personalmente. Ed anche in questo caso e devo aggiungere per fortuna, ho agito in questo modo. Ho visto in silenzio le due ore e passa di rappresentazione e poi ho detto la mia che può essere riassunta così: la storia in se per se è una storia piuttosto banale e piena di luoghi comuni condizionati sicuramente dai temi "sociali" trattati, ma è resa incredibilmente appassionante dalle capacità recitative degli attori che ne hanno preso parte. Bravi. Anzi bravissimi. Dal primo all'ultimo. Fortemente caratterizzati, ma anche fottutamente veri, reali e concreti. Non mi sono preso la briga di andare a cercare i loro nomi su internet, ma non per questo mi voglio esentare dal fargli i miei più sinceri complimenti. Il successo di Roman etc. è tutto loro e delle loro strepitose interpretazioni. Sorprendente anche la scenografia, unica, essenziale, ma allo stesso tempo incredibilmente dinamica nonostante le intere due ore di spettacolo si sviluppino all'interno di un piccolo appartamento alla periferia di Roma. E poi c'è la Regia di Gassman che si vede che ha fatto cinema, perchè in molti passaggi si aveva la sensazione di star assistendo ad una proiezione cinematografica piuttosto che teatrale. Io questa scelta l'ho apprezzata molto, come ho apprezzato la sua performance da attore davvero molto credibile ed intensa nei panni di Roman, un rumeno fuggito dal suo paese ad inizi anni '80 in cerca di una nuova vita e di una nuova opportunità in Italia. "Roman e il suo cucciolo" infatti racconta di un dramma familiare, ma in senso più esteso di un vero dramma sociale: una riflessione ideologica sulla presenza degli immigrati che ha cambiato radicalmente la fisionomia di moltissime città come Roma e delle relazioni interpersonali dei suoi abitanti. Il tutto raccontato attraverso il controverso rapporto tra un padre semi-analfabeta e spacciatore ed un figlio adolescente diviso tra le illusorie prospettive di una vita migliore e l'avvicinamento all'eroina. Il finale, che ovviamente non svelerò qui, è la risultante di tutte queste incomprensioni che culmineranno in epilogo che sono sicuro vi lascerà lo stesso senso di "sporco" che ha lasciato a me. Roman è un dramma crudo che però fa anche emozionare e riflettere ed è per questo che ne consiglio a tutti la visione... 

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi limiterò ad un commento sul tuo look per quella serata dal momento in cui riesci sempre ad essere esaustivo quando commenti un' esperienza ...strepitoso TIZ IN GIACCHETTA, CAMICIA SLIM, GILET A V CON SAPIENTE ACCOSTAMENTO A CRAVATTINA SOTTILE, JEANS STRETTI AL PUNTO GIUSTO...IL TUTTO IN TOTAL BLACK.....UN ARTISTA ANCHE STILISTICAMENTE PARLANDO!
MARIA