mercoledì 13 aprile 2011

DILUVIO

Fuori piove a dirotto, ma a me non interessa perché sono chiuso in un bar insieme alla donna che amo. Sono troppo impegnato a studiare i graffi che le lacrime di rimmel hanno lasciato sul suo viso per accorgermi della pioggia che credo stia sommergendo la città. Marta mi parla del suo uomo e piange e urla e si dispera anche se io già so che tra poche ore lei finirà di nuovo tra le sue braccia o tra quelle di un altro che comunque non sarò io. Mentre singhiozza e tira su col naso la guardo, la sento, ma non la ascolto. Rifletto sui momenti che mi hanno portato ad essere un suo amico, forse il migliore, ma non il suo compagno per questo la fisso incantato mentre le sue labbra umide e contratte la rendono ancora più desiderabile. E non devo essere l'unico a pensarla così visto che Marta ha gli occhi degli ultimi clienti del locale puntati addosso: sguardi sedotti rivolti a lei e di commiserazione per me innamorato non corrisposto. Il bar chiude e ci sbatte fuori sotto il diluvio. Marta in mezzo alla strada rimane pochi attimi ferma nella pioggia: ha gli occhi imbrattati ed è davvero bellissima. “Adesso o mai più!” la prendo per un braccio, la tiro verso di me, chiudo gli occhi e la bacio. Le sue labbra serrate, dopo un istante di esitazione, si schiudono sulle mie lasciandosi andare in un lunghissimo, indimenticabile ed unico bacio. Quando riapro gli occhi ha smesso di piovere e Marta non c'è più.

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