martedì 25 maggio 2010

"THE DUDE" ICONA DELLA CULTURA POP

Roma: anche se attualmente non sto girando nessun film questo non vuol dire che mi sia improvvisamente adagiato o che stia solamente perdendo tempo; non l'ho mai fatto e probabilmente non lo faro' mai perchè non sono proprio il tipo che riesce a stare "fermo" per troppo tempo! questo perchè io studio, studio sempre e comunque ed anche adesso è così. E i miei "studi" sono ripartiti dalla letteratura: sto leggendo un paio di romanzi e dal Cinema: ultimamente sto vedendo diversi film per "rubare" ai Maestri veri qualche segreto; del resto attualmente una scuola di Regia vera e propria non me la posso permettere, per questo la MIA scuola per un bel pò sarà questa: vedere, osservare, appuntare, annotare e vedere ancora tutto quello che penso mi possa poi tornare utile. E visto che molto probabilmente il mio prossimo film sarà un Action Movie coi fiocchi (non so ancora bene nè quando nè quale sarà) ultimamente mi sono concentrato sui film di genere da Crank a Kill Bill (che non è propriamente un AM, ma c'erano delle cose interessanti da vedere) passando per Ninja e Ninja Assassins (aspetto Damiano!); ma dopo una vera scorpacciata di azione sfrenata, di proiettili, katane, combattimenti e via discorrendo ogni tanto mi concedo uno dei MIEI FILM, uno di quelli che cosidero un capolavoro assoluto e conseguentemente inesauribile fonte di ispirazione. E tra questi c'è sicuramente IL GRANDE LEBOWSKY dei fratelli Coen (anche se la regia è curata dal solo Joel) che ho rivisto proprio oggi dopo qualche anno e che ogni volta che lo rivedo un pò mi sorprende sempre! riconosco di essere un pò di parte perchè non è un mistero il fatto che io sia letteralmente innamorato degli intrecci noir tipo Lock & Stock di Guy Ritchie o Slevin di Paul Mc Guigan e che sia visceralmente affascinato dalla figura tipica del detective privato cinico e disincantato, ma sotto sotto dal cuore tenero, tipo il Marlowe di Raymond Chandler o il Nick Belane di Charles Bukowsky; beh Jeffrey Lebowsky secondo me ricorda molto, pur non essendo un detective, il tipo di personaggio descritto dai due scrittori sopracitati. E' lui infatti il protagonista delle vicende raccontate nel film che si presenta da subito come una presa in giro dell' hard boiled. Infatti se si segue il film con attenzione saranno facilmente rintracciabili tutti gli ingredienti classici di questo genere letterario: la Dark Lady enigmatica, il ricco potente, la trama intricata, le false piste, gli inganni, una serie di personaggi loschi e minacciosi oltre all'ambientazione tipica di Los Angeles. Unica differenza, al posto del detective "The Dude" c'è "The Drugo" Lebowsky che è un fricchettone scansafatiche squattrinato di mezza età che preferisce i suoi drink (White Russian) ed il Bowling alle indagini vere e proprie. Intorno a lui si muovono una serie impressionante di personaggi ben caratterizzati dai fratelli Coen che arricchiscono di molto la già pregevole messa in scena. Ovviamente invito chi non avesse mai visto questo film a farlo al più presto ed è proprio per questo motivo che non parlo del finale, ma mi limito a scrivere che il senso del film sta nel vedere come dei personaggi fuori luogo in un intreccio "giallo" riescano praticamente ad uscire quasi illesi da tutte le vicende. Concludo con una nota di quelle che mi piacciono da morire: la maglia a caratteri orientali indossata da Jeff Bridges "Lebowsky" quando parla del rapimento di Bunny con il suo omonimo è la stessa che l'attore indossa nel film "La Leggenda del Re Pescatore".

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