venerdì 30 gennaio 2009

E' NATO UN GRUPPO

Roma: sfruttando l'onda anomala di eccezionale successo di Facebook ho pensato di creare proprio sul noto sito un gruppo chiamato "Riserva75 production" che rimanda ovviamente (e direttamente) a questo blog. Naturalmente l'invito ad iscriversi è destinato a persone che già conosco e che magari, chi più chi meno, già si connettono al mio sito; la speranza però è quella di "allargare il giro" con il classico "passaparola internettiano" e dunque di farmi/farci un pò di pubblicità. Vuoi vedere che Facebook alla fine seve a qualcosa? il tempo dirà la verità, intanto ringrazio e do il benvenuto a Michele, Paolo ed Elena, i primi tre iscritti al gruppo, sperando che facciano da apripista a numerose adesioni.

giovedì 29 gennaio 2009

LE ULTIME PAROLE FAMOSE

Roma: non ho fatto in tempo a stilare le mie classifiche del 2008 che quello che avevo definito come "Miglior acquisto dell'anno", ossia il mio Notebook Sony Vaio, ha deciso di smentirmi subito "regalandomi" tre problemi tutti insieme! infatti nell'arco di meno di una settimana non mi funziona più l'Audio, ho problemi sul "Sistema" e non mi vengono riconosciute webcam e porta scheda memoria. Va beh, dopo aver trascorso un pomeriggio intero a "smanettare" sulla tastiera alla ricerca di una soluzione (con l'aiuto dell'esperto Attilio) non sono riuscito a venire a capo della situazione. Ora mi resta da fare l'ultimo tentativo col Danilo, se fallirà pure questo non mi resterà altra cosa da fare che portare il PC in assistenza a conferma del famoso amore non corrisposto tra me e la Tecnologia...e come non dire oggi "le ultime parole famose...".

STAVOLTA E' VERO...PRIMO SOGNO ESAUDITO...A GIORNI ASPETTO IL SECONDO...E SAREBBE UN BUON INIZIO DI ANNO...

domenica 25 gennaio 2009

CLASSIFICHE 2008

Roma: e come promesso pochi giorni fa ecco qui, con un mese di ritardo, le mie clasifiche per l'anno 2008. E si perchè in ogni Blog che si rispetti ci deve essere un Post l'anno come questo. allora partiamo:
MIGLIOR ACQUISTO - NOTEBOOK SONY VAIO VGN-FZ21E
Beh che dire, sarà costato pure quel che è costato, ma il mio Notebook non perde un colpo e mi consente di fare tutto quello che mi piace fare. Grande macchina, peccato solo per la scarsa durata della batteria.

MIGLIOR LIBRO LETTO: LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE DI MARK HADDON

Semplice e commovente. Non ho letto un racconto migliore nel 2008.

MIGLIOR VIDEOGIOCO: GUITAR HERO III - THE LEGEND OF ROCK

L'ho letteralmente consumato...a casa mia e di Andrea, semplicemente fantastico.

MIGLIOR BLU-RAY: THE DARK KNIGHT

Non sono riuscito a vederlo al cinema, l'ho visto in Blu-Ray e sono rimasto letteralmente senza fiato. Bellissimo.

MIGLIOR SERIE TV: DOCTOR HOUSE

Ne ho viste davvero tante l'anno scorso di Serie Tv: Scrubs, Reaper, Dexter, Californication, Lost etc., ma Doctor House mi ha praticamente rapito. Ho visto le prime quattro serie in meno di due settimane!!! semplicemente fantastico il personaggio inserito in uno screenplay narrativo sempre uguale, ma davvero coinvolgente.


MIGLIOR FUMETTO: LEO PULP

Il fumetto di Bonfatti e Nizzi, giunto al suo terzo episodio mi è piaciuto davvero da matti: ben disegnato, sceneggiato in maniera originale, ironico e divertente, Leo Pulp è entrato per caso nel mio cuore e c'è rimasto.


MIGLIOR FILM: LA RICERCA DELLA FELICITA'


Tra i tanti film visti ne premio uno italiano: La Ricerca della Felicità di gabriele Muccino seppur molto triste mi è piaciuto come mi è piaciuta l'interpretazione di Will Smith che ormai considero uno dei tre attori esistenti in circolazione.

ED ORA VIA COL CAZZEGGIO...

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO GIRATO: BANKOMAT

MIGLIOR RACCONTO SCRITTO: IL SORPASSO

MIGLIORE SERATA TRA AMICI: IL COMPLEANNO DI LUCIANO (all'una e dieci ero ubriaco marcio!!!)

MIGLIORE PARTITA VISTA: INTER - ROMA di Supercoppa

MIGLIORE PARTITA "SOFFERTA": PARMA - INTER 0-2 con vittoria dello Scudetto

MIGLIORE MOMENTO: IL CAPPUCCINO COL DAMIANO e LA VACANZA IN SARDEGNA

MIGLIORE RAGAZZA AVUTA: beh...questo non ve lo dico ;-)

lunedì 19 gennaio 2009

I DOLORI DEL GIOVANE WALTER

Walter incontrò per la prima volta il “Maestro” una domenica mattina di tanti anni fa su un campetto polveroso e pieno di buche ed erbacce nella profonda periferia romana. Walter era l’ala destra più forte e veloce dell’altra sponda del Tevere, mentre il “Maestro” era l’allenatore con cui la dirigenza sperava tanto di poter fare quel salto di qualità che mancava da anni. Del primo si sapeva tutto: era un ragazzino di sedici anni che fino ad allora aveva giocato solo coi coetanei nella Parrocchia di Don Aristide; aveva i capelli dritti come spaghi pettinati col ciuffo, il naso schiacciato da pugile ed un paio di scarpe di pezza con lo spago al posto dei lacci che aveva avuto in regalo dal padre dopo un’estate intera passata ad aiutarlo a consegnare le ceste con il pane per il forno dove lavorava l’uomo. Del secondo invece si sapeva poco o niente. Qualcuno diceva che fosse sudamericano, argentino o forse più probabilmente brasiliano e che addirittura a fine carriera fece da chioccia ad un giovanissimo Pelè nelle fila del Santos. Io francamente non ho mai creduto a tutte quelle storie perché quando il “Maestro” parlava lo faceva si con un accento del sud, ma più che del Sud-America sembrava quelloSdel Sud-Italia. Sta di fatto che, sia che si trattasse di realtà o di finzione, per metterlo sotto contratto la dirigenza della squadra di calcio del nostro paese chiese aiuto al Sindaco che organizzò una Mega-Lotteria di Ferragosto i cui proventi bastarono giusti giusti per pagargli i primi tre mesi di lavoro. Per i successivi mesi di campionato tutti speravano in risultati tali da poter attirare l’attenzione di un grande sponsor, come ad esempio quello della “Salumeria dei fratelli Borghi”, sicuramente l’attività più redditizia di tutto il basso Lazio. In fin dei conti la speranza era l’ultima a morire e la nostra squadra erano davvero troppi anni che più che paura faceva ridere.Quella domenica mattina Walter sedeva comodo in panchina quando il terzino della squadra avversaria, un certo Mario Vendrame detto Spacca, 42 anni di professione Sfasciacarrozze, prese a calci la mia rotula facendola schizzare fuori dall’articolazione mettendomi fuori gioco. “Togliti la tuta ed entra” fece il “Maestro” rivolgendosi verso Walter che con un’espressione di sorpresa domandò “io Mister?”.Il “Maestro” annuì con il capo e mimò dei gesti come per invitare il ragazzino a fare in fretta.Quando Walter entrò in campo la partita era bloccata sullo zero a zero e mancavano meno di dieci minuti alla fine. Per i primi cinque o sei Walter si limitò a coprire il suo ruolo senza toccare un pallone. Ma allo scadere del tempo Alvaro Citti detto Brando per via della somiglianza con Marlon il noto attore, tagliò in diagonale il campo e servì perfettamente Walter sulla sua fascia di competenza. Il ragazzino con quel pallone pesante e ricoperto di fango sotto i piedi alzò la testa e vedendo che vicino non c’erano compagni liberi decise di fare tutto da solo. Così partì di slancio e con un solo scatto lasciò dietro di se i gemelli soprannominati Falcao (Paolo e Roberto) a mangiare la sua polvere. Ora tra lui e la porta c’era solo Spacca che come era sua abitudine fare puntò dritto sulle gambe del giovane attaccante piuttosto che sul pallone. Quando il terzino più falloso di tutto l’agropontino gli si scaraventò addosso, Walter fece una finta degna del miglior George Best e facendosi passare la palla sotto la suola della sua fidata scarpa di pezza la calciò sotto le gambe dell’avversario scartandolo. Walter adesso era da solo davanti al portiere. Gli sguardi dei due si incrociarono per un istante prima che il ragazzino alzasse la gamba destra pronto per calciare. Il pubblico trattenne il respiro e tutto intorno al campo rimase in silenzio. Silenzio che fu rotto dal “minchia ma che cazzo facisti!!!” gridato a squarciagola dal “Maestro” verso Walter che nel tentativo di calciare in porta era rotolato in terra dopo aver inciampato su uno dei lacci di spago delle sue scarpe regalando il pallone al portiere avversario. Fu proprio lui a poco dopo a passare la palla a Mario Vendrame che senza pensarci su troppo, approfittando di quell’incidente, partì al galoppo a testa bassa verso la nostra area di rigore. La terra sotto i nostri piedi vibrò come se fosse mossa da una mandria di tori inferociti. Quando Mario Vendrame detto Spacca fu davanti alla porta calciò il pallone prendendolo con la punta del suo scarpino Pantofola d’Oro con una tale violenza che quando colpì il palo, prima insaccarsi in rete, lo liberò di almeno due strati di vernice.Il “Maestro” lanciò ancora un paio di urla in cielo prima di buttare giù a calci la panchina.Quella prima partita di campionato la perdemmo uno a zero, la nostra squadra non trovò mai uno sponsor ed il “Maestro” alla fine dei tre mesi se ne tornò in Sud-America.E Walter? Di Walter dopo quella volta non ho più sentito parlare, ma c’è chi giura che dopo qualche anno sia diventato uno dei portieri di calcio più forti al mondo…
TUTTI PAZZI PER MARY

In un piccolo paesino ai confini del resto del mondo c'era un ospedale stretto stretto ed alto sei piani dove tutto aveva sempre funzionato alla perfezione: i pazienti infatti entravano tristi con malattie di ogni tipo e ne uscivano sorridenti e senza più dolori. All'interno di questo ospedale tutto il personale lavorava con silenzioso impegno ed ogni medico, infermiere, tecnico e via dicendo sembrava far parte di una piccola catena di montaggio ben oliata. Poi un giorno non molto lontano da oggi la calma che aveva sempre regnato all'interno di quel paesino e del suo ospedale fu improvvisamente rotta dall'arrivo di una ragazza talmente talmente carina e con gli occhi talmente talmente grandi e lucenti che tutti in paese rimasero in silenzio nel vederla attraversare stradine e vicoli prima di entrare nell'ospedale. Qualcuno racconta addirittura che le fronde degli alberi con l'aiuto del vento cominciarono ad intonare una stupenda melodia e che le farfalle più belle e colorate fermarono il loro volo dinnanzi a talta beltà. Se questo sia vero oppure no, io non lo so, quello che posso dire, dopo averla vista la prima volta è che davanti al suo sorriso sono rimasto come folgorato. Ebbene si, quella ragazza in paese aveva incantato tutti, me compreso, come fanno le Sirene coi marinai. Così quel tranquillo paesino e soprattutto il suo ospedale si trasformò in un formicaio impazzito e la gente da seria e silenziosa divenne improvvisamente allegra e gioviale. Ora non so che fine abbiano fatto quel paesino, il suo ospedale e quella ragazza dalla pelle olivastra e lo sguardo ipnotico; non lo so, ma quello che so per certo è che io quella ragazza da allora non l'ho più dimenticata e probabilmente non sono stato l'unico perchè in paese e in ospedale erano tutti pazzi per Mary...

giovedì 8 gennaio 2009

IL MALE CHE FUGGI E' IN TE
Roma: ed allora come promesso ecco qui pubblicata in esclusiva sul blog la mia ultima fatica cinematografica di cui abbiamo già parlato (e di cui sentirete ancora parlare!) nei post precedenti. Mi scuso per il mini-formato di visualizzazione, ma stavolta per il lancio del mio tredicesimo Corto ho scelto una strada differente da quelle precedenti, quindi non sarà possibile vedere "Il Male che fuggi è in te" su altri siti (come era avvenuto per quasi tutti gli altri miei "film") fatta eccezione che su questo. Spero che questo non mi penalizzi molto e soprattutto non penalizzi il Cortometraggio in questione: capisco che vetrine come youtube, myspace o (ultimo arrivato) facebook mi consentirebbero una maggiore visibilità, ma con questo mio piccolo "gioiello" ho deciso di percorrere un'altra strada, magari più difficile da battere, ma molto più stimolante per me e per il mio "staff". Ovviamente nei prossimi giorni/mesi spiegherò un pò meglio quello che ho intenzione di fare e vi terrò aggiornati su ogni eventuale novità, bella o meno bella che sia. In fondo "credo" molto a questo nuovo progetto che secondo me segna un pò il passo tra l'amatoriale vero e proprio ed un amatoriale d'Autore. Non voglio sembrare presuntuoso, ma credo che di Amatoriale ci siano solo i mezzi che abbiamo avuto a disposizione in questo bellissimo anno di riprese, perchè l'amicizia, l'armonia, l'entusiasmo ed il senso "umano" che ci sono stati all'interno dei miei "set improvvisati" beh sono stati di primissimo livello, come le idee alla base dei Corti del resto. Per questo oggi, all'indomani del mio primo Corto "Vero" mi sento di voler ringraziare tutte le persone che pazientemente mi sono state vicine durante questi quattrocento giorni non facendomi mai mancare affetto, stima e partecipazione ad ogni nuova cosa che avessi in mente. Dai fedeli lettori del mio blog, passando per i miei votatori on-line fino ai semplici curiosi ed anche a quelli che mi hanno aspettato al varco per giudicare me ed il mio "lavoro" ad ogni piccolo errore o incidente di percorso. Li ringrazio tutti indistintamente. E' ovvio però che un "ringraziamento speciale" lo devo risevare a qualcuno: Attilio, Cristiano, Giorgio e Paoletta sono stati "spettatori" eccezionali che anche se sono "apparsi" poco ufficialmente mi sono stati sempre MOLTO vicini. Grazie a loro e grazie anche ai miei Attori preferiti: partendo dall'ultimo arrivato Manolo (eccezionale davvero!), passando per Franco, mio padre, un talento "puro" e Luciano un Amico prezioso ed un compagno di disavventure intra ed extra cinematografiche, finendo a Damiano, un "piccolo fratello" che ho visto crescere e diventare "piccolo uomo"; ho sempre detto che lui sta a me come Jhonny Depp sta a Tim Burton. Il merito delle mie "vittorie" e delle mie grandi soddisfazioni infatti va diviso con tutti loro, perchè si diventa GRANDI Registi solo lavorando con GRANDI Attori e per me è stato un'ONORE aver potuto "lavorare" con loro...grazie...grazie davvero e buona visione.
P.S. il lavoro di Filmaker Amatoriale si nutre di piccole soddisfazioni che ti aiutano ad andare avanti e a non perdere la voglia di continuare a crederci e a provarci anche quando le cose non vanno per il verso giusto; scrivo questo perchè mi piacerebbe poter leggere le vostre impressioni, i vostri giudizi e perchè no le vostre critiche al fine di poter migliorare sempre di più le cose che faccio. Visto che non vi saranno altre sedi in cui sarà possibile vedere il Corto prego chi ne avesse voglia di commentare QUI e non su altri siti o con altre modalità (tipo facebook, email etc.) quanto avete visto o state per vedere. Per facilitare questo ho consentito i commenti anonimi, così potrete commentare senza avere l'account blogger, certo sarebbe più bello se alla fine chi scrive lasci la sua firma per poter poi rispondere, perchè mi piacerebbe farlo per tutti. Aggiungo solo che visto che la Musica è importante ed è stata "cucita digitalmente" su misura sul Corto sarebbe bene ascoltare la riproduzione o con delle cuffiette o a volume un pò alto. Non aggiungo altro adesso tocca a voi a scrivere. Grazie.

mercoledì 7 gennaio 2009

FOTO RICORDO
IL CAVALLETTO USATO PER LE PRIME SCENE

LA PIOGGIA COMINCIA A VENIRE GIU'


MANOLO E' PRONTO PER GIRARE LA SECONDA PARTE DEL CORTO


MANOLO E DAMIANO



I MIEI PIEDI ZUPPI DOPO LE PRIME SCENE

SUL SET

APPENA ARRIVATI SULLA SPIAGGIA INIZIA A PIOVERE DI BRUTTO

PROVA DEL COSTUME DI MANOLO

martedì 6 gennaio 2009

IL MALE CHE FUGGI E' IN TE


BACKSTAGE 1: LA STORIA



Roma: era da parecchio tempo che mi ronzava in testa l'idea di realizzare questo Cortometraggio, ma motivi vari non mi avevano ancora permesso di passare dalle parole ai fatti. Pur non essendo un amante del Cinema di Guerra (ho visto solo i classici Platoon, Full Metal Jacket, Vittime di Guerra e metà Salvate il soldato Ryan) ero molto attratto dall'idea di poter realizzare un breve video che facesse in qualche modo riflettere sull'inutilità in generale delle guerre e sugli scontri tra "militari" appartenenti a schieramenti differenti. In particolare ho sempre pensato che chi "sul campo" toglie o ci rimette la vita è sempre e comunque vittima di se stesso. Così partendo da questo pensiero e, ad essere onesto, fortemente influenzato da un Corto visto da ragazzino (L'Iracheno con protagonista un Manolo diciottenne) è nato il soggetto de "Il Male che fuggi è in te". Per la stesura definita della storia poi ho voluto la collaborazione proprio di mio cugino che si è mostrato da subito interessato al progetto da me proposto. Così partendo da L'Iracheno, che però durava circa 15 minuti ed era girato su pellicola con una vera troupe e tutto il resto, è nato questo primo corto del nuovo anno. Le nostre idee si sono subito baciate ed è uscito fuori un prodotto accettabile e secondo me molto bello e di forte impatto. Oltre alle difficoltà già precedentemente esposte per la sua realizzazione un'altra cosa molto difficile da realizzare è stato l'editing. Infatti mai come questa volta la fase di montaggio è stata davvero impegnativa perchè ho dovuto tagliare e cucire digitalmente tantissime volte il mio filmato che è un ping-pong di mini scene di uno o due secondi. Alla fine comunque mi ritengo assai soddisfatto del risultato finale perchè il tipo di montaggio scelto (sequenziale non temporale) molto cinematografico dona al tutto un ritmo forsennato che lascia senza respiro lo spettatore dal primo all'ultimo frame. Le riprese sono state realizzate con la vecchia, ma affidabile Sony Cyber Shot che non è qualitativamente eccezzionale, ma molto maneggevole e duttile. Aggiungo che in questo film non era importante la qualità finale dell'immagine, ma quanto il messaggio che volevo lanciare. Per la musica, visto che il Corto non è parlato, ho un paio di idee per la testa la più difficile, ma affascinante da realizzare è quella di usare un brano molto anni 70-80 dei Talking Heads che a parer mio calza proprio a pennello col filmato. Detto questo per il momento è tutto vi invito a collegarvi nei prossimi giorni per nuove informazioni ed immagini ed ovviamente per la pubblicazione del Corto che avverrà come sempre in esclusiva qui sul mio blog.

BACKSTAGE 2: I PERSONAGGI




Roma: sui personaggi e sulla scelta di chi doveva interpretarli non ho mai avuto dubbi: volevo Manolo ed ho avuto Manolo. A dirla tutta sono stati proprio i due personaggi presenti sul piccolo schermo ad esser stati modellati sulla figura di mio cugino e non viceversa. Troppo perfetto Manolo per questo duplice ruolo: come fisicità, come espressività e dinamismo. Dopo tre ore circa di riprese e circa quaranta scene girate Manolo stava a pezzi! infatti anche per lui (ed aggiungo soprattutto per lui) "Il Male che fuggi è in te" è stato un durissimo banco di prova anche dal punto di vista fisico: mio cugino si è dovuto impegnare in corse all'ultimo respiro, salti, tuffi, lotte e strangolamenti vari ed anche se al termine quello che vedrete saranno solo due minuti di video, beh dovete sapere che Manolo ha avuto il suo bel da fare per quasi tre ore filate con la pioggia e col freddo. Il bell'attore alla fine della giornata era zuppo di acqua ed infreddolito anche per via dei continui travestimenti. ma oltre al fatto della "fisicità" molte volte già ripetuta la mia scelta sul Manolo è ricaduta soprattutto per le eccezionali doti del ragazzo come attore. Io in passato avevo avuto la fortuna di lavorarci insieme per la BUUF Film; si trattava di piccole cose, ma in breve tempo avevo visto Manolo calarsi nei panni di personaggi differenti (dal coatto romano alla vecchietta sicula passando per il secchione di turno ed il motociclista erotomane) e sempre con ottimi risultati finali. Manolo è stato ed è grande anche nei travestimenti e quando ho pensato a questo film ho pensato subito a lui. Era infatti circa un anno che corteggiavo mio cugino nel tentativo di strappargli un si per uno dei miei Corti, ma per un motivo o per un altro questo connubio non si era mai potuto realizzare. Manolo infatti voleva una parte che lo potesse rilanciare sul piccolo schermo dopo essere stato lontano dalle videocamere per diversi anni; per questo motivo aveva rifiutato una parte nel La Nonna Assassina 3 - The Crazy dogs gang ed in altri Corti minori dichiarando di essere interessato solo a ruoli "impegnati". Così dopo essere stato ad un passo dal girare Fahrenheit 21.9 quando gli ho proposto "Il Male che fuggi è in te" Manolo non ha potuto dire di no ed allora in pochi giorni è stato possibile realizzare quello che tutti speriamo sia il primo grande successo del 2009.

BACKSTAGE 3 : LA LOCATION

Roma: "Il Male che fuggi è in te" è stato sicuramente il Cortometraggio più difficile e faticoso da realizzare per me da quando realizzo Corti. Ogni video da me filmato ha presentato delle difficoltà legate all'organizzazione, al set, alle attrezzature e tutto il resto (in Fahrenheit 21.9 ad esempio abbiamo trascorso due pomeriggi a scappare dai guardiani del cimitero), ma come mai in precedenza alla fine delle tre ore di ripresa ero stato così stanco. La Location scelta, che doveva ricordare i paesaggi della ex-Juogoslavia, è stata quella del nostro litorale pontino ed appena visto quello scorcio di spiaggia con resti di abitazioni, scheletri di barche, rifiuti e segni di cingoli sulla terra, ho detto "giriamo qui!". Anche le condizioni meteo ci sono venute a favore nel senso che volevo per questo Corto un cielo grigio che minacciava pioggia; e devo dire che sono stato accontentato perchè per lunghi tratti di giornata abbiamo girato con la pioggia battente! la scelta dell'ambientazione è caduta su quel tratto di mare anche perchè a metà strada da dove volevo cominciare le riprese e dove invece dovevano terminare c'era una lingua di acqua che tagliava la spiaggia e simulava perfettamente un guado che avevo immaginato come ostacolo per la rincorsa dei protagonisti del mio film. Quello che non avevo considerato era invece il fatto che girando con la videocamera a mano quella sorta di torrente sarei stato costretto a saltarloa anche io! per chi mi conosce e conosce soprattutto le mie ginocchia sarà facile immaginare la difficoltà che ha rappresentato per me quel salto. Ed all'inizio infatti non è andata troppo bene perchè al primo tentativo sono andato poco convinto e ci sono finito dentro con l'acqua fino alle ginocchia stesse. Ora se fosse stata estate nessun problema, ma girare di 2 gennaio al mare con temperature vicine allo zero e bagnati per metà gambe non è stato proprio il massimo. A questo va aggiunto che in diverse scene erano previsti corpo a corpo in soggettiva e lo scontro necessario con Manolo (due taglie minimo più di me!) non è stato piacevole. Alla fine delle riprese ero mezzo congelato, non mi sentivo più mani e piedi ed avevo la sabbia dappertutto. Per questo sopra ho scritto che "Il Male che fuggi è in te" è stato il Corto più duro e faticoso da portare a termine.

FINALMENTE SIAMO TORNATI A GIRARE

Roma: in attesa dell'imminente (spero!) selezione e pubblicazione dei miei racconti brevi sono finalmente tornato a vestire i panni del Filmaker (;-P) per girare il mio primo Cortometraggio del nuovo anno; e se ad inizio 2008 avevamo (io ed il mio "enturage") appena finito di montare "La Nonna Assassina 2" questa volta il ritorno dietro ad una Videocamera è stato più impegnativo e "serio". Si perchè il mio primo (e nuovo) Corto del 2009 tratta un tema delicato, ossia quello della "Guerra" o meglio delle "vittime" della Guerra. Ovviamente il tema in questione è piuttosto vario ed è stato ampliamente "raccontato" da diversi Registi famosi che si sono lasciati andare ognuno ad una differente interpretazione della "Guerra". Beh, io nel mio piccolo ho voluto fare lo stesso e, grazie all'aiuto ed alla collaborazione di altre due "persone", credo di essere riuscito nell'intento di filmare un piccolo "gioiello" di circa due minuti totali. Non vorrei sembrare presuntuoso scrivendo questo, ma credo davvero che "Il Male che fuggi è in te" piacerà al pubblico. E se questo accadrà gran parte del merito sarà da spartire con Manolo Caruso, mio cugino, che ho fortemente voluto nel ruolo dell'attore protagonista perchè sicuro che questo ruolo fosse cucito su misura per lui. E devo dire che la mia scommessa l'ho vinta alla grande perchè Manolo grazie alla sua forte espressività ed all'impatto davanti alla Videocamera si è dimostrato perfetto ed eccezionale come interprete. Per chi mi segue da un'anno circa Manolo rappresenta sicuramente una novità perchè esordisce oggi con "La Riserva 75 production", ma chi mi segue da anni si ricorderà di certo un Manolo impegnato col sottoscritto nella realizzazione di brevi Corti per la "BUUUF FILM"; uno tra tutti "Profondo Rosso", un video di due minuti nel quale si riuscivano però già a rintracciare i primi segnali del grande talento del sopracitato attore. Di Manolo comunque avrò modo di parlare in maniera più approfondita più avanti, ora è tempo di ringraziare anche Damiano Favro che ha partecipato attivamente alle riprese ed è stato come sempre utile nei panni di Assistente di Scena, Macchinista ed insomma un pò tutto fare.