martedì 6 gennaio 2009

BACKSTAGE 3 : LA LOCATION

Roma: "Il Male che fuggi è in te" è stato sicuramente il Cortometraggio più difficile e faticoso da realizzare per me da quando realizzo Corti. Ogni video da me filmato ha presentato delle difficoltà legate all'organizzazione, al set, alle attrezzature e tutto il resto (in Fahrenheit 21.9 ad esempio abbiamo trascorso due pomeriggi a scappare dai guardiani del cimitero), ma come mai in precedenza alla fine delle tre ore di ripresa ero stato così stanco. La Location scelta, che doveva ricordare i paesaggi della ex-Juogoslavia, è stata quella del nostro litorale pontino ed appena visto quello scorcio di spiaggia con resti di abitazioni, scheletri di barche, rifiuti e segni di cingoli sulla terra, ho detto "giriamo qui!". Anche le condizioni meteo ci sono venute a favore nel senso che volevo per questo Corto un cielo grigio che minacciava pioggia; e devo dire che sono stato accontentato perchè per lunghi tratti di giornata abbiamo girato con la pioggia battente! la scelta dell'ambientazione è caduta su quel tratto di mare anche perchè a metà strada da dove volevo cominciare le riprese e dove invece dovevano terminare c'era una lingua di acqua che tagliava la spiaggia e simulava perfettamente un guado che avevo immaginato come ostacolo per la rincorsa dei protagonisti del mio film. Quello che non avevo considerato era invece il fatto che girando con la videocamera a mano quella sorta di torrente sarei stato costretto a saltarloa anche io! per chi mi conosce e conosce soprattutto le mie ginocchia sarà facile immaginare la difficoltà che ha rappresentato per me quel salto. Ed all'inizio infatti non è andata troppo bene perchè al primo tentativo sono andato poco convinto e ci sono finito dentro con l'acqua fino alle ginocchia stesse. Ora se fosse stata estate nessun problema, ma girare di 2 gennaio al mare con temperature vicine allo zero e bagnati per metà gambe non è stato proprio il massimo. A questo va aggiunto che in diverse scene erano previsti corpo a corpo in soggettiva e lo scontro necessario con Manolo (due taglie minimo più di me!) non è stato piacevole. Alla fine delle riprese ero mezzo congelato, non mi sentivo più mani e piedi ed avevo la sabbia dappertutto. Per questo sopra ho scritto che "Il Male che fuggi è in te" è stato il Corto più duro e faticoso da portare a termine.

1 commento:

damiano ha detto...

sta scena lo girata io,la zoommata è da OSCAR!!!bella pure il cappottone di tiz a manolo!!