giovedì 2 aprile 2009

UN ANNO DOPO
Roma: il 26 marzo di un anno fa al Cineclub Cavour avevo avuto la fortuna ed il piacere di vedere per la prima volta un mio Cortometraggio proiettato in pubblico. Al termine della proiezione all'interno della piccola sala romana ci fu un lungo applauso che da solo mi ripagò di tutto il tempo speso ad inseguire le mie passioni e perchè no i miei sogni. Quando partirono i titoli di coda di "Fahrenheit 21.9", ricordo come se fosse adesso, sentii un leggero brivido di emozione carezzarmi la pelle che mi accompagnò per i minuti successivi, quando davanti al pubblico presente l'organizzatore cominciò a farmi delle domande. A distanza di un anno posso dire che, seppure non ho avvertito brividi, beh l'emozione mentre stavano trasmettendo "Il Male che fuggi è in te" c'era ed era anche piuttosto intensa. E se la scorsa primavera non avevo potuto condividere con nessuna persona cara tali sensazioni quest'anno posso invece scrivere che con me c'era Manolo (amico, cugino, attore e tante altre cose per me) visibilmente concentrato e contento. Perchè per lui si trattava della prima volta, perchè lui in questo Corto oltre la faccia c'ha messo la testa e soprattutto il cuore. Allora è proprio a lui oggi che voglio dedicare questa nota perchè in fondo se la merita davvero, perchè c'ha creduto dall'inizio e perchè dopo tanti anni spesi a studiare cinema finalmente ha ricevuto dal cinema stesso un piccolo grande regalo. E' vero ieri sera né noi né il nostro Corto ha vinto qualcosa, ma per chi ama questa forma d'Arte e per chi come noi ci si dedica nei ritagli di tempo rubati al quotidiano poter condividere qualcosa di "nostro" con gli altri è già di per se una vittoria. Né io né Manolo abbiamo ambizioni di successo, tanto meno l'aspirazione di poter un giorno essere un Regista o un Attore nel vero senso della parola, però nonostante questo nell'ambito del "Cinema Amatoriale" autoprodotto ci piace poter dire la nostra; ci piace poter comunicare le nostre sensazioni e ci piace almeno provare a trasmettere delle emozioni. Purtroppo le idee che mi nuotano nella testa sono indirettamente proporzionali al tempo che ho a disposizione per vederle realizzate, però prometto che entro i limiti e nelle mie possibilità proverò e continuerò a fare quello che sto facendo e che sembra piacere ad una buona fetta di persone che mi sono accanto. Meno di due anni fa io e Damiano ci aggiravamo all'interno di una pineta con una fotocamera in mano a riprendere mia zia, mia madre, mia cugina o semplicemente a fare delle smorfie davanti all'obiettivo così per gioco; oggi a distanza di poco tempo posso tranquillamente definirmi un "Filmaker" non di professione, ma per passione ed il bello è che da allora non è cambiato niente, io, Damiano, Luciano, Manolo e tutti quelli che hanno preso parte ai miei video, siamo rimasti sempre gli stessi, quelli che girano con una fotocamera da due soldi a mano e che montano i filmati con Windows Movie Maker. Secondo me è questa la cosa più bella, la semplicità che ci caratterizza e ci distingue; l'essere rimasti genuini, ma pieni di idee che possono essere tranquillamente espresse in pochissimi minuti. Perchè se è vero che a livello di mezzi tecnici a disposizione siamo sempre due o tre passi indietro agli altri, beh a livello di inventiva e di comunicazione non siamo davvero secondi a nessuno...e il "Video Up on the River" di ieri sera ne è stata ulteriore conferma...

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