Roma: solito titolo ad effetto per l'ennessimo romanzo di Giorgio Faletti, che in "esilio" nella sua casetta sull'Isola d'Elba "sforna" un titolo all'anno!!! io ad essere sincero ho apprezzato molto il suo primo "Io Uccido" perchè oltre ad essere ben scritto presentava un interessante e ben congeniato plot. Io Uccido, come i suoi successori, non era consigliato ai non-amanti delle descrizioni: Faletti infatti presenta sui scaffali delle librerie un racconto che poteva essere tranquillamente scritto risparmiando almeno 150 pagine di "brodo allungato". Però mi era piaciuto, anche perchè Faletti per me era ed era sempre stato quello del Drive-In anche se con quella canzone (Minchia Signor Tenente etc. per intenderci) un pò mi ero ricreduto. Il secondo romanzo, "Niente di vero tranne gli occhi", invece era un pout-purri di cose già viste e già lette, miscelate insieme (tra un errore e l'altro) per dare vita ad una storia scritta "per essere un film", altrimente non si spiegherebbe un'interminabile Capitolo incentrato sulla descrizione minuziosa di un'inseguimento in moto (terribile!). Il terzo racconto "Fuori da un'evidente destino" l'ho comprato subito, l'ho iniziato quattro volte e rimesso a posto; troppo lento non ce la faccio ma prima o poi lo leggerò, giuro! "Certi piccoli nascondigli" non l'ho neanche preso in considerazione, mentre "Io sono Dio" l'ho acquistato oggi, ma solo perchè mi veniva offerto a metà prezzo. Magari lo leggo presto e vi faccio sapere. Concludo questo intervento dicendo che Faletti con il suo modo di spaziare dal Cabaret, al Cinema, passando per la Letteratura ed infine la Musica all'inizio (fino ai tempi di "Io Uccido" per intenderci) mi piaceva molto; ma un giorno ho avuto la spiacevole fortuna di incontrarlo da Feltrinelli a presentare il suo secondo romanzo; beh il suo comportamento nei confronti dei suoi lettori è stato al limite dell'irrispettoso! Faletti si è dimostrato un vero e proprio mercenario venuto in libreria per gli euro e non per passione o altro. Parlava dei suoi racconti come di "prodotti" in maniera talmente distaccata ed impersonale da convincermi in maniera definitiva che Faletti non scrive i suoi libri, ma lo fa fare a qualcun'altro. La mia è solo un'opinione, ma di scrittori famosi che si affidano ai "Ghost Writer" ce ne sono che non ne avete idea...
MIA SORELLA E' UNA FOCA MONACA
Roma: su questo racconto (chè è stato paragonato "presuntuosamente" addirittura a "Il Giovane Holden") non voglio dire troppo se non consigliarvi di andare in libreria, investire 18 euro scarsi e portarvelo a casa. Questa opera prima scritta da Christian Frascella, classe '73, parla di amore, fragilità e bullismo, tutti temi vicini all'adolescenza e al perrcorso che si deve affrontare per superare forse uno dei momenti più delicati della vita di un essere umano. Il racconto è scritto in modo semplice, scorrevole e spesso fa sorridere e riflettere. Magari non piace, ma "Mia sorella è una foca monaca" è un piccolo gioiello che rappresenta il sogno di ogni aspirante autore, che partito da un lavoro umile e da un blog, all'improvviso scopre la notorietà ed il successo lanciando quello che per molti è stato "il caso letterario dell'anno"...non mi resta che fare i complimenti a Christian ed augurargli una splendida carriera...
CARAVAN
Roma: c'è chi dice che "Caravan", l'ultimo nato in casa Bonelli, assomigli e non poco a "Jericho", c'è chi dice invece che il nuovo fumetto "Made in Italy" non centra nulla con la sfortunata serie trasmessa e bocciata su Rai2 (a me era piaciuta); sta di fatto che domani vado in edicola e ne compro una doppia copia, sperando che questa mini serie targata Michele Medda non sia l'ennesimo volumetto di carta che andrà ad occupare spazio nella mia libreria e non nel mio cuore...
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