APPUNTI DI VIAGGIO SENZA L'USO DI WIKIPEDIA: DOLOMITI
La (mia) storia: io sono un ragazzo di “mare” che non ha mai avuto un rapporto troppo ravvicinato con la montagna, tanto che l’ultima volta che ho affondato uno scarpone nelle neve è stato dieci anni fa a Campo Felice, una località non tanto lontana da Roma. Per quanto riguarda invece le Dolomiti questa è stata la mia prima volta…
Come raggiungere Moena: da Roma raggiungere le Dolomiti è davvero un bel viaggio! Scartata da subito l’opzione auto (distanze eccessive e Maggiolone inaffidabile!) insieme a Maria ci siamo messi alla ricerca dei treni nella speranza di trovarne qualcuno a tariffa in offerta o ridotta. Qualcosa abbiamo trovato e alla fine la spesa totale è stata contenuta considerando le tratte battute: Roma-Verona, Verona-Trento e Trento-Moena (in pullman). Se si decide di andare sulle Dolomiti partendo da Roma bisogna quindi accettare subito il fatto che per il viaggio andranno persi ben due giorni di vacanza. Comunque consiglio per diversi motivi i viaggi col Freccia che è vero costa di più, ma a livello di comodità e velocità non è paragonabile con nessun altro treno! La tratta in pullman Trento-Moena anche se è durata due ore e mezza è stata molto piacevole e panoramica.
Moena by night |
La Regina delle Dolomiti: Moena merita indiscutibilmente questo appellativo perché secondo il mio modesto parere è il paese più bello se non di tutte le Dolomiti, sicuramente della Val di Fassa! Incantevole, curata, ben strutturata ed organizzata, Moena mi ha davvero sorpreso in tutti i sensi: il centro del paese è zona pedonale in cui si è liberi di passeggiare senza l’intralcio delle auto intorno; le strade sono sicure e sempre pulite dalla neve; i palazzi in stile tipico sono tutti esteticamente molto belli, decorati da lucette che fanno rivivere costantemente al turista le incantevoli atmosfere natalizie; i viali e i vialetti sono pieni di negozietti che vendono prodotti locali e per chi vuole spendere un po’ meno ci sono anche due supermercati dai prezzi molto più convenienti. Una cosa che mi è piaciuta molto è il fatto che Moena è tagliata trasversalmente da un ruscello di discreta dimensione e portata di acqua reso molto bello e caratteristico dai diversi ponticelli in legno che consentono il suo attraversamento e dalle sculture “naturali” in ghiaccio dislocate lungo il suo tragitto. Essendo un paese piuttosto piccolo è facilmente e comodamente visitabile in largo ed in lungo anche in breve tempo e le camminate al freddo vengono rese più piacevoli dalle soste all’interno dei negozi riscaldati o nei tanti bar a tema che si possono trovare mentre si passeggia.
Centro Informazioni: ce n’è uno per ogni paese e facilita non di poco il soggiorno del turista suggerendogli il da fare in base alle sue esigenze: purtroppo non sempre le informazioni che ci sono state fornite sono state corrette, anzi in più di un’occasione andavano in conflitto tra un Centro e l’altro. Nonostante questo grazie ai Centro Informazione siamo riusciti a fare una delle più belle escursioni mai fatte in vita mia!
Trasporti: sicuri, confortevoli, efficienti, puntuali e soprattutto gratis!!! La linea Sky Bus che copre tutte le tratte turistiche della Val di Fassa è stata una piacevolissima e gratuita sorpresa. Unico limite: alcune tratte sono coperte solo in alcuni orari e per questo se ci si vuole muovere un po’ più in libertà a questa linea va abbinata quella a pagamento della compagnia Trentino-Trasporti. Comunque la mia opinione al riguardo rimane buonissima.
Effetto Birra! |
Hotel Belvedere: dopo la titubanza iniziale dovuta al fatto che l’albergo in questione ha l’entrata (e parte della vista) sulla strada il mio giudizio col passare dei giorni è stato sempre migliore fino a raggiungere toni entusiastici! L’interno è arredato con cura e con stile con grande spazio all’utilizzo del legno che è tipico per gli alberghi di queste parti. La hall all'ingresso è piuttosto piccola, ma efficiente ed aperta fino alle 23; la titolare un pò avara di sorrisi alla fine è stata disponibile anche se trovo assurdo il fatto che i pagamenti non possano essere effettuati col bankomat, ma solo in contanti. Le stanze, almeno la nostra di categoria standard, era piuttosto piccola, ma aveva tutto quello che serviva per rendere il soggiorno confortevole: pulizia, riscaldamento, lettone matrimoniale, piumone, tavolo con panchette contrapposte per scrivere o leggere da seduti, radio (antica!) e televisione; mancava il frigorifero, ma per averlo bastava mettere le cose all'esterno sul balcone (temperature ai limiti dello zero) che purtroppo come già detto ha la vista panoramica sulla montagna, ma soprattutto sulla strada. Gli orari per la colazione e la cena sono ritagliati perfettamente con le attività montane e soprattutto la cena è ricca ed eterogenea oltre che davvero gustosa; una delle tre sere abbiamo anche partecipato alla cena contadina caratterizzata da portate abbondanti e buonissime come del resto lo sono state anche quelle degli altri giorni. Ad onore di cronaca devo dire che la prima sera ho rischiato una vera e propria indigestione mentre l’ultima ho mangiato dei strangola preti burro, funghi e salvia da urlo! Nel complesso devo dire complimenti alla struttura e soprattutto allo chef!
Centro Benessere: rispetto a quello di Fiuggi sembrava il figlioccio più piccolo e mal vestito, ma devo dire che anche se ci siamo trovati di fronte ad una SPA con servizi limitati, il fatto che ne abbiamo potuto usufruire in maniera praticamente esclusiva le ha fatto guadagnare almeno tre punti in più! La piccola piscina idromassaggio riscaldata, la sauna, il bagno turco e le docce profumate dopo le lunghe passeggiate devo dire che sono state una vera e propria benedizione.
Canazei: paese carino, ma piuttosto caotico rispetto agli altri; ci sono stato solo di passaggio una mattina e devo dire che mi è bastato così.
Passo S.Pellegrino: una grandissima distesa di neve ed un paesaggio che definirei piuttosto tradizionale con la montagna e gli impianti da una parte e, divisa dalla strada, l’area per gli sciatori di fondo. Meno bello il panorama rispetto ad altri paesi, ma sicuramente di impatto e divertente per gli sciatori.
Motoslitta Deluxe! |
Pozza di Fassa: qui ci ho lasciato il cuore! Sulle montagne di Pozza ho fatto una delle esperienze più belle della mia vita: la scalata con la motoslitta, la visita al rifugio e la discesa con lo slittino. Per chi non lo sapesse io e Maria non siamo sciatori: lei in passato a provato ad inforcare un paio di volte gli sci mentre io, complici le ginocchia “rotte”, non ho mai neanche pensato di provare questo brivido; è per questo motivo che nei tre giorni sulle Dolomiti insieme abbiamo cercato delle “attrazioni” alternative, prima su tutte la discesa con lo slittino! A dirla tutta questa era principalmente una mia priorità che però Maria ha accettato e vissuto con entusiasmo nonostante i buchi nell’acqua che abbiamo collezionato nei primi due giorni di soggiorno. Infatti i Centri informazione ci avevano mandato un po’ allo sbaraglio proponendoci piste da slitta per bambini o noleggio bob a bordo sky-pista che nulla avevano a che fare con l’idea che avevo io di “discesa con lo slittino”. Tutto questo prima di conoscere il Rifugio Campiè proprio a Pozza di Fassa. I proprietari di questa Baita sperduta tra le montagne della Val di Fassa infatti ci avevano garantito telefonicamente la possibilità di discesa con lo slittino su pista esclusiva o almeno questo era quello che io e Maria avevamo capito e mai ci saremmo immaginati di vivere quello che sto per raccontare! Arrivare al rifugio già da solo è stata un’impresa, infatti un’ora abbondante di marcia su strada e neve non è bastata. Arrivati alle pendici della cima della montagna, per raggiungere Campiè siamo dovuti salire in sella di una motoslitta velocissima che ci ha portato a destinazione dopo aver effettuato un tragitto di sei km tra la foresta e le distese innevate della montagna. Già questa da sola era stata un’esperienza unica, ma a renderla memorabile è stata la possibilità di ripercorrere a ritroso gli stessi sei km di tragitto solo con lo slittino! Inizialmente io e Maria ci siamo guardati increduli e anche un po’ spaventati, poi dopo averne parlato un attimo abbiamo capito che l’occasione di vivere a pieno quell’esperienza probabilmente non ci sarebbe più capitata. Così dopo una sosta al rifugio per un pranzo fugace ci siamo messi belli comodi sul nostro slittino e siamo partiti per l’emozionante discesa. Beh spiegare a parole la vastità dei panorami che abbiamo ammirato, il silenzio (in)naturale della cima della montagna, lo scenario mozzafiato della pista di ghiaccio ricavata nella foresta e la bellezza del ruscello che scorreva fiero tra gli alberi e le rocce risulterebbe difficile anche per un “paroliere” più preparato e “ricco” di me! La mezz’ora che ci abbiamo messo per scendere è stata sicuramente la più suggestiva ed anche la più divertente di tutta la vacanza e personalmente forse anche della mia vita. Per chiunque deciderà di passare dei giorni in Val di Fassa, sciatore o non, è d’obbligo l’escursione al rifugio Campiè!
Panorami: mozzafiato! Io nei tre giorni trascorsi sulle Dolomiti sono rimasto in più di un’occasione a bocca aperta a contemplare gli scenari che mi apparivano di fronte con un’emozione ed uno stupore quasi infantili lo ammetto; questo sicuramente è in buona parte dovuto al fatto che io e la montagna, io e la neve non abbiamo mai avuto un rapporto esclusivo e ravvicinato, ma sono certo che anche chi a questi luoghi è più abituato davanti a certe “visioni” sarebbe rimasto incantato come me.
Bombardin Time! |
La Cucina: quella locale siamo stati fortunati a provarla la seconda sera durante la cena contadina: speck e arrosto aromatizzato non è mai mancato sulla nostra tavola come del resto lo strudel alle mele e i canederli con lamponi, crema o cioccolato; squisiti anche i ravioli di carne alle erbe ed il tortino di polenta ricoperto di formaggio fuso e porcini (anche se duro da digerire!) oltre alla carne ai ferri sempre di ottima qualità ed il ricco antipasto di salumi, formaggi e verdure grigliate. Il mio voto dunque non può che essere molto alto.
La Birra: buonissima quella chiara tedesca sia alla spina che in bottiglia. Molto meglio quella prodotta artigianalmente a Fassa aromatizzata alle castagne o al miele che ho apprezzato molto perché pur essendo piuttosto cruda rimaneva morbida al gusto.
Il Bombardino: dopo due giorni di “pressioni” prima di ripartire sono riuscito a condividere un bel momento con Maria, quello del suo primo Bombardino; questo liquore tipicamente servito agli sciatori caldo liscio o con aggiunta di panna o cioccolato è davvero troppo piacevole al palato per non essere provato. Certo se sei proprio astemio come Maria gli effetti possono essere divertenti (gambe molli, calore diffuso per il corpo e tendenza al sorriso), ma ti possono anche mettere un po’ K.O. o fuori uso per qualche ora come successo a me soprattutto se servito in “porzione” doppia e dopo una pinta di birra! Però il Bombardino caldo rimane un “must” per chi va sulle Dolomiti!
E' dura ma ce la faremo... |
Conclusioni: di cose da raccontare e scrivere ce ne sarebbero ancora tante e tante, ma è giusto chiuderla qui giusto in tempo per non svelare troppo sulle Dolomiti e lasciare a chi legge una voglia, una tentazione di andarci o per chi già le conosce di ritornarci. Io metto il weekend lungo trascorso a Moena e dintorni tra le vacanze più belle vissute negli ultimi anni perché ha richiamato emozioni e suggestioni che difficilmente si possono provare in altri contesti e perché il tutto è stato possibile con costi davvero contenuti. Il fatto di non sciare è vero che può essere una limitazione, mi immagino quanto ci si possa divertire abbinando quanto fatto da noi allo sciare, ma devo dire che ormai le strutture di montagna sono super organizzate in tutto e per tutto: voglio aggiungere che per limite di tempo noi non siamo riusciti a fare diverse cose che potevano essere divertenti e stimolanti come partecipare ad una vera e propria ciaspolada, scendere di notte con lo slittino, andare alla pista dei gommoni sul ghiaccio, vedere una partita di hockey su ghiaccio, fare lo sky-kart e tanto tanto altro ancora. Consiglio le Dolomiti a tutti e in particolar modo Moena, che da buona Regina della valle è secondo me il paese più bello che ho visto e vissuto…
1 commento:
..... INDIMENTICABILE ....
Maria
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