venerdì 9 marzo 2012

MA OGGI NON E' DOMENICA?

Viterbo

Come arrivarci: da Roma ci si mette davvero poco e la strada è davvero tutta dritta e comoda sia che si scelga di spendere 4€ per l’Autostrada sia che si scelga la strada senza pedaggio. Anzi io soprattutto per il viaggio di ritorno consiglio la passeggiata panoramica attraverso i vari paesi tra Viterbo e Roma percorrendo la Provinciale Cimina che, passando attraverso una fitta boscaglia regala davvero un bellissimo colpo d’occhio. Quando l’abbiamo percorsa io e Maria c’era ancora la neve a bordo carreggiata e tra gli alberi e questo ha reso il tutto davvero incredibilmente più bello.

Viterbo: lo scorso anno ho scritto un articolo-racconto per un sito di viaggi e come gettone-premio ho ricevuto un soggiorno gratuito in un Hotel Best Western. Tra i tanti disponibili ho scelto quello di Viterbo perché erano diversi mesi che io e Maria volevamo visitare questa cittadina che tutti ci avevano garantito essere davvero incantevole. Beh devo dire che, dopo averla visitata in largo e lungo per quasi quattro ore con tanto di mappa in mano, sono-siamo rimasti davvero delusi! Il mio giudizio ovviamente riguarda il centro Storico di Viterbo, quello all’interno delle mura per intenderci, che seppur gode di una buona rete di strade e viali, manca quasi completamente di indicazioni e di un adeguato servizio di pulizia delle strade e dei parchi che erano talmente sporchi e incustoditi da far perdere quasi completamente di interesse. All’interno di uno di questi era collocata (male visto il completo non rispetto delle proporzioni!) la scultura di Seward Johnson “Il Risveglio” o quella che più verosimilmente doveva essere una copia (spero!) vista la totale assenza di controllo o tutela dell’opera che era rovinata e completamente ricoperta da scritte e graffiti. E la trascuratezza mostrata per tale scultura ho tristemente notato che riguardava anche il resto del centro che ancora presentava vere montagne di neve e fango dislocate ovunque (piazze, strade, vicoli, davanti chiese etc.) e cantieri aperti ed impalcature ovunque. Tutto questo ovviamente non ha giovato all’estetica e all’architettura del centro resa ancora meno interessante dalla sporcizia presente praticamente ovunque a terra. Di Viterbo dunque non mi resta un gran bel ricordo, che seppur sicuramente inficiato da quanto finora detto, non sarebbe stato comunque lusinghiero in caso di città tirata a lustro. Magari è solo una mia opinione, ma da quanto visto io Viterbo non mi sento di consigliarla a nessuno.

Best Western Hotel Viterbo: collocato a ridosso del Centro Storico (e dell’unico Centro Commerciale cittadino) e a pochi minuti di macchina dalle “Terme dei Papi” questo Hotel potenzialmente potrebbe essere una gran bella struttura se non fosse che tutto intorno è ancora un cantiere aperto in via di sviluppo. All’interno il discorso è diverso perché il BW Viterbo è tenuto con cura, è moderno, le stanze sono spaziose, confortevoli ed arredate con discreto gusto. La possibilità del wi-fi e dei canali sky gratuiti gioca a favore di un giudizio positivo che però si scontra con l’assenza di anche un minimo servizio di ristorazione eccezion fatta per un bar e per il buffet di colazione che non mi ha soddisfatto in termini di varietà e qualità della scelta. Dare quattro stelle a questo albergo è un’esagerazione bella e buona in quanto ritengo che mai come in questo caso una classificazione di tre stelle piene sia molto più calzante e veritiera di quella assegnatogli.

Terme dei Papi: ci siamo andati il lunedi mattina, ma visto il vento freddissimo che soffiava ci siamo fermati all’ingresso del complesso che, almeno dall’esterno, non vale secondo me tutta la pubblicità che gli viene fatta. Almeno per quanto riguarda la piscina termale che si presenta come una grande vasca rettangolare alla quale si accede attraverso un tunnel dall’interno degli spogliatoi, che non mostra differenziazioni di zone, di temperature o di getti. Ripeto questo dall’esterno, poi magari in primavera-estate a regime pieno la realtà sarà sicuramente diversa, ma dal mio punto di vista le tanto criticate terme di Saturnia a parità di prezzo sono di gran lunga superiori!

Civita di Bagnoregio: è stata la vera sorpresa del weekend! Un paesino bellissimo e per molti versi unico! Il nome di “Città che muore” calza a pennello a questo gruppetto di case aggrappate ad una rocca di tufo sospesa nel nulla. Unica via di accesso per questo posto davvero spettrale, ma affascinante è un ponte. Arrivarci non è molto semplice, ma la visita è davvero d’obbligo come è d’obbligo la sosta alla taverna-bar-rifugio che ne precede il sentiero. Davvero consigliato!


Montefiascone: un saliscendi di strade e stradine deliziosamente inserite all’interno di mura merlate fanno di questo paesino una vera perla che a me è piaciuto molto pur non avendo particolari luoghi di interesse. Per una gita fuori-porta è un posto che consiglio.



Bolsena: sia il lungolago che la cittadina sono secondo me davvero incantevoli. Davanti al lago abbiamo consumato un pranzetto fugace e tra il panorama e il silenzio che c’era tutto intorno la sosta è stata davvero meravigliosa. Anche il centro del paese è davvero grazioso con una grande ed accogliente piazza centrale da cui partono poi i vari corsi pieni di negozi e boutique. Altro posto che visitare è davvero un obbligo!

Ronciglione: è stata l’ultima tappa del nostro tour dei borghi e dei paesi e visto l’elevato chilometraggio che avevamo accumulato nelle gambe ci siamo fermati davvero poco. Io c’ero già stato e devo dire che pur essendo davvero un paesino molto piccolo lo trovo sempre incantevole ed accogliente ideale per una tranquilla passeggiata domenicale.

Conclusioni: penso di avere detto già tutto, unica cosa che voglio aggiungere è che viaggiare con Maria è sempre bellissimo, sia che si tratti di brevi gite di un giorno, sia che si tratti di un weekend o di una vacanza vera e propria; questo perché Maria come me, indipendentemente da dove stiamo o da quanto ci restiamo, mostra sempre un entusiasmo e una curiosità che io apprezzo ed amo e che rende ogni nostro momento vissuto insieme speciale. E’ così che un panino preparato in fretta e consumato su un muretto davanti al porticciolo può diventare più indimenticabile e romantico di una qualunque cena di lusso o a lume di candela...





2 commenti:

luca ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
luca ha detto...

mangiato il pesce al lago? comprato L´Est Est Est? fatto all´ammmore alle terme mentre nevicava?