lunedì 19 dicembre 2011

BRAD BARRON - ALBI SPECIALI

Di Brad Barron, prima miniserie targata Bonelli, ho già parlato diffusamente su questo blog ma mi ero riservato la possibilità di esprimere un giudizio più approfondito una volta terminato di leggere i cinque albi speciali collegati alla serie regolare. Bene, dopo una bella scorpacciata di "tavole" finalmente posso dare un giudizio definitivo (o quasi visto che presto uscirà un altro albo speciale) che comunque non si discosta molto da quello precedentemente espresso. Brad Barron è un bel fumetto, sceneggiato bene e disegnato benissimo che però racchiude il suo "meglio" nei primi tre e negli ultimi tre numeri della sua serie regolare. Per il resto è un tentativo (a volte anche ben riuscito) di allungare il brodo attraverso un viaggio tra i "generi" più famosi della letteratura e della cinematografia contemporanea e non. E questo discorso può essere tranquillamente collegato ed esteso anche ai numeri speciali sui quali spenderò due parole:


L'idea di questo primo albo speciale secondo me è la migliore di tutti gli altri ed anche la più intelligente perchè rivolge il suo interesse nei confronti della situazione "mondiale" l'indomani della dipartita dei Morb che seppur sconfitti, inevitabilmente hanno lasciato una pericolosa eredità sulla Terra. Molte infatti sono le specie Alene rimaste ancora in vita che si sono addirittura fuse con quelle terrestri dando vita ad un nuovo e pericolosissimo ecosistema.  Ovviamente c'è chi da questa nuova situazione cerca di ricavarne profitto, così gli Alieni più grossi e pericolosi vengono presi e portati su un'Isola sconosciuta da alcuni esponenti dei Servizi Segreti per essere "tecnologicamente sottomessi" ed utilizzati come micidiali Armi Militari.


Questo secondo numero è quello che mi è piaciuto meno perchè fa troppo "Stargate"! l'idea del portale che permette di viaggi dimensionali nel tempo non mi ha entusiasmato ed anche se ci potevano essere anche degli spunti interessanti, il finale risolto in maniera molto sbrigativa ed approssimativa mi ha lasciato freddino.




Il viaggio attraverso i "generi" prosegue senza sosta e seppur già affrontato nella seie regolare ancora una volta i protagonisti di questa storia sono i "ritornanti". Questa volta però a permettere il ritorno non è un virus, ma sono delle nuove "droghe aliene". Ed anche l'horror-zombie è servito!



Avete presente "La città verrà distrutta all'alba"?, beh questa storia ne ricalca neanche troppo celatamente le trame e gli orditi e fiornisce un'altra chiave di lettura di un'idea già parecchio sfruttata. Questo non è che sia una male comunque e devo anche dire che la storia fino ad un certo punto mi è piaciuta e mi ha incuriosito, prima di deludermi con un finale veramente brutto e deludente!



E alla fiera del "già visto" non poteva mancare l'episodio dedicato ai "Supereroi" anni '50 sfacciatamente ispirati ai più famosi Watchman e dalle fattezze che sono un incrocio tra i personaggi ideati da Moore e Gibbons e il più "moderno" Iron Man. Zero spiegazioni o quasi sull'origine dei poteri di questi nuovi sei supereroi che potevano disintegrare muri con la forza del pensiero o delle mani, ma che non si come hanno avuto la peggio con un Brad Barron armato solo di forza e coraggio! Mah...


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