sabato 17 agosto 2013

VANILLA RIDE - JOE R.LANSDALE


Dopo il mezzo passo falso precedente (vedi “Capitani oltraggiosi”) la macchina narrativa di Joe R.Lansdale si rimette in moto e lo fa alla grande confezionando quello che secondo me è il racconto più bello che vede come protagonisti Hap e Leonard! Dopo un inizio entro certi versi un po’ banale (liberare la nipote di Marvin Hanson da un gruppetto di trafficanti di droga) la storia decolla e dopo un vorticoso susseguirsi di colpi di scena trova il suo apice massimo nel finale quando entra in scena un nuovo straordinario personaggio: Vanilla Ride, la bellissima e letale ragazza-sicario che da il titolo al romanzo. Personalmente ritengo questa micidiale bionda il personaggio più riuscito (fatta eccezione per i protagonisti) dell’intera serie e quello che spero di ritrovare nei prossimi racconti di Hap e Leonard. Concludo il mio commento spendendo due parole sull’altro nuovo personaggio della storia, Tonto, che pur non avendo lo stesso appeal di VR a me è piaciuto parecchio e facendo una considerazione sull’importanza della traduzione: il passaggio dall’ottima Einaudi alla mediocre Fanucci, soprattutto all’inizio, è stato davvero destabilizzante!

P.S. ho riportato di proposito il titolo del racconto originale “Vanilla Ride” e non quello inspiegabilmente trasformato dalla Fanucci “Sotto un cielo cremisi” perché credo che mai come in questo caso il titolo sia stato più azzeccato!

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