giovedì 10 maggio 2012

TO ROME WITH LOVE - WOODY ALLEN

Qualche giorno fa una serie di (s)fortunati eventi che non sto qui a spiegare mi hanno portato a vedere “To Rome with Love” di Woody Allen. Non essendo un estimatore dell’illustre regista americano non è che avessi tutta questa premura di andare al cinema a vedere la sua ultima fatica cinematografica; a convincermi a farlo sono state la curiosità di Maria, l’ingresso gratuito ed il fatto che “Midnight in Paris” (uscito pochi mesi prima) mi era piaciuto parecchio. Sapendo che “To Rome with love” era la seconda tappa del tour che Woody Allen ha deciso di dedicare alle grandi città europee (Parigi, Roma e Londra) e visto l’esperimento riuscitissimo con Parigi alla fine mi sono deciso e (fiducioso) sono andato. Come è andata? È andata che dopo neanche mezz’ora io e Maria volevamo alzarci ed uscire dal cinema! Perché? Perché l’ultimo film di Woody Allen è talmente noioso, scontato e deludente da sfociare quasi nel ridicolo! Un insulto all’intelligenza dello spettatore medio e alla bellezza di Roma che invece di essere valorizzata viene banalizzata dal primo all’ultimo minuto! e con lei anche i cittadini romani, totalmente stereotipati e dipinti con una superficialità che da un regista affermato e stimato come Woody Allen non ti aspetti! Le panoramiche e le carrellate sul Colosseo, Piazza di Spagna e del Popolo di cui è piena la pellicola sono quanto di più visto e di quanto avremmo più fatto a meno io, Maria e tutti gli amanti del cinema (romani e non). Insomma se la “resa” parigina, piena di incanto e di magia, era stata davvero riuscitissima la stessa cosa non si può dire con Roma; e non è bastato un cast quasi stellare a far cambiare il mio giudizio finale sul film perché da Roberto Benigni ad Antonio Albanese passando per Jesse Eisenberg e Penelope Cruz a me hanno deluso tutti! Non per motivi strettamente professionali piuttosto perché troppo schiavi di personaggi sciapi, senza spessore e profondità e colpevolmente privi di una qualsiasi caratterizzazione interessante o originale. “To Rome with love” ha una messa in scena, uno script, un montaggio, una recitazione, un doppiaggio e addirittura una musica (spero almeno volutamente ispirata alla commedia italiana degli anni ’70) davvero irritanti! Allen manca quasi di rispetto alla mia città usandone il nome, la storia e la location per confezionare forse uno dei suoi film più brutti! Da questo pout-pourri di cose già viste e sentite salvo solo un paio di affilati ed interessanti monologhi di Alec Baldwin, mentre condanno in maniera totalitaria la vergognosa “prostituzione” professionale degli attori italiani che pur di apparire dieci secondi nel film di Allen hanno accettato micro-apparizioni inutili e personaggi ridicoli! Spero che nel prossimo film Londra ne esca meglio di Roma e spero vivamente che Woody Allen si limiti a rimanere dietro alla telecamera e ci risparmi gli ormai sfruttati e quasi imbarazzanti monologhi da attore psico - logorroico – balbuziente che non fanno neanche più sorridere!

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