Parte oggi la marcia di avvicinamento alla "Grande Sfida" di calcio a 5 che io e un mio fidato gruppetto di amici ci apprestiamo a giocare giovedì prossimo. E' il mio quinto, forse sesto o settimo tentativo di ritorno a giocare a pallone a distanza di due anni dall'ultima volta che l'ho fatto. Un'altra sfida personale, un'altro tentativo di non darmi per vinto davanti ad una di quelle che era una mia grande, grandissima passione: il calcio. Ringrazio il Damiano per essere riuscito, dopo averci provato davvero tanto, a coinvolgermi in questa ennesima bellissima pazzia. Grazie davvero. Ora però è tempo di parlare del match iniziando dal pallone: il Tango "Rosario". Per l'occasione, importante per me, ho deciso di prendere il pallone al quale sono più affezionato, quello che considero il più bello, il più affascinante, il più evocativo fin dai tempi dei miei primi Mondiali, quelli di Spagna '82 in cui lo vidi per la prima volta e me me innamorai! Quello del mondiale iberico era l'"Espana", questo è il "Rosario" ultimo discendente del Tango "Durlast" introdotto per la prima volta nei mondiali in Argentina del '78. Spero piaccia agli altri come piace a me e spero vivamente di poterlo "carezzare" coi piedi con la stessa confidenza e disinvoltura di qualche anno fa. Per ora è tutto nei prossimi giorni altre importanti notizie sul campo, sui convocati e sulle squadre.
Nessun commento:
Posta un commento