Domani è il grande giorno! alle ore 21 dopo due lunghissimi anni di attesa torno finalmente in campo per giocare una partita di pallone. Sarà una partitella "in famiglia" tra amici tanto per provare a tirare di nuovo due calci ad un pallone. Dopo una serie di consultazioni col Damiano finalmente abbiamo la lista ufficiale dei giocatori che domani sera scenderanno in campo allo Sporting Club come i bei vecchi tempi. Si tratta di: me stesso medesimo (che potete "ammirare" nella foto qui sopra con la bellissima maglia dei Jubilo Iwata pagata 6,60 yen!), Damiano, Luciano, Mauretto, Attilio, Staiola, Eugenio, Manolo e due portieri tra cui il vecchio Frank! insomma è tutto pronto! siamo tutti belli carichi ed è previsto il tutto esaurito per la prima grande sfida che spero possa avere un seguito e spero possa finire in allegria senza infortuni. Concludo dicendo che ancora non sono state fatte le squadre che credo verranno composte al momento con le "conte" o col "bimbumbalegiù" come facevamo da ragazzini nel cortile.
mercoledì 30 maggio 2012
martedì 29 maggio 2012
DARK SHADOWS
Domenica sera sono
finalmente andato a vedere “Dark Shadows” l’ultimo film scritto
e diretto da Tim Burton. Sono entrato in sala con un certa diffidenza
figlia degli insuccessi delle sue ultime (deludenti) pellicole e perché credevo che mi sarei trovato
davanti all’ennesimo remake (Dark Shadows è un vecchio e famoso telefilm) reinterpretato in puro stile Burton dove tutto come
al solito sarebbe ruotato intorno allo strambo, asincronico e
tenebroso Jhonny Depp. Questo era quello che pensavo prima di entrare
al cinema non quello che ho pensato a proiezione finita! Dark Shadows
infatti si è dimostrato essere un film davvero particolare: un
inaspettato mix di generi che mi ha sorpreso, divertito e coinvolto
dall’inizio alla fine. Difficilmente etichettabile, non è un
horror, non è una commedia e non è neanche un film drammatico pur
essendo tutte queste cose insieme, l’ultima fatica di Tim Burton
oltre ad essere girata con la solita maestria ed accuratezza
tecnico-stilistica ha anche una storia di base originale e a tratti
divertente. Questa:
il piccolo Barnabas è
poco più di un ragazzino quando viene portato dai genitori nel nuovo
mondo per cercare di sfuggire ad una terribile maledizione che
incombe sulla sua famiglia: i Collins. In America col passare degli
anni diventa un gran seduttore e riesce a far fortuna almeno fino a
quando l’amore non corrisposto per Angelique lo porterà ad essere
trasformato da questa giovane strega in un vampiro e ad essere
sepolto ed abbandonato dentro una bara per quasi due secoli. Si
risveglierà nel 1972 in un contesto storico profondamente differente
passato dall’industrializzazione al post industriale e dagli abiti
coi pizzi e i merletti a quelli vivaci e colorati degli Hippie.
Il contrasto di un
personaggio del diciottesimo secolo che imprevedibilmente si trova
suo malgrado a dover vivere nel ventesimo già da solo poteva bastare
per creare uno script interessante e divertente, se poi questo
personaggio è un vampiro interpretato da Depp allora il gioco è
davvero fatto; si perché ancora una volta il bell’attore americano
dimostra di trovarsi a suo agio nei panni di un “freak” come
Edward, Sweeny Todd o Willy Wonka: personaggi fragili, sofferenti,
incompresi e con un anima come appunto Barnabas Collins. Intorno a
Depp comunque hanno lavorato altri bravissimi attori capaci di
interpretare in maniera davvero convincente ognuno il proprio
personaggio: a partire da Michelle Pfeiffer, che pur di recitare un
ruolo in questo film ispirato al suo telefilm preferito, sembra abbia
chiamato personalmente Burton, passando per la sempre presente Helena
B. Carter fino ad arrivare alle splendide e calzanti interpretazioni
di Eva Green e Chloe Morets (già apprezzata di recente in Kick-Ass).
Tutti davvero bravissimi nei panni di un nugolo di personaggi dal
make-up creativo-estremo, inseriti alla perfezione in
un’ambientazione anni ’70 (che cinematograficamente come sempre
non delude mai!) caratterizzata però da atmosfere dark; un segno
distintivo dello stile di Tim Burton, una sorta di marchio di
fabbrica facilmente riconoscibile per quel tocco di gotico nelle
ambientazioni, per la fotografia desaturata, gli effetti speciali
raffinati e per la ricostruzione minuziosa delle location e dei
costumi che a me sinceramente avevano un po’ stancato soprattutto
dopo il barbiere Sweeney ed Alice, ma che qui sono molto efficaci e
funzionali sia alla storia che al film nel suo complesso. Dunque (un
po’) inaspettatamente posso affermare con soddisfazione di aver
(ri)visto finalmente un bel film di Tim Burton, non un capolavoro, ma
sicuramente una pellicola alla Sleepy Hollow, ossia una di quelle che
se tra qualche tempo mi ricapiterà sotto gli occhi avrò piacere di
rivedere senza impegno. Concludo con una nota sulla colonna sonora
che ovviamente puntando su pezzi di quegli anni non poteva deludere e
sul regista ed il suo uso perfetto, disinvolto e personale delle
carrellate sequenziali che io cinematograficamente parlando amo
svisceratamente!
domenica 27 maggio 2012
LA GRANDE SFIDA - IL PALLONE: TANGO ROSARIO
Parte oggi la marcia di avvicinamento alla "Grande Sfida" di calcio a 5 che io e un mio fidato gruppetto di amici ci apprestiamo a giocare giovedì prossimo. E' il mio quinto, forse sesto o settimo tentativo di ritorno a giocare a pallone a distanza di due anni dall'ultima volta che l'ho fatto. Un'altra sfida personale, un'altro tentativo di non darmi per vinto davanti ad una di quelle che era una mia grande, grandissima passione: il calcio. Ringrazio il Damiano per essere riuscito, dopo averci provato davvero tanto, a coinvolgermi in questa ennesima bellissima pazzia. Grazie davvero. Ora però è tempo di parlare del match iniziando dal pallone: il Tango "Rosario". Per l'occasione, importante per me, ho deciso di prendere il pallone al quale sono più affezionato, quello che considero il più bello, il più affascinante, il più evocativo fin dai tempi dei miei primi Mondiali, quelli di Spagna '82 in cui lo vidi per la prima volta e me me innamorai! Quello del mondiale iberico era l'"Espana", questo è il "Rosario" ultimo discendente del Tango "Durlast" introdotto per la prima volta nei mondiali in Argentina del '78. Spero piaccia agli altri come piace a me e spero vivamente di poterlo "carezzare" coi piedi con la stessa confidenza e disinvoltura di qualche anno fa. Per ora è tutto nei prossimi giorni altre importanti notizie sul campo, sui convocati e sulle squadre.
SUPER BEACH VOLLEY AL MOON RIVER!

Per concludere il discorso sulla mia squadra parlo di Maria: tranne un primo set timoroso ed impacciato (aveva saltato la seconda partita) gli altri quattro li ha giocati bene anche se dovrebbe migliorare in battuta e in concentrazione. Comunque sia, oltre ad aver segnato il punto vittoria del nostro secondo set, Maria ha fatto bei recuperi ed ha giocato con impegno fino in fondo sfidando la fatica e i tentativi di metterla ko dei compagni di squadra! ora la settimana prossima avrà il compito di confermare i progressi e speriamo che i "polsini del potere" che gli ho prestato funzionino ancora. Per quanto riguarda gli avversari: Francesco è giovane, atletico e fisicamente potrebbe essere inarrestabile, ma per fortuna ogni tanto la voglia di strafare lo limita un pò. Comunque sia grande prestazione come sempre la sua e grandi battute davvero difficili da neutralizzare.
Luciano ha giocato la sua solita partita giudiziosa ed ordinata impreziosita da alcune belle giocate-punto e qualche schiacciata vincente. L'infortunio al collo purtroppo lo ha molto limitato nel finale. Nonostante questo è sempre una garanzia di costanza e dedizione. Giorgia, all'esordio, ha giocato piuttosto bene alternando belle giocate a banali errori, ma risultanto preziosa per la sua squadra almeno per un'ora prima di crollare fisicamente per la stanchezza. Nel complesso bella prestazione e convocazione meritata per i prossimi impegni. Una cosa che ci tengo a ribadire e che in parte mi inorgoglisce è la considerazione che nonostante l'avanzare dell'età, dei chili e degli acciacchi per battere me ed Attilio ancora una volta dei ragazzi più giovani e forti (Damiano le volte precedenti e Francesco questa volta) nei momenti decisivi del match abbiano dovuto far ricorso ai soliti punti "furbi". Detto questo la settimana prossima si gioca a pallone e l'appuntamento col beach per questo sarà rimandato a domenica 3 giugno dalle ore 18-19.30 col nuovo pallone ufficiale Wilson comprato da Luciano.
venerdì 25 maggio 2012
LAUREA BIS!


Martedì scorso, 22 maggio, a Firenze ho discusso la Tesi per la Laurea Master in "Coordinamento e Management Sanitario". All'esame finale ho preso un 108 pieno che mi ha consentito attraverso una serie di incomprensibili (perlomeno a me!) calcoli di uscire con un 110 piacevole, ma inutile ai fini del Master che non prevedeva comunque una valutazione finale. Detto questo la discussione della tesi è durata circa un quarto d'ora e merita di essere brevemente raccontata: come esaminatore, che da adesso in poi chiameremo Cicciommerda, mi è capitato un ragazzo più giovane di me che mi ha ricordato vagamente una persona che frequentavo anni fa e che per questo già a prima vista mi è stato subito sul culo! anche gli atteggiamenti del Cicciommerda, seduto di lato sulla sedia con la gomma masticata a bocca aperta, mi hanno ricordato la persona di sopra e mi hanno fatto capire che i successivi dieci minuti passati con lui non sarebbero stati quelli di una piacevole e rilassante chiacchierata; ed infatti non mi sbagliavo! Cicciommerda ha cercato (senza riuscirci) di mettermi in difficoltà con domande non attinenti né al programma né alla tesi, ma sui cazzi suoi e solo verso la fine sul coordinamento legato al mio lavoro in sala operatoria! va beh poco male, esame superato, tesi consegnata, Master e Laurea bis portata a casa in tempi record (otto mesi!). Capitolo Laurea chiuso. Ora parliamo di Firenze. Non

giovedì 24 maggio 2012
THE LEGEND OF ZELDA: THE MINISH CAP (GBA)
Scrivere una recensione o
più semplicemente un commento serio e che abbia un senso su un
videogioco uscito quasi otto anni fa non è una cosa semplice da fare
a patto che chi lo scrive non resetti per un attimo tutte le suo
conoscenze in materia e provi a buttare giù qualche riga come se
oggi fosse il 2004, l’ anno di uscita di “The Legend of Zelda:
The Minish Cap”. Io c’ho provato, ma nonostante gli sforzi
compiuti inevitabilmente sono caduto spesso nel trabocchetto di dare
un sacco di cose per scontato! Nonostante questo però ci tengo a
dire subito che “The Minish Cap”, secondo capitolo della saga di
Zelda per GBA, è un capolavoro in senso assoluto e sono
contentissimo di averci giocato ora perché otto anni fa non avrei
potuto sicuramente apprezzarne tutti i particolari e le sfumature che
lo caratterizzano. La storia di base è un classico alla Zelda: la
pace che regna nella ridente cittadina di Hyrule come al solito viene
improvvisamente minata dal perfido Vaati che con un incantesimo
pietrifica la principessa Zelda minacciando di fare lo stesso con
tutti gli altri abitanti del paese. Nei panni dell’indomito Link
anche questa volta sarete chiamati a sfidare e sconfiggere il cattivo
di turno per salvare Zelda ed Hyrule. Plot nella sua banalità
efficace come al solito anche perché arricchito da tutta una serie
di piccole mini storie, quest , indovinelli (cari al videogioco della
Capcom) e soprattutto dall’innovativa possibilità di poter
cambiare, attraverso l’utilizzo del cappello Minish, dimensioni per
poter poi esplorare ben due mondi: quello di Hyrule e quello dei
simpatici gnometti. Credetemi, da sola questa novità vale il prezzo
del videogioco! Se a questo poi aggiungiamo un gameplay strepitoso,
intuitivo e perfettamente rispondente ai comandi beh il gioco è
davvero fatto! Io ci ho giocato sul Game Boy Micro, quindi su uno
schermo molto più piccolo del Game Boy Advance, ma nonostante questo
ho potuto apprezzare tutti i particolari di una grafica definita,
coloratissima e brillante che ancora oggi può tenere testa alle più
moderne console portatili. Ancora una volta la Nintendo ha fatto
centro con un videogioco talmente longevo e profondo che può essere
tranquillamente paragonato ad una qualsiasi avventura di Zelda per
Home Console. Giocando a “The Minish Cap” si ha spesso la
sensazione di avere davvero tutto un mondo da esplorare disponibile
dentro un palmo di mano! Avevo letto molti commenti davvero positivi
su questo videogioco, ma li avevo bocciati con diffidenza perché
credevo di trovarmi davanti ad un “giochetto” per ragazzini,
invece già dai primi livelli l’impressione che si ha è quella di
giocare ad un gran gioco! Più si va avanti nei Dungeon e più si
acquisiscono abilità, armi ed accessori (il solito ed ampio
repertorio comprendente spada, scudo, arco, frecce, bombe, boomerang,
ampolle, ocarina etc.) e il gioco si fa duro, anche se i Boss (tranne
proprio Vaati) sono piuttosto semplici da sconfiggere grazie
all’utilizzo dell’arma trovata nel Dungeon di appartenenza. Dunque tutto molto bello e coinvolgente compresa la caccia alle
sculture da collezionare (io ne ho prese 104/150), ai rotoli
dell’artiglio della tigre (presi 7/7) e agli oggetti speciali
(presi tutti tranne un’ampolla e lo scudo specchio); l’unico
difetto che ho trovato è stato sullo sviluppo della storia che in
alcuni punti è troppo difficile da interpretare per andare avanti.
Più di una volta mi sono ritrovato infatti a girovagare senza meta
per tutta la mappa alla ricerca della svolta narrativa per andare
avanti! Secondo me è stato un errore da parte dei programmatori dare
per scontato che una bomba andava messa in un determinato punto per
aprire un passaggio o riempire un’ampolla di acqua per spegnere il
fuoco nel camino e poi passarci dentro etc. Almeno io non ho una
mente da videogiocatore tanto consumato e sono sincero per andare
avanti in alcuni momenti del gioco mi sono dovuto far aiutare da
internet! Comunque ad eccezione di quanto appena detto non ho altre
critiche da avanzare a questo “Minish Cap” che senza andare oltre
nei discorsi, considero uno dei videogiochi più belli ai quali ho
mai giocato che non può mancare nel bagaglio ludico di un
videogiocatore che si rispetti. Io ho recuperato il tempo perduto in
passato ed ora mi sto apprestando a giocare anche a “Zelda: a Link
to the past” sempre per GBA; consiglio di fare lo stesso a tutti
gli appassionati come me, anche se vi assicuro che reperire oggi
questi due videogiochi non è molto semplice o almeno non lo è a
costi contenuti. Io per metterci le mani sopra ad un prezzo
abbordabile ho dovuto penare parecchio, ma ne è valsa la pena!
Qui sopra il video dell'indimenticabile momento in cui ho finito il gioco
domenica 20 maggio 2012
BEACH VOLLEY - SECONDA SETTIMANA
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Io e il Damiano! |
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Luciano in versione rapper! |
E come promesso anche questa settimana eccomi qui davanti alla tastiera a scrivere un commento per l'appuntamento settimanale che io e i miei amici dedichiamo allo sport o meglio al beach volley. La prima volta, nonostante la lunga inattività, avevamo giocato tutti, chi più chi meno, una buona partita e questa settimana le cose sono andate addirittura meglio! a distanza di sette giorni dal primo match, mercoledì scorso al Moon River, io, Attilio ed Ilaria contro Damiano, Stefano e Luciano abbiamo dato vita ad un divertente ed intenso match che ha visto la squadra avversaria vincere per quattro set ad uno. Nonostante il risultato piuttosto netto devo dire che tranne il secondo set (finito a 14 punti) tutti gli altri sono stati abbastanza combattuti anche se la maggiore freschezza atletica dei giovani Damiano e Stefano nei momenti decisivi hanno fatto la differenza; ed anche questa volta il gran cuore di Attilio da solo non è bastato per portare a casa risultato e partita. Troppo forti le battute di Luciano e co. che nonostante la vittoria finale hanno comunque sofferto per quasi tutto il match le belle combinazioni della mia squadra che se gioca sui tre tocchi non è poi così male.
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L'eleganza di Attilio |
Ma un pò la forza fisica di Stefano e un pò la furbizia di Damiano hanno consentito ai miei avversari di avere la meglio anche se il set che abbiamo conquistato con le unghie ai vantaggi, da solo, per noi è valso come una vittoria. Indipendentemente dal risultato finale comunque quello che vince sempre è lo spirito allegro e di divertimento che regna sul campo ogni settimana, lo stesso che ci ha permesso di giocare un'ora e mezza senza subire più di tanto il clima davvero freddo e la sabbia ghiacciata! la settimana prossima si tornerà di nuovo in campo e ci saranno i graditi rientri di Maria e Fabrizia. Si dovrebbe giocare di giovedi stavolta, ma appena lo saprò con precisione sarò io stesso ad avvisare tutti. Per ora vi saluto con la speranza che dopo la prossima sfida non sarò costretto ad un'indigestione di aspirina per smaltire i dolori!
P.S. questa settimana niente pagelle, aspetto che finiamo prima il rodaggio dopo qualche altra partita e poi riprenderò a scriverle insieme al temutissimo Damiano "Ziliani"!
sabato 19 maggio 2012
IO SU HAPPY ENDINGS
Finalmente su FOX HD (canale 111 di SKY) è andato in onda l'episodio della famosa serie tv "Happy Endings" in cui ho fatto la comparsa (potete vedere qui sopra una foto della scena in questione). Dall'immagine è evidente l'espressione di sorpresa-piacere che assume la ragazza bionda quando mi vede camminare davanti casa sua. Come è andata a finire però non ve lo dico, se siete curiosi andatevi a cercare la puntata...
mercoledì 16 maggio 2012
lunedì 14 maggio 2012
STRAMACCIONI SCELTA COMODA PER IL CLUB
Oggi ho scritto un breve articolo per il sito www.fcinter.com, se avete voglia di leggerlo basta cliccare QUI
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Inter
domenica 13 maggio 2012
I MIEI OSCAR DEL CAMPIONATO DI CALCIO 2011 - 12
Finito il Campionato di Serie A 2011-12.
Questi sono i miei Oscar:
Migliore Allenatore: Conte. Senza dubbi il migliore perchè ha vinto a suon di record con una squadra "normale" alla quale non ruberei nessun calciatore per vederlo nella mia squadra.
Miglior Giovane: Giovinco. È alto un metro e mezzo e pesa quaranta chili ma a me piace un sacco!
Miglior Difensore: Thiago Silva. Fenomeno! Con lui fuori il Milan ha perso lo Scudetto.
Miglior Centrocampista: Pirlo. Stagione perfetta senza infortuni.
Miglior Attaccante: Ibra. Personalmente lo considero un coglione, ma è sempre decisivo ed è il migliore attaccante in Serie A senza rivali.
Premio Speciale n.1: Udinese. Vende i suoi due migliori giocatori, Sanchez e Zapata, e da quarta un anno dopo diventa terza. Mi tolgo tanto di cappello!
Premio Speciale n.2: Real Madrid di Mou. Toglie lo scettro al Barca e fa il record di punti, addirittura 100!!!
Con questo è tutto ci si sente per gli Europei.
Con questo è tutto ci si sente per gli Europei.
LEGO CAPTAIN AMERICA - VIDEO
Ieri da Maria ho ricevuto in regalo questo:
oggi l'ho montato e devo dire che sono rimasto piuttosto contento!
P.S. mi diverte il fatto che ogni volta che Maria va a comprarmi un regalo il commesso/a le chiede sempre "quanti anni ha suo figlio?".
LA TESI E' FINALMENTE PRONTA
E' pronta! dopo una settimanella di duro e "sporco" lavoro la mia tesi per il "Master Sanitario" è stata accettata e sarà discussa dal sottoscritto tra dieci giorni a Firenze. Ora arriverà il bello perchè la "relazione" che ho preparato tratta principalmente argomenti a me non vicini e devo dire anche piuttosto ostici. Spero cinque giorni siano sufficienti a preparami in modo quantomeno dignitoso per non fare brutta figura e portare a casa il risultato! non so dire ancora come andrà (anche se credo e spero in discussione piuttosto tranquilla), ma posso affermare che la tesi in quanto a contenuti e soprattutto "presentazione" non è davvero niente male! ci si aggiorna presto...
venerdì 11 maggio 2012
STOMP A ROMA
Ieri ho avuto la fortuna di vedere gli Stomp. Ne avevo sentito parlare tanti anni fa al "Maurizio Costanzo Show" poi ne ho perso letteralmente le tracce. Almeno fino a ieri appunto, quando Maria mi ha regalato i biglietti per andare insieme a vederli al Teatro Brancaccio di Roma. Potrei stare qui a scriverne per ore perchè vi assicuro di cose da dire ne avrei e tante, ma preferisco dire soltanto che probabilmente ieri ho assistito all'esibizione artistica più emozionante e coinvolgente che mi sia mai capitato di vedere. Quello che hanno fatto gli otto membri del gruppo (sei ragazzi e due ragazze) durante l'ora e mezzo di performance non riesco a descriverlo a parole perchè non renderebbe! gli Stomp vanno visti ed ammirati punto. Per questo se vi capita l'occasione non perdeteveli perchè lo spettacolo è assicurato. Ultimo consiglio: se qualcuno di voi come me quando ha sentito nominare gli Stomp ha pensato "ah si ho capito chi sono...sono quelli che suonano con i bidoni di latta e le pentole" ha sbagliato di grosso perchè questi otto ragazzi inglesi sono artisti, ballerini, acrobati, percussionisti, attori e vi faranno vivere un'esperienza unica ed indimenticabile che vale largamente i 33€ del biglietto!
BEACH VOLLEY TIME

Martedi sera a distanza di parecchi mesi siamo finalmente scesi in campo per una nuova ed attesissima sfida di beach volley! la temperatura ad essere sincero non è che invogliasse molto al gioco, ma una volta superato l'impatto con la sabbia ghiacciata il divertimento è stato assicurato. A darsi "battaglia" durante l'ora e mezza di partita eravamo: io, Attilio e Maria contro Damiano, Luciano e Fabrizia. La sfida già sulla carta per la mia squadra sembrava proibitiva ed il risultato finale di quattro set a zero ne è stata amara conferma! però aldilà del risultato devo dire che le quattro partite (tranne l'ultima in cui eravamo stanchissimi) sono state piuttosto equilibrate e decise verso la fine. Troppo più forte la squadra capitana da Damiano che ha usato come al solito tutte le proprie armi (astuzia compresa!) per portare a casa il risultato e i "polletti" premio al Mc! dall'altra parte però devo dire che sia io, Attilio e soprattutto Maria abbiamo giocato molto bene ed onorato la sabbia dal primo all'ultimo minuto non mancando di far vedere anche bei passaggi e trame di giochi. Fabrizia e co. invece hanno mostrato oltre ad una buona tecnica anche un certo senso pratico che è servito a portare a casa punti (e partite) nei momenti più delicati della sfida. Detto questo mi dilungo due minuti su un commento personale sui giocatori:
Damiano: leggermente al di sotto dei suoi standard non è mai entrato nel vivo del match e ha badato soprattutto al risultato e al Mc Donald - Premio in palio. Probabilmente c'era troppo poco agonismo in campo, nelle prossime settimane ci capirò-capirete qualcosa di più.

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Ho pagato il mio debito: 26 polletti da Mc! |
giovedì 10 maggio 2012
TO ROME WITH LOVE - WOODY ALLEN
Qualche giorno fa una
serie di (s)fortunati eventi che non sto qui a spiegare mi hanno
portato a vedere “To Rome with Love” di Woody Allen. Non essendo
un estimatore dell’illustre regista americano non è che avessi
tutta questa premura di andare al cinema a vedere la sua ultima
fatica cinematografica; a convincermi a farlo sono state la curiosità
di Maria, l’ingresso gratuito ed il fatto che “Midnight in Paris”
(uscito pochi mesi prima) mi era piaciuto parecchio. Sapendo che “To
Rome with love” era la seconda tappa del tour che Woody Allen ha
deciso di dedicare alle grandi città europee (Parigi, Roma e Londra)
e visto l’esperimento riuscitissimo con Parigi alla fine mi sono
deciso e (fiducioso) sono andato. Come è andata? È andata che dopo
neanche mezz’ora io e Maria volevamo alzarci ed uscire dal cinema!
Perché? Perché l’ultimo film di Woody Allen è talmente noioso,
scontato e deludente da sfociare quasi nel ridicolo! Un insulto
all’intelligenza dello spettatore medio e alla bellezza di Roma che
invece di essere valorizzata viene banalizzata dal primo all’ultimo
minuto! e con lei anche i cittadini romani, totalmente stereotipati e
dipinti con una superficialità che da un regista affermato e stimato
come Woody Allen non ti aspetti! Le panoramiche e le carrellate sul
Colosseo, Piazza di Spagna e del Popolo di cui è piena la pellicola
sono quanto di più visto e di quanto avremmo più fatto a meno io,
Maria e tutti gli amanti del cinema (romani e non). Insomma se la
“resa” parigina, piena di incanto e di magia, era stata davvero
riuscitissima la stessa cosa non si può dire con Roma; e non è
bastato un cast quasi stellare a far cambiare il mio giudizio finale
sul film perché da Roberto Benigni ad Antonio Albanese passando per
Jesse Eisenberg e Penelope Cruz a me hanno deluso tutti! Non per
motivi strettamente professionali piuttosto perché troppo schiavi di
personaggi sciapi, senza spessore e profondità e colpevolmente privi
di una qualsiasi caratterizzazione interessante o originale. “To
Rome with love” ha una messa in scena, uno script, un montaggio,
una recitazione, un doppiaggio e addirittura una musica (spero almeno
volutamente ispirata alla commedia italiana degli anni ’70) davvero
irritanti! Allen manca quasi di rispetto alla mia città usandone il
nome, la storia e la location per confezionare forse uno dei suoi
film più brutti! Da questo pout-pourri di cose già viste e sentite
salvo solo un paio di affilati ed interessanti monologhi di Alec
Baldwin, mentre condanno in maniera totalitaria la vergognosa
“prostituzione” professionale degli attori italiani che pur di
apparire dieci secondi nel film di Allen hanno accettato
micro-apparizioni inutili e personaggi ridicoli! Spero che nel
prossimo film Londra ne esca meglio di Roma e spero vivamente che
Woody Allen si limiti a rimanere dietro alla telecamera e ci risparmi
gli ormai sfruttati e quasi imbarazzanti monologhi da attore psico -
logorroico – balbuziente che non fanno neanche più sorridere!
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