mercoledì 28 marzo 2012

BETA - FUMETTO

Beta” era uno dei fumetti in uscita quest’anno che più mi incuriosiva ed il motivo di tale interesse era dovuto al fatto che i protagonisti della storia scritta da Luca Vanzella ed illustrata da Luca Genovese fossero dei “robottoni” molto simili a quelli jappo che negli anni ’80 mi facevano tornare a casa in orario per non perderli in tv. Ovviamente sto parlando dei vari “Mazinga”, “Jeeg”, “Goldrake”, “Daitarn 3”, “Gundam”, “Trider G7” e compagnia bella. “Beta” infatti è un esplicito omaggio a quell’immaginario di cartoni animati giapponesi fatti di alabarde spaziali, raggi protonici e lanci di componenti. Le 224 pagine di cui è composto l’albo infatti sono disseminate qua e la di citazioni e strizzatine d’occhio da parte dei due Luca alle sopra citate “Anime” che sono certo faranno riaffiorare in quelli cresciuti come me a pane e magli perforanti piacevoli ricordi. Ed anche la storia pensata e scritta da Vanzella, proprio per il suo schema “classico” all’interno dei quale sono inseriti personaggi si moderni, ma parecchio stereotipati, in un certo modo sembra provenire direttamente da quegli anni. Questo comunque sia non è un male perché il plot seppur piuttosto lineare, semplice e già visto, sembra poter riservare nel secondo (e ultimo) volume inaspettati colpi di scena e diverse sorprese che arricchirebbero una storia già di suo godibile. Per quanto riguarda i disegni avevo già apprezzato Genovese alle prese coi “robottoni” sulle pagine di JD. Si vede che questo illustratore si trova a suo agio con le ambientazioni e i personaggi ucronici e devo dire che il mio giudizio nei suoi confronti rimane molto positivo nonostante ci siano delle tavole che non sono riuscito a decifrare e mi hanno mandato in confusione (nonostante i baloon personalizzati!); ma questo credo sia dovuto al fatto che le battaglie e gli scontri tra questi giganti di ferro mal si adattino alla carta. Concludo il post con un’annotazione riguardante la pubblicazione: ottimo il formato e il supporto cartaceo, discutibile la scelta di lanciare due volumi grandi l’uno a distanza di un anno dall’altro al prezzo piuttosto alto di 16€. Secondo me, vista la suddivisione del volume per capitoli, sarebbe stata migliore una pubblicazione seriale ad un prezzo più basso; in questo modo oltre a tenere più alto il livello di attenzione verso il fumetto si potevano addirittura raggiungere incassi più copiosi. Ma io non sono un editore e aspetterò l’anno prossimo per scoprire come andranno a finire le vicende di Dennis e compagni…

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