sabato 16 novembre 2013

DEAD IN TOMBSTONE - ROEL REINE'

Un paio di giorni fa ho avuto la (s)fortuna di vedere gratis "Dead in Tombstone" l'ultimo film di Roel Reiné. Pensavo che sarebbe stato un gustoso antipasto nell'attesa del sequel di "Machete" di Robert Rodriguez, ma mi sbagliavo perchè il regista olandese non è Rodriguez e nemmeno Sam Raimi (anche se si "atteggia" a ricalcarne lo stile!)e per questo confeziona un film davvero brutto, piatto e noioso. Non è sufficiente infatti mescolare i generi horror-western-fantasy-action per avere la garanzia di successo, come non basta mettere un cappello da cowboy e una pistola in mano all'icona pulp del momento Danny Trejo per sperare di sfondare al botteghino. Il "tough guy" americano infatti se non è supportato e circondato da un cast importante (vedi appunto i due "Machete")con la sua mono-espressione alla lunga (ma anche alla corta!)stanca e annoia scadendo quasi nel patetico; con tutto il rispetto trovo sia stato un suicidio affidargli il ruolo di assoluto protagonista perchè ormai il suo "personaggio" è stato stra-sfruttato e non ha più nulla da dire. Se poi ad un protagonista goffo ed appesantito, incapace addirittura di tenere due pistole in mano in maniera credibile, vengono affiancati tutta una serie di personaggi privi anche della più misera caratterizzazione e di un qualsiasi spessore (compreso il "pacchiano" Mickey Rourke-Satana), una fotografia da telefilm di Rete4, una colonna sonora colpevolmente assente e degli effetti speciali in stile iMovie, il gioco è fatto ed il flop inevitabile! "Dead in Tombstone" secondo me per tutti questi motivi è (tra quelli che ho visto) il film più brutto dell'anno, forse addirittura degli ultimi cinque, perchè oltre a far acqua da tutte le parti ha una presunzione stilistica (vedi continue zoomate, scene a rallentatore, accelerazioni e tagli)completamente fuori luogo! evitate come la peste questo no-western, no-horror, no-fantasy, no-action privo di una qualsiasi forma di ironia e di mordente che dopo quasi due ore di proiezione non lascia niente nello spettatore fatta eccezione per quella fastidiosa sensazione di ennesima occasione persa...

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