Ieri ho visto su inernet la copertina del prossimo Dylan Dog Color Fest numero 11 in uscita ad agosto. A disegnarla è stata la star internazionale del fumetto Simone Bianchi. Non è la prima volta che le cover di questo albo semestrale viene affidata a disegnatori non bonelliani e devo dire che in molti casi il risultato finale è stato anche molto buono; beh secondo me questo non è uno di quelli e cerco di spiegare brevemente il perchè: innanzitutto Dylan Dog è un quasi quarantenne ex poliziotto e soprattutto ex alcolizzato con un lavoro precario e senza una sterlina in tasca che sente addosso il peso della vita spesa a combattere i suoi demoni interiori e quelli degli altri e per questo non può essere rappresentato come un ventenne coi capelli dritti e il viso che sembra scolpito nel legno! Simone Bianchi e comunque sia chiunque si cimenti la prima volta con DYD, prima di prendere in mano la matita dovrebbe vedersi qualche film di Rupert Everett e qualche copertina di Claudio Villa. La posa poi sinceramente la trovo molto forzata e statica con la gamba destra troppo massiccia e la sinistra prospetticamente errata con una tibia che sembra lunga il doppio dell'altra! i piedi sono degli zoccoli! l'impaginazione è tutta sbagliata: il galeone in alto a destra è quasi interamente coperto dalla scritta DOG e la stessa cosa si può dire per il piede di Groucho oscurato dal bollino col prezzo. Lo sfondo dietro ai due protagonisti risulta confuso e il mantello della morte in fondo a sinistra sembra il profilo di un papero. Insomma ok le star internazionali e i nomi importanti, ma che prima di mettersi all'opera un minimo studio sui personaggi che andranno a ritrarre lo facciano invece di buttare giù alla svelta la cover di un albo che ogni appassionato attende con curiosità per ben sei mesi!
Nessun commento:
Posta un commento