L’arbitro col braccio alzato annuncia due minuti di recupero. Mister De Martinodalla panchina invita alla calma e richiama la sua ormai famosa “linea” difensiva per proteggere il gol di vantaggio che a questo punto del match garantirebbe vittoria e coppa. I Titansperò non mollano e dopo essere riusciti per ben due volte a riaprire una partita che sembrava ormai chiusa vanno ancora a segno regalando al pubblico presente altri 87 secondi di spettacolo. Palla al centro si ricomincia. I calciatori delValleverde a un passo dal traguardo giocano gli ultimi minuti senza troppi fronzoli con l’unico obiettivo di tenere la palla il più lontano possibile dalla propria area. In panchina si soffre. Sugli spalti cala un silenzio assordante. Fallo laterale a favore dei biancoverdi: lo batte Leporeverso Calamari, la palla è lenta e tra i piedi dei calciatori sembra pesare 50 kg . Il capitano dei Titans tenta l’anticipo riuscendoci e dopo una mischia a limite dell’area lascia partire un diagonale che tiene tutti col fiato sospeso. Sono attimi decisivi. La palla indirizzata all’angolino in basso a destra sembra destinata al gol, ma quando sta per entrare dal nulla spunta il piede di Pietropaoli che intercetta il tiro salvando la sua porta, il risultato, i playout e la coppa. La conclusione viene ribattuta al centro, Caputo si avventa sul pallone e dopo averlo intercettato, con un passaggio preciso lancia Sponza in contropiede. Il numero 5 del Valle ha davanti a se una prateria e nonostante abbia corso senza sosta per quasi un’ora filata ha ancora la forza di caricare a testa bassa verso la porta lasciandosi alle spalle una scia di avversari e gommini neri. Arrivato al limite dell’area l’esterno destro del Valleverde carica la gamba come una catapulta e lascia partire un bolide in direzione del portiere dei Titans. Il cronometro in quel momento segna 00:13 alla fine della partita. Negli istanti in cui il pallone appena calciato resta sospeso in aria, davanti agli occhi scorre il film di tutto il campionato: dalla prima partita giocata con De Nardis in porta, nel peggiore orario e campo, fino allo splendido secondo tempo della semifinale passando per gli infortuni di De Martino e Mastrocola, la sconfitta a tavolino contro la Longobarda, la tentazione di ritirare la squadra dal torneo, gli innesti di Favro, Sponza, Lepore,Bruscolotti e Pietropaoli e i tanti sacrifici fatti per la lenta e faticosa risalita. Poi il pallone si ferma ed il respiro e il tempo con lui. La rete si gonfia e tutto improvvisamente sembra trovare un senso: le giornate trascorse a preparare schemi sul tavolo del bar, la raffica di messaggi e di telefonate fino a notte fonda, la ricerca dei ragazzi (non solo calciatori) giusti, la preparazione meticolosa di ogni singola partita, la ricerca delle parole giuste per accendere la scintilla nel cuore, nelle gambe e nella testa della squadra, i dolori alle gambe che certi giorni ti piegavano in due, la pioggia, il freddo, il vento, le lacrime, i sorrisi e la tenacia nel continuare a credere fortemente in qualcosa in cui pochi o nessuno credeva. Questa rete, quella del 7-5 finale, racchiude in se tutto questo ed ha il merito di aver rimesso in pari il debito che il Dio del Pallone aveva con De Martino e la sua squadra ed ha un valore simbolico che va ampiamente oltre la vittoria del torneo e della coppa. Il campo infatti non ha fatto altro che sancire una vittoria che i calciatori di quello che in futuro sarà l’ FC Mezza Brenta, avevano già conquistato fuori dal rettangolo di gioco creando un bel gruppo di splendidi ragazzi che per il “coach” è stato un piacere ed un onore allenare. Il resto oggi è fatto di sorrisi, abbracci, festeggiamenti e bollicine di spumante.
Valleverde – The Titans 7-5
Marcatori: Caputo (3), Sponza (3) e Lepore
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