Dylan Dog è stato il primo fumetto da "grandi" che ho iniziato a leggere, senza più smettere, nel lontano settembre del 1986. L'indagatore dell'incubo, per come era stato pensato e scritto, era un personaggio molto avanti per quei tempi e appunto per questo ebbe da subito un grande successo. Ad oggi è ancora il secondo "bonellide" più venduto di sempre solo dopo l'immortale
Tex. Però dopo il botto degli anni '90 e l'ottimo successo mantenuto anche agli inizi del nuovo millennio, qualcosa è improvvisamente cambiato, involuto, al punto che da qualche anno a questa parte leggere storie di Dyd di un certo livello è diventata davvero una rara eccezione. I perchè di questo repentino peggioramento sono secondo me dal ricercarsi nella mancanza della figura di un curatore come lo era stato
Tiziano Sclavi per oltre un ventennio; abdicato lui il fumetto Dylan Dog ha perso velocemente in termini di qualità e quelli della
Bonelli hanno iniziato a navigare a vista prima di decidere di affidare il loro fumetto di punta all'autore
Roberto Recchioni. Le storie scritte per Dylan dallo sceneggiatore romano negli ultimi cinque anni infatti sono state le più lette e gradite dai fans, per questo l'idea di affidare proprio a lui il rilancio del fumetto non la trovo affatto sbagliata; indipendentemente dalle antipatie o dalle simpatie che Recchioni possa suscitare, c'è da dire che dovunque abbia poggiato la penna, Roberto ha fatto centro! dalle prime interviste rilasciate e dalle prime indiscrezioni poi sembra che il nuovo corso di Dylan Dog preveda parecchie novità e collaborazioni che dovrebbero regalare al fumetto una nuova giovinezza. Tra quelle più importanti ci sono sicuramente il pensionamento di
Bloch, l'arrivo del nuovo commissario
Callaghan, l'acquisto del primo cellulare da parte di Dyd e il debutto di nuovi autori e disegnatori tra cui spicca sicuramente il nome di
Gipi. Dunque da ottobre in avanti più che sulla quantità si punterà sulla qualità, diverse pubblicazioni verranno tagliate: accanto all'inedito mensile ci dovrebbe essere solo la ristampa e forse il
Maxi, mentre tutte le altre uscite sarebbero a "rischio" compreso lo
Speciale annuale che dovrebbe essere rimpiazzato (squillino le trombe!) da un albo dedicato all'indagatore del futuro, quel Dylan Dog brizzolato e stanco che abbiamo già apprezzato nella trilogia "
Cronache dal pianeta dei Morti" scritta da
Alessandro Bilotta. Questa trilogia di bellissime storie apparse in due
Color Fest e un
Gigante sono state recentemente riunite in una pubblicazione della
Bao davvero di pregevole fattura che anticipano di un anno e mezzo il primo numero della serie regolare disegnato da
Gianpiero Casertano. Io l'ho preso subito, fossi in voi farei subito lo stesso...
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