mercoledì 4 dicembre 2013

FC MEZZA BRENTA - CLUB AMICI 6-5


Il peggior Mezza Brenta degli ultimi mesi vince di misura 6-5 contro Club Amici e passa al turno successivo dei playoff. Se si pensa che gli stessi avversari a giugno erano stati schiantati dai biancoverdi 23-7 non sarà difficile capire il delicato momento di involuzione tecnico-fisico-tattica che sta attraversando la squadra di Mister De Martino. Per una serie di scongiurati eventi il team capitanato da Calamari non è mai riuscito nel corso di questa diciannovesima edizione dello SCO ad avere l'intera rosa a disposizione e a schierare la stessa squadra per due partite di fila, ma questo sinceramente da solo non basta a giustificare l'evidente passo indietro che la bella e rodata squadra del Mezza ha fatto negli ultimi mesi. Se l'attacco, grazie ai gol di Favro e alle intuizioni di Pietropaoli S. funziona, dall'altra c'è la nota dolente di una fase difensiva inesistente e davvero male interpretata ed attuata; sembra passata un'eternità da quando Sponza e compagni grazie alla famosa "linea" facevano sudare le proverbiali sette camicie agli avversari per fargli segnare un gol ed invece era solo primavera. Rispetto a quelle partite adesso la difesa sembra essere improvvisamente ed inaspettatamente diventata terra di nessuno dove gli avversari sono liberi di andare al tiro ripetutamente senza grossi problemi. Qualcosa all'interno del gruppo è cambiato e per lunghi tratti di partita (non solo in quella di ieri) i giocatori sembrano pensare un pò troppo alla gloria personale e all'autogratificazione piuttosto che al bene della squadra. Questo non va bene. Era stato fatto un grande e faticoso lavoro sull'identità del gruppo che ultimamente viene meno. Se l'FC Mezza Brenta è arrivata a vincere due coppe è stata per la forza del gruppo e per l'umiltà che va necessariamente e rapidamente ritrovata. Probabilmente sono stati commessi diversi errori e su più livelli, errori anche di organizzazione e di ruoli che vanno rivisti, corretti e ripristinati. Di tempo per invertire la tendenza non ce n'è molto, ma siccome per arrivare alla finale del 23 dicembre serve solo un altro piccolo-grande sforzo sarebbe un vero peccato rovinare tutto adesso perchè in fondo se si vanno a guardare i risultati la squadra dell'estremo Pietropaoli G. è imbattuta da sette partite e nelle ultime quindici, nonostante le continue assenze, ha perso solo due volte; e questo qualcosa vorrà pure dire no? tornando al match di ieri dopo un'inizio brillante grazie alla premiata ditta del gol Favro-Pietropaoli S. la squadra ha iniziato gradualmente ad abbassare il baricentro lasciando l'iniziativa agli avversari che però pur non essendo mai pericolosi riescono in pochi minuti a riportare la sfida in equilibrio favoriti da un paio di distrazioni di De Martino e soci. Per fortuna a fine primo tempo ci pensa ancora un'ispiratissimo Pietropaoli S. a spianare la strada del gol per la terza volta a Favro che ad inizio ripresa firmerà il suo personale poker prima di fornire il facile assist del 5-2 a Calamari; il 6-2 che sembra chiudere la disputa è opera di Sponza che dopo una serie di tentativi sfortunati riesce a metterla nel sacco. Avanti di quattro gol però la squadra si è fermata e a dieci minuti dal triplice fischio finale è andata in bonus falli regalando una serie di tiri liberi che hanno incredibilmente riaperto il match fino al gol del 6-5 proprio sulla sirena. Oltre alle prestazioni personali parecchio al di sotto degli standard abituali c'è stato un problema di cattiva gestione del match che se fosse durato anche solo altri cinque minuti probabilmente sarebbe finito immeritatamente ai rigori. Pur avendo dato l'impressione di avere sempre in mano la partita, il Mezza ha rischiato di rovinare quanto di buono era stato fatto nella prima parte dei due tempi con un finale davvero sciagurato. Su questo si dovrà riflettere perchè ripetere gli errori di ieri andando avanti nella competizione potrebbe risultare letale...

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