Siamo a fine settembre,
l’estate è ormai alle spalle, il campionato di calcio di Serie A
ha già scontato il turno di stop per via degli impegni della
Nazionale, sono da poco iniziate le scuole, le giornate si stanno
accorciando e sono appena usciti Pes e Fifa. Siamo arrivati al
capitolo numero tredici e come accade ogni anno di questo periodo la
domanda che si starà facendo ogni videogiocatore che si rispetti è
una sola: quale sarà il gioco di calcio migliore? Quale compro? Chi sarà
destinato quest’anno a vincere l’eterna lotta per lo scettro di
migliore videogioco di calcio? Fino a qualche anno fa era Pes ad
essere riconosciuto come la migliore e più realistica
rappresentazione video ludica dello sport nazionale, mentre a Fifa
giocava soprattutto chi cercava un approccio più arcade, leggero e
spettacolare. Da Fifa 10 in poi la situazione si è inaspettatamente
invertita con il gioco dei tipi di EA Sports a recitare la parte del
leone conquistando critica e pubblico ed il team Konami
affannosamente ad inseguire. Questo almeno fino allo scorso anno. Ma
stavolta come è andata? Meglio puntare sul sicuro e comprare Fifa o
rischiare e prendere Pes? Beh io la mia scelta anche quest’anno
l’ho già fatta e con questo breve commento spero di aiutarvi a
fare la vostra.
La mia mini-recensione
non può prescindere da un breve premessa: quest’anno a differenza
degli scorsi ho deciso che non analizzerò al microscopio questi due
videogiochi perché non mi interessa perdere tempo parlando di “Full
Control”, di “Player Impact Engine”, “Attacking Intelligence”
e compagnia bella, se volete queste notizie in rete è pieno di
lunghissime ed esaustive recensioni all’ultimo chip! Io amici miei
invecchio e siccome ormai faccio parte della generazione cresciuta a
pane e Free Kick, quella a cui bastava un tasto e un joystick per
farla sognare (l’introduzione dei tasti dorsali del Super Nes è
stato il preludio alla mia dipartita video ludica!), oggi voglio
spendere i prossimi dieci minuti a giudicare Pes e Fifa prendendo
come unico termine di paragone il più importante ed il solo che abbia
realmente un senso: LA SFIDA. Chi è interessato a tutto il resto:
dai campionati Master, alle modalità carriera passando per gli
Skills Game può finirla qui e cercare informazioni altrove. A me
tutte queste “fighetterie” non mi interessano, a me interessa
acquistare il gioco che inizia nel momento in cui prendo i pad (uno per
me ed uno per il mio avversario) e finisce con uno che festeggia e
l’altro che impreca. Il gioco che tra questi due momenti mi avrà
coinvolto, divertito ed appassionato di più sarà il gioco giusto
per me. Conclusa la premessa apriamo le danze:
PES 2013
E’ da International
Supertar Soccer Pro De Luxe per SNES, quello con Roberto Duccio e
Fabrizio Rabanilli per intenderci, che mi aspetto da Konami il gioco
di calcio definitivo: quello che mi faccia gridare “Cazzo eccolo
finalmente!”, quello che non mi faccia avere la sensazione di aver
buttato 124.000 lire (spese giuro nel 1994 al negozio “La
Chiocciola” a Viale Marconi) comprando l’ennesimo capitolo di un
gioco che va avanti da anni introducendo una/due novità per edizione
tanto per giustificarne l'uscita,
quello che non mi lasci addosso la fastidiosa sensazione di aver
comprato l’ultima versione, la nuova, che è chiaro potesse essere
pronta almeno tre anni prima, quella che insomma mi faccia capire che
Konami non se ne approfitta dei miei sentimenti e la smetta di prendermi
per il culo. E’ dai tempi di ISSP De Luxe che aspetto e dopo aver
provato Pes 2013 ho capito subito che dovrò ancora rimanere in (lunga)
attesa. Questo Pes infatti è l’ennesimo fallimento-pilotato della
Konami che rimanda continuamente all’anno successivo la tanto
pubblicizzata svolta video ludica che dovrebbe passare attraverso una
vera e propria rivoluzione-trasformazione, ma che a conti fatti
invece è solo un misero aggiornamento-aggiustamento dell’edizione
precedente. Quest’anno poi i Jappo non si sono neanche sprecati nel
cercare di migliorare un impianto grafico paragonabile a un Dreamcast
leggermente potenziato, rimandando (tanto per cambiare) il tutto
all’uscita della Playstation 4. Bene, ma intanto noi spendiamo 69€ (non bruscolini!) per avere un gioco che praticamente ha
lo stesso aspetto dello scorso anno (pregi e difetti compresi) e che
ha come uniche novità facilmente riconoscibili un paio di nuove
animazioni dei calciatori e dei portieri, l’utilizzo della doppia
pressione del tasto X per cercare l’anticipo col difensore e
l’introduzione del passaggio/tiro manuale attraverso l’utilizzo
del tasto L2. Ma allora Pes 2013 è da bocciare in toto? La risposta è
no. No perché il neonato in casa Konami nasce dalla base secondo me convincente del 2012 arricchita come precedentemente detto da alcune novità che lo
rendono comunque un gioco coinvolgente e divertente. Non stiamo
parlando di un capolavoro ovviamente, ma di un gioco di calcio che
più di ogni altro si avvicina alla più reale simulazione calcistica
esistente in commercio, ma che come tutti i Pes richiede molta
pratica per essere apprezzato. Insomma come ho detto spesso in
passato se uno cerca un gioco infila il disco, schiaccia due tasti e
comincia la sfida, questo non è il titolo che fa per lui. Pes infatti non fa
dell’immediatezza la sua caratteristica principale, ma alla
distanza è un gioco molto profondo che se giocato e rigiocato darà
sensazioni ed emozioni che con Fifa difficilmente proverete. Il
gameplay all’inizio è un po’ ostico e il problema della
variazione di velocità di gioco da partita a partita è un (grande)
difetto ancora presente, mentre è migliorata, e molto, la sensazione
di libertà di movimento dei giocatori in campo (sono evidenti ancora
alcuni binari comunque) e l’intelligenza artificiale dei compagni
di squadra mossi dal cpu che finalmente coprono gli spazi, chiamano
il pallone e fanno movimenti attinenti all’azione di gioco e non
vagano più come zombie per il campo! Ecco questo è Pes, il gioco di
calcio che se giocato tra pari livello è secondo me il migliore e
quello che più accende la sfida nonostante sia davvero frustrante
ritrovarsi a giocare con squadre inglesi dai nomi improbabili e con
rose giocatori non aggiornate (assurdo ritrovare nella Juventus
Felipe Melo o Ziegler). Concludo il discorso con un’informazione
rivolta a chi con Pes gioca contro il cpu: per un minimo di brivido e
di divertimento consiglio il livello Campione (o al limite
Professionista) perché contro gli altri sono riuscito a vincere
facile addirittura io e per chi conosce le mie abilità questo è un
tutto dire!
FIFA 13
Quello della EA è per il
quarto anno consecutivo il videogioco di calcio più completo. Non ho
scritto il più bello, ma il più completo senza ombra di dubbio si e
non solo perché Fifa 13 a differenza di Pes possiede tutte le
licenze dei più importanti campionati europei e non (escluse Coppe),
ma perché è curato nei minimi dettagli dal menù in poi fino ad
arrivare al fischio di inizio della partita. Fifa è una gioia per
gli occhi e tutto un brillare di colori e la “pulizia”
dell’immagine è davvero notevole. Le movenze dei giocatori in
campo sono impressionanti perché vicinissime a quelle della
controparte reale, mentre da rivedere sono le scene in primo piano
dei calciatori che non assomigliano assolutamente a quelli veri. Il
campo questa volta non sembra andare stretto ai calciatori e la
manovra gode di ampio respiro. Rispetto alle versioni precedenti ho
notato grossi passi avanti soprattutto nella costruzione dell’azione
che adesso per portarti al tiro e al gol deve essere necessariamente
ragionata ed elaborata. Finalmente sono sparite quelle insopportabili
azioni-flipper fatte di passaggi convulsi che portavano
inevitabilmente al tiro in porta o al gol come non ci sono più
quelle interminabili serpentine del fenomeno di turno che a suon di
dribbling era in grado farsi strada per tutto il campo fino alla
porta. Questo non vuol dire però che i vari Ronaldo o Messi abbiano
le stesse potenzialità o caratteristiche di un Mauri o di un
Palacio, ma che il tutto è stato ben equilibrato ed è apprezzabile
soprattutto nell’abilità nel controllo di palla e negli stop più
precisi e puntuali con i giocatori più abili. Oltre a questo ho
notato da subito che l’intelligenza artificiale sia del cpu
avversario che dei propri compagni di squadra è aumentata e
migliorata; questo porta ad azioni di gioco più complesse ed anche
belle da vedere coi giocatori che finalmente danno la sensazione di
seguire l’azione e di compiere dei movimenti utili alla causa. L’impatto
grafico è “gratificante”, ma alcune animazioni esagerate dei
giocatori che si esibiscono in improbabili rovesciate per spazzare
l’area o colpi di tacco volanti fanno perdere realismo e
credibilità al gioco soprattutto perché avvengono giocando con il
Real così come col Cittadella. I calci piazzati sono molto più
ricchi del passato ed offrono una notevole serie di possibilità di
esecuzione che va dal passaggio corto al gioco a due fino alla
costruzione di schemi più elaborati. I portieri sono abbastanza
reattivi, ma non mi hanno convinto a pieno perchè spesso non
trattengono il pallone e lo respingono puntualmente sui piedi
dell’attaccante avversario libero di fare gol facilmente. Comunque
sia sono sicuramente più i pregi che i difetti di questo gioco
che secondo me è il più divertente ed avvincente della serie, anche
se alla distanza risulta stancante. Fifa infatti a differenza di Pes
è immediato, lo metti ci giochi e ti diverti subito, ma a lungo
andare può risultare un po’ noioso perché le partite sono tutte
uguali! Non ho notato nell’ultima fatica della EA la stessa
profondità e la stessa libertà di gioco apprezzata in Pes che
secondo me, complice la grafica non perfetta, l’ambientazione ed il
gameplay, rimane più simulazione del suo antagonista.
Conclusioni: per la gioia
di tutti i videogiocatori del pianeta quest’anno sul mercato ci
sono due videogiochi di calcio ben fatti che possono garantire un bel
po’ di ore di divertimento. Come si sceglie si sceglie bene secondo
me perche sia Fifa che Pes sono ottimi giochi che pur essendo molto
differenti tra loro, presentano alcuni punti in comune ed hanno i loro soliti
punti di forza. Dal punto di vista della sfida io continuo a
preferire Pes perché amo da sempre i videogiochi di calcio che più
si avvicinano alla simulazione che all’arcade e che non siano
troppo facili da giocare. E’ pur vero che Fifa ha tutto in termini
di licenze, non va continuamente aggiornato con patch e da quest’anno
è anche molto più “giocabile” delle versioni precedenti quindi
è difficile dirgli di no. Riassumendo posso concludere scrivendo che
il nuovo Fifa non ha fatto altro che tirare a lucido il già
convincente 12 migliorandolo la dove è stato possibile e per questo
si confermerà campione di vendite; dall’altra parte Pes ha
iniziato un percorso di trasformazione e rinnovamento che nei piani
della Konami dovrebbe rappresentare il primo passo verso la ritrovata
leadership che dovrebbe coincidere con l’uscita delle console di
nuova generazione. Se ci riuscirà non lo posso ancora sapere quello
che so invece è che anche per quest’anno non ci saranno
ribaltoni di mercato perché chi ha comprato Fifa gli anni scorsi
continuerà a compralo anche adesso come chi ha preso sempre Pes lo
farà anche stavolta.
Indipendentemente che siate patiti di Pes o amanti di Fifa vi auguro buon divertimento...
P.S. non ho parlato volutamente dell'online perchè a causa di disservizi dei server non sono ancora riuscito a testarlo per bene, magari lo farò tra qualche giorno. La speranza è sempre quella che i giochi in questione non risentano affatto in termini qualitativi del passaggio dall'offline all'online. Speriamo bene...
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