"In quasi trent'anni di "campo" di gioie e di dolori ne ho provate tante come tante sono state le vittorie ed altrettante le sconfitte. Ho imparato col tempo che saper vincere è facile e ne sono capaci più o meno tutti, mentre saper perdere è molto più difficile ed è virtù di pochi, anzi di pochissimi. Io a fatica col passare degli anni sono riuscito ad accettare il concetto di sconfitta e a fare un distinguo perché ci sono sconfitte e sconfitte; quella di ieri sera in Finale ad un soffio dal traguardo io la considero più una non-vittoria che una sconfitta ed oggi sinceramente non mi sento battuto. Certo resta l'amaro in bocca perché ci siamo andati tanto vicini e perché obiettivamente una nostra vittoria ieri sera sarebbe stato un finale perfetto, quasi cinematografico! Gli ingredienti c'erano tutti: il "vecchio" calciatore dato da tutti per finito che ha dopo anni una seconda occasione, una squasra che tutti snobbano, un gruppo di ragazzi diversi che nelle avversità diventa una grande squadra, le discussioni, le battaglie in campo, i rigori, la finale nel ruolo di Davide contro Golia, una partita che dopo 25' sembra chiusa poi il discorso in panchina, la reazione e la rimonta. Insomma al cinema avremmo vinto noi, nella realtà le cose sono andate diversamente, ma nonostante il 5-6 finale io non potrò mai dimenticare la squadra in cerchio a caricarsi tra primo e secondo tempo, un gol, il mio, atteso tredici anni, quello del vantaggio segnato da Damiano con la festa al centro del campo e soprattutto l'abbraccio finale con ognuno di voi, un abbraccio che andava oltre il rettangolo di gioco. Grazie a tutti ragazzi, vi voglio bene, ieri è stata la più bella non-vittoria della mia vita e non la dimenticherò mai...".
Nessun commento:
Posta un commento