sabato 22 gennaio 2011

UN NUOVO MATRIX

a cura di Tiziano De Martino

Grande cast!
Roma: inizio col dire che Inception è un gran bel film, ma non il migliore che abbia mai visto e neppure il migliore che abbia visto negli ultimi tempi e questo per un semplice motivo: io Inception per lunghi tratti non l’ho capito! E sfido anche tutti quelli che l’hanno incensato come il miglior film dell’anno a spiegarmi la maggior parte dei passaggi. Inception infatti è un film molto complesso che secondo me meriterebbe, per essere apprezzato fino in fondo, una seconda e terza visione minime se non proprio la consultazione di una guida al film; con questo però non voglio dire che la pellicola di Christopher Nolan non merita di essere vista, anzi, per chi ama il Cinema è obbligatorio vederla, ma deve essere chiaro fin da subito che ci si troverà davanti ad un film “ostico” e visionario che a me per certi versi ha ricordato il primo Matrix. Sinceramente non riesco ad addentrarmi in discorsi più approfonditi un po’ perché questo non è il mio genere di film un po’ perché un qualsiasi tentativo di analisi più profonda dello stesso rischierebbe di rivelarsi comunque superficiale vista la complessità della storia raccontata. Le uniche cose che mi sento di dire riguardano:

- Christopher Nolan: è davvero un grande (nonché giovane) regista e sceneggiatore che ha dalla sua una filmografia di tutto rispetto che va da Memento a The Prestige passando per i due Batman: Mentre vedevo Inception non ho potuto fare a meno di pensare a quanto poteva essere stato difficile scriverne la sceneggiatura e quanto sia stato difficoltoso spiegare l’intero progetto al produttore. Davanti a tanta creatività e competenza mi tolgo il cappello…

- Leo Di Caprio: è veramente un gigante del cinema! L’ex ragazzino prodigio di Titanic rappresenta oggi secondo me uno dei migliori, se non il migliore in assoluto, attori del panorama cinematografico mondiale; espressivo, maturo, convincente Leo ha fatto un salto di qualità clamoroso e se mi era piaciuto tantissimo in Departed qui è stato semplicemente fantastico. I miei complimenti vanno comunque allargati all’intero cast.

- Il finale: rispetto a tutto l’intreccio che ha caratterizzato il film è stato un po’ banale nel senso che era quello che ci si aspettava senza ulteriori sorprese o colpi di scena. Una strizzatina d’occhio allo spettatore dopo averlo messo a dura prova durante l’intera proiezione del film.

venerdì 21 gennaio 2011

MA OGGI NON E' DOMENICA?

APPUNTI DI VIAGGIO SENZA L'USO DI WIKIPEDIA: ORVIETO

Roma: con Orvieto apro ufficialmente una nuova rubrica del blog dedicata ai miei piccoli e grandi viaggi in cui racconterò in maniera molto semplice e soprattutto senza l'uso di wikipedia e co. le mie sensazioni e le mie impressioni sulle località visitate.

La (mia) storia: ad Orvieto prima di mercoledì ci sono stato una sola volta un sabato di fine novembre di molti anni fa in occasione del ritiro spirituale pre-comunione e pre-cresima; correva l'anno 2003, avevo ventotto anni ed ero alla fine di un percorso spirituale piuttosto complesso che mi aveva avvicinato alla Chiesa, che mi aveva fatto venire voglia di “recuperare” i sacramenti perduti durante l'adolescenza e che non starò di certo qui a raccontare. Quel' unica volta ero stato in visita al famoso Duomo e mi ero confessato al mio amico Aleardo mentre passeggiavamo sereni nello spiazzale davanti alla chiesa.

Maria incuriosita da una delle sculture

Prime impressioni: tornandoci dopo otto anni la prima cosa che ho notato è stata la (mia) rivalutazione delle distanze e degli spazi. Le distanze: Orvieto allora mi era sembrata molto più distante mentre da Roma ci si arriva con un'oretta e mezza ad andatura tranquilla percorrendo l'Autostrada Roma – Firenze che è davvero una bella strada, tutta dritta, asfaltata e per lunghissimi tratti a tre corsie. Gli spazi: nel 2003 il Duomo e la piazza su cui campeggia mi era sembrato di una vastità quasi immensa, mentre rivedendolo ora ha invece tutte le caratteristiche di una chiesa di discrete proporzioni inserita all'interno di un piazzale non molto grande e dispersivo come ricordavo.


Parcheggio: i parcheggi nel centro storico della cittadina sono quasi tutti riservati (anche giustamente) ai residenti, quelli blu a pagamento non sono molti e pur essendoci stato di mercoledì e non nel week-end trovarne di liberi non è stato semplice.

Indicazioni: non sempre chiare, ma il centro è talmente piccolo che alla fine girando e rigirando si trova tutto.

Mai di mercoledì: Orvieto il mercoledì pomeriggio è praticamente deserto! I negozi, tutti, dai bar alle librerie passando per le tabaccherie e i ristoranti sono tutti chiusi, quindi se si vuole fare un po' di shopping è meglio andarci in un altro giorno della settimana. Nonostante questo insieme alla mia fidata (e curiosa) compagna di viaggio siamo riusciti a fare qualche spesa in saldo: un cappottino per lei ed una sciarpa per me davvero ad ottimo prezzo.


Brrr...che freddo!
La giornata: arrivati sul posto io e Maria abbiamo iniziato a girare per i vicoli ed i vicoletti che si intrecciano furiosi man mano che ci si avvicina al centro del paese che fonda (quasi) tutto il suo turismo sul famosissimo Duomo che però il mercoledì pomeriggio, come il resto dei servizi, rimane chiuso. Le strade sono molto curate e pulite e di fianco ai negozi più caratteristici (come botteghe artigianali, taverne ed hosterie) sono presenti panchine forgiate in legno che rappresentano delle vere e proprie opere d'arte: ne abbiamo fotografate diverse e devo dire tutte molto belle, da quelle che ritraevano bacco a quelle degli animali o delle stagioni. L'artefice di queste “sculture” in legno secondo me deve essere uno solo perchè quasi tutte mostravano lo stesso stile ed anche lo stesso personaggio ossia un ragazzo riccio che devo dire un po' mi somigliava. Il fatto che alle 14:00 in punto tutti i negozi abbiano chiuso un po' ha limitato la nostra visita, ma nonostante questo abbiamo potuto ammirare alcune botteghe una delle quali davvero molto bella: “Il Mondo di Oz”, un piccolo laboratorio di carillion, statuette, miniature e giochi di latta davvero molto affascinante. L'arrivo della pioggia purtroppo ci ha costretti ad una ritirata anticipata, giusto il tempo per buttare un occhio al Pozzo di san Patrizio e alla stazione con le funivie che se fosse stato bel tempo avrei provato sicuramente.



Maria incantata davanti al "Mondo di Oz"
La cucina: come è capitato in tutti i precedenti viaggi con Maria (Bologna, Toscana, Liguria, Ponza e Sardegna) il compito di scegliere il posto in cui mangiare è ancora una volta toccato a lei e questo per un semplice fatto: Maria non sbaglia un colpo! Sceglie sempre dei posti fantastici, belli esteticamente e soprattutto dove si mangia benissimo; ed Orvieto da questo punto di vista non fa eccezione perchè il bar – ristorante “Big – Bar” che ha scelto alla fine si è dimostrato nella sua semplicità davvero un successo in termini di qualità del cibo e di prezzi. Io per combattere il freddo e la pioggia ho scelto una zuppetta di farro, Maria un'insalata greca ed insieme ci siamo presi i crostoni al forno con salsiccia tipici del posto; la zuppa buona davvero servita con formaggio e crostini di pane, l'insalata fresca servita con focaccia ed infine i crostoni che ci hanno mandato in tilt le papille gustative! Questo più acqua, coca-cola ed un caffè ginseng meno di venti euro. E brava Maria...


Ci somigliamo vero?
Conclusioni: intorno alle tre del pomeriggio , dopo quasi quattro ore da turisti, siamo tornati verso casa perchè la temperatura è scesa sensibilmente e la pioggia stava ricominciando a scendere. Orvieto tutto sommato mi è piaciuta nonostante non siamo stati “meteorologicamente” fortunati e nonostante abbiamo scelto il giorno sbagliato per visitarla. Le persone del posto si sono mostrate tutte molto gentili e disponibili, i prezzi dei servizi sono davvero accessibili e la possibilità di scelta tra ristoranti e luoghi da visitare discretamente ampia. Certo essendo un paesino arroccato su una montagna per visitarlo per bene consiglio calzature comode e buoni polpacci. Detto questo, essendo Orvieto un paesino molto caratteristico, facilmente raggiungibile e non distante da Roma, per una gita fuori porta senza troppo stress lo consiglio.

Note a piè pagina: ringrazio Maria per la piacevole compagnia ed il senso dell'orientamento. Tempo per scrivere l'articolo 18 minuti, musica ascoltata durante la scrittura “Owl City – Ocean Eyes”.

martedì 18 gennaio 2011

DYLAN DOG - IL FILM

Dylan Dog - La Locandina
Roma: dopo tanti anni di attesa (per l'esattezza dai tempi di "Dellamorte Dellamore") finalmente a marzo uscirà il primo film dedicato al noto personaggio dei fumetti italiano Dylan Dog, secondo come vendite nella penisola solo a Topolino; quindi è naturale che si sia sviluppata intorno a questo nuovo progetto una forte curiosità da parte dei tantissimi fans (tra cui il sottoscritto) e non. La cosa che mi lascia però perplesso e tanto deluso è che dalla Moviemax mi sarei aspettato molto di più in termini di TUTTO! chi acquisisce i diritti di un fumetto italiano (e ripeto attualmente il più noto) infatti dovrebbe come minimo andarsi a studiare un pò i personaggi, le trame, le suggestioni e le caratteristiche principali del fumetto stesso! Cosa che ancora invece non è avvenuta. Perchè se ci fosse stato uno studio un pò più approfondito del fumetto Bonelli sicuramente non avremmo visto come protagonista sullo schermo Brandon Routh, che forse andava bene per impersonare Superman, ma per Dylan Dog proprio no cazzo!!! almeno in Dellamorte Dellamore avevano scelto il Rupert Everett che aveva ispirato Claudio Villa nel momento in cui bisognava dare un volto ed una fisicità al personaggio inventato da Tiziano Sclavi; e di Groucho vogliamo parlare? potremmo anche non farlo perchè Groucho nel film non c'è a causa dei diritti di autore troppo onerosi sul personaggio! allora ci ritroviamo al suo posto a fare da spalla a Dylan un Sam Huntington che col noto assistente di Dylan ci azzecca davvero poco. Da Craven Road a Londra poi si è passati a Hell's Kitchen a New Orleans; e per concludere il maggiolone bianco è diventato nero perchè al cinema di maggiolone bianco può esserci solo Herbie della Walt Disney! e allora che altro aggiungere GIUDA BALLERINO? niente altro neanche il giuda ballerino stesso perchè la famosa affermazione dell'indagatore dell'incubo in fase di montaggio è stata tolta...

FINALMENTE HOSTER SBARCA SU YOUTUBE!!!


Roma: dopo più di un anno finalmente Hoster (dopo Vimeo) sbarca anche su youtube; risolti i problemi di copyright audio da oggi sarà possibile infatti vedere le bizzarre gesta del Pompa e del Cobra anche sulla piattaforma video più visitata del web. Se passate di la lasciateci un click. 

P.S. purtroppo la stessa cosa non è stata possibile con "Il Male che fuggi è in te" che su youtube per problemi di copyright è visibile esclusivamente senza audio!